- «Stando molto afflitta per la privazione del mio sommo Bene e avendo fatta la Comunione, nel ricevere la santa Particola si è fermata alla gola ed io, succhiandola per mandarla giù, vi succhiavo un umore dolce e squisito e, dopo avere molto succhiato, se ne è andata in basso e vedevo la Particola cambiata in Bambino, che diceva: “Il tuo corpo è il mio Tabernacolo, la tua anima è la pisside che mi contiene, il palpito del tuo cuore è come particola che mi serve per trasformarmi in te come in una particola; con questa differenza, che nella particola, consumandosi, sono soggetto a continue morti; invece, nel palpito del tuo cuore simboleggiato nel tuo amore, non essendo soggetto a consumarsi, la mia vita è continua. Dunque, perché tanto affliggerti delle mie privazioni? Se non mi vedi mi senti, e se non mi senti mi tocchi, ora con la fragranza dei miei profumi che spando intorno a te, ora con la luce di cui ti senti investire, ora col far scendere in te un liquore che sulla terra non si trova, ora col solo toccarti, e poi [in] tanti altri modi a te invisibili”. (Vol. 9°, 08.07.1910)
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