martedì 3 agosto 2021

ORE DI RIPARAZIONE NOTTURNE

 


ORE DI RIPARAZIONE NOTTURNE 


Passi: 

I. Coroncina dell'amore 

II. Meditazione dell'ora notturna. (uno al giorno) 

III. Preghiera conclusiva (vedi ultima preghiera alla fine) 

 

I. CORONCINA DELL'AMORE 

Sui grani del rosario: 

Sulle perline grandi: 

Sacri Cuori di Gesù e Maria, siate il nostro amore e la nostra salvezza. 

 

Sulle perline piccole (10 volte): 

Gesù e Maria vi amo. Salvare le anime. 

 

Alla fine del rosario, ripetere tre volte: 

Sacri Cuori di Gesù e Maria, fate che io vi ami sempre di più. 


10. Riparare i peccati dell'umanità, l'ingratitudine degli uomini verso Dio. 


Gesù dice: 

Amato figlio del mio Sacratissimo Cuore: come vorrei che tutta l'umanità mi adorasse e glorificasse come Dio Trino! Come vorrei che tutta l'umanità fissasse i suoi occhi su di me e non sul mondo! Come vorrei che tutta l'umanità lasciasse il suo peccato e vivesse in stato di grazia! Come vorrei che tutta l'umanità non seguisse più falsi dei e seguisse le orme del Crocifisso! 

Come vorrei che tutta l'umanità scoprisse la mia presenza nell'alba del mattino e nel crepuscolo della sera! Come vorrei che tutta l'umanità si scatenasse d'amore per me e tagliasse le opere delle tenebre! opere che portano molti uomini a non valorizzare i Miei prodigi d'amore nella loro vita, a non rendersi conto della Mia immensa misericordia verso di loro, a non pensare che tutto ciò che hanno è bontà dalle Mie venerabili mani, a rimanere sommersi nel letargo e nella sonnolenza spirituale, a vagare da un luogo all'altro senza trovare riposo per i loro cuori agitati, a credere che le loro conquiste e successi siano il prodotto dei loro propri sforzi. L'indifferenza e l'ingratitudine di queste anime sono spade che lacerano il Mio Cuore Divino. Un cuore che sa solo amare e perdonare.  

Cuore consumato dalla sete di anime. Un cuore sempre aperto e pronto ad accoglierti. Cuore che pulsa di forza di fronte al vero pentimento e alla contrizione. Cuore che aspetta di essere adorato e riverito da tutte le anime. Cuore circondato da una corona di spine perché gli uomini non sanno ringraziarmi; sono indolenti, apatici davanti alle mie pulsazioni d'amore. Un cuore straziato dal dolore perché dalla maggioranza degli uomini ricevo solo disprezzo e ingratitudine. 

Perciò, consolate il Mio Cuore agonizzato e datemi tutto l'amore che non ricevo dalle creature; rendetemi tributi di adorazione e di lode perché, anche così, continuo a chiamare affinché tutte le anime possano tornare a Me. Sono pronto a perdonarli, a bruciarli nella fiamma del mio Amore Divino, a cancellare i loro molti peccati dal libro della loro vita, ad avvolgerli nel manto del mio Amore Divino, a dar loro il manto del mio Amore. 

Misericordia, per assolverli da ogni colpa, per spogliarli degli stracci della mendicità e rivestirli delle vesti della grazia. 


Anima riparatrice: 

Mio amato Gesù, eccomi di nuovo a vegliare questa notte, volendo immergermi nella ferita del tuo Sacro Lato.  Una ferita che mi condurrà al tuo Cuore Divino. Un Cuore che riceverà riposo, sollievo dal tuo dolore, fine della tua tristezza attraverso la meditazione in quest'ora di riparazione notturna; riparazione che io faccio con tutto l'amore del mio povero cuore perché Tu meriti tutto; riparazione che salirà come incenso alla presenza del Padre. Riparazione che diventerà una preghiera perché non sei amato, non sei adorato, non sei glorificato da tutti gli uomini della terra. Riparazione che sarà diffusa in tutto il mondo in preparazione della tua seconda venuta. Arrivo che è molto vicino.  Riparazione che aprirà le porte della Nuova Gerusalemme. 

Mio amato Gesù, eccomi di nuovo a vegliare questa notte.  Le tue parole risvegliano il mio spirito a riparare per tutta la vita i peccati dell'umanità, ad offrirmi se possibile come olocausto e offerta d'Amore alla tua Misericordia e Giustizia Divina. 

Mio amato Gesù, eccomi di nuovo a vegliare questa notte, perché voglio riparare l'ingratitudine degli uomini verso la tua Maestà Celeste. Gli uomini che non hanno ancora scoperto la perla di grande valore. Uomini accecati dal loro orgoglio intellettuale. Uomini che non sanno valorizzare le tue grazie, la tua infinita bontà verso tutte le creature. 

Mio amato Gesù, eccomi di nuovo a vegliare in questa notte, una notte abbellita dal cielo stellato. Notte adornata dai bagliori della luna piena; notte oscura per le anime che non si sono ancora lasciate sedurre dalle tue parole; notte oscura per gli ingrati che disprezzano i tuoi richiami d'amore. 

Mio amato Gesù, eccomi di nuovo a vegliare questa notte, innalzando preghiere al cielo, chiedendo all'Eterno Padre di versare piogge d'amore su tutta la terra per vedere se le anime ti riconosceranno come loro Signore, come il Creatore di tutto ciò che esiste, come la bussola che orienta e dà senso alla vita. Come il capitano che impedisce alla nave di affondare in alto mare. Come il Re del più alto lignaggio che merita il trono della gloria, pegni di gratitudine per le tue misericordie. 

Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.

 


LIBRO DEL PROFETA GEREMIA

Dico ancora: per tutto il tempo che l’erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, benché sia padrone di tutto, ma dipende da tutori e amministratori fino al termine prestabilito dal padre. Così anche noi, quando eravamo fanciulli, eravamo schiavi degli elementi del mondo. Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!». Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

Ma un tempo, per la vostra ignoranza di Dio, voi eravate sottomessi a divinità che in realtà non lo sono. Ora invece che avete conosciuto Dio, anzi da lui siete stati conosciuti, come potete rivolgervi di nuovo a quei deboli e miserabili elementi, ai quali di nuovo come un tempo volete servire? Voi infatti osservate scrupolosamente giorni, mesi, stagioni e anni! Temo per voi di essermi affaticato invano a vostro riguardo.

Siate come me – ve ne prego, fratelli –, poiché anch’io sono stato come voi. Non mi avete offeso in nulla. Sapete che durante una malattia del corpo vi annunciai il Vangelo la prima volta; quella che, nella mia carne, era per voi una prova, non l’avete disprezzata né respinta, ma mi avete accolto come un angelo di Dio, come Cristo Gesù.

Dove sono dunque le vostre manifestazioni di gioia? Vi do testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati anche gli occhi per darli a me. Sono dunque diventato vostro nemico dicendovi la verità? Costoro sono premurosi verso di voi, ma non onestamente; vogliono invece tagliarvi fuori, perché vi interessiate di loro. È bello invece essere circondati di premure nel bene sempre, e non solo quando io mi trovo presso di voi, figli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché Cristo non sia formato in voi! Vorrei essere vicino a voi in questo momento e cambiare il tono della mia voce, perché sono perplesso a vostro riguardo.

Ditemi, voi che volete essere sotto la Legge: non sentite che cosa dice la Legge? Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera. Ma il figlio della schiava è nato secondo la carne; il figlio della donna libera, in virtù della promessa. Ora, queste cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due alleanze. Una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, è rappresentata da Agar – il Sinai è un monte dell’Arabia –; essa corrisponde alla Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli. Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la madre di tutti noi. Sta scritto infatti: Rallégrati, sterile, tu che non partorisci, grida di gioia, tu che non conosci i dolori del parto, perché molti sono i figli dell’abbandonata, più di quelli della donna che ha marito.

E voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di Isacco. Ma come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così accade anche ora. Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera. Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma della donna libera (Gal 4,1-31).

Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la Legge. Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella Legge; siete decaduti dalla grazia. Quanto a noi, per lo Spirito, in forza della fede, attendiamo fermamente la giustizia sperata. Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


 


La battaglia continua 4 - UNA RIFLESSIONE SUL DOPO VATICANO II


UNA RIFLESSIONE SUL DOPO VATICANO II 

Il mio sentire interiore, oggi, è quello che la Chiesa cattolica, mia Madre, perseveri e continui, perchè non si può concepire la Chiesa cattolica senza una continuità, senza una Tradizione erede del suo passato. Purtroppo, però, dopo il Vaticano II, parecchio è cambiato nella Chiesa; un cambio, però, che non è venuto da Dio, bensì dagli uomini. E questo mi fa ricordare una lettera del cardinale Roncalli al vescovo di Bergamo, prima di partire per il Conclave. Scrisse: «Nella Chiesa dovrà esserci una nuova Pentecoste». Difatti, il Concilio, poi, sarà denominato: “Concilio dell’aggiornamento”. Anche il cardinale Frings, in una conferenza tenuta a Genova, nel 1961, disse che «ora bisognerà fare della Chiesa cattolica una Chiesa più universale, in un senso ancora piú vasto di quello che sia stato finora». Una Chiesa, quindi, che dovrà radunare, riunire, portare all’unità le persone che non sono in unità; una Chiesa aperta. Si cominciò, da allora, a parlare di “apertura” a tutti, movimenti, a tutte le ideologie, per cui - disse ancora il cardinale Frings - ci si può domandare se non permanga altrettanto urgente il dovere di rivolgere lo sguardo a nuove forme dell’annuncio cristiano. Ma questo voler cambiare con nuove forme l’annuncio cristiano è molto equivoco, perchè potrebbe essere interpretato come volere un cambio dello stesso Vangelo. Cambiare i termini, infatti, si viene a cambiare anche l’essenza. Vediamo in concreto un esempio: quello del cardinale Bea, presidente della Commissione per l’unità, e quello del cardinale Ottaviani, presidente della Commissione teologica. Ebbene, sul tema “libertà religiosa”, lo schema del cardinale Bea, portava il titolo: “De libertate religiosa”; quello del cardinale Ottaviani, invece, era: “De tolerantia religiosa”. Come si vede, sono due schemi ben diversi sullo stesso soggetto. Si vide, allora, l’immagine del Concilio: i cardinali per Bea erano i cardinali liberali, mentre quelli per Ottaviani, erano i cardinali conservatori, che volevano restare fedeli ai principii di sempre, alla tradizione; ma questi, specie dopo l’elezione di Paolo VI, non furono più ascoltati, né sostenuti dalle autorità, perchè il vento conciliare già soffiava in favore del Vescovi e dei Padri liberali. Dopo questa svolta del Concilio, il risultato più grave fu quello di cambiare la definizione della Chiesa; cioè la Chiesa non è più una società divina, visibile, gerarchica, fondata da N. S. Gesù Cristo per la salvezza delle anime, ma quella di “comunione”, ossia comunione con tutte le religioni, che la Chiesa coglierà nel suo seno; e questo non solo per le religioni cristiane, ma anche per quelle non cristiane e persino dei non credenti. Per questo, si fondò una Commissione per i non credenti, per gli atei. Questo è ben chiaro in uno scritto del Segretariato per i non cristiani, in data14 aprile 1972:

 «Lo scopo di questa sessione: le religioni tradizionali non cristiane, pur caratterizzandosi nel suo oggetto, rientra nelle finalità generali di questo Segretariato, che sono lo sviluppo, all’interno della Chiesa, dei punti di vista oggettivi del dialogo e incontro delle diverse religioni allo scopo della reciproca conoscenza e stima per lavorare insieme».

 Ma che significa “lavorare insieme”, per esempio, con gli atei?.. Ma dov’è, allora, la salvezza e la Grazia di N. S. Gesù Cristo?.. Il detto Segretariato aggiunge: 

«Queste religioni possono far parte del patrimonio dell’umanità, possono contribuire alla costruzione dell’uomo, all’unità tra gli uomini, in definitiva a un incontro totale col Cristo».

Ora, questa “comunione” con le religioni non cristiane, non cattoliche, coi non credenti, vuol dire che questa fantastica unione non sarà più, ora, centralizzata nella Chiesa cattolica, ma dovrà essere “satellizzata” dagli anglicani, dagli ortodossi, dai musulmani, dai buddisti e da tutte le altre presunte religioni! Ma questo è sempre stato completamente contrario alla Tradizione della Chiesa e alla sua Fede. E al “sacrificio” della Messa lo si sostituirà con la “cena” per avere la “comunione” e la “partecipazione” dei fedeli. Di fatto, la Gerarchia cattolica ha già marcato che la Messa è sopratutto un’assemblea e il sacerdote ne è il presidente. Ecco il perchè i protestanti, ora, accettano questa “nuova Messa”. Cito un documento dei protestanti dell’Alsazia. Dice:

 «Visto le forme attuali della celebrazione eucaristica nella Chiesa cattolica, viste le convergenze teologiche attuali, molti ostacoli che possono impedire a un protestante di partecipare alla celebrazione eucaristica cattolica stanno disparendo, sembra perciò che, oggi, possa essere possibile a un protestante di riconoscere nella celebrazione eucaristica cattolica la “cena” istituita dal Signore».

 Per questo, in Francia, al centro “Jean Part”, centro ufficiale della catechesi, si insegna: «La Messa non è forse la “cena” di N. Signore?». È con questo spirito che sono state fatte le riforme, come la “Comunione nella mano”; ma se la Messa è diventata una “cena”, si capisce benissimo il perchè della “Comunione nella mano”, perché il significato del Sacrificio della Messa è cambiato, pure la spiritualità cattolica sparisce, perchè essa è nel segno della Croce. Noi siamo peccatori e quindi bisognosi del sacrificio, bisognosi del Sangue di Gesù Redentore. Oggi, invece, tutti i Sacramenti sono stati modificati, non più come Co munione soprannaturale, bensì come “comunione umana”. Il Battesimo non è più la distruzione del peccato originale, per cui non si fanno più gli esorcismi per allontanarci da Satana, ma il Battesimo, oggi, è solo una iniziazione alla comunità religiosa. Anche l’ assoluzione è diventata collettiva e la penitenza collettiva e significano che il sacerdote non è più il sacrificatore segnato dal carattere sacerdotale. Si è arrivati, persino, a dare collettivamente l’estrema unzione, rendendo, così, invalido il Sacramento. «Si quis infirmatur - scrive san Giacomo - se qualcuno è malato venga dal sacerdote e gli amministri... », ma se non è ammalato, non è più il soggetto dell’estrema unzione. Tutto questo e altro, deriva dalla nuova concezione della Chiesa, che vuole arrivare alla comunione con tutte le religioni. Per questo si è cambiato il culto, perchè la nostra Liturgia di prima era troppo cattolica, manifestava troppo chiaramente la vittoria di Gesù Cristo sul peccato, sul mondo, sulla stessa morte. Oggi, le orazioni liturgiche sono state modificate. Non ci sono più né la Chiesa, né eretici, né nemici della Chiesa: e non c’è più il “peccato originale”, per cui non è più necessario lottare con lotte spirituali. Nella liturgia dei defunti si è soppressa persino la parola “anima”, come non si parla più neppure del Purgatorio. Non è più possibile dire che la nostra religione è cambiata e che la Chiesa cattolica non vuole più che si dica che la Chiesa cattolica la sola religione vera. Ma è da idioti credere nel pluralismo della verità, perchè non c’è che una sola Verità. Le altre religioni, quindi, sono solo delle sètte. Ma, intanto, con questo pluralismo si è distrutto lo spirito missionario. Perchè andare in missione se tutti gli uomini sono salvi e tutti vanno certamente in cielo?.. Ci sarebbe tanto da dire su questo tema grave sull’uguaglianza tra tutte le religioni e la soppressione di tutti gli Stati cattolici, voluta imperiosamente dalla Santa Sede! Ma è un falso e massonico ecumenismo, è l’anima del Liberismo! È quindi inverosimile quello che disse il cardinale Colombo, ex arcivescovo di Milano: «Nell’attuale sviluppo storico della società, uno Stato confessionale è inammissibile»! Questa inverosimile dichiarazione fu riportata anche su l’Osservatore Romano! Forse che il primo dovere dell’uomo non è più l’adorazione di Dio?.. Forse che il Decalogo non è più la legge base, fondamentale per ogni società?.. Se fosse così, cosa rimarrebbe del cattolicesimo? Pur astenendomi dal denunciare tante altre gravi posizioni della Chiesa cattolica, non posso, però, tacere che fu il Papa Paolo VI a parlare dell’auto-distruzione della Chiesa. Noi ci domandiamo: ma chi è che distrugge la Chiesa? E come è penetrato il “fumo di Satana”?.. Comunque è chiaro che ci sono tante persone che hanno avuto e tuttora hanno questo spirito di Satana! Io guardo ai “fatti” e questi sono chiari: si distrugge la Chiesa! C’è una apostasia generale. C’è un orientamento nuovo, radicale, che sta distruggendo la nostra religione. È un problema reale, doloroso, che deve porsi ogni fedele che vuole rimanere il cattolico di sempre.

Concludo ricordando quando fui portato al fonte battesimale, dove il sacerdote chiese al mio Padrino: «Che cosa chiedi alla Chiesa di Dio?». E il mio padrino rispose: «la Fede». Il sacerdote continuò: «E che cosa procura la Fede?». La risposta fu: «La vita eterna»! Ecco il fine della Chiesa di Cristo: portare i fedeli alla vita eterna!

 sac. dott. Luigi Villa

PREGHIERA AL PREZ.MO SANGUE

 


Sangue prezioso di Gesù, simbolo e prezzo del nostro riscatto, continua a sgorgare dalle  tue piaghe sante, dal tuo Cuore di noi innamorato! Apriti un varco in tante anime profanate  dalla colpa, inveterate nella bestemmia e nel vizio! Scorri delizioso in quelle dei nostri fanciulli, per nutrire la loro innocenza e lasciarvi germi di vocazione. Profuma sempre più i  cuori dei nostri sacerdoti, perché ci comunichino, per intercessione di Maria, le tue  effusioni d'amore. 

La cecità causata dai piaceri del mondo...

 


3 aprile 1971 - Vigilia della Domenica delle Palme


     La Madonna - "Mio Figlio ha visto la contaminazione che l'uomo malvagio ha creato. La penitenza sarà severa. Pochi hanno ascoltato le mie grida. Ho vagato per il mondo in lacrime. Chi ha cercato di alleviare il Mio cuore angosciato?

     "Ora puoi guardare nel tuo cuore e trovare la risposta dei giorni a venire, perché tu hai fatto la tua scelta. Mio Figlio ed io ti abbiamo implorato per l'espiazione, per il sacrificio, per negarti questi piaceri temporanei della tua vita terrena. In molti luoghi, in molti modi, siamo stati messi da parte.


Salvare le anime con la preghiera e il sacrificio


     "Il peso di salvare tutte le anime è caduto su coloro che hanno una vera fede. C'è ancora tempo per raccogliere le anime. Per favore, vi prego di passare ora ogni momento, oltre ai vostri necessari doveri e obblighi mondani, nella preghiera e nel sacrificio. Non molto tempo fa gridai questo avvertimento, ma anch'esso rimase inascoltato.

     "La misericordia di mio Figlio non conosce fine, ma cosa faremo con questi giovani ragazzi che vengono a Noi impreparati?

     "Ora è troppo tardi per diffondere questo messaggio nel modo migliore. Ora devo pregarvi, figli miei, di pregare. Tenete il vostro rosario con voi giorno e notte. Dovete pregare!

     "Devo ora mettervi in guardia: nei giorni a venire non dovete essere guidati o fuorviati dagli eventi che il maligno porterà su di voi nei suoi tentativi di distruggere la Casa di mio Figlio, la Chiesa.

     "Dovete aiutare i vostri sacerdoti. Non è costruttivo parlare con rabbia contro la Casa di mio Figlio, la Chiesa. Se avete qualcosa da dire che ritenete sia stato fatto male, andate dagli interessati - i vostri sacerdoti, i vostri vescovi. Non spargete parole tra i miscredenti, quelli che aspettano di prendere tutto ciò che può essere gettato indietro per distruggere la Casa di Mio Figlio.

     "Dovete rendervi conto ora che i problemi all'interno della Casa di Mio Figlio sono stati causati dall'uomo di perdizione contaminato - l'Anticristo, che è stato liberato tra voi in questa battaglia finale.


La cecità causata dai piaceri mondani


     "Se metteste da parte i vostri piaceri mondani, le coccole al vostro corpo, i vostri occhi non sarebbero più accecati. Potreste vedere l'esistenza del maligno nel vostro paese. Ma no, avete scelto di metterci da parte per piaceri temporanei.

     "Coloro che ci hanno amato abbastanza da preoccuparsi, non hanno nulla da temere, perché Noi estenderemo la nostra misericordia in lungo e in largo. Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo che viene a voi attraverso il Padre Eterno. Nelle tenebre Egli guiderà coloro che Lo custodiscono nei loro cuori.

     "Il Padre nostro è il Signore Dio alto nei cieli. L'uomo contaminato conosce suo padre come il principe nero dell'inferno. E questo padre dell'abisso oscuro diffonde distruzione, paura, violenza, odio, assassinio di bambini innocenti.

     "Ascoltatemi ora, e ricordate ciò che dico: voi avete portato la spada su di voi con le vostre stesse azioni! Perché come il Padre vi ha dato il libero arbitrio per scegliere la vostra strada, se non avete cercato la grazia necessaria per rimanere sulla strada giusta, è perché c'erano troppo poche preghiere, troppo poche persone che si preoccupavano di salvare se stesse o voi.

     "Sono anche una Madre; sono la Madre del mondo. E soffro il dolore di Mio Figlio, come Madre. Anch'io non posso più sopportare le spade nel Mio cuore. Perciò anche Noi, in Cielo, dobbiamo inchinarci alla volontà del Padre, e sia fatta la Sua volontà!

     "Figlia mia, devi continuare la tua missione senza paura o distrazioni. Resta in te stessa, come ti è stato indicato. Prega, figlia mia, prega giorno e notte. Io sarò sempre con te. Perché sempre nelle tenebre manderò una pioggia di grazie su di te, su tutti coloro che Mi chiamano.


Peccati contro lo Spirito Santo


     "Ci sono molti peccati contro lo Spirito Santo. Questo offende molto Mio Figlio. Se non capite, andate dal vostro sacerdote e lui ve lo spiegherà.

     "Dovete pregare per il Mio Vicario, perché ci sarà un grande dolore.

     "Le preghiere che date per l'espiazione si applicano alle anime del purgatorio. Perché avrete bisogno di loro - sì, queste anime - con voi nella battaglia finale".

     Veronica - "Quindi, per favore, liberate le anime del purgatorio affinché possano aiutarci. Saranno nel nostro esercito".


Note di rosa da Veronica:


     Abbiamo ricevuto una corrispondenza da Fatima. Le sorelle sono contente di ricevere la medaglia di Nostra Signora delle Rose, e si uniscono a noi nella preghiera.

     Fatima 1917 - America 1971


MISTICA CITTA’ DI DIO

 


INTRODUZIONE ALLA VITA DELLA REGINA DEL CIELO

***

Per determinare il tempo in cui ho scritto questa divina Storia, si deve sapere che questo convento di religiose scalze dell'Immacolata Concezione venne fondato da mio padre, fra' Francesco Coronel, e da mia madre, suor Caterina d'Arana, nella loro medesima casa, per disposizione e volontà divina manifestata a mia madre suor Caterina con una particolare luce e rivelazione. Fu fondato l'ottavo giorno dall'Epifania, il 13 gennaio 1619. Nello stesso giorno prendemmo l'abito mia madre e due figlie; mio padre, con due figli che già erano religiosi, entrò nell'Ordine del nostro serafico padre san Francesco, dove prese l'abito, professò, visse con edificazione di tutti e morì santamente. Mia madre ed io ricevemmo il velo nel giorno della Purificazione, il 2 febbraio 1620. La professione della seconda figlia, invece, si dovette rimandare per il fatto che non aveva l'età richiesta. Così l'Onnipotente favorì la nostra famiglia, che tutta si consacrò allo stato religioso. Dopo l'ottavo anno dalla fondazione, venticinquesimo della mia età, anno del Signore 1627, l'obbedienza mi diede l'ufficio di abbadessa che oggi indegnamente esercito. Passarono dieci anni di badessato, nei quali molte volte ricevetti dall'Altissimo e dalla Regina del cielo l'ordine di scrivere la sua vita santissima e per tutto quel tempo, con timori e renitenza, mi mostrai restia a quegli ordini divini fino all'anno 1637, quando cominciai a scriverla per la prima volta. Dopo averla ultimata, bruciai tutti i miei scritti, cioè sia quelli di questa Storia sia molti altri riguardanti grandi misteri, a causa dei timori e delle tribolazioni riferiti in precedenza e anche per consiglio di un confessore che mi assisteva (in assenza di quello principale che di solito mi dirigeva). Mi disse infatti che nella santa Chiesa le donne non devono scrivere. Io obbedii prontamente, ma in seguito fui aspramente rimproverata dai miei superiori e dal confessore ordinario, che conosceva tutta la mia vita. Quindi mi intimarono severamente di riscriverla e anche l'Altissimo e la Regina del cielo mi ordinarono nuovamente di obbedire. Ma questa seconda volta la luce che ricevetti da Dio fu così copiosa e così abbondanti furono i benefici che l'Altissimo mi comunicò per rinnovare e vivificare la mia povera anima con i precetti della sua divina Maestra, tanto perfetti gli insegnamenti e sublimi i misteri, che è necessario farne un libro a parte, appartenente alla stessa Storia, col titolo: «Leggi della sposa, apici del suo casto amore e frutto raccolto dall'albero della vita di Maria santissima signora nostra». Col favore divino comincio a scriverla l'8 dicembre 1655, giorno dell'Immacolata Concezione.

***

di Suor Maria di Gesù

di Suor Maria di GesùAbbadessa del Monastero dell’Immacolata di Agreda dell’Ordine dell’Immacolata Concezione

L'ARALDO DEL DIVINO AMORE

 


COME DIO L'OBBLIGO' A PUBBLICARE QUESTI FAVORI

Dio si degnò manifestare in seguito la sua volontà, che venisse pubblicato il resoconto di tutte queste grazie. Ma Geltrude era alquanto restia; essa si chiedeva, quale utilità avrebbe prodotto tale scritto, giacchè era fermamente decisa di non permettere che fosse reso noto, prima della sua morte. D'altra parte le sembrava che, dopo la sua dipartita da questo mondo, quelle pagine sarebbero state inutili, e fors'anche causa di turbamento ai fedeli. Il Signore, rispondendo a' suoi intimi pensieri, le disse: « Quando S. Caterina era in prigione l'ho visitata e consolata con queste parole: "Sta serena, figlia mia, poichè sono con te". Ho chiamato Giovanni, il mio Apostolo prediletto, con queste parole: "Vieni da me, o mio amatissimo Apostolo". La vita dei santi poi è tutta infiorata da espressioni consimili. Non servono forse ad accendere la divozione, ed a ricordare la mia tenerissima bontà per gli uomini? ». Aggiunse: « Molte anime, sentendo la narrazione dei privilegi a te accordati, potranno desiderarli, e, per esserne degne, si sforzeranno d'emendarsi dei loro difetti ».

Un altro giorno ella si chiedeva stupita come mai il Signore l'ispirava interiormente di manifestare il contenuto di questo libro, pur sapendo che molti spiriti meschini avrebbero disprezzato tali doni, ed avrebbero trovato più motivo di calunnia che di edificazione. Il Signore volle illuminarla con queste parole: « Io ho posto in te tale abbondanza di grazie, da dover esigerne frutti copiosi. Voglio che le anime che hanno ricevuto favori simili a' tuoi e che ne fecero poco conto, si ricordino, leggendo il tuo libro, dei privilegi ricevuti, e si eccitino a tale riconoscenza da meritarne ancora degli altri. Riguardo poi a coloro che hanno un cuore perverso e che disprezzeranno i miei doni, li castigherò facendo ricadere su di essi il loro peccato, senza che tu abbia a soffrirne minimamente. Il profeta non disse di me: « Ponam its offendiculum: Io porrò come pietra di scandalo? » (Mz. III, 20).

Queste parole fecero capire a Geltrude che talora Dio invita i suoi eletti a compire azioni che saranno per altri oggetto di scandalo: gli eletti non devono ometterle nella speranza di aver pace coi cattivi, perchè la vera pace consiste nella vittoria dei buoni sui cattivi.

L'anima fedele vince quando, nulla trascurando di ciò che può tornare a gloria di Dio, si sforza di conquistare le anime perverse con la sua bontà e delicati riguardi; se poi non riuscisse nell'intento, la ricompensa non le mancherebbe sicuramente.

Ugo di S. Vittore ha detto: « I fedeli possono sempre trovare motivi di dubbio; gli infedeli, purché lo vogliano, hanno sempre buone ragioni per credere; così giustamente i fedeli ricevono la ricompensa della loro fede, e gli infedeli punizione della loro incredulità » (De arca morali, IV, 3, Ugo di S. Vittore).

RIVELAZIONI DI S. GELTRUDE

Il segreto del Creatore è così semplice da comprendere!

 


Figlia Mia. Riferisci oggi ai figli della terra, che devono cambiare vita, perché soltanto così possono essere salvati da Mio Figlio, vostro UNICO Salvatore e trovare la via verso il Padre.

Figli Miei. Tantissime persone sono smarrite. Credono in altre religioni, seguono quindi altri dei e non sanno quanto sono fuorviati dai malvagi, che sostengono che la loro religione sia l’unica vera, che il loro Dio sia il Dio vero, ma figli (!) state attenti, perché adorate FALSI DEI, e questo, Miei amatissimi figli, alla fine vi costerà l’eternità!

Anche se Mi rende molto triste e fa soffrire il Mio cuore materno, che vi ama moltissimo, Io non posso fare nulla per voi se voi non Mi concedete il vostro consenso e la vostra fiducia, se voi non vi convertite a Mio Figlio! Soltanto Gesù è la VERA via verso il Regno Celeste! EGLI è il Figlio di Dio e contemporaneamente è Dio!

Il nostro Creatore, Dio l’Onnipotente, è Uno\ e Trino perché EGLI è  il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo e ciononostante egli È UNO! Gesù non sarà mai diviso da Dio Padre, così come lo Spirito Santo non sarà mai diviso dal Padre e dal Figlio. Essi sono tutti un TUTT’UNO, un UNICO Dio e ciononostante sono tre: Dio uno e trino!

Senza il Padre e il Figlio, lo Spirito Santo non esisterebbe perché EGLI scaturisce dal loro amore l’Uno per l’Altro!

Senza il Padre e lo Spirito Santo non esisterebbe il Figlio: “ ed Ella concepì per opera dello Spirito Santo!” Così Gesù e lo Spirito Santo sono parte del Padre e insieme, uniti costituiscono il Dio Uno e Trino!

Figli Miei. Miei amatissimi figli. La maggioranza di voi non ha ancora compreso l’unico vero Dio e Creatore. Non ha compreso i Suoi comandamenti, i Suoi insegnamenti e neanche la Sua persona quando invece tutto è così semplice: Abbandonate tutte le cose terrene e rinunciate al diavolo e a tutto ciò che viene da lui in modo che possiate finalmente riconoscere la Verità!

Il segreto del Creatore è così semplice da comprendere, ma voi dovete comprenderlo con il cuore e con lo spirito, altrimenti da mortali per voi (per la maggioranza di voi) non è possibile comprenderlo.

Pregate dunque ora lo Spirito Santo per ricevere l’illuminazione e per il dono di imparare a capire il mistero di Dio Padre:

Preghiera nr.37

Spirito Santo io T’invoco come un bambino piccolo e smarrito e Ti prego: donami il dono della comprensione e illuminami!

Aiutami a comprendere il Mistero di Dio Padre e guidami verso di LUI.Così sarò degno e salvo e riconoscerò cos’è la verità. Amen.

Aiutami, Spirito Santo ad avvicinarmi in profonda adorazione al Signore, perché là sono nascoste le chiavi per comprendere i misteri del Signore.

Ti ringrazio Spirito Santo, e da oggi in poi voglio vivere la mia vita con Te e al servizio del Signore. Per favore aiutami a farlo.

Amen.

Figli Miei. Questa preghiera vi aiuterà ad andare decisi dal Padre. Regalate a Gesù il vostro SÌ, perché EGLI è la via verso il Padre. Amen.

La vostra Mamma Celeste.

Mamma di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza.

Amen.

16 ottobre 2014

MEDITAZIONI sui tratti del Volto del Padre

 


Cristo Gesù è la nostra salvezza sempre e in tutto.

Quando compiamo delle opere buone dobbiamo stare molto attenti di non sentirne un intimo compiacimento, perché tutto il bene che possiamo fare è dono di Dio e noi dobbiamo sempre dare gloria a Dio ritenendoci servi inutili. Anzi, ringraziamo il Signore se ci dona la grazia di poter compiere buone opere per il nostro prossimo. Nella via spirituale è sempre in agguato il peccato di vanagloria, molto deleterio per il cammino. Non dobbiamo mai "rubare" la gloria a Dio perché solo Dio è buono (Matteo 19,17).

Solo a Lui ogni onore e gloria.

Per quanto invece le nostre croci personali e quotidiane, consideriamole sempre come Dono di Dio: sono infatti indispensabili per correggerci e per fortificarci nelle nostre debolezze. Il Signore ci conduce verso la perfezione quindi è ovvio che, con il Suo aiuto, dobbiamo superare tutti gli ostacoli che sono dentro di noi. Non dimentichiamo anche che abbiamo molti peccati da espiare e non dimentichiamo neppure che ogni giorno che sorge noi commettiamo peccati e ne commetteremo fino all'ultimo giorno.

Questo però non ci deve scoraggiare perché cerchiamo sempre la Misericordia di Dio che è data in misura sovrabbondante agli umili.

Non dubitiamo mai della Bontà di Dio.

Il Signore ordinariamente ci conduce giorno dopo giorno servendosi proprio della nostra quotidianità, che a volte noi possiamo trovare così opprimente o addirittura senza senso. Può accadere che sentiamo nel cuore un coraggio da leoni per cui ci sentiremmo di fare grandi cose per il Signore... e poi cadiamo proprio nelle piccole cose di ogni giorno. Gesù ci ricorda che chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto. Non possiamo assolutamente pensare che il Signore voglia sostituirci la croce che ci ha affidato per darcene un'altra secondo i nostri gusti. E quale sarebbe poi? La croce che il Signore ci dona ogni giorno ci appartiene: è nostra, come un abito fatto su misura. Fidiamoci di Dio e non nutriamo insensate fantasie.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie, santo in tutte le sue opere. (Salmo 144,17)

Ordinariamente il Signore ci mortifica e ci prova con molte tribolazioni. In virtù della nostra fede dobbiamo trarre il massimo profitto per una giusta crescita spirituale e anche come preghiera di intercessione per i nostri fratelli. La retta coscienza, l'adempimento dei proprio dovere per amore di Dio, la preghiera umile e riconoscente, sono "talenti" che il Signore farà fruttificare prodigiosamente a nostro vantaggio e a vantaggio di tutto il Corpo Mistico. Sono le nostre "monetine di rame" che il Signore moltiplica in modo prodigioso perché il nostro Dio non ci chiede cose troppo difficili.

Qualcuno ha detto che: "Nel Nome del Signore vale tanto pelar patate quanto costruire cattedrali." Pensiamo a Maria: anche la sua vita, secondo la logica umana non fu proprio nulla di straordinario, bello e desiderabile, anzi fu ricca di povertà e tribolazioni. Eppure tutta la sua vita fu vissuta per la gloria di Dio. Ed è proprio questo lo "straordinario": fare cose ordinarie uniti al Signore che ... fa nuove tutte le cose! È la sua grazia che trasforma ogni cosa.

Nella Scrittura troviamo sempre "pane" per la nostra fame spirituale: quello che ci serve lo troviamo nella Parola di Dio. Per vincere le nostre resistenze interiori, le nostre ribellioni, dovute alla nostra natura decaduta, per fronteggiare serenamente le contrarietà della vita, attingiamo alla bella esortazione di San Paolo: "Quel che fate, qualunque cosa sia, fatelo volentieri, come per il Signore e non per gli uomini." (Colossesi 3,23) Aggiunge poi :"Perciò è Cristo che dovete servire".

È molto facile, soprattutto per noi che viviamo nel mondo dimenticare queste verità. Non dobbiamo invece dimenticare che apparteniamo a Cristo, e in questa logica, in Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo. Siamo suoi sempre e in tutto quello che facciamo, diciamo o pensiamo. Quindi non facciamo le cose per noi stessi ma per Dio e per il prossimo nell'amor di Dio.

Sarebbe buona cosa chiedere a Dio di farci sempre più luce sulla Verità: la Sua Santità e la miseria della nostra anima. Quando il Signore ci fa comprendere lo stato della nostra anima, noi ne proviamo dolore acerbissimo, ci umiliamo e corriamo ai suoi piedi a chiedere misericordia, ed Egli con il Suo Perdono ci guarisce. Siamo sempre i suoi piccoli figli malati e non dobbiamo mai dubitare del Suo Amore.

Teniamo fisso lo sguardo su Gesù Crocifisso: l'Amore Incarnato che noi abbiamo trafitto. Da Lui impariamo ad attingere alla Fonte dell'Amore e soprattutto impariamo a perdonare per essere a nostra volta perdonati. Non giudichiamo per non essere giudicati e prostriamoci umilmente ai suoi piedi per chiedere misericordia per noi e per il mondo intero. Poiché siamo membra gli uni degli altri. Siamo tutti peccatori e tutti fratelli, figli dello stesso Padre. "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto" (Giovanni 19,37) Possiamo crederlo o non crederlo, ma ognuno di noi è in parte responsabile della passione e morte di Gesù.

Ritornando quanto detto all'inizio, ci rendiamo conto di quanto sia importante rendersi conto che ogni volta che non rinneghiamo noi stessi, noi rinneghiamo Gesù. Non meravigliamoci di Pietro, perché anche noi Lo rinneghiamo innumerevoli volte.

Ogni volta che non mortifichiamo la nostra volontà noi andiamo contro di Lui. Ogni volta che scegliamo noi stessi, quello che ci fa piacere e che ci dà soddisfazione, quello che crediamo giusto, secondo le nostre umane valutazioni, noi siamo traditori di Colui che diciamo di seguire. Siamo cristiani immaturi, ma dobbiamo voler crescere nella fede, nella speranza e nella carità.

È una grande responsabilità portare il nome di cristiani. Per questo un Padre della Chiesa disse: "Cristiano, diventa ciò che sei"! Sembra un paradosso eppure più cerchiamo Dio e più Lo troviamo. Più Lo troviamo e più Lo cerchiamo. Non c'è misura fissa dell'esser cristiani, ma ognuno deve raggiungere la pienezza della statura di Cristo al quale è chiamato. Solo il Signore conosce questa misura, a noi tocca di dirGli il nostro "SI" e rinnovare il nostro: "Eccomi" ad ogni sorger del sole.

Santa Teresa dei Bambin Gesù diceva che abbiamo solo l'oggi per amare il Signore e per cercare di esserGli fedeli. L'oggi è il tempo dell'incontro di Dio con noi e di noi con Lui. Il Dio che è, che era e che viene è sempre lo stesso. Come ci trova quando viene? Molto spesso ci trova troppo occupati e preoccupati nelle nostre faccende temporali. Troppo spesso non Lo stiamo aspettando e non siamo vigili nella fede.

Pensavo a Gesù che dormiva sulla barca (Matteo 8,24) e ho fatto questa considerazione: Gesù è sveglio anche quando dorme mentre io dormo anche quando sono sveglia!!

Alleniamoci ad amare Gesù Cristo. In Lui c'è tutto quello che il nostro cuore desidera.

Come amarlo? Lui è l'Onnipotente e noi siamo così fragili... dobbiamo arrivare ad amarlo con il suo stesso Amore, affinchè Lui stesso ami in noi.

Prima di tutto guardiamolo ed ascoltiamolo. Guardiamo Gesù Crocifisso.

Gesù, Colui che dona l'acqua viva, sul legno della Croce dice:"Ho sete!"

Dopo essere stato obbediente all'Amore fino alla morte e alla morte di croce dice ai presenti che ha sete. Siamo noi presenti? O meglio vogliamo essere presenti? L'evento storico svolto duemila anni fa ha visto la persona fisica di Gesù Cristo come protagonista e nello stesso modo non si può più ripetere. Ma dal punto di vista spirituale, la Passione e morte del Signore è un evento incessante. C'è chi ha detto che fino a che esisterà il mondo Cristo sarà in agonia. Ora Gesù soffre la sua Passione nella Chiesa, sua sposa. Noi siamo la Chiesa. La Verità è sempre presente e sempre attuale, e non diventa mai vecchia, ma sempre si rinnova perché è la Vita stessa. Per questo dovremmo considerare quelle parole: "Ho sete" come rivolte a noi personalmente.

Gesù chiese da bere anche alla samaritana. Cioè volle chiedere da bere alla peccatrice per poterle donare l'acqua viva che spegne ogni sete dell'uomo. Sembra proprio che Gesù chiese con l'unico scopo di dare.

La sete di Gesù sulla Croce fu oggetto di meditazione dei santi di ogni generazione. Di cosa ha sete il Signore? Cosa possiamo fare noi per spegnere la sua sete?

È forse una domanda che può trovare molte risposte. La prima è che Gesù ha sete del nostro amore in tutte le sue componenti, e cioè della fiducia, della confidenza, dell'amicizia, e della compassione perché stiamo guardando un Uomo crocifisso per i nostri peccati. È facile pensare che Gesù fu crocifisso per i peccati di tutta l'umanità e sentirci in un certo senso estranei.

È per questo che dobbiamo mettere a fuoco che Gesù è stato crocifisso per i miei peccati. Sono di fronte a un Dio che si è fatto Uomo ed è venuto nel mondo per soffrire e morire per me, per salvarmi. Oppure posso dire che io ho tradito, insultato, percosso, deriso, flagellato e ucciso Dio che si è reso presente nella seconda Persona della Santissima Trinità: Gesù Cristo!

Sono parole forti... chiediamo allo Spirito Santo di illuminarci.

Per prima cosa, con cuore contrito, chiediamo perdono al Signore come fece il buon ladrone, ma si rende anche necessaria la riparazione. Viene da pensare cosa mai può essere la nostra croce di fronte a quella di Gesù e di fronte ai nostri molti peccati commessi. È davvero poca cosa. Saremmo meritevoli di castighi ben più grandi. Ricordiamo che il castigo di Dio non è una pena senza senso, o quasi una vendetta come potremmo intenderla noi, bensì una purificazione, cioè una guarigione dalle nostre infermità spirituali. Dio è sempre Amore e opera solo nell'Amore e per Amore.

"Buono e pietoso è il Signore, lento all'ira e grande nell'amore." (Salmo 102,8)

Gesù sulla Croce pare abbia sete della nostra compassione. Ci chiede di patire con Lui,(unendo la nostra croce alla Sua) per Lui (per amor suo) e in Lui (come spose spiritualmente unite allo Sposo Celeste) perché, come membra del Corpo Mistico e membra gli uni degli altri siamo chiamati a collaborare, ognuno secondo la sua chiamata, all'Opera di Redenzione. Siamo chiamati a riparare. Siamo chiamati a vivere in Cristo e a partecipare della Sua Missione, per la Grazia che Egli ci dona. Perché possiamo essere Uno con Lui così come Lui è Uno con il Padre Celeste. ('Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola" Giovanni 17,21)

Gesù sulla Croce ha sete di amore e di anime. Ha sete della nostra carità e dei nostri peccati. Perché ha sete dei nostri peccati? La Croce è la follia d'amore del nostro Dio, che gioisce nel perdonarci, che gioisce nel guarirci, che gioisce nel salvarci e nel redimerci. Molti però non conoscono il Signore, e noi, come membra gli uni degli altri dobbiamo svolgere il nostro incarico di intercessori. Per questo, insieme ai nostri peccati dobbiamo portare al Signore i peccati dell'umanità chiedendo perdono per noi e per tutti i nostri fratelli. E cerchiamo di vivere come piace a Dio. Allora la nostra umile preghiera penetrerà le nubi (Siracide 35,17) e otterrà grandi benefici per tutti. In questa logica, tutti, ma proprio tutti possiamo "far del bene" fino agli estremi confini della terra... e anche oltre!

Poco importa quindi la nostra realtà temporale, quando siamo chiamati ad operare efficacemente nella dimensione soprannaturale. Qualsiasi vita ordinaria diventa straordinaria se viviamo uniti al Signore!

Dobbiamo anche ricordare che i nostri peccati recano danno all'intero Corpo Mistico e questo ci deve stimolare ancora di più ad essere sempre più decisi per proseguire nel cammino verso la perfezione, anche se sappiamo che il nostro Dio è "esigente" e non gradisce la tiepidezza. Chi segue Gesù deve aspettarsi dolori e persecuzioni e deve essere coraggioso, confidando sempre nel Suo Signore.

Inseriti nel mistero trinitario, anche noi, siamo figli nel Figlio e quindi dobbiamo accogliere la Volontà di Dio. La Volontà di Dio è ben espressa da Gesù quando dice: "perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo." (Giovanni 12,47.) E l'apostolo Paolo dice anche: "Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io. (1 Timoteo 1,15).

Possiamo quindi, come ci dice l'apostolo Paolo prendere la nostra parte di sofferenze.

"Prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù" (2 Timoteo 2,3) E questa è la seconda condizione per camminare alla sequela di Cristo.

Prendere ogni giorno la nostra croce, significa accoglierla come Dono di Dio e unirla alla Croce di Cristo perché porti frutti di vita eterna. La nostra croce è il mezzo per santificarci e per vivere uniti a Cristo nella sua Missione di Figlio dì Dio, Salvatore e Redentore. La nostra croce ci permette, di riparare le nostre e altrui offese fatte a Dio. A ciascuno secondo la grazia e missione ricevute dal Signore. La nostra croce è il dono più grande che Dio ci fa dopo il dono della vita e della grazia.

È ovvio che la nostra natura aborrisce la sofferenza, ed è per questo che dobbiamo chiedere al Signore che ci doni l'amore per la croce.

Sbagliamo quando chiediamo al Signore di toglierci la croce, sbagliamo quando cerchiamo di evitare le tribolazioni e le contrarietà della vita. Noi viviamo male perché siamo carenti di amore. Ancora una volta dobbiamo ricordare che Gesù è la nostra salvezza. Domandiamo a Lui la grazia di amare la croce che Dio ci dona, così come Lui ha amato la Croce che il Padre gli ha donato. Se avremo il cuore pieno di amore nulla ci sembrerà troppo difficile, nulla ci sembrerà troppo faticoso, nulla ci sembrerà impossibile... di quanto il Signore ci chiede per il nostro e altrui bene.

Dice Gesù: Poi, a tutti, diceva: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua." (Luca 9,23)

Cosa dobbiamo fare o come dobbiamo fare per seguire Gesù? Sarà Lui stesso a farcelo comprendere giorno dopo giorno. Non dimentichiamo che il Signore ci dona ogni giorno quello di cui abbiamo bisogno. Lui è Padre e come tale provvede a noi, suoi figli. Non dobbiamo quindi preoccuparci del futuro perché è nelle Sue mani. Dobbiamo piuttosto essere vigili nella fede e operosi nella carità per essere sempre svegli. Dobbiamo pregare incessantemente. È necessario vivere il tempo presente in pienezza, uniti a Lui. Dobbiamo camminare umilmente con il nostro Dio cercando sempre la sua Volontà e confidando in tutte le necessità nel suo amore e nella sua provvidenza. Il Signore sa meglio di noi quello di cui abbiamo bisogno e ce lo dona al momento opportuno. Sbagliamo quando pensiamo che il Signore non ci ascolti perché abbiamo fretta di essere esauditi. Il Signore è sempre Perfetto in tutto quello che fa e arriva sempre al momento opportuno.

Teniamo lo sguardo fisso su Gesù e impariamo da Lui anche ad essere pazienti, sempre e in tutto.

Faremo cosa gradita al Padre Celeste, se uniti a Gesù, pregheremo con il cuore e con la vita per la conversione del mondo, la salvezza delle anime e la santificazione della Chiesa.

Confidando sempre nell'aiuto della grazia, rinnoviamo il nostro "Eccomi" con piena fiducia nel Signore. Guardando a Gesù Crocifisso possiamo davvero crederLo degno della nostra piena fiducia. Noi non sappiamo per quali Vie vorrà condurci, ma siamo certi del suo Amore. Già molte volte abbiamo gustato la Bontà di Dio. "Gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l'uomo che in Lui si rifugia"! (Salmo 33,9)

Molte volte, noi che abbiamo famiglia, siamo tentati anche a preoccuparci troppo. Noi mamme in modo particolare siamo tentate a preoccuparci troppo per i nostri figli e le nostre eccessive preoccupazioni, se abbiamo fede, non hanno ragione di essere.

Noi amiamo i nostri figli con tutto il nostro cuore e daremmo la vita per loro, ma non dimentichiamo che Gesù ha effettivamente dato la vita per i nostri figli. Noi abbiamo fatto sacrifici per i nostri figli, ma non abbiamo versato il sangue per loro. Gesù si. Gesù ama ì nostri figli molto di più di quanto li possiamo amare noi. Gesù più di noi desidera il loro bene temporale e spirituale. Gesù è anche Onnipotente e provvederà a loro il meglio secondo la sua infinita Sapienza. Fidiamoci di Dio sempre e in tutto!

Per questo, troviamo riposo nella fede in Dio. Lui è il nostro Creatore e noi siamo le sue creature. Cerchiamo piuttosto ogni giorno la Volontà di Dio per camminare alla sequela di Cristo, nostro Salvatore.

La Santa Vergine, nostra Madre, ci ottenga le grazie di cui abbiamo bisogno e ci tenga per mano nel cammino della vita. La Madonna ci custodisca nel Suo Cuore Immacolato perché possiamo crescere spiritualmente e diventare, in Cristo, cristiani maturi, a gloria dì Dio Padre!

Invochiamo spesso lo Spirito Santo, lo Spirito d'Amore affinchè stabilisca nel nostro cuore il Regno di Dio. Se non siamo felici come vorremmo essere è perché ci manca l'Amore! Se i nostri cuori fossero colmi di Amore Divino saremmo felici anche nelle tribolazioni della vita presente. Per questo continuiamo a cercare l'Amore, a cercare DIO! Chi cerca trova! (Matteo 7,8)

Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore; mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; mio scudo e baluardo, mia potente salvezza. (Salmo 17,2) (05.03.2007)

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO

 


Per il Sangue la vita si ritempra

Il Sangue del mio Gesù! Il Sangue della redenzione, della riconciliazione, della santificazione!

Scende tutti gli istanti da ogni piaga di Gesù su mille e mille altari dove s'immola; scende con la stessa espansione di grazia, di vita, di santità come già sul Calvario, con la stessa sovrabbondanza d'amore, di misericordia, di meriti e di virtù.

La vita è triste per le miserie della nostra anima, per il contatto con le miserie altrui, per la freddezza, l'indifferenza, le colpevolezze dell'umanità intera, ma su queste miserie piove il Sangue di Cristo; esso ravviva, ristora e feconda e sempre con la stessa tenerezza, con la stessa prodigalità; per i più meschini, i più colpevoli, i più lontani.

Per il Sangue di Gesù la vita si ritempra, si purifica, acquista le forze misteriose per l'ascesa e quelle immortali per il raggiungimento di Dio.

O Passione della Croce! 0 Passione dell'anima del mio Gesù!

O Passione delle anime!

Vale più una piaga del suo Corpo divino che tutti i conforti, tutti gli appoggi, tutte le ricchezze, tutti i trionfi umani. L'anima esce da se stessa per darsi a Gesù e l'incontro avviene in un regno sconosciuto, che è quello del dolore, per coronarsi in quello misterioso dell'amore. q. 24 : 29 ottobre

  SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


 


Le devastazioni stanno andando di luogo in luogo e arriverà il momento in cui attraverseranno tutta la terra, davanti a un’umanità incontrollabile che, come pecore avviate al macello, si sta consegnando al male.

 


MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO
ALLA SUA AMATA LUZ DE MARIA

31 LUGLIO 2021



Popolo di Dio, amato Popolo di Dio:


Vengo a voi con la Parola dall’Alto, per Volontà Trinitaria.


IO VI PARLO E VOI SIETE INDIFFERENTI…
 STATE OFFENDENDO IL NOSTRO RE E SIGNORE GESÙ CRISTO CON GRANDE INDIFFERENZA E IRRIVERENZA… E CONTINUATE A FARLO SENZA SOSTA.


State vedendo quello che stanno vivendo altri esseri umani sulla terra e rimanete immutabili!


Le devastazioni stanno andando di luogo in luogo e arriverà il momento in cui attraverseranno tutta la terra, davanti a un’umanità incontrollabile che, come pecore avviate al macello, si sta consegnando al male.


Popolo di Dio, è in atto il proposito del male di ridurre il numero degli abitanti della terra.


Che genere di persecuzione vi aspettate, Popolo di Dio?

La persecuzione è iniziata (1) ed è maggiormente incisiva e visibile contro i figli di Dio.


DOVETE CONTINUARE A CRESCERE SPIRITUALMENTE.
Non accontentatevi di quello che avete ottenuto; le opere e le azioni sono quelle che vi faranno crescere, ma ciò che conferisce spinta all’ascesa è la consapevolezza di comportarsi ed agire nella Volontà Trinitaria.   

Voi sapete che quello che vi trasmetto non è la paura, ma la conoscenza di quello che dovete sapere per non perdere l’anima: questa è la Volontà Divina. (1 Pt 2,15)


Prestate attenzione ad ogni singolo annuncio che ricevete in quanto Popolo di Dio, affinché non veniate ingannati. La conoscenza e la pratica della Fede vi manterranno saldi, senza claudicare.


TENETE CONTO DEGLI APPELLI DELLA CASA PATERNA!


Voi siete testimoni del compimento di quello che vi è stato detto e che già si è scatenato e che continuerà fino a quando non raggiungerete il momento dell’Avvertimento.


Siate perseveranti nella Fede nella Trinità Sacrosanta, nell’amore e nella devozione per la Nostra Regina e Madre, come Regina e Madre degli Ultimi Tempi. (2)


Perseverate, crescete e allo stesso tempo siate umili.


Popolo di Dio, tenete presente che siete stati avvertiti sulla guerra, quella che vi coglierà di sorpresa, senza che ci siano grandi annunci che vi avvertano in anticipo. (3)


Pregate figli di Dio, pregate, sentirete ruggiti nei Balcani.


Pregate figli di Dio, pregate, la Turchia soffrirà fino all’impossibile.


Pregate figli di Dio, pregate, il tradimento avverrà in Italia, la Chiesa patirà.


Popolo di Dio, non fatevi distrarre dalle cose banali, siate consapevoli del momento attuale.


Pregate, quando in diversi paesi abbonderanno le rivolte sociali, l’Italia sarà invasa di giallo.


Popolo di Dio:


ORA FATE RIPARAZIONE!
NON RIMANDATE L’ACCESSO ALLA GRAZIA.
NON TEMETE, MANTENETE LA FEDE.
VOI SIETE IL POPOLO DI DIO E NON VERRETE MAI ABBANDONATI.


Questo è un momento cruciale per gli esseri umani, ma è nei momenti difficili che aumenta l’assistenza della Nostra Regina e Madre ed ancora maggiore diventa il Suo Ausilio per il Popolo di Suo Figlio.


Dovete mantenere attiva una stretta relazione con i vostri Angeli Custodi.
Le Mie Legioni vi assisteranno perché possiate continuare ad essere fedeli.


IN QUANTO POPOLO DI DIO, NEL MOMENTO DEL CULMINE DELLE PROVE, VOI SARETE ANCOR PIÙ ASSISTITI DALLE MIE LEGIONI.
PER QUESTO AVETE BISOGNO DI AVERE FEDE NELLA VOLONTÀ DIVINA, UNA FEDE ASSOLUTA E NON PARZIALE.


Come Principe delle Legioni Celesti, vi benedico e vi proteggo.


Viva Cristo Re!


San Michele Arcangelo


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


  1. La Grande Persecuzione, leggere…
  2. La Regina e Madre degli Ultimi Tempi, leggere…
  3. La Terza Guerra mondiale, leggere…


COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


Condivido con voi la visione che ho ricevuto alla fine di questo serio Appello di San Michele Arcangelo:


Ho visto i nostri Compagni di viaggio guardare verso l’alto.


Immediatamente anch’io ho guardato in alto e ho visto gli Eserciti Celesti discendere e mettersi a fianco dei nostri Compagni di Cammino.
Subito ho visto sopraggiungere degli esseri orribili, deformi e maleodoranti.


Percependo la presenza di questi demoni, i nostri Angeli Custodi e gli Eserciti Celesti scesi in precedenza, hanno coperto di luce il Popolo di Dio, che in questo modo è diventato invisibile a questi demoni.


San Michele Arcangelo mi ha detto:


Amata di Cristo, questa è la protezione che le Mie Legioni Angeliche offrono ai figli fedeli alla Trinità Sacrosanta e alla Nostra Regina e Madre.


Per questo, il Popolo di Dio deve perseverare nell’Amore, nella Fede, nella Speranza e nella Carità, cosicché nei momenti difficili sia protetto, non soltanto dai suoi Angeli Custodi, ma anche da un grande numero delle Mie Legioni Celesti.


Amen.