COLUI CHE PARLA DAL FUOCO
Si avvicinava la festa dell'Immacolata Concezione e questo giorno non poteva sorgere senza che la Madonna lo illuminasse della sua presenza, fin dall'aurora.
«- Figlia mia, non temere mai né sofferenze, né sacrifici - le dice - le vie di Dio sono fatte così. Se vuoi uscir vittoriosa dagli assalti del nemico, ti raccomando due cose: prima di tutto umiliati, poiché sei un nulla e meriti nulla; tutto è grazia del tuo Dio. In secondo luogo, quando ti trovi abbandonata, circondata da tentazioni, con l'anima fredda e senza forza per combattere, non tralasciare mai la preghiera. Prega con umiltà e fiducia e va' subito ad aprire il tuo cuore a colei che mio Figlio ti ha dato per madre quaggiù. Credi, figlia mia, così non ti ingannerai mai. Ricevi la mia benedizione. Sai bene che sono la Madre tua!».
Questi materni consigli fanno chiaramente presentire che si avvicina l'ora d'una prova più forte e che già il demonio sta preparando le sue batterie contro quelle di Dio. Bisogna che Josefa si fortifichi con la lotta giornaliera ed è ancora la Madonna che le viene in aiuto.
Il venerdì 10 dicembre, dopo la Comunione, Ella le porta la corona di spine, pegno delle predilezioni di Gesù.
«- Guarda - disse - sono Io che te la porto, perché ti sia più soave».
«Ella stessa me la calò sul capo» scrive Josefa che di nuovo ripeté a Maria quanto temeva queste grazie.
«- Se tu rifiuterai, figlia mia, ti esporrai a perderti. Se le accetti soffrirai, ma la forza non ti verrà mai meno. Io non ti abbandonerò perché sono tua Madre, e tutti e due ti aiuteremo».
Fin dal mattino del giorno dopo, 11 dicembre, Nostro Signore le chiede un'altra prova d'amore.
«- Oggi - le dice nel ringraziamento della Comunione - voglio imprigionarti nel mio Cuore». Poi aggiunse:
«- Guarda il fuoco del mio Cuore... eppure ci sono anime così gelide che questa fiamma stessa non riesce a riscaldarle...».
«Gli ho domandato come avviene che non si infiammino a contatto del suo Cuore». «- Perché non si avvicinano!» rispose.
Allora con quella solennità che scolpisce in fondo all'anima ciascuna delle sue parole, Gesù rivela il segreto della generosità totale.
«- L'Amore non è amato: pensa a ciò e non Mi rifiuterà più nulla!».
La notte cala presto su queste ore luminose, e la sera stessa Josefa sente sollevarsi in sé una nuova ondata di ripugnanza e di timore di fronte a tali cose straordinarie. Tutto le sembra un inganno, e questo pensiero prende tale forza che l'animo suo ne rimane oppresso.
«Sono andata avanti così dall'11 al 17 di questo mese di dicembre - scrive dopo aver dato alcuni particolari intorno a questa tappa oscura. - Venerdì verso sera andai in Cappella e dissi a Gesù: Signore! non permettere che ti sia infedele e mettimi in fondo al tuo Cuore affinché muoia senza separarmi da Te».
Proprio in questo istante Gesù le appare, con il Cuore aperto e tutto ardente:
«- Come vuoi che ti metta più in fondo, Josefa? Quando credi di essermi lontana - aggiunge - proprio allora ti inabisso ancora di più nel mio Cuore, per custodirti con sicurezza».
E come se questa assicurazione non bastasse al Suo Amore, il giorno seguente, sabato 18 dicembre, le rivela l'Opera redentrice che si è effettuata con la sofferenza.
«-Mi servo della tua miseria per salvare le anime, Josefa. Voglio che tu sia vittima di questo Cuore. Non rifiutarmi nulla: consolami ogni volta che ne ho bisogno e ricordati che Io non ho risparmiato niente per provarti il mio Amore».
Dopo tali parole, altro non mancava a Josefa che la mano della Madre celeste per orientarla definitivamente verso quella generosità che nulla rifiuta e nulla risparmia per le anime.
«- Figlia del mio cuore - le disse apparendole qualche istante dopo - ti supplico di non rifiutare nulla a mio Figlio. Non soltanto la tua felicità, ma quella di molte anime dipendono dalla tua generosità. Se sarai fedele e ti abbandonerai, molte anime profitteranno delle tue sofferenze. Se sapessi ciò che vale un'anima! te lo ripeto: tu sei indegna di tante grazie, è vero, ma se Dio vuole servirsi della tua piccolezza hai tu il diritto di resistere?...».
«Le chiesi la benedizione: essa mi pose la mano sulla fronte e scomparve».
Suor Josefa Menéndez
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