mercoledì 23 settembre 2020

ORACOLI CONTRO GIUDA E GERUSALEMME

 


1. AL TEMPO DI GIOSIA 

***

Vocazione di Geremia

Questo è lo stato attuale dei popoli: corpi in putrefazione, anime in dissolvimento. Ezechiele descrive tutto questo con la visione delle ossa aride.

 La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare accanto a esse da ogni parte. Vidi che erano in grandissima quantità nella distesa della valle e tutte inaridite. Mi disse: «Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annuncia loro: “Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete. Saprete che io sono il Signore”». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l’uno all’altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai, ed ecco apparire sopra di esse i nervi; la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro. Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza, figlio dell’uomo, e annuncia allo spirito: “Così dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano”». Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.

Mi disse: «Figlio dell’uomo, queste ossa sono tutta la casa d’Israele. Ecco, essi vanno dicendo: “Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti”. Perciò profetizza e annuncia loro: “Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò”». Oracolo del Signore Dio (Ez 37,1-14).

È questa l’umanità che decide di non avere più Dio come origine e fonte della sua genealogia e della sua vita: una valle di ossa aride.

È giusto allora non solo che ognuno riallacci la sua genealogia a Dio, ma anche che si chieda: per quale fine il Signore mi ha creato? Cosa vuole da me?

6Risposi: «Ahimè, Signore Dio! Ecco, io non so parlare, perché sono giovane».

Dinanzi a questa grandezza che il Signore gli manifesta, Geremia sente la sua inadeguatezza, la sua piccolezza. Lui è solo un giovane.

Potrà mai un giovane esercitare il ministero profetico in Giuda e in Gerusalemme? Potrà mai un giovane parlare a re e a principi?

Un giovane è un giovane ed è già disprezzato perché è giovane. Mai lui potrà fare il profeta. Non avrà successo. È un giovane. Dio ha bisogno di adulti.

Ecco cose dice Geremia al Signore: Risposi: Ahimè, Signore Dio ! Ecco, io non so parlare, perché sono giovane”. Non so parlare, non posso parlare.

Un giovane potrà mai parlare agli adulti? Forse questi saranno disposti ad ascoltarlo? Non penseranno che è persona senza alcuna esperienza?

La missione è altissima. La persona è piccolissima. Così si vede Geremia e questo manifesta al Signore: Io sono inadatto. Sono un piccolissimo giovane.

7Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono giovane”. Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò e dirai tutto quello che io ti ordinerò.

Per il Signore non vi sono né giovani e né adulti, né saggi e né persone semplici. Il profeta deve solo dire la Parola. A Lui non servono esperienza.

Neanche servono relazioni, conoscenze, intrighi, fama, nome, qualità umane. Lui deve essere come una piuma sulle ali del vento. A Dio serve un giovane.

Ma il Signore mi disse: Non dire: Sono giovane. Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò e dirai quello che io ti ordinerò.

Il profeta non deve parlare da sé. Di conseguenza non gli serve alcuna formazione. Lui deve solo riferire. Non gli servono conoscenze o altro.

Lui deve andare non dove vuole lui, ma dove il Signore lo manderà, per dire solo quelle cose che il Signore vuole che siano dette.

A Geremia il Signore chiede di prestargli solo la sua voce. Gli chiede anche una pronta e immediata obbedienza perché si rechi dove Lui lo manderà.

Lui deve essere strumento, nient’altro. Lui si deve vedere sempre e solo dal suo Signore. Mai dovrà vedersi da se stesso, dal suo cuore, dalla sua mente.

8Non aver paura di fronte a loro, perché io sono con te per proteggerti». Oracolo del Signore.

Ora il Signore gli chiede di non aver paura di fronte a coloro presso i quali Lui lo avrebbe mandato. Il Signore è con lui per proteggerlo, custodirlo.

Non aver paura di fronte a loro, perché io sono con te per proteggerti. Oracolo del Signore. Dio si impegna solennemente con Geremia.

L’oracolo è parola irreversibile del Signore. È parola che il Signore manterrà sempre. Dio con Geremia si impegna a proteggerlo in ogni momento.

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MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


ANTICRISTO

 


15 Novembre 2010 - Il governo mondiale, l‟Anticristo e il Marchio della Bestia. 


Adesso ti rendi conto della verità e accogli il Mio messaggio così c om‟è. La velocità con la quale le profezie si svelano diventa evidente a tutti coloro che la notano. Osserva i cambiamenti che avverranno nella Mia Chiesa come uno dei primi segni: sarà quando il Seduttore spingerà i Miei discepoli su una cattiva strada. 

Il secondo segno sarà avvertito dal modo in cui parecchi tra di voi non sarete più sotto il controllo del vostro paese. Ciò implica ogni controllo materiale e militare. Figli Miei, i dirigenti e tutti coloro che hanno dei posti di responsabilità negli aiuti alla popolazione perderanno ogni controllo: saranno come una nave senza timoniere. La nave che guidano navigherà senza meta ed essi saranno perduti. 

Figli Miei, è necessario che preghiate fortemente per limitare il potere che queste malvagie associazioni di persone stanno per esercitare su di voi. Essi non fanno parte del Regno di Dio e per l‟inganno subdolo del loro comportamento non vi accorgete che possiedono una potente influenza che fa di tutto per non essere scoperta. Voi, figli Miei, non ne saprete molto di più, penserete di vivere in tempi difficili, ma questa è solo una facciata per portarvi a pensare in questo modo. 

Alzatevi ora, figli Miei! 


Il marchio della Bestia. 

Non accettate il marchio! Se molti tra di voi non lo accetteranno, sarete numericamente più forti. Questo marchio, il Marchio della Bestia, sarà la vostra rovina. Accettandolo sarete emarginati sempre di più. Fate attenzione al piano studiato dal Seduttore, di eliminare dalla vostra vita ogni segno del Mio Padre Eterno e l‟insegnamento delle Scritture. Vedrete ciò nelle scuole, nei collegi, negli ospedali e nelle costituzioni dei vostri paesi. La più grande abominazione, che mi causa un profondo dolore, sarà la soppressione dell‟insegnamento delle scritture a quelli che adorano Me, il loro Divino Salvatore. Presto vedrete che le Mie Parole e l‟insegnamento della Verità saranno aboliti e punibili. 

Voi, Miei cari e amati figli, soffrirete molto nel Mio Nome; queste forze del male sono responsabili di ciò: esse sono guidate da satana. Le troverete dappertutto e specialmente presso le autorità da cui dipendete per sopravvivere. Figli, non abbiate paura per voi stessi, preoccupatevi piuttosto per quelle povere anime indotte in errore che sono talmente infestate dal seduttore che trovano difficile allontanarsene, tanto è forte la mano che li trattiene. Non si può avere fiducia in quelle persone; siate prudenti quando avete rapporti con loro: vi tengono intensamente imprigionati nelle loro tenaglie poiché vogliono avere il controllo su tutto. Troverete difficoltà nel combatterli poiché avranno il controllo sulle vostre banche, sulle vostre proprietà, sui vostri stipendi e sul nutrimento di cui avete bisogno per sopravvivere. 

Ciò però non durerà a lungo poiché i loro giorni sono contati. Nel caso in cui continuassero ad essere schiavi del male, precipiteranno in un abisso di tale terrore che nulla potrà descrivere il loro stato: sarà così terrificante e angosciante che si cadrebbe morti all‟istante, come un sasso, solo a intravedere per un minuto il tormento che li colpisce. 

La battaglia sta per cominciare e si allargherà quando la Mano del Mio Eterno Padre si abbatterà all‟improvviso per punirli dei loro peccati, di quei peccati per cui Io sono morto, e ne sarà testimone tutta la terra. Nessuno può essere figlio di Dio quando testimonia o collabora in favore di questa sinistra, ma organizzata, armata di distruzione. Questo esercito del male, pieno di demoni usciti dal profondo dell‟inferno, compie atti di una tale malvagità che le persone innocenti non potrebbero neanche immaginare. 

on desidero minimamente fare paura ai Miei figli, ma la verità di ciò che avverrà sarà rivelata a suo tempo. Alzatevi figli Miei. Combattete le forze del male prima che esse vi distruggano. Fate attenzione alle direttive mondiali di qualunque natura, grandezza o codice esse siano. Tenete d‟occhio i vostri dirigenti e quelli che controllano ogni giorno le vostre finanze con le quali vi potete nutrire e mantenervi in vita. Dovete far rifornimento di provviste adesso. 

Non avete accolto questo messaggio che in un certo senso riflette i Miei insegnamenti, ma ora ascoltatemi: queste profezie sono state annunciate da tempo. I Miei figli devono ascoltare attentamente: lo spirito delle tenebre si afferma e voi, Miei discepoli, dovete rimanere saldi. Mantenete viva la vostra fede in Me attraverso la preghiera. Tutti i Miei discepoli devono recitare ogni giorno la coroncina della Divina Misericordia: essa rinvigorirà le anime e le aiuterà a ottenere la grazia al momento della morte. 

Figli Miei, per favore non lasciatevi angosciare dal Mio Messaggio. I Miei discepoli hanno un compito da svolgere per Me. Ricordatevi: sarete ripieni di Spirito Santo appena avrete accolto la Mia Parola. Non abbiate paura poiché voi siete stati scelti: voi, il Mio esercito di discepoli, sarete la causa della disfatta del Maligno. Per ottenere ciò bisogna pregare. Io vengo con un messaggio di puro amore: non vi siete ancora resi conto che vivrete in Paradiso quando il Cielo e la Terra si uniranno? 

Non dovete aver nessun timore per voi, poiché voi, Miei discepoli, sarete innalzati con corpo, anima e spirito nel Regno della Divina Gerarchia. Rivedrete i vostri amici, tutte le persone amate che hanno trovato grazia presso il Mio Celeste Padre. Fate come vi ho detto: pregate, parlateMi, amateMi ed abbiate fiducia in Me. In cambio vi darò la forza. Pregate per ottenere la protezione recitando il Santo Rosario che vi è stato dato con la benedizione della Mia Santa Madre: questa preghiera deve essere recitata da una parte per aiutarvi a proteggervi dal male, e dall‟altra per chiedere di essere protetti dalle persone con cui entrate in contatto affinché esse non vi possano contaminare o spegnere la fede che avete per Me nel vostro cuore. 

Pregate per i Miei veggenti e profeti affinché siano protetti. Pregate per i Miei amati servitori consacrati, quei santi sacerdoti devoti inviati da Me per guidarvi. Essi, come i Miei discepoli, sono tormentati dal Maligno: egli non cesserà mai di tentare di accecarvi in merito alla verità e adopererà ogni tattica possibile per convincervi che la vostra fede è falsa. AscoltateMi. Il seduttore userà la logica e il ragionamento in maniera velata per convincervi che porta la speranza nella vostra vita. Attraverso l‟Anticristo cercherà di farvi credere che egli è l‟eletto. 


L‟anticristo. 

Molti Miei discepoli saranno vittime di questo abominevole inganno. State in guardia. Egli sarà considerato dal mondo come il messaggero dell‟amore, della pace e dell‟armonia. Le popolazioni cadranno in ginocchio e l‟adoreranno. Egli vi mostrerà la sua forza e voi crederete che sia di origine Divina, ma non è così. Egli vi insegnerà in un modo tale che vi sembrerà talvolta strano. I veri credenti sapranno che egli non viene dalla Luce. Il suo comportamento orgoglioso e pomposo sarà celato dietro il male puro; si presenterà con molta ostentazione e si comporterà come se fosse pieno di compassione e di amore per ognuno. Dietro questa facciata egli è pieno di odio per voi, cari figli, e ride dietro porte chiuse. 

Figli Miei, egli vi sconvolgerà terribilmente: apparirà con un atteggiamento forte, sicuro, umoristico, attento, amichevole e sarà considerato come un salvatore. La sua nobile figura attirerà tutto il mondo ma cambierà rapidamente. Provocherà molte sciagure nel mondo e ucciderà molta gente; i suoi atti di terrore saranno chiari e visibili da tutti; egli distruggerà la vostra indipendenza e sarà lo strumento per instaurare il Marchio, il Marchio della Bestia. Figli Miei, dovete essere forti: non accettate questo marchio poiché se lo farete cadrete sotto la sua malvagia e ipnotica influenza. 

Molti moriranno a causa della loro fede in Me. Non abbiate paura, poiché se soffrite per Me, in Me, con Me, sarete eletti. Pregate, pregate per non cadere sotto il suo regno di terrore. Alzatevi, combattete per Me. Non lasciate che l‟anticristo vinca le vostre anime con il suo fascino convincente. Lasciate che Io vi prenda tra le Mie Braccia, che vi accarezzi con la Mia Grazia Divina per darvi la forza di combattere per la Verità. Il Mio amore per voi non morirà mai: non potrete mai seguire questa via in cui sarete persi per Me. Sarà difficile, ma un aiuto sarà dato ai Miei figli in molti modi per alleviare le loro sofferenze. Andate ora e pregate per la Mia Divina Misericordia e preparatevi per la battaglia finale. 

Gesù Cristo, Re del Suo popolo.  

Salvatore e Giusto Giudice. 

Ritorno a casa

 



Cristiani, atei ed ebrei convertiti alla fede cattolica

TAKASHI NAGAï (1908-1951), medico radiologo, raccontò la sua vita nel libro Le campane di Nagasaki. Si fece sedurre dal materialismo ateo durante gli studi, cercando la verità soltanto nelle materie scientifiche. Ebbe la fortuna di trovare alloggio presso la famiglia Moriyama, fervente cattolica, e si sposò con una delle loro figlie. Nel giugno del 1933 ricevette il battesimo. Sopravvisse alla bomba atomica lanciata sulla città di Nagasaki il 9 agosto 1945.

Egli racconta cosa accade: Improvvisamente il cielo si illuminò, giusto un istante, e risplendette di una luce che farebbe impallidire il sole dell’estate. Una colonna di fumo bianco cominciò a salire dalla terra, prendendo la forma di una gigantesca setola o di un fungo. Una luce terribile. Non fece rumore. Ma ciò che terrorizzò e gelò il sangue fu il vento possente che dal basso della nube bianca iniziò a diffondersi. Con una velocità terrificante passò sopra le colline e i campi radendoli al suolo. Le case poste sulle alture cedettero alla sua forza, e tutti gli alberi furono rasi al suolo, e le loro foglie scomparvero come per incanto. Si potrebbe dire che un invisibile, gigantesco cilindro compressore stesse triturando quanto trovava sul suo cammino. Un orribile suono ferì le orecchie di coloro che da lontano assistevano ad uno spettacolo tanto terribile. Fummo alzati, sollevati, gettati contro una parete di pietra posta a cinque metri dal punto in cui ci trovavamo.

Ferito nella zona degli occhi, credetti di aver perduto la vista. Non era così, ma sanguinavo. L’edificio intero presso il quale ci trovavamo era distrutto. Incastrato tra le macerie, lottai coraggiosamente, con tutte le mie forze per uscirvi. Lo spettacolo che mi si presentò dinnanzi agli occhi era apocalittico.

Tra masse tremolanti di carne iniziarono a muoversi, strisciando, coloro che ancora avevano un alito di vita. Iniziammo a prestare i primi soccorsi, ma mai mi sono sentito tanto impotente, tanto inutile, nell’aiutare quegli esseri umani consumati e lacerati dal dolore. Non potevamo occuparci di tutte le persone che si assiepavano intorno ai pochi medici sopravvissuti. Come finivamo di bendare qualcuno ecco che si prensentava un altro con la stessa supplica: “Dottore, salvami”.

Mai mi sono sentito tanto impotente come in quei momenti, mentre osservavo quel terribile spettacolo di paura, agonia, morte e distruzione. Non potevo far nulla, assolutamente nulla. Il sangue mi scorreva sul volto, dalle tempie fino ai peli della barba. Sembrava che i miei occhi fossero pronti a schizzare lontano. A volte volendo mettere insieme un corpo per vedere se dava ancora dei segnali di vita questi si disfaceva tra le mie mani come fango melmoso. Guardai il cielo e pregai. Il giorno successivo, continuò a curare i feriti senza darsi tregua. Il giorno 11 poté recarsi a casa sua, ma la sua casa non esisteva più e gli fu persino difficile ritrovarla. Era distrutta. Cercò tra i resti sua moglie. Era bruciata. Raccolse le sue ossa e vide che nella mano destra stringeva un rosario. Era morta con il rosario tra le dita. Più tardi, spostando i resti di casa sua trovò il crocifisso che la famiglia di Midori aveva conservato per 250 anni, anche in mezzo alle persecuzioni contro i cristiani. E Nagai esclamò: Sono stato spogliato di tutto e ho ritrovato solo questo crocifisso. Il 20 novembre, durante una messa celebrata in memoria di tutti i defunti della città, nella cattedrale di Urakami, il quartiere cattolico di Nagasaki, fece un intervento e disse: L’olocausto di Gesù Cristo lungo il calvario illumina e dona significato alle nostre vite.

Takashi Nagai fu un grande medico cattolico, che offrì le proprie sofferenze per la salvezza del mondo.

Morì all’età di 43 anni in seguito agli effetti delle mille radiografie effettuate senza la giusta protezione. Nel 1949 ricevette in casa sua l’imperatore del Giappone che gli riconobbe grandi meriti per il suo lavoro a favore della patria. 

 Padre ángel Peña

CRISTO, VITA DELL'ANIMA

 


I. - IL DISEGNO DIVINO NELLA NOSTRA PREDESTINAZIONE ADOTTIVA IN GESÙ CRISTO 


Come ben sappiamo, è dalla creazione del primo uomo che Dio ha effettuato il suo disegno: Adamo ha ricevuto, per sé e per la sua discendenza, la grazia che faceva di lui il figlio di Dio; ma, per colpa sua, ha perduto questo dono divino, tanto per sé quanto per la sua discendenza. Dopo la sua rivolta nasciamo tutti peccatori, spogli di quella grazia  che ci renderebbe tutti figli di Dio; siamo, al contrario, Filii irae, nemici di Dio e figli votati alla sua collera (1). Il peccato ha attraversato il disegno di Dio. 

Ma Dio, dice la Chiesa, si è mostrato più ammirevole nella restaurazione dei propri disegni che non lo sia stato nella creazione (2). Come ciò? Qual è questa meraviglia divina celebrata dalla Chiesa?  

Questo mistero è l'Incarnazione.  

Dio restaurerà tutto per mezzo del Verbo incarnato.  

   Questo è il «mistero nascosto da. secoli nei pensieri divini» (3) e che S. Paolo rivela: Cristo, Uomo-Dio, sarà il nostro mediatore; egli ci riconcilierà con Dio e ci renderà la grazia. E siccome questo gran disegno è stato preveduto da tutta l'eternità, S. Paolo ce ne parla con ragione come di un mistero sempre presente. È l'ultimo grande tratto, col quale il grande apostolo finisce di farci conoscere il disegno divino.  

   Ascoltiamolo con fede, poiché siamo qui al cuore stesso de ll’opera divina.  

Il pensiero divino è di costituire Cristo capo di tutti i redenti, di tutto ciò che ha un nome in questo mondo e nel secolo a venire (4), affinché per lui, con lui ed in lui, noi arriviamo tutti all’unione con Dio ed effettuiamo la santità soprannaturale che Dio vuole da noi.  

   Non c'è pensiero più netto nelle lettere di San Paolo, pensiero di cui egli sia più convinto, che egli metta più in rilievo. Leggete tutte le sue epistole, vedrete che continuamente egli vi ritorna, al punto di farne quasi l'unico fondamento della sua dottrina. Osservate. In questo passo dell'epistola agli Efesini, che vi ho citato in principio, che egli ci ha predestinati ad essere suoi figli adottivi per mezzo di Gesù Cristo ... noi, ai suoi occhi, siamo piacevoli nel suo beneamato Figlio». Dio ha risolto di «restaurare tutto» nel suo figlio Gesù, o meglio, secondo il testo greco, di «ricondurre ogni cosa sotto Cristo come sotto un capo unico» (1). Cristo è sempre in prima linea nei pensieri divini.  

Come si effettua ciò?  

   Il Verbo, di cui noi adoriamo la generazione eterna nel seno del Padre, si è fatto carne (2). La Santissima Trinità ha creato una umanità simile alla nostra, e fino dal primo istante della sua creazione l 'ha unita, in modo ineffabile e indissolubile, alla persona del Verbo, del Figlio, della seconda persona della santa Trinità. Questo Uomo-Dio è Gesù Cristo. Questi unione è talmente stretta che c'è una sola persona, quella del Verbo. Dio perfetto. Facendosi uomo, egli resta Dio (3). Il fatto di aver preso, per unirsela, una natura umana, non ha rimpicciolito la divinità.  

   In Gesù Cristo, Verbo Incarnato, le due nature sono unite, senza mescolanza né confusione; esse restano distinte, pur essendo unite nell’unità della persona. Per il carattere personale di questa unione, Cristo è il vero Figlio di Dio, «egli possiede la vita di Dio» (4).  

   È la stessa vita divina, che sussiste in Dio e riempie l'umanità di Gesù. Il Padre comunica la propria vita al Verbo, al Figlio; ed il Verbo la comunica all'umanità, che egli si è unito personalmente. Perciò, guardando nostro Signore, il Padre eterno lo riconosce «per suo vero Figlio» (5). E perché egli è suo Figlio, perché questa umanità è l'umanità di suo Figlio, essa possiede una comunicazione piena ed intera di tutte le perfezioni divine. «L'anima di Cristo è piena di tutti i tesori della scienza e della sapienza di Dio» (1). S. Paolo dice che «in Cristo, la pienezza della divinità abita corporalmente» (2); la santa umanità è piena di grazia e di verità (3).  

   Il Verbo fatto carne è dunque adorabile nella sua umanità come nella sua divinità, perché sotto questa umanità si vela la vita divina. - «O Gesù Cristo, Verbo Incarnato, io mi prostro davanti a voi, perché voi siete il Figlio di Dio, eguale al Padre vostro. Voi siete veramente il Figlio di Dio. Voi siete il Figlio beneamato dal Padre, colui nel quale egli ha messo le sue compiacenze. Io vi amo e vi adoro»: Venite adoremus!  

Ma, - ed è questa una rivelazione ammirabile che ci riempie di gioia, - questa pienezza di vita divina che è in Gesù Cristo, deve traboccare da lui fino a noi, fino all’intero genere umano. 

La filiazione divina, che è in Cristo per natura e fa di lui il vero ed unico Figlio di Dio, deve estendersi fino a noi per la grazia, in modo che «Cristo è, nel pensiero divino, il primo nato di una moltitudine di fratelli» che sono figli di Dio, per la grazia, come egli lo è per natura (4).  

   Siamo giunti al punto centrale del disegno divino: noi riceviamo l'adozione divina da Gesù Cristo e per Gesù Cristo. «Dio ci ha mandato suo figlio, dice S. Paolo, per con- ferirci l'adozione» (1). La grazia di Cristo, Figlio di Dio, ci è comunicata perché diventi in noi il principio dell'adozione: tutti dobbiamo attingere alla pienezza di vita divina e di grazia di Gesù Cristo. S. Paolo, dopo aver detto che la pienezza della divinità abita corporalmente in Cristo, soggiunge subito in guisa di conclusione (2). «Ecco che voi avete tutto pienamente in lui, perché egli è il vostro capo», e S. Giovanni dice ugualmente dopo averci mostrato il Verbo fatto carne, pieno di grazia e di verità: «E noi tutti abbiamo ricevuto tutto dalla sua pienezza» (3).  

   Così non soltanto il Padre ci ha, da tutta l'eternità, «scelti nel suo Cristo», - osservate la parola in ipso: egli ci ha eletti «nel suo Cristo» (tutto ciò che è all'infuori di Cristo non esiste, per così dire, nel pensiero divino), ma ancora per Gesù Cristo noi riceviamo la grazia, mezzo della adozione che egli ci destina (4) ... «Noi siamo figli come Gesù; noi a titolo di grazia, egli per natura; egli il vero figlio, noi gli adottivi» (5). Noi entriamo nella famiglia di Dio per opera di Cristo. Da lui e per lui ci viene la grazia e, per conseguenza, la vita divina (6).  

   Questa è la sorgente stessa della nostra santità. Come il tutto di Gesù Cristo può riassumersi nella sua filiazione divina, così il tutto del cristiano può riassumersi nella sua partecipazione per Gesù Cristo, in Gesù Cristo, a questa filiazione. La mostra santità consiste in questo; più parteci-  piamo alla vita divina per la comunicazione che Gesù Cristo fa della grazia, di cui possiede per sempre la pienezza, più elevato è il grado della nostra santità. Cristo non è solamente santo in sé stesso, egli è la nostra santità, Tutta la santità, che Dio ha destinato alle anime, è stata deposta nell’umanità di Cristo e noi dobbiamo attingere a questa sorgente.  

   «O Gesù Cristo», cantiamo con la chiesa, al Gloria della messa, «voi solo siete santo». 

Solo santo, perché voi possedete la pienezza di vita divina; solo santo, perché solamente da voi attendiamo la nostra santità: «Voi siete divenuto, come lo dice il vostro grande apostolo, la nostra giustizia, la nostra saggezza, la nostra redenzione, la nostra santità» (1). In voi noi troviamo tutto. Ricevendo voi, noi riceviamo tutto; poiché, dandovi a noi, vostro Padre, che è il nostro, come voi stesso avete detto (2), ci ha dato tutto (3).  

   Tutte le grazie di salvezza e di perdono, tutte le ricchezze, tutte le fecondità soprannaturali di cui sovrabbonda il mondo delle anime, ci vengono da voi solo (4). Che vi sia dunque resa ogni lode, o Cristo! E per vostro mezzo ogni lode risalga a vostro Padre per il «dono inenarrabile» che ci ha fatto di voi!  

Beato Dom COLUMBA MARMION 

Amati figli, un ultimo e finale antipapa sosterrà pubblicamente una dottrina ecumenica totalmente erronea

 



Messaggio della Santissima Vergine Maria della Rosa Mistica ricevuto da Discipulo nella Grotta a Sonora, Messico, dicembre 2017 


Miei amati figli, che il Dio della Pace illumini il vostro cammino in questa era di confusione. 

 

Molti dicono di possedere la verità, ma pochissimi vivono in questa verità.

La menzogna e l’errore continuano, perché manca lo spirito d’umiltà e la preghiera. 

 

Io Sono vostra Madre della Rosa Mistica ed in questa fine dell’anno vi porto in regalo le Rose del Mio Cuore: la Rosa bianca della purezza e della sincerità, la Rosa dorata dell’amore del Padre e dell’onestà e la Rosa rossa dell’amore ardente del Sacro Cuore del Mio Amato Figlio. 

 

Presto il grande satellite universale che verrà messo in azione, invaderà lo spazio con messaggi e parole subliminali. 

Se vi troverete in digiuno ed in preghiera, potrete distinguere l’occulto di questi segnali che vengono diretti al subcosciente di ogni essere umano, al fine di controllare e dominare le volontà. 

 

Amati figli, un ultimo e finale antipapa sosterrà pubblicamente una dottrina ecumenica totalmente erronea, è arrivata la massima apostasia finale della Chiesa. 

 

Questi Miei Messaggi non verranno mai approvati perché mettono allo scoperto la menzogna e l’errore. Non fidatevi dei lupi in pelle di pecora.

 

Mio Piccolo pezzetto di cuore (così la Madonna chiama Discipulo dal mese di luglio del 1984)

 

Avvisa il mondo e l’umanità intera!

Non temere, so che si tratta di un grande sforzo da parte tua, hai già ricevuto sufficienti umiliazioni e rifiuti, ma IO, la tua Madre Celeste, ti tengo nel Mio Grembo Materno, così ti riposerai dalle tue fatiche. 

 

Nei 1095 giorni dell’ardua lotta spirituale che hai annunciato, la Fede, la speranza e la carità saranno duramente sferzate dallo spirito della falsa dottrina che il falso papa promulgherà universalmente. 

Una moltitudine lo applaudirà e diranno che è un santo, pieno di umiltà, di conoscenza e di sapienza e chiunque non gli ubbidisca qui sulla terra, sarà considerato come un eretico. 

 

Molti lo difenderanno a cappa e spada e costoro, cari piccoli Miei, saranno disgustati ed arrabbiati con voi.

 

Nel corso di questi 1095 giorni, accadranno molte ribellioni: lo scisma, l’eresia e l’apostasia.

Il falso papa ha a che fare con i grandi governi comunisti, atei e massoni.

Verrà annunciata con grande entusiasmo una nuova e perversa dottrina ed in questo inganno cadranno sia cardinali che vescovi. 

 

Il Vangelo del Mio amato Figlio, sarà abilmente cambiato, le Sue Parole saranno tergiversate e ne cambieranno il loro significato, nei seminari insegneranno veri errori dottrinali. 

 

Voi, figli Miei, che state leggendo questi messaggi, capirete che allora, in meno di 150 giorni, questi messaggi verranno fatti sparire e non sarà più possibile ottenerli con nessuno mezzo elettronico o cibernetico. Perciò stampateli e mettete da parte tutto quello che vi sto dicendo, conservandolo in una cassa chiusa, perché quando cercherete qualche informazione possiate andare a ritrovare quello che avete dimenticato.   

 

Continuo a parlarvi del falso papa perché non vi lasciate dominare da lui, in quanto è un lacchè dell’anticristo e la sua presenza porterà con sé tutto il fumo dell’inferno nella Chiesa, le cui porte mai si sarebbero aperte per lui. 

 

Io Sono vostra Madre ed i Miei Messaggi sono veri. 

L’antipapa o falso papa, ha nello sguardo il sigillo del demonio. 

La chiesa dell’inferno lo accoglierà e tutti parleranno in modo eccellente di lui, con titoli vanitosi e con ostentazione, in modi che risulteranno perfino offensivi. 

A Roma il dogma della fede è già collassato e non sarà ripristinato.

 

Il Mio Amato Figlio in un messaggio dato tramite la nostra serva Suor Faustina vi aveva detto che… dalla Polonia sarebbe uscita la scintilla che avrebbe illuminato il mondo nei tempi finali (commento di Discipulo: questo fu il Papa Giovanni Paolo II).

Discipulo: qui si interrompe lo scritto, perché ho una visione: 

 

Davanti a me vedo San Michele Arcangelo, con la sua spada alzata verso il Cielo. 

Nella mano destra porta uno scudo pieno di luce. Quindi il mio angelo custode, Obed, prende la Sacra Scrittura e mi dice: 

 

Oh… Discipulo, il vostro Signore, il Mio Signore e Dio, vuole che leggiate e meditiate la Santa Parola. La Sacra Scrittura rimane aperta su Isaia 13 

 

Qui termina il messaggio, vedo molti sacerdoti che ricevono le tre rose mistiche del Cuore Immacolato e doloroso della nostra Madre Santissima, l’Immacolato Cuore di Maria. 

 

Isaia 13

1 Oracolo su Babilonia, ricevuto in visione da Isaia figlio di Amoz.
2 Sul monte coperto di tenebre issate lo stendardo, alzate la voce, fate cenni con la mano perché varchino le porte dei principi.
3 Io ho dato un ordine ai guerrieri che ho preavvertito; nella Mia ira ho chiamato i miei prodi a strumento del mio sdegno, per difendere la Mia Gloria.
4 Rumore di folla sui monti, simile a quello di un popolo immenso. Voci di allarme dei principi e di nazioni radunate. Il Signore degli eserciti ha dato i suoi ordini e passa in rassegna un esercito da guerra.
5 Vengono da un paese lontano, dall'estremo orizzonte, il Signore e gli strumenti della sua collera, per devastare tutto il paese.
6 Urlate, perché è vicino il giorno del Signore; esso viene come una devastazione da parte

L'acrobata gesuita e il circo degli orrori

 


di un sacerdote cattolico


Pubblicato da Marco Tosatti su Stilum Curiae

I recenti episodi della lotta buffa tra i neo-guelfi e i neo-ghibellini, ovvero, le battaglie relative alla dittatura contro la Messa, come è stata qualificata da un Presule eccezionalmente coraggioso, anche se con due mesi in ritardo, sono state delle spade di dolore che hanno trafitto il mio povero e peccatore cuore sacerdotale.

È vero che il dolore morale tante volte fa nascere delle riflessioni profonde piene di amore e di conseguenze. Così immagino il Cuore addolorato di Maria ai piedi della Croce, una bellissima vetrata attraversata da tante luci abbaglianti che producevano pensieri e atti di affetto, di oblazione e di speranza. Ma non solo: le sofferenze acute ci portano pure a esclamare, come Gesù sulla Croce prima di rendere il suo spirito tra le mani del Padre: gridò ad alta voce.

Ebbene, in questi tempi che sono di passione per la Santa Chiesa, i recenti colpi di scena che hanno avuto da protagonisti diversi presuli e Papa Francesco, mi hanno colpito in maniera particolare causandomi vivo dolore e strappandomi un grido che voglio consegnare a Lei, caro Tosatti, ricoprendo purtroppo dell’anonimato la mia identità per non rischiare inutili censure che recherebbero danno al mio ministero a beneficio delle anime.

Dal titolo di questa mia riflessione si può cogliere subito l’essenziale del suo contenuto. Infatti, l’omelia di ieri nella Messa mattutina è stata una crudele doccia fredda per la fede di tanti cristiani amanti dell’Eucarestia che penano a causa della fame spirituale causata dall’assenza del pane degli Angeli.

Le parole del Pontefice fanno parte di un gioco di acrobazia illogico e per nulla divertente, degno di un gesuitismo cinico che affetta gravemente, diciamolo con sincerità nella carità, il modo di agire di Papa Bergoglio.

In primis è stato Lui, qualche giorno fa, a dire da Santa Marta che la Chiesa non era virtuale, né poteva cadere in una sorta di gnosticismo. Questo evidentemente dopo aver sentito il clamore popolare.

Sembrava di spingere i Vescovi all’attesa battaglia per l’Eucarestia, d’altronde più che giusta. Dopo, però, alcune uscite coraggiose di diversi presuli che hanno dato adito a tante speranze… l’acrobata fa un salto e spiazza tutti…!

Purtroppo, tante di quelle pecorelle del Signore che si sentivano fino a quel momento non protette dal silenzio imbarazzante dai pastori, sono rimaste deluse, profondamente deluse…

Certo, proprio il giorno dopo che si era alzata l’onda di rivendicazione di diritti ormai propri e riconosciuti legalmente alla Chiesa, l’acrobatismo gesuitico, in un movimento sconcertante, ha cambiato parola d’ordine, spegnendo la brace dell’entusiasmo in difesa dei diritti ecclesiali che riprendevano vigore.

Questa sua condotta equivoca, contraddittoria, non è che un comportamento artificioso tipico dei gesuiti snaturati, molto lontani dalla logica ignaziana originale, una tattica con cui papa Bergoglio cerca di destreggiarsi in una situazione difficile.

Ma sarà solo questo? La mia domanda si fa pressante quando si realizzano con oggettività e fondata certezza i frutti del famigerato accordo segreto sino-vaticano che tante disgrazie sta portando ai fedeli cinesi!

Da uno che ha consegnato il gregge di Cristo pellegrino nella Cina al controllo ferreo, dittatoriale e tirannico del partito comunista, che c’è da aspettarsi per quanto riguarda la sua politica ecclesiale in altri paesi? Questi giochi di prestidigitazione non faranno parte di una manovra machiavellica per abituare gli Occidentali a una Chiesa succube allo Stato, a una religione svuotata di contenuto soprannaturale e tutta focalizzata sul sociale quasi come un dipartimento caritatevole del “papà” stato?

Ed ecco che compare adesso il circo degli orrori. Sì, siamo davanti a un tentativo scaltro, favorito dal panico della gente, di farci dare un passo avanti verso l’addomesticamento della Chiesa. Ecco le recentissime parole di Maffeis dopo essersi sintonizzato con il Papa. Secondo Lui la Chiesa italiana non ha il proposito “di strappare col governo, né di fare fughe in avanti. L’intenzione è quella di andare avanti col dialogo costruttivo”…

La conclusione logica che si impone è questa: hanno venduto i diritti sacrosanti di sovranità e libertà di culto chi lo sa per quale piatto di lenticchie. Così il mondo, già in chiara decadenza morale e in preoccupante crisi di fede, diventerà sempre più come il circo degli orrori, cioè, un palcoscenico sul quale si aggirano morti viventi, fantasmi usciti dai culti voodoo, nel buio seducente di un neopaganesimo sinistro.

E gli uomini di Chiesa? Tacciono, si chinano, obbediscono e con la loro voce sommessa anestetizzano le resistenze dei cattolici… Essendo oggi la festa di Santa Caterina da Siena, la vergine mantellata di Siena che col suo fuoco profetico ha restituito la virilità a tanti Pastori codardi, forse sarebbe il caso di ricordare alcuni dei suoi passi, raccolti del suo epistolario. Più concretamente offro due brani scelti di lettere da Lei inviate al Papa suo coevo:

Soltanto passando attraverso il crogiolo sarete quello che dovrete essere, il dolce vicario di Cristo in Terra! … Fate dunque tutto quello che è in vostro potere acciocché non veniate ad agire secondo la volontà degli uomini, piuttosto secondo la volontà di Dio che altro non chiede, e per lo quale motivo vi ha posto a sì tanto supremo vicariato.

Ma voi avete bisogno dell’aiuto di Gesù Cristo Crocifisso e con voi i vescovi che sono chiamati a consigliarvi, perocché molti sono fra loro corrotti e neanco ferventi sacerdoti, liberatevi di costoro, ponete il vostro santo desiderio in Cristo Gesù, ripudiate i sollazzamenti del marciume della corruzione, abbiatelo a distinguere da questo: se non sapete soffrire, non siete degno! Voi fate le veci del dolce Cristo Gesù, e come Lui dovete desiderare soltanto il bene delle anime, dovete bere il calice dell’amarezza, dovete farvi dare il fiele. Oh quanto sarà beata l’anima vostra e mia che io vegga voi essere cominciatore di tanto bene”. (Lettera a Gregorio XI)

Io, se fussi in voi, temerei che il divino giudicio venisse sopra di me
”. (Lettera a Gregorio XI)

La stessa Caterina, come si può leggere nella leggenda maior scritta dal Beato Raimondo da Capua, annunciò una lunga crisi per la Chiesa al termine della quale ci sarebbe stato un rinnovamento splendido e maestoso. Siamo vicini al vortice di tutti i mali che potevano abbattersi sulla Sposa di Cristo, ci troviamo dunque vicino al parossismo della decadenza. Abbiamo, dunque, fiducia in Dio, Lui non abbandonerà la sua Chiesa, ma la riscatterà dalla mano dei suoi nemici e la glorificherà!

Sia lodato Gesù Cristo!


aprile 2020

La preghiera multi-religiosa per vincere il coronavirus: l’ultima empietà di Papa Francesco

 

di Francesca de Villasmundo


Pubblicato sul sito francese Medias Catholique info

Con la scusa di combattere la «pandemia» del coronavirus e allo scopo di giungere con questa battaglia universale all’unità del genere umano, vecchia utopia massonica, il Vaticano bergogliano favorisce la preghiera interreligiosa, che non porta il segno di Cristo, ma del diavolo.
Così, Papa Francesco invita tutti i fedeli ad associarsi alla «giornata di preghiera, di digiuno e di invocazione a Dio per l’umanità colpita dalla pandemia», promossa dall’Alto Comitato per la Fratellanza Umana per il 14 maggio.
L’Alto Comitato, presieduto dal cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, «invita i fratelli che credono in Dio Creatore a consacrare la giornata del 14 maggio ad un momento di raccoglimento, affinché l’Altissimo possa volgersi verso il mondo che esposto al grave pericolo del Covid-19 e affinché possa preservare l’umanità, aiutarla a superare l’epidemia, a ristabilire la sua sicurezza, la sua stabilità, la sua salute e la sua prosperità, e una volta eliminata questa epidemia, a rendere il nostro mondo più umano e più fraterno».

Sulla «strada di ieri» erano le vere guerre e i conflitti reali  a costituire la ragione degli incontri interreligiosi promossi dalla Chiesa conciliare sotto il pontificato di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, nella speranza, fallace, di giungere, con tali riunioni di tutte le religioni, ad una pace mondiale e ad una fraternità umana. Una pace mondiale che continua a non esserci, nonostante la moltiplicazione di questi incontri incantatori.

Nel «mondo di dopo», la guerra ha cambiato abito, è diventata il Covid-19, ma per vincerla è sempre la preghiera interreligiosa la panacea proposta dai responsabili religiosi conciliari, posseduti dallo spirito sincretista del New-Age e dal messianismo: unire le mani in un girotondo universale di preghiere plurali è il loro mezzo tutt’altro che cattolico per appellarsi alla bontà di Dio e all’avvento della felicità sulla terra. 
E’ evidente che non è nelle intenzioni di costoro giungere a toccare il cuore del Padre per mezzo di Cristo, Figlio di Dio e fonte di Pace, di Salvezza e di ogni bene.

In più, questo invito, che fa seguito a tutti gli altri dello stesso genere che punteggiano i decenni del dopo Vaticano II, fa credere che la preghiera a dei falsi dei possa essere utile e necessaria per sradicare il Covid-19.

L’Apostolo Paolo ci dice cosa ne pensa Dio di questo:
«Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l’iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? Quale intesa tra Cristo e Beliar, o quale collaborazione tra un fedele e un infedele? Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò 
e sarò il loro Dio,
 ed essi saranno il mio popolo.
 Perciò uscite di mezzo a loro
 e riparatevi, dice il Signore,
 non toccate nulla d’impuro. 
E io vi accoglierò» (II Cor. VI, 14-17).