domenica 29 agosto 2021

Crimini governativi e menzogne della stampa

 


Il Mistero dell’Iniquità


Caso # 11: Il finto assassinio di Osama bin Laden

Il governo degli Stati Uniti ha mentito quando la Casa Bianca ha  affermato d’aver “eliminato” con successo il presunto e famigerato  arci-terrorista Osama bin Laden. Bin Laden, un vecchio amico di casa  Bush, già alla fine degli anni ’90 era malato terminale di Sindrome  di Marfan (una malattia genetica degenerativa per la quale non esiste  alcuna cura definitiva). Uno studio accurato della sua vita e delle sue  azioni dimostra come bin Laden recitasse in realtà la parte del terrorista  arci-nemico dell’occidente e che per farlo, lui e la sua famiglia venivano  pagati profumatamente dalla CIA, che infatti considerava bin Laden un  collaboratore prezioso. 

Subito dopo la notizia dell’uccisione di bin Laden, apparvero  sui principali quotidiani (come il Daily Telegraph di Londra ed il The  Washington Post, nonché sulle principali testate online come la BBC  News, ABC News e Fox News) le prime fotografie che mostravano bin  Laden ferito a morte alla testa. La stessa Casa Bianca fece credere che  fosse stata quella ferita ad uccidere bin Laden. Quando si seppe che quelle fotografie erano false (erano state infatti pubblicate ben quattro  anni prima), i giornali provarono a discolparsi attribuendone la colpa a  “teorici della cospirazione” non meglio precisati.

Cominciò anche a girare una foto in cui si vedevano Barack Obama,  Hillary Clinton e altri funzionari della Casa Bianca nell’atto di guardare  l’uccisione di Bin Laden in diretta, su una televisione a circuito chiuso.  Questa fu la spiegazione della foto che venne pubblicata dai maggiori  quotidiani. Poco dopo, il direttore della CIA, Leon Panetta, rivelò che  nessun filmato era stato mandato in onda alla Casa Bianca. È chiaro,  quindi, che Obama e i suoi sottoposti avevano inscenato il tutto al fine  di trasmettere quell’idea, posando per una foto in modo da sembrare  assorti mentre osservavano l’uccisione del famigerato bin Laden in  diretta, quando in realtà non avevano visto un bel niente. Inizialmente,  Obama affermò che bin Laden era stato ucciso dopo un conflitto a fuoco  durato 40 minuti, ma poi venne cambiata versione e di quel conflitto  non si parlò più. Inizialmente dissero che bin Laden aveva usato sua  moglie come scudo umano, salvo poi ritrattare tutto e negare che bin  Laden avesse mai fatto una cosa simile. La Casa Bianca affermò infine  che il cadavere di bin Laden era stato gettato nell’oceano; una mossa  molto conveniente, perché senza alcun corpo né foto dell’evento non ci  potevano essere più prove che potessero negare l’uccisione del nemico  numero 1 da parte dell’esercito Americano, come affermato dalla Casa  Bianca. 

Alcune persone che abitavano vicino a dove si nascondeva bin  Laden, specialmente il suo vicino Jahangir Kahn, hanno affermato  davanti alle telecamere di Al-Jazeera, il 2 maggio 2011, che non c’era  nessuno che vivesse nella casa che il governo degli Stati Uniti aveva  indicato come nascondiglio di bin Laden. Non solo, secondo Kahn  nessun residente della zona aveva mai avuto neanche il sospetto che  bin Laden potesse abitare vicino a loro. Kahn ha smentito l’intera storia  dell’uccisione di bin Laden, affermando: “Ad essere sincero, la trovo una  cosa incredibile, non è vera.” Kahn ha spiegato inoltre che si trattava di  un’area ad alta sicurezza, nella quale i residenti locali dovevano fornire  regolarmente i propri documenti agli ispettori del governo pachistano.  Altri testimoni oculari, intervistati dalla televisione pachistana, hanno  affermato che gli elicotteri coinvolti nell’operazione erano stati tre, ma  che solo uno di questi era effettivamente atterrato. 

L’ex funzionario al Tesoro dell’Amministrazione Reagan, Paul Craig  Roberts, ha riportato sul sito www.prisonplanet.com il 22 maggio 2011,  che un’Agenzia Stampa Pachistana ha mandato in onda l’intervista ad un  testimone oculare di nome Mohammad Bashir, il quale ha confermato  che nell’area c’erano tre elicotteri, ma “che solo uno di questi ha fatto  scendere i suoi uomini a terra, e quando è tornato per riprenderli è  saltato in aria, in fiamme.” Il testimone ha raccontato che non c’erano  sopravvissuti, solo cadaveri: “Abbiamo visto l’elicottero bruciare e  abbiamo visto i cadaveri, poi hanno rimosso tutto e ora non c’è più niente.” Erano sbarcate un totale di 12 persone da quell’elicottero,  erano entrate nell’edificio (dove si supponeva vivesse bin Laden) e dopo  un po’ erano uscite, per rientrare quindi sull’elicottero. A questo punto  il mezzo si è alzato in volo e si è schiantato subito dopo, scoppiando  in fiamme e uccidendo tutti quelli che si trovavano a bordo (Vedi  Paul Craig Roberts, “Pakistan TV Report Contradicts US claim of Bin  Laden’s Death”, 8 agosto 2011, su http://www.infowars.com/pakistantv-report-contradicts-us-claim-of-bin-ladens-death/). Tutti i testimoni  erano stati eliminati, ed è per questo che Barack Obama non ha potuto  appuntare nessuna medaglia d’onore sul petto di quei Navy SEALS, o di  chiunque si trattasse: erano tutti morti! 

È chiaro che questa farsa non è stata opera della Marina  Militare  degli Stati Uniti, ma ha tutte le caratteristiche di un’operazione segreta  condotta dalla Blackwater, la società di sicurezza privata assoldata dalla  CIA, i cui agenti probabilmente sono stati considerati sacrificabili. Il  problema di fondo è che in tutta questa faccenda non c’è un cadavere  di bin Laden, non ci sono più i Navy SEALS, non ci sono fotografie  e neanche un testimone diretto (a parte i pachistani, che nelle loro  dichiarazioni hanno contraddetto completamente la versione ufficiale)  – in sostanza, abbiamo solo la parola dell’amministrazione Obama, priva  di una qualsiasi prova credibile, mentre al contrario esiste un’enorme  quantità di prove secondo le quali Osama bin Laden sarebbe morto  molti anni fa. 

L’’ex capo dei Servizi Segreti Pachistani [ISI], il Generale Hamid  Gul, in un’intervista rilasciata a Russia Today del 1 giugno 2011, ha  affermato che: “Osama non è stato ucciso, è morto di morte naturale”  – mentre l’ex vice Assistente Segretario di Stato, Stephen Pieczenik, ha  affermato la stessa cosa all’Alex Jones Show nel 2002, e l’ha ripetuto  in un’intervista rilasciata la prima settimana di maggio 2011. L’unico  modo in cui gli operativi Americani avrebbero potuto sparare a bin  Laden, era quello di disseppellire il suo cadavere e piantargli qualche  proiettile addosso. 

Padre Paul Kramer

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