martedì 3 agosto 2021

MISTICA CITTA’ DI DIO

 


INTRODUZIONE ALLA VITA DELLA REGINA DEL CIELO

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Per determinare il tempo in cui ho scritto questa divina Storia, si deve sapere che questo convento di religiose scalze dell'Immacolata Concezione venne fondato da mio padre, fra' Francesco Coronel, e da mia madre, suor Caterina d'Arana, nella loro medesima casa, per disposizione e volontà divina manifestata a mia madre suor Caterina con una particolare luce e rivelazione. Fu fondato l'ottavo giorno dall'Epifania, il 13 gennaio 1619. Nello stesso giorno prendemmo l'abito mia madre e due figlie; mio padre, con due figli che già erano religiosi, entrò nell'Ordine del nostro serafico padre san Francesco, dove prese l'abito, professò, visse con edificazione di tutti e morì santamente. Mia madre ed io ricevemmo il velo nel giorno della Purificazione, il 2 febbraio 1620. La professione della seconda figlia, invece, si dovette rimandare per il fatto che non aveva l'età richiesta. Così l'Onnipotente favorì la nostra famiglia, che tutta si consacrò allo stato religioso. Dopo l'ottavo anno dalla fondazione, venticinquesimo della mia età, anno del Signore 1627, l'obbedienza mi diede l'ufficio di abbadessa che oggi indegnamente esercito. Passarono dieci anni di badessato, nei quali molte volte ricevetti dall'Altissimo e dalla Regina del cielo l'ordine di scrivere la sua vita santissima e per tutto quel tempo, con timori e renitenza, mi mostrai restia a quegli ordini divini fino all'anno 1637, quando cominciai a scriverla per la prima volta. Dopo averla ultimata, bruciai tutti i miei scritti, cioè sia quelli di questa Storia sia molti altri riguardanti grandi misteri, a causa dei timori e delle tribolazioni riferiti in precedenza e anche per consiglio di un confessore che mi assisteva (in assenza di quello principale che di solito mi dirigeva). Mi disse infatti che nella santa Chiesa le donne non devono scrivere. Io obbedii prontamente, ma in seguito fui aspramente rimproverata dai miei superiori e dal confessore ordinario, che conosceva tutta la mia vita. Quindi mi intimarono severamente di riscriverla e anche l'Altissimo e la Regina del cielo mi ordinarono nuovamente di obbedire. Ma questa seconda volta la luce che ricevetti da Dio fu così copiosa e così abbondanti furono i benefici che l'Altissimo mi comunicò per rinnovare e vivificare la mia povera anima con i precetti della sua divina Maestra, tanto perfetti gli insegnamenti e sublimi i misteri, che è necessario farne un libro a parte, appartenente alla stessa Storia, col titolo: «Leggi della sposa, apici del suo casto amore e frutto raccolto dall'albero della vita di Maria santissima signora nostra». Col favore divino comincio a scriverla l'8 dicembre 1655, giorno dell'Immacolata Concezione.

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di Suor Maria di Gesù

di Suor Maria di GesùAbbadessa del Monastero dell’Immacolata di Agreda dell’Ordine dell’Immacolata Concezione

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