COSÌ É LA VITA!
Alcune navi avevano attraversato lo Stretto di Messina e costeggiavano l'estremità delle Calabrie. Il mare tranquillo ed il cielo sereno non lasciavano intravvedere alcuna prossima sciagura. Ma si era già dichiarata la guerra, nel 1940, e bisognava stare preparati alle sorprese.
Nelle vicinanze di Capo Stilo, dall'alto della torre di comando della nave fu avvistata la flotta nemica. Fu dato l'ordine: Accorciare le distanze ed aprire il fuoco! - Durante il combattimento una bomba nemica colpì la Santa Barbara di una nave italiana, cioè il reparto del deposito delle munizioni.
Lo scoppio fu tremendo! Esplosione di bombe, pioggia di proiettili, incendio della nave.
Quelli che sfuggirono alla morte, feriti più o meno gravemente, furono trasportati a Messina e ricoverati nel grande Istituto Don Bosco.
Andai a far visita a quegl'infelici. Che pena! ... Soldati nel fior degli anni ridotti come cenci! Le facce bruciate, quasi nere; chi era privo di una gamba, chi di un braccio, chi aveva la spina dorsale rotta. La nave ospedaliera in un secondo tempo, di notte, portò a Messina sessanta casse funebri. In ognuna c'erano le ossa appartenenti a più soldati.
La cittadinanza, commossa, accompagnò al cimitero la lunga fila di bare. Al passaggio del Viale San Martino si ebbe la delicatezza di osservare l'assoluto silenzio, dovendo il corteo passare davanti all'Istituto Don Bosco. Non si riuscì allo scopo. Fu avvistato il corteo e la notizia subito si sparse tra i ricoverati. Grida, pianti, esclamazioni dolorose. - Passano i nostri fratelli! Vogliamo vederli!... Addio, fratelli!... Consoleremo noi le vostre mamme!... -
Una guerra dichiarata, combattimenti, morti e feriti, vinti e vincitori! Così la vita! La vita dell'uomo sulla terra è un combattimento.
Il mondo è un mare agitato, spesso in tempesta; noi dobbiamo attraversarlo nel corso della vita. Conviene stare vigilanti per non farci sorprendere dal nemico ed andare incontro alla morte eterna.
La guerra morale è la lotta tra il bene - ed il male; due grandi eserciti sono schierati l'uno contro l'altro: l'esercito dei buoni e quello dei cattivi. Chi ne sono i comandanti?
Don Giuseppe Tomaselli
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