domenica 29 agosto 2021

SAN GIUSEPPE: IL PIÙ SANTO DEI SANTI

 


MIRACOLI DI SAN GIUSEPPE 

Sulla costa orientale africana sorgeva nel secolo XIX una missione a Mandera. Padre Hacquard riferisce sulla fondazione della missione: Era l’anno 1880 e avevamo bisogno di una missione intermedia tra Bagamoyo e Mhomda. Accompagnato da padre Machon, intrapresi il viaggio per cercare un posto conveniente per stabilirvi una comunità cristiana, ci raccomandammo a san Giuseppe. Il giorno 19 marzo, festa del santo, ci mettemmo in cammino dirigendoci verso Udoé, un luogo mai visitato da nessun europeo. Gli indigeni di quella regione erano antropofagi e non ci concedevano il permesso di stabilirci da nessuna parte. Io mi rivolsi a san Giuseppe, raccomandandogli il buon esito del nostro viaggio. Da Udoé passammo Uriguà, vagando senza meta, alla ventura; ma in nessun luogo ci permettevano di stabilire la missione... finché arrivammo alla casa del capo Kingarù, chiamato faccia di serpente. 

Appena ci vide si fermò ammirato e fissandoci a lungo proruppe in espressioni quali: 

- Sì, sono loro. Sono gli stessi! Ascoltatemi. La notte scorsa, non so se ero sveglio o dormivo, ho visto davanti a me un anziano venerabile che toccandomi come per svegliarmi, mi ha detto: “Kingarù, sappi che vengono a casa tua con una piccola carovana due bianchi, ricevili bene e dai loro quanto ti chiederanno”. E quelli siete voi, gli stessi che ho visto. 

Allora chiamò la gente del popolo e disse loro: 

- Guardate questi due bianchi, sono quelli che ho visto la notte scorsa insieme ad un anziano come vi ho raccontato questa mattina. Sono loro. 

Rimanemmo là otto giorni e tutti si sforzarono di trattarci bene. Una volta scelto il luogo della nostra abitazione, organizzammo di nuovo la partenza; per la quale lo stesso capo volle accompagnarci, servirci da guida e protezione. Dopo 15 giorni venne a trovarci a Bagamoyo e giunto il momento di iniziare l’opera progettata, tornò di nuovo con un grande numero di uomini per guidare i missionari e portare tutto l’equipaggiamento. Egli è uno dei più assidui e costanti partecipanti agli esercizi della missione. 

Questo e molto altro ancora ha operato san Giuseppe per il popolo di Mandera, e gliene siamo grati, lo onoreremo e gli renderemo gloria per sempre 61 . 

Forse il caso più spettacolare tra i miracoli operati per intercessione di san Giuseppe, lo troviamo a Montreal, dove viveva il beato fra André (1845-1937). Fra André, della Congregazione della Santa Croce, non era sacerdote, per quarant’anni fu portinaio del convento e per più di sessant’anni compì miracoli straordinari per intercessione di san Giuseppe. La devozione al santo la ereditò da sua madre, morta quando egli era ancora bambino. A tutti quelli che gli chiedevano preghiere, raccomandava di non separare il loro amore a Giuseppe da quello verso Maria e verso Gesù, presente nell’Eucaristia. Egli era un uomo di profonda preghiera davanti al tabernacolo e amava con tutto il cuore Maria, infatti pregava il rosario a qualsiasi ora; ma quando gli chiedevano delle grazie, lui pregava san Giuseppe. Chiamava se stesso il cagnolino di san Giuseppe, in realtà fu il grande apostolo del santo del XX secolo. 

I miracoli che si compivano attraverso di lui avvenivano in tutta semplicità. A volte diceva ai malati che dovevano fare una novena a san Giuseppe, confessarsi e fare la comunione, e così dopo la novena arrivava la guarigione. Altre volte diceva loro di non preoccuparsi, che egli avrebbe pregato san Giuseppe personalmente per il loro caso. Ma la cosa più normale per lui era dare agli infermi delle medaglie del santo e chiedere loro di sfregarle sulla parte malata del loro corpo; oppure consegnava dell’olio della lampada che ardeva davanti all’immagine di san Giuseppe affinché si ungessero con esso. In questo modo avvenivano centinaia e centinaia di miracoli spettacolari. E questi segni prodigiosi si ripeterono per tutti i sessant’anni della sua vita consacrata, poiché morì all’età di 91 anni. 

A quelli che venivano guariti diceva di ringraziare san Giuseppe. Alcuni si sentivano ingannati, dicevano che il fatto di passare una medaglia o dell’olio sulla parte malata era pura superstizione e non ottenevano la guarigione. Perciò egli diceva: molti malati non guariscono per mancanza di fede. È necessario avere fede per mettersi la medaglia o l’olio di san Giuseppe 62 . 

Nel 1926 vennero citate sulla stampa 1611 persone che dicevano di essere state guarite da gravi malattie ed altre 7334 affermavano di aver ottenuto favori straordinari di ordine materiale e spirituale. Qualcosa di veramente meraviglioso! Fra André fu beatificato da papa Giovanni Paolo II il 23 maggio del 1982. 

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