lunedì 29 luglio 2024

Un misterioso ostacolo tra me e Dio

 


Beata Elisabetta Canori Mora


Dal primo di maggio fino al giorno 8 del suddetto mese, il mio spirito nelle orazioni soffre una pena ben grande. Il mio spirito è chiamato intimamente da Dio, questo va sollecitamente alla dolce chiamata; macché, un ostacolo mi si frappone e mi impedisce di andare a Dio liberamente. Io non so cosa sia questo; so bene che mi cagiona gran pena, perché nel tempo che spero di godere il sommo bene, ne sono respinta, non con violenza, né con sdegno, ma con dolcezza, senza mai perdere la vista del mio Dio; ma mi viene da questo ostacolo contrastato il possesso, non potendo ottenere il possesso del sommo bene a cui aspiro, il mio spirito si annienta in se stesso, nell’annientarsi che fa lo spirito, da forza superiore ne è sottratto.

In questo tempo perdo ogni cognizione intellettuale, e per qualche tempo restano sospese le potenze dell’anima, e il corpo resta alienato dai sensi, senza conoscere cosa alcuna; ma per parte di notizia molto occulta, so benissimo di essere in questo tempo favorita dalla grazia di Dio.

Dal giorno 9 maggio 1815 tutto il giorno 10, il mio spirito ha goduto particolar favore dall’infinita bontà di Dio, che mi ha degnato di grazia molto particolare, ma io non so manifestare.


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