martedì 30 luglio 2024

IMPARIAMO A COMBATTERE SATANA

 


MANTENERE LA PACE NELLA VIGILANZA E NEL RINGRAZIAMENTO 


Una volta sconfitto il nemico la popolazione della città potrà godere di una meritata pace, ma l’esercito non si può riposare, deve rimanere efficiente e vigile. Allo stesso modo anche noi, una volta liberati dalle tentazioni del maligno non dobbiamo allentare la nostra sorveglianza. 

Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà vigilanti! In verità io vi dico che egli si rimboccherà le vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. (Luca 12:37) 

La vigilanza si ottiene con un alto livello di attenzione, ma soprattutto col mantenimento di continui e regolari incontri di preghiera e meditazione della Parola. Il Tempio pieno della gloria di Dio è il nostro cuore ripieno dello Spirito Santo; affinché sia sempre ripieno deve essere gradito a Dio che continuerà ad abitarlo, per essere gradito a Dio deve essere puro e non devono mancare le sue offerte. Le offerte gradite a Dio sono i “sacrifici di lode”, i nostro ringraziamenti, il riconoscerLo come nostro Signore, il dare la gloria solo a Lui. 

Attraverso questa adorazione noi non compiamo vuote riverenze a un dio che desidera manifestazioni esteriori, nell’adorazione e soprattutto nel ringraziamento noi esprimiamo il nostro amore in risposta a quello di Dio. E’ solo una pallida risposta in qualità e quantità rispetto all’amore che abbiamo ricevuto e riceviamo in ogni tempo, tuttavia è la manifestazione della nostra fede e del nostro amore.

L’amore ha bisogno di essere manifestato in continuazione. Se in una coppia di persone non si ravviva ogni giorno l’affetto, la tenerezza, ecco che la convivenza diventa abitudine e poi freddezza. Con il Signore è lo stesso: la nostra anima è molto amata, più si apre all’amore di Dio più lo percepisce e più desidera ricambiarlo. Le espressioni di lode a Dio sono le nostre parole d’amore. 

Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore! (Ebrei 12:28) 

La riconoscenza, il ringraziamento sono elementi immancabili nella nostra professione di fede. La consapevolezza di quello che eravamo e di quello che, per un semplice gesto immeritato da parte dell’Eterno, siamo diventati, ci commuove; e seppure non basterà mai il nostro “grazie”, noi sempre ci mostreremo riconoscenti ed obbedienti, perché il nostro bene, la nostra salute fisica e spirituale, il nostro futuro, ciò che realmente siamo e saremo, tutto è in Lui. 

di Renzo Ronca

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