La gioia di possedere il creato
In Paradiso il Beato potrà vedere in Dio tutti i segreti dell'universo.
L'essere umano quaggiù si tormenta nel tentativo di chiarire l'enigma dell'universo, senza mai poterlo sciogliere interamente.
Per quanto si spinga lontano, sia nella conoscenza del macrocosmo che del microcosmo, si trova sempre dinanzi a insuperabili meraviglie. Così è riuscito, ad esempio, a penetrare nell'essenza della materia e dell'atomo, ma non è ancora in grado di spiegare la natura della materia.
In cielo, invece, ogni persona acquisterà la visione déi più profondi segreti delle cose.
E raggiungerà ciò che il lavoro scientifico dei vari millenni ha sempre inseguito, senza poterlo mai afferrare. Ogni fatica è un piccolo progresso verso la futura contemplazione del mondo, ma la piena luce sarà possibile in Paradiso.
Allora i Beati non avranno più bisogno di studiare faticosamente, ma penetreranno a fondo la creazione nella luce e con gli occhi di Dio.
Col loro sguardo l'abbracceranno nella sua totalità e nella sua profondità, e vedranno le singole cose in connessione col tutto.
Riconosceranno il contributo che ogni singolo elemento porta nell'ordine del cosmo, il grado e il posto che vi occupa, e anche il servizio che presta alla bellezza del tutto.
Saranno come inebriati nel penetrare i misteri del cosmo e della storia e, contemplandoli in Dio, potranno comprendere che essi sono il frutto generoso del suo mistero d'amore.
Don Novello Pederzini
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