lunedì 10 aprile 2023

Il modo in cui le anime del Purgatorio si purificano e abbracciano l'amore di Dio

 


Cosa succede nel processo di purificazione.

Il Purgatorio è un luogo dove le anime, che non hanno peccati mortali, ma peccati veniali, vengono purificate per entrare in Paradiso.

Questo è ciò che credono i cattolici, perché la Bibbia lo manifesta, come abbiamo discusso in altri video e articoli, e perché è rivelato dal grande corpo di visioni mistiche cattoliche sull'argomento.

Ma cosa significa purificazione? Come avviene questa purificazione? Quali qualità devono acquisire i purganti per arrivare in Paradiso?

Qui parleremo di ciò che le esperienze di pre-morte ci rivelano, di come avviene la purificazione e di quali qualità devono acquisire i purganti prima di salire al Cielo.

Le rivelazioni bibliche e mistiche ci dicono che l'anima è immortale.

E una volta che l'anima lascia il corpo, decide se vivrà con Dio per l'eternità o lontano da Dio, a seconda di come ha vissuto la sua vita sulla Terra.

La differenza è se l'anima è gravata da peccati mortali nascosti e non confessati, o no.

Un'anima consapevolmente separata da Dio dal peccato mortale entrerà da sola nell'inferno, dove il peccato mortale può fingere di nascondersi e glorificarsi per sempre.

Ci sono altre persone, tuttavia, che portano peccati veniali, non mortali, il che non li rende compatibili con l'amore e la luce di Dio, ma nemmeno radicalmente incompatibili.

Perciò non possono entrare direttamente in Cielo per vivere con Dio l'eternità, prima.

Devi passare attraverso uno stadio di purificazione che chiamiamo Purgatorio.

Nel nostro tempo i cattolici pensano che pochissimi si salvano dal Purgatorio e vanno dritti in Paradiso: sono quelli che hanno vissuto una vita di estrema santità e quelli che hanno avuto la grazia di vivere il Purgatorio sulla Terra.

Abbiamo realizzato diversi articoli e video su questo.

La tradizione cattolica dice che il Purgatorio è un luogo di purificazione, e che le preghiere della Chiesa itinerante sulla Terra possono affrettare la purificazione.

Che ci sono date specifiche in cui la Vergine Maria porta più anime dal Purgatorio al Cielo, specialmente il Natale.

E che Lei e l'arcangelo Michele sono talvolta visti nel mezzo della purificazione.

Anche che diversi santi e mistici ricevono visite da anime del Purgatorio, che vengono a chiedere loro messe per salire al Cielo.

Ma in realtà ci sono pochissime informazioni su come procede la purificazione, che per alcuni può essere breve mentre per altri può durare anche per secoli.

Alcuni mistici parlano delle fiamme del Purgatorio, che non bruciano come quelle dell'Inferno, ma sembra che sia un modo simbolico per riferirsi alla purificazione.

Le esperienze di pre-morte possono permetterci di capire come avviene la purificazione.

La maggior parte delle persone che hanno avuto queste esperienze e sono tornate in vita, dicono che erano in un luogo paradisiaco.

Colori e musica incredibili, tremenda sensazione di pace e felicità e la sensazione di essere finalmente a casa.

Mentre ci sono alcuni resoconti di persone portate all'inferno.

E alcuni altri resoconti di anime che sono state portate per mostrare loro esplicitamente il Purgatorio. ?

Padre José Maniyangat ha avuto un'esperienza di pre-morte nel 1985.

Il suo angelo custode lo portò a vedere il Paradiso, l'Inferno e il Purgatorio.

Dice che in Purgatorio ci sono sette gradi di sofferenza.

Alcuni commisero numerosi peccati mortali, ma furono riconciliati con Dio prima di morire.

La principale sofferenza di queste anime è la loro separazione da Dio.

Ma godono ancora della pace e della consapevolezza che un giorno vedranno Dio faccia a faccia.?

Anche al marito di Lois Hoshor, un pastore pentecostale, è stato mostrato il Purgatorio.

E affermò che c'era un enorme mucchio di anime che sembravano vagare vagando.

E un altro protestante, il reverendo Howard Storm, dice che quando morì fu portato in una regione di nebbia, sorprendentemente simile a quello che è stato descritto nella letteratura mistica come Purgatorio, e alle descrizioni dei veggenti moderni che hanno parlato di una vasta area grigia in contrasto con l'Inferno e il Paradiso.?

Jennifer Morris ha avuto un'esperienza del genere nel 2017.

E arrivò a una vasta area aperta di colore bianco-grigiastro, mentre sotto di essa era l'oscurità totale, e in lontananza poteva vedere un'area di bianco molto brillante.

Sembra che si trovasse in una regione del Purgatorio medio.

Il consenso tra le testimonianze è che il Purgatorio è un regno di oscurità profonda.?

Dove ci sono molte anime, ma sebbene siano tutte insieme, non c'è interazione tra loro, ogni anima è nella sua cosa, ruminando.

Non è una zona di punizione, ma il luogo perfetto per le anime per esaminare se stesse e contemplare la loro recente esperienza terrena, che sembra essere il motore che guida la purificazione.

Perché in assenza di tutto il resto, l'unica cosa che rimane alle anime è guardarsi dentro e cercare l'amore e la luce di Dio dentro di sé.

Ripassa continuamente ciò che ti ha allontanato da Dio e come stabilire una relazione di intenso amore con Lui.

Se una persona guarda abbastanza in profondità dentro di sé, troverà la luce di Dio, che può portarla fuori dalle tenebre e quindi purificare i suoi peccati.

Lì, da solo, avviene la morte dell'ego, delle passioni e delle simulazioni.

Per le anime che rifiutano la luce o hanno trascorso tutta la loro vita ignorando la luce dentro di sé, potrebbe volerci quella che sembra un'"eternità" prima di essere pronti a seguire il Cielo.

E che cosa cercano queste anime?, l'amore che Dio ha riversato sul loro spirito e che hanno nascosto per lungo tempo, e li ha portati a peccare contro di Lui.

Perché ogni peccato, veniale o mortale, è prima di tutto un peccato contro Dio.

Questo è perfettamente compatibile con la famosa espressione di San Giovanni della Croce, che la sera della vita saremo giudicati dall'amore.

Nel momento in cui l'amore di Dio è costantemente desiderato, la luce appare sempre più luminosa e la purificazione progredisce.

Ma Dio non costringe nessuno a uscire dall'oscurità, una persona deve uscire attraverso di essa.

La via verso il Cielo deve essere guadagnata coltivando e portando frutto d'amore.

Dio è amore come dice San Giovanni ed è la luce che illumina le tenebre.

Molte anime attraversano il Purgatorio perché non hanno scoperto, dentro di sé, l'amore e la luce di Dio, che lo Spirito Santo ha infuso in loro, mentre erano sulla Terra.

E questo li portò a commettere peccati che ferivano Dio.

Coltivare quell'amore divino dentro di noi e condividere questo amore con gli altri durante la nostra vita creerà un paradiso celeste che si manifesterà nella morte.

Joni Maggi ha detto che essendo stata nel luogo oscuro che chiamiamo Purgatorio, ha imparato che l'universo è basato sull'amore.

E Ray Meir dice che in quello stato poteva vedere davanti a sé una luce estremamente brillante che lo attraeva.

E sentì un grande amore emanare dalla luce e si mosse verso la luce come un bambino che cammina verso suo padre.

Ebbene, fin qui quello di cui volevamo parlare che la purificazione in purgatorio consiste nella crescita dell'amore di Dio nella persona.

Fori della Vergine Maria

Sarà una Chiesa nuova.

 


«"Gesù, dammi il tuo Cuore perché voglio amare la Madonna come l'hai amata Tu".  Questa, figlio mio, è preghiera che Io stessa ti ho ispirato: nessuno infatti mi ha mai  amata come mio Figlio Gesù. Di quale tenerezza mi ha circondata! Lui è sempre stato in  me; siamo cresciuti assieme nella vita privata, in quella pubblica; siamo stati una sola  cosa durante la sua Passione e la sua morte sulla Croce. Il vedere il dolore della Madre  che assisteva alla sua atroce agonia gli ha accorciato la vita; più che alle sofferenze  fisiche il suo Cuore di Figlio non ha potuto resistere a questo indicibile strazio.  "Mamma!" è stato il suo ultimo gemito, il forte grido con cui è spirato sulla Croce. Ora  Gesù è molto contristato, persino sdegnato, nel vedere quanto numerosi sono i  Sacerdoti che mi hanno allontanata dal loro animo, mi hanno dimenticata nella loro  vita, mi hanno eclissata nell'animo di tanti fedeli. Per colpa loro, la devozione verso di  Me, sempre così viva nella Chiesa, ora si è molto illanguidita; in alcuni posti si è quasi  spenta. Dicono che Io - la Mamma - oscuro la gloria e l'onore dovuto solo a mio Figlio.  Poveri figli miei, quanto sono insensati, quanto sono ciechi! Come il Demonio li ha saputi  prendere. A tanta cecità sono giunti per non aver ascoltato né Gesù né Me. Si sono  lasciati condurre solo da se stessi, dalla loro intelligenza, dalla loro superbia e così si  sono prestati al gioco di Satana, che era quello di riuscire - finalmente - ad oscurarmi  nella Chiesa, a cancellarmi dalle anime. Bisognerà che ancora mi metta in cammino per  cercare fra i Sacerdoti quelli fedeli, quelli che mi ascoltano, quelli che mi amano. Per  mezzo di loro tornerò a risplendere più luminosa nella Chiesa, dopo la grande  purificazione... Solo la Mamma ha da Gesù il potere di riportare a casa i figli che si  sono smarriti. Ma ho bisogno di Sacerdoti umili e coraggiosi: pronti a farsi deridere,  pronti a farsi calpestare per Me. 

Sarà con questi Sacerdoti, umili, derisi e calpestati che Io formerò la schiera che mi  consentirà di portare a Gesù un innumerevole numero di figli, purificati ormai da  grandi tribolazioni. E sarà una Chiesa nuova per un nuovo mondo, ove mio Figlio Gesù  finalmente regnerà. Satana soltanto teme questa mia vittoria; e questa Io la otterrò  per mezzo di voi, miei Sacerdoti prediletti, che Io sto radunando nel mio Movimento». 

1 agosto 1973 - Don Stefano Gobbi 

Necessità della Grazia preveniente

 


L'ULTIMO DI TUTTI

Ecco un'arpa perfettamente in ordine, che contiene all'infinito, per così dire, melodie nascoste; eppure per sprigionarle avrà sempre bisogno della mano dell'artista. Prima è inerte e silenziosa; poi quando riceve i tocchi, vibra meravigliosamente.

Così l'anima non vibra che mossa dalla Grazia. All'origine di tutti i suoi atti soprannaturali c'è l'azione di una Grazia preveniente. Questa Grazia muove il pensiero, il desiderio, risveglia il volere e provoca l'attività. In questo volere, che determina l'azione, si ritrova ancora la Grazia attuale, che lo completa misteriosamente, senza privare del suo ruolo la libertà umana. Io voglio ed è Dio che, più di me, vuole con me.

L'arpa del più grande maestro, strumento docile delle sue più belle ispirazioni, lasciata a se stessa, non è migliore di un'arpa qualunque nell'eseguire l'accordo più elementare. È totalmente inerte e resta muta. Così è e così resta, senza la Grazia, l'anima perfetta di un santo.

La corda dell'arpa pizzicata dall'artista entra in vibrazione. Allo stesso modo, l'anima del giusto, mossa dalla Grazia, comincia il suo agire soprannaturale. Nell'arpa l'intensità del suono, qui l'intensità dell'atto non saprà mai superare la forza dell'impulso ricevuto. Quale la mozione, tale l'effetto. La persona che dà il suo consenso non vi apporta e non vi aggiunge nulla: come l'arpa.

Dove sta, dunque, la mia parte? Io coopero, mi presto, faccio mio l'impulso ricevuto. In fondo, sono un nulla da cui Dio trae qualcosa.

Leopold Beaudenom


Io, San Michele Arcangelo, Principe della Milizia Celeste, vengo a darvi alcune indicazioni speciali, per questa fine dei tempi, che provengono dal Santo Cielo

 


MESSAGGIO N. 8 SAN MICHAEL INDICAZIONI DAL CIELO PER I 3 GIORNI DI BUIO 


Indicazioni del Cielo ai vostri figli per i tre giorni di buio 

Io, San Michele Arcangelo, Principe della Milizia Celeste, vengo a darvi alcune indicazioni speciali, per questa fine dei tempi, che provengono dal Santo Cielo, quindi sono importanti. 

Ci saranno molti eventi caotici in questi tempi finali, ma si parla poco dei tre giorni di tenebre. 

Questo evento è poco conosciuto e riportato dai profeti a causa del suo mistero; ma è molto importante perché, a livello mondiale, tutto sarà rinnovato. 

Ma prima ci sarà una lotta tremenda tra il bene e il male, quindi dobbiamo essere più consapevoli di ciò che dobbiamo fare. 

Gli eletti di Dio sapranno poche ore prima, per ispirazione divina, di questo importante evento, quindi devono avvisare i loro fratelli di questo fatidico evento. 

Tutta la terra tremerà enormemente, i poli ruoteranno e l'asse della terra si sposterà totalmente, per lasciare il posto ai cieli e alle nuove terre. 

Sarà un evento terribile, perciò, prima di tutto, devono rifugiarsi nelle loro case, coprire molto bene porte e finestre con tende spesse e coperte, per non vedere la terribile lotta tra il bene e il male. 

Abbiate nelle vostre case candele benedette, che illuminino quelle notti gelide, in cui si aggireranno per le strade, morti resuscitati dal potere di Satana; condannati che, con le loro sofferenze infernali, cercheranno di richiamare le anime al peccato della disperazione. 

I demoni liberi in tutto il mondo, cercheranno anime da portare con sé, quindi state attenti a tutti e datevi la possibilità di leggere queste istruzioni, che vengono da tutto il Santo Cielo unito per proteggere i loro amati figli. 

Per prima cosa, quindi, dovete ricoprire voi stessi e le vostre famiglie con il Prezioso Sangue di Cristo. Sarà una buona idea pregare l'intero devozionale del Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo in famiglia. Quando tutto avrà inizio, vi inginocchierete davanti a un crocifisso benedetto e pronuncerete con cuore contrito e umiliato questa potente preghiera, che li sigillerà come appartenenti a Gesù Cristo e darà loro armi potenti, per affrontare i demoni furiosi in libertà, che cercheranno di entrare nelle loro case: 

Io, creatura ingrata, vengo a prostrarmi ai piedi del mio amato Signore e Redentore con cuore contrito e umiliato. Chiedo la tua Santa protezione in questi momenti terribili; e non solo quella di Gesù Cristo, ma quella di tutti i Santi, gli Angeli, gli Arcangeli, i Cori Angelici, della nostra Santa Madre Maria e di tutta la Chiesa Trionfante, uniti per coprirci con la sua santa protezione e liberarci dal cadere nella tentazione demoniaca delle entità malvagie, che vagano per le strade. 

Non ascoltiamo i loro ululati e le loro voci e, sebbene l'ambiente sia tetro e sentiamo un freddo sepolcrale, preghiamo con forza, nel nome di Gesù Cristo, l'Uomo e il Dio che ha sconfitto Satana sulla croce più di duemila anni fa e che, pertanto, ha sotto la sua protezione questa terribile situazione. 

Dichiaro, nel nome del Padre Onnipotente, di essere salvato dalle influenze demoniache e, come figlio amato del Padre, confido nella sua santa protezione. 

Mi prostro umilmente ai piedi della Santissima Trinità e chiedo la sua amorevole protezione. 

Mi ricopro del Sangue di Cristo, mi nascondo nella ferita del Suo costato ed entro nel mistero insondabile della Santissima Trinità, che oggi mi protegge; perciò, la Pace di Nostro Signore Gesù Cristo, inondi questa casa e questa famiglia; e non abbiamo nulla da temere, perché la potenza di Cristo Gesù è immensa ed Egli ha già vinto, perciò, sotto la protezione della Vergine Maria, mettiamo questa situazione nelle mani del Santo Cielo e diciamo così: 

Gesù, confido in te; Padre Santo, spero in te; Spirito Santo, sono inondato di te; Madre Santa, mi rifugio in te; indegnamente mi dichiaro protetto dal Cielo Santo. Amen 

Prima di recitare la preghiera, si dispone un piccolo altare con tre candele benedette accese, che rappresentano la protezione della Santissima Trinità. Un'immagine di un Santo o più Santi rappresenterà la protezione dei Santi. 

Una Bibbia significa la protezione della Parola di Dio, che dichiara che tutto ciò che accade è sotto i disegni del nostro amorevole Padre Onnipotente. 

Un'immagine della Vergine, preferibilmente di Guadalupe, per il suo simbolismo negli ultimi tempi. 

Un crocifisso, se hanno il crocifisso morente, tanto meglio. Olio, acqua e sale benedetti per proteggerci da questo terribile evento. 

Anche le anime del Purgatorio intercederanno per noi con le loro preghiere. 

Non siamo soli, il cielo non abbandona i suoi figli; tuttavia, è un evento molto terribile e angosciante. 

Pregate il rosario, leggete la Bibbia: salmi di protezione, baciate il Preziosissimo Sangue e mantenete la calma. 

Si sentiranno gli ululati infernali dei demoni e farà molto freddo, e i tre giorni sembreranno dodici mesi, ma non svenite. Perseverate, tutto il Cielo vi proteggerà. Non abbiate paura, vi indebolirebbe. 

Siate dunque forti in Gesù Cristo, che ha vinto il male. 

Non abbiate paura, proteggete i piccoli con l'acqua benedetta, l'olio e il sale; spargeteli sulla fronte e date loro da bere. 

Invocate Me, affinché vi immerga in un sonno profondo, un sonno riposante, dove sentirete le voci dei Cori angelici, e i vostri visini irradieranno la Pace del Cielo e non sentirete nulla. Saranno Angeli protettori degli abitanti della casa. 

Alcune anime scelte dal Santo Padre, all'inizio di questo evento, saranno prese e rapite in Cielo e da lì avranno la missione di intercedere per tutta l'umanità. 

Le anime pure saranno incaricate di questa missione. 

I martiri di Cristo proteggeranno i membri della casa, con il loro sangue versato dall'Agnello di Dio e saranno di sollievo per le anime che stanno vivendo questo terribile evento. 

Lore, non piangere, non sarai solo. Il tuo cuore non sa perché piange, ma io sì; ed è per la perdita delle anime che in questi tre giorni moriranno lontano da Dio e bestemmieranno contro di Lui. 

D'ora in poi, devono pregare affinché il minor numero di anime sia condannato in questi tre giorni. Ci saranno uomini malvagi che saranno toccati e i loro cuori si pentiranno, ma la maggior parte sarà consumata dal fuoco di Dio. 

Il fuoco non toccherà gli eletti, quindi non c'è nulla da temere. 

Popolo di Dio, preparate le vostre anime alla grande tribolazione, mettete la vostra fiducia nelle mani di Dio e non vi accadrà nulla di male, perché tutto il cielo vi proteggerà. 

Chi è come Dio! Nessuno è come Dio!  

Messaggio dato a Lorena il 14 agosto 2016 


I SEGNI DI DIO NELLA VITA DI UN BAMBINO AFRICANO

 


Come sono stati gli anni della scuola francese nel suo villaggio?


Dall'età di sette anni, andavo a scuola dopo la messa. A quel tempo, a casa parlavamo la nostra lingua, ma in classe e a ricreazione dovevamo usare il francese. Se infrangevamo questa regola, venivamo puniti con un "marchio", una specie di collanina di legno grezzo che simboleggiava la nostra colpa... Ma la verità è che i bambini erano orgogliosi di andare a scuola e di imparare la lingua e la cultura francese. Eravamo desiderosi di aprirci a tutto ciò che portava alla conoscenza e al mondo della scienza.

L'amicizia tra i compagni di scuola era molto stretta: anche i più grandi erano molto uniti. Potevamo litigare, ma non succedeva mai nulla di grave. Oggi ho perso molti di quegli amici: sono morti molto giovani. Altri vivono ancora nel villaggio o in altre parti della Guinea. Ho molti ricordi di quel tempo puro, segnato dall'eroismo dei missionari, la cui vita era impregnata di Dio.

Ero figlio unico ed ero circondato dall'affetto, ma non iperprotetto. I miei genitori non mi hanno mai punito: avevo per loro un affetto immenso e una venerazione affettuosa. Anche se ora sono tornati alla casa del Padre, sento in ogni momento l'amore che ci tiene profondamente uniti.

Ricordo anche la mia nonna materna, che fu battezzata alla fine della sua vita, nel momento stesso della sua morte. Fu battezzata con il nome di Rosa, la santa a cui era dedicata la parrocchia. Mia nonna accettò il battesimo quando il sacerdote le spiegò che avrebbe potuto raggiungerci in cielo. All'inizio non capivo il significato del battesimo: era una gioia immensa che diventasse figlia di Dio, perché ero sicuro che un giorno saremmo andati a vivere in cielo insieme.

CARDINALE ROBERT SARAH

Sta arrivando un tempo di persecuzione

 


31 maggio 2021

La mia anima è addolorata fino alla morte, ho detto nell'Orto degli Ulivi prima della mia agonia. E oggi lo ripeto: la mia anima è addolorata fino alla morte. La mia anima, nell'Orto degli Ulivi, ha visto la Passione e la mia terribile morte sulla Croce. Era spaventata non solo da ciò che stava per accadere e da ciò che avrei dovuto subire, ma anche da tutte le catastrofi che si sarebbero verificate nel corso dei secoli e nella vita di ciascuno dei miei figli. E soprattutto il vostro tempo, figli miei carissimi.

Vivrete una passione, ma non vi ho detto: "Il servo non è più grande del suo padrone; se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi" (Gv 15,20). Sta arrivando l'ora, ed è presto, in cui sarete, come Pietro, il capo apostolo, "condotti dove non volete" (Gv 21,18). Sì, cari figli miei, sappiate che si avvicina un tempo di persecuzione e sarete sorpresi dalla rapidità con cui si diffonderà. Lo sospettate perché sentite che qua e là in Francia e in Europa, persone innocenti vengono accoltellate e sorprese da attacchi imprevedibili.  La Francia è in cancrena e i delinquenti sono sparsi su tutto il suo territorio. Basterà una scintilla, che loro intendono come il momento di sollevarsi, per colpire e diffondere il terrore dove sono in forze e già pronti.

La Passione di Gesù Cristo iniziò quando fu arrestato, e fu oggetto di molte tribolazioni: percosso, deriso, disprezzato, schernito, lacerato. Poi fu flagellato e coronato di spine, fu fatto sedere su una pietra aguzza come trono, fu lacerato con una corda, fu caricato della sua croce che dovette portare mentre chiunque altro sarebbe rimasto a terra e, alla fine di tutti questi trattamenti difficili da immaginare, fu crocifisso e morì come soffocato.

Gesù Cristo è rimasto padrone di sé in ogni momento di queste terribili mutilazioni, ha accettato ogni ferita e ogni insulto come penitenza per ogni peccato dell'umanità che ha visto passare davanti ai suoi occhi. Le ha assunte tutte e ha offerto ai suoi fedeli di seguirlo su questa via crucis. Sì, figli miei carissimi, anche voi avrete la vostra via crucis e io vi aiuterò a seguirla con fede, coraggio e resistenza. Siete i miei servi e la vostra via crucis non sarà dura come la mia. I martiri davanti ai leoni e ai tori hanno sofferto, ma la grazia li ha aiutati a offrire la loro vita in unione con la mia. La mia grazia vi aiuterà a soffrire ciò che dovrete soffrire e ad essere felici per la grande grazia che vi sarà data di seguirmi fino al mio ingresso vittorioso in Paradiso.

Vi unirete ai martiri di tutti i tempi e laverete le vostre vesti nel sangue dell'Agnello (Ap 7, 14) e l'Apocalisse continua: "Perciò stanno davanti al trono di Dio, servendolo giorno e notte nel suo tempio. (...) Mai più soffriranno la fame o la sete, mai più saranno oppressi dal sole o da un vento torrido. L'Agnello che sta in mezzo al trono sarà il loro pastore e li condurrà alle sorgenti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi" (Ap 7, 14-17).

La bontà di Dio tiene per sé il futuro di ciascuno dei suoi figli, la vostra vita vi è nota nel suo passato, ma Dio tiene per sé la conoscenza del suo futuro. Vivete dunque, ciascuno di voi, per servire Dio nella vostra vita quotidiana, per amarlo perfettamente, per adorarlo e ringraziarlo per tutto ciò che vi dà, la conoscenza del suo nome, i vostri beni e le vostre famiglie; come Gesù Cristo, pregate per osservare la volontà di Dio in tutte le vostre azioni, offritevi a Lui e se vi ha designato per raggiungerlo rapidamente nel suo cielo, non esitate. Non abbiate paura, pregate e vi darò la grazia della fermezza, la grazia della dolcezza. Non cercate il pericolo, evitatelo, ma se vi coglie, pensate a Gesù Cristo, al suo Calvario e alla sua dolcezza.

Io sarò sempre con voi, con voi e in voi; alla mia presenza non avrete paura di nulla. Vi amo, vi avverto e mi prendo cura di ciascuno di voi. Amatemi in cambio con tutto l'amore di cui siete capaci. Amen, Alleluia.

Suor Beghe

IL DISCERNIMENTO DEGLI SPIRITI

Caratteri dello spirito divino circa i moti o atti del nostro intelletto. 

§. I. 

60. Bisogna che io fin dal principio avverta il direttore, che non basta un carattere solo di quelli che esporrò nel resto di questo libro, per decidere, se lo spirito proprio, o l’altrui, sia santo oppure perverso: perché siccome una rondine che si vegga andare vagabonda per l’aria, non è segno bastante a decidere che già regni tra noi la primavera: una hirundo non facit ver; così un carattere buono che si scorga nelle azioni di alcuno non è indizio bastevole a definire che in lui regni lo spirito buono, e viceversa, un carattere non buono non sarà sempre contrassegno sufficiente a dire che vi domini lo spirito pravo: ma per stabilire un giudizio retto e giusto (come ci insegna Gersone) vari caratteri si richieggono, almeno tanti che bastino a formare un prudente giudizio di un tal spirito (Gers. Tract. de prob. spir..). Bisogna anche avvertire, che i contrassegni che in avvenire daremo per la discrezione degli spiriti, servono e per quelle mozioni che accadono in modo ordinario, come quando per interna inspirazione siamo incitati al bene, o per istigazione maligna siamo spinti al male: ed anche per quegl'impulsi che succedono in modo straordinario, come quando Iddio ci suggerisce alcuna cosa per via di visione, di locuzione, o per la luce di qualche altra straordinaria contemplazione; o come quando il demonio c'insinua qualche falsità per viste o per parole ingannevoli, o per altri modi non naturali, ed insoliti. E però potranno tali segni servire allo scoprimento di qualunque sorta di spiriti. Posto questo, vediamo ora quali siano i caratteri per cui le cognizioni che muove Iddio, si distinguono da quelle che ingerisce il demonio. 


§. II. 

 61. Primo carattere dello Spirito divino circa le cognizioni della mente. Lo spirito divino sempre insegna il vero, né può in alcun caso suggerire il falso: perché Cristo stesso ci ha assicurati di propria bocca, ch'egli è spirito di verità. “Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza” (Gv.15, 26). E di nuovo torna il Redentore ad inculcarci, che essendo lo spirito divino spirito di verità, non può insegnarci se non il vero (Gv.16, 13). Giustissimamente, dice Cornelio A-Lapide, compete al divino spirito l'essere spirito di verità; perché egli è la sorgente da cui sgorga ogni verità, e che quasi per rivoli diffonde sopra di noi tutte le verità schiette e pure le quali ci conducono all'eterna salute, e che ci libera da tutti gli errori e da tutte le falsità le quali ci impediscono il conseguimento dell'eterna felicità (Cornel. A.Lap. In Joan. 14, 17). 

 62. Quindi segue, che qualunque pensiero ordinario o rivelazione straordinaria che in qualche modo si opponga a qualche detto della Sacra Scrittura, o a qualche definizione de' concili, o a qualche tradizione apostolica o ai sentimenti della Chiesa cattolica, non può essere suggerita da Dio, e deve riputarsi spirito falso: perché la Sacra Scrittura, come dice l'apostolo S. Pietro, è stata inspirata dallo stesso Dio.  

(2Pt 1,21). Ai concili, come attesta lo stesso principe degli apostoli, presiede lo Spirito Santo (At, 15,28). Le tradizioni sono state a noi tramandate dagli apostoli, i quali le riceverono dalla bocca del Redentore. 

E la santa Chiesa non può errare, perché Cristo stesso ha impetrata l'infallibilità alla fede di Pietro: “Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli» (Lc. 22, 31,32). Dunque, ogni atto dell'intelletto che si opponga a queste regole d'infallibile verità, è bugia e menzogna; né può essere inspirato da Dio, anzi dovrà anche aversi per fallace, se sia contrario al comune sentimento de' santi padri e de' dottori che tanto furono illuminati da Dio. 


§. III. 

63. Carattere secondo. Lo spirito divino non suggerisce mai alle nostre menti cose inutili infruttuose, vane ed impertinenti; poiché se non converrebbe ad un re della terra parlare con i suoi sudditi di tali cose, molto più disdice al Monarca de' cieli. Perciò dice il profeta Geremia: Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo sogno; chi ha udito la mia parola annunzi fedelmente la mia parola. Che cosa ha in comune la paglia con il grano? La mia parola non è forse come il fuoco e come un martello che spacca la roccia? (Ger. 23, 28-29). Le mie parole, dice Iddio, sono fuoco che bruciando purifica, sono un martello che percuotendo spezza ogni durezza, che battendo stritola ogni vizio, ogni colpa, ogni difetto e lo riduce al nulla; insomma son parole di gran peso e di grande utilità. 

Deduca da ciò il direttore, che se un'anima riceve nelle sue orazioni pastura di cognizioni che a niente giovano, quelle non son da Dio: se poi avesse alcune locuzioni piuttosto curiose che fruttuose, oppure visioni non indirizzate al profitto o proprio o di altrui, quelle non sarebbero certamente mandate da Dio, a cui non conviene operare senza frutto. 

64. Dice Iddio in Ezechiele ai profeti falsi i quali non erano mossi da buono spirito: Hanno avuto visioni false, vaticini menzogneri coloro che dicono: Oracolo del Signore, mentre il Signore non li ha inviati. Eppure confidano che si avveri la loro parola! (Ez.13, 6) vedono cose disutili e vane, e perciò profetizzano menzogne: per significarci, ch'è una stessa cosa avere visioni infruttuose, (lo stesso dicasi di ogni altra cognizione) che aver visioni bugiarde che non traggono da buon principio l'origine. Quindi deduca il direttore qual concetto debba formare delle rivelazioni di certe donne, che sono facili a profetar sulla vita, sulla morte e sulla guarigione or di questo, or di quello; di predir l'esito de' matrimoni o di altri affari temporali. Vada cautissimo in dar loro fede, perché Iddio non rivela se non di rado, e per cose di gran profitto altrui, e di molta sua gloria. 


§. IV. 

 65. Carattere terzo. Lo Spirito divino porta sempre luce alle nostre menti. Iddio spesso si dichiara nelle sacre scritture, ch'egli è luce senza mescolamento di tenebre e di oscurità. “Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che ora vi annunziamo: Dio è luce e in lui non ci sono tenebre”. (1 Gv.1,5) Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo (Gv.9, 5): «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». (Gv.8, 12). Inoltre, si protesta, che essendo egli una pura luce, ha proprietà, a guisa di sole materiale, di illuminare chiunque vive nel mondo: “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv.1, 9). E volendo Gesù Cristo significare, che gli uomini non ubbidivano all’istinto di quelle cognizioni, ch'egli loro infondeva nella mente, dice, che non amavano la luce, ma le tenebre: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie (Gv.3, 19). E di nuovo torna a ripetere: Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce» (Gv.12,36); mentre avete luce di cognizione circa la mia divina persona, credete a quella luce, acciocché diventiate figli di me che sono fonte di vera luce. Tanto è vero che la luce è inseparabile da quelle cognizioni che sveglia Iddio nell’intelletto umano. Onde io credo che Sia più facile ad accadere che sorga il sole sopra il nostro emisfero senza illuminarlo, che operi Iddio nel nostro intelletto senza illustrarlo. Con questa diversità però, come dice S. Agostino spiegando le parole di S. Giovanni: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv.8, 12), che la luce del sole visibile, tramontando questo all’occasione, si dilegua dagli occhi nostri; ma la luce del sole divino invisibile, seguitando noi le sue tracce, mai non abbandona le nostre menti (S. August Tract. 34. in Ioan). 

E però, come ci insegna lo stesso santo dottore, a questa luce divina dobbiamo sempre aspirare, questa dobbiamo amare, dietro questa dobbiamo andare ansiosi e sitibondi, acciocché giungiamo ad acquistarla; e vivendo con essa mai non moriamo (Ibid.). 

66. Non nego però, che Iddio talvolta pone in tenebre profonde certe anime a lui dilette e care e ve le lascia lungamente immerse. Ma si avverta, che in questi casi tutta l'oscurità sta nella fantasia: a cui non passa la luce intellettuale, ma tutta si contiene nell'intelletto: e ben questa sia alle volte sì spirituale, e sì pura che non si conosce da quegl'istessi, che la posseggono; pur non lascia di regolare la potenza intellettiva, e indirizzarla a Dio. Ed infatti si vede chiaramente, che la cosa passa così: perché questi tali, benché involti fra folte tenebre, seguono come prima ad operare con molta perfezione, regolati senza fallo dalla divina luce. Da questo prenda il direttore argomento a conoscere se il suo discepolo sia nelle sue operazioni mentali mosso da Dio: mentre scorgendo in lui una mente, che proceda con rettitudine, e santità di pensieri, può credere giustamente che ivi regni il Padre de' lumi.

 

§. V. 

 67. Carattere quarto. Lo spirito divino porta all'intelletto docilità. La luce soprannaturale che operando Iddio nell'intelletto v' infonde, non lo rende attaccato alle verità ch'egli intende, né tenace del suo parere; anzi lo fa pastoso, flessibile e pieghevole agli altrui sentimenti, specialmente se il sentimento contrario al suo venga dai superiori che hanno da Dio l'autorità di giudicare. (Psal. 38,10) Non aprii la mia bocca, ammutolii perché l'hai fatto tu, diceva il santo David. E il profeta Isaia diceva (Is.50,5): Iddio mi aprì la mente, io più non contradico, né più mi oppongo. Ecco la docilità che reca lo spirito di Dio alle nostre menti. Ognun sa con quanta fierezza pigliasse Saulo ad impugnar la persona di Cristo e la sua santa legge; mentre non contento di contrariarlo con le parole, si diede ad oppugnarlo con i fatti: e mosse ai suoi seguaci aperta guerra, risoluto di sterminarli a costo di qualunque suo incomodo. E pure appena penetrò nella di lui mente un raggio della divina luce, che deposto ogni odio, subito a Gesù Cristo si arrese:  

(At. 9,6) Cosa volete da me, o Signore? eccomi pronto a tutto: e incominciò tosto nella pubblica sinagoga a promulgarne le glorie. Se poi giunga la persona ad avere stabilmente e per abito, una tale flessibilità di mente, sicché non abbia più proprio parere e le sia facile soggettarlo all’altrui, porta seco un gran carattere di, santità: perché è sì grande l'inclinazione naturale che abbiamo tutti di aderire alle nostre opinioni e di difenderle contra chi osi impugnarle, che solo Iddio con la sua luce pieghevole può svellerle dalle nostre menti. 

68. A questa perfezione era giunto quel devoto solitario che in vita sua non aveva mai conteso con alcuno, e né più sapeva ciò che volesse significare il nome di litigio. Invitato pertanto da un altro buon romito a contender seco circa il possesso di una certa pietra, ma solo per far prova di un tal atto litigioso a lui affatto ignoto, non poté egli mai adattarsi ad un tale contrasto: poiché ogni qual volta il compagno diceva che quel sasso era suo, egli portato dal buon abito di soggettarsi all'altrui parere, subito rispondeva che lo prendesse pure, che egli di buon grado glielo cedeva. Se poi il direttore trovasse una tale docilità di un intelletto colto, aperto, discorsivo e addottrinato, avrebbe senza fallo un carattere più chiaro di buono spirito, anzi d'uno spirito grande, per il maggiore attacco che questi sogliono avere al proprio giudizio, proceda con rettitudine, e santità di pensieri, può credere giustamente che ivi regni il Padre de' lumi. 


§. IV. 

 69. Carattere quinto. Lo spirito divino rende l'intelletto discreto. Riccardo di San Vittore sopra quelle parole del salmo: Benedetto il Signore, mia roccia, che addestra le mie mani alla guerra, le mie dita alla battaglia (Psal. 143, 1); riconosce in queste dita cinque doti di discrezione, che lo spirito divino conferisce con la sua luce all'intelletto umano. 

Primo, giudizio giusto, con cui rettamente decida ciò ch’è lecito, e ciò che non è lecito ad operarsi. Secondo, deliberazione retta, con cui sappia conoscere tra le cose lecite ciò che ne' casi particolari è spediente, per abbracciarlo, e ciò che non è spediente, per rigettarlo. Terzo, buona disposizione, con cui alle cose spedienti che devono eseguirsi sappia dare un ordine convenevole, e contenersi ne' modi più retti, e più regolati. Quarto, saggia dispensazione per cui conosca quando nelle presenti circostanze debba temperare il rigore, o debba accrescerlo. Quinto, prudente moderazione. per cui intenda, come conforme l'esigenza del tempo, del luogo, e delle occasioni occorrenti, convenga praticar le virtù (Rich. In psal. 143).  

Or se il nostro intelletto sia fornito di queste cinque doti di giudizio in decidere ciò che è lecito, di retta deliberazione in eleggerlo e buona disposizione in ordinarlo, di giusta dispensazione in temperarlo, di prudente moderazione in eseguirlo, ognun vede ch'egli possiede una perfetta discrezione, mentre discerne con tutta rettitudine le opere che hanno da intraprendersi, ed il modo con cui hanno da effettuarsi. Questi, dunque, sono i preziosi effetti che lo spirito divino di sua natura produce negl'intelletti in cui opera; ma non però in tutti egualmente: in altri più, in altri meno, secondo la maggiore o minor luce che loro comparte. 

70. Inoltre si vede manifestamente, che lo spirito di Dio porta sempre agl'intelletti umani questo spirito discreto: perché operandovi con la sua luce si accomoda sempre all'età, allo stato ed alla condizione delle Persone. Altre cognizioni infonde Iddio in un giovanetto di fresca età, altre in un vecchio in età matura. Altre idee pone in testa di un religioso, altre in un secolare. Altre specie sveglia in mente di una persona libera, altre di un coniugato. Altri pensieri ispira a chi comincia a correre l'arringo della perfezione, altri a chi si trova vicino alla meta. Lo stesso dico circa la pratica delle virtù particolari, almeno in quanto all'esteriore. Tutti devono, a cagione di esempio, esercitarsi nella virtù della santa umiltà ma altre umiliazioni esterne suggerisce il Signore a un principe, altre ad un plebeo; altre a chi vive ne' chiostri sequestrato dal secolo, altre a chi mena sua vita fuori de' chiostri in mezzo al secolo. Insomma, è purtroppo vero ciò che dice il sopracitato Riccardo di S. Vittore, non esser possibile procedere nelle sue operazioni con giusto giudizio di discrezione, se la mente non sia rischiarata dalla divina luce (Rich. In psal. 90). Se dunque il direttore scorgerà ne' suoi penitenti, massime di spirito elevato, cognizioni rette, convenevoli, prudenti, discrete e sante, avrà tutto il fondamento a credere, che lo spirito del Signore risegga nelle loro menti. 


§. VII. 

 71. Carattere sesto. Lo spirito divino infonde sempre nella mente pensieri umili e bassi. È vero che Iddio nobilita il nostro intelletto con la sua luce, e l'innalza a cognizioni che sono superiori alla sua sfera, e talvolta con modi che vanno fuori dell'ordinario; ma nel tempo stesso v'infonde pensieri bassi con cui conosca l'anima il suo nulla la sua bassezza, la sua miseria, anzi veda che in quelle stesse cognizioni luminose niente vi ha del suo; onde si abbassi in mezzo alle sue stesse esaltazioni. Comparisce Iddio a Mosè nel roveto in sembianza di splendidissime fiamme, lo fa suo ambasciatore a Faraone, e lo elegge per liberatore del popolo Israelitico dalla tirannia di quel barbaro re. Ad una vista sì bella, ad un'ambasceria sì illustre, ad un impiego sì onorevole, Mosè invece di esaltarsi si riempie di pensieri bassi, conosce la sua insufficienza e la confessa con sincerità: «Chi sono io per andare dal faraone e per far uscire dall'Egitto gli Israeliti?». (Es.3,11). E chi son io, che debba accingermi ad una impresa sì gloriosa, e trattare con il Faraone affari di sì alto rilievo? E perché proseguì Iddio a stimolarlo e con parole, e con prodigi ad accettare l'onorevole incarico, proseguì egli a protestare la sua inabilità, fino a dichiararsi tardo ed impedito di lingua, balbuziente, scilinguato ed incapace di maneggiare col popolo, e col re un sì grave negozio. «Mio Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono mai stato prima e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua». (Es.4,10). Ecco le cognizioni che inspira Iddio, quando è presente alle nostre menti. 

72. Vediamo lo stesso in altri profeti. Parla Iddio a Geremia: e nel primo discorso gli fa sapere che lo ha scelto per suo profeta, e lo ha destinato a portare le sue imbasciate a re, a principi, a sacerdoti, a regni ed a popoli interi. E ciò che più rileva, gli palesa il singolare privilegio che avevagli concesso di santificarlo nel seno di sua madre. «Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni». (Ger.1,5). Intanto che fa Geremia a sì gloriosi annunzi? s'innalza forse con i suoi pensieri? forse forma di sé alto concetto proporzionato alla gloria de' suoi natali e dei suoi impieghi? Tutto l'opposto. Si veste di pensieri bassissimi, e risponde al Signore ch'egli non è abile ad esser profeta, perché è un bambino che ancora non sa parlare: Risposi: «Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare, perché sono giovane». (Ger.1,6). Comparisce Iddio ad Isaia nello splendore della sua gloria, sopra soglio elevato ed eccelso, cinto da serafini che gli danno lode con dolci canti. Ed Isaia è tanto lungi dal riputarsi simile nella mondezza a quei puri spiriti tra cui vedesi ammesso, che anzi alla prima comparsa di quel teatro di gloria, si dichiara ch’egli è immondo di labbra: “E dissi: «Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti». (Is.6,5). Se poi in conferma di tal verità volessi riferire altri fatti presi dalla vita de' santi, innumerevoli sarebbero gli esempi che ne potrei addurre. Ma basti un solo per tutti, perché di tutti è il più illustre. Sia questo, la risposta che diede Maria Vergine all'angelo Gabriele, allorché questi l'assicurava esser ella già eletta tra mille e mille per madre dell'Altissimo, posto il più sublime a cui possa giungere una pura creatura; poiché la Vergine ad un tale annunzio, non solo non si esaltò nella sua mente con pensieri eguali a quella eccelsa dignità a cui vedeasi sublimata, ma formando umilissimo concetto di sé, si protestò ch'ella era serva e vile ancella di Dio: Ecce ancilla Domini (Lc 1,38). Dunque, dubitar non si può, che lo spirito di Dio nel tempo stesso che innalza il nostro intelletto a cognizioni divine, v'instilli cognizioni umili e dimesse; e tanto più umili, quanto vi opera in modo più straordinario e più eminente. Di un carattere, dunque, sì chiaro e sì sicuro si prevalga il direttore per conoscere se le menti de' suoi discepoli (quantunque fossero sollevate a visioni, ad estasi, a rivelazioni e ad altre contemplazioni) siano mosse dallo spirito divino. 

 G. BATTISTA SCARAMELLI SERVUS IESUS 

PREGHIERA AGLI ANGELI DELLA GUARIGIONE

 

Salve Angeli della guarigione venite in nostro aiuto riversate la vita risanante sul mio corpo calmate ogni allula di forza vitale e donate ai nervi la pace, calmate i sensi tormentati, che un’onda di vita entri in questo corpo e dia calore ad ogni suo organo affinché insieme all'anima siano risanati dal vostro potere, lasciate che un angelo vegli su di me confortandomi e proteggendomi finché io non torni in buona salute. Fate che riesca a respingere il male e ritorni veloce vita ed energia, ma se la vita terrena è ormai giunta al suo termine donami la pace e un passaggio sereno. Salve angeli della guarigione venite in nostro aiuto, condividete con noi le fatiche della terra in modo che io liberi la divinità celata nel mio cuore. Angelo di Dio… Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre…

 


(Io sono il Padre e il Figlio, siamo uno)

 

Messaggio ricevuto il 4 aprile 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore di Padre per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Sono venuto a darti tutto per i giorni che si avvicinano, perché tutto è scritto come nelle mie profezie. Sì, non c'è nulla che si possa fare, tutto vi è stato rivelato perché lo Spirito Santo lo comanda, affinché tutto sia dato ai miei figli che sono fuorviati e non vogliono ascoltare ciò che Dio vuole darvi per la salvezza delle vostre anime. Non voglio darvi ciò che non è attraverso il Padre, perché è quello che vi è sempre stato dato, perché Lui è il Principio e la Fine.

Così potete vedere che tutto ciò che vi è stato dato fin dall'inizio è stato rivelato da Lui, perché Egli è l'Io Sono, per coloro che ancora non lo conoscono come Padre della Gloria Eterna. Come Figlio di Dio, anch'io sono chiamato Io Sono, perché io sono nel Padre ed egli è in me. Non c'è nulla che possa ingannarvi quando vi viene dato un messaggio attraverso questa mia figlia prescelta, perché l'ho scelta io come molti altri che mi servono. Molti non si rendono conto che è così, perciò mostrerò al mondo la grande prova del mio amore per coloro che mi servono solo per amore. Io sono il Padre e il Figlio, siamo una cosa sola, ma quando voglio darvi un messaggio, lo Spirito Santo viene da Me, perché siamo un unico Padre.

Quindi, figli miei, voglio che siate attenti a tutto ciò che vi do qui, in modo da non cadere in tentazione, perché quando verrà il momento di darvi la verità, soffrirete di tristezza per ciò che vi darò. Tutto ciò che viene fatto da Me è per volontà dello Spirito Santo, che ha scelto questo da tutta l'eternità, quindi siate attenti e vigili, perché rimane poco tempo per darvi tutto. La mia venuta è vicina, e in quel momento vi saranno date molte cose che non vi aspettate, e allora piangerete, perché tutto vi è stato dato da Me e non dall'uomo. Io sono il Buon Pastore, proteggo le mie pecore ed esse mi seguono solo per amore.

Amen.

Maria De Jesus Coelho

QUADERNO DELL'AMORE

 


S. Giovanni Rotondo, 15 aprile 1968 

L’amore è provvidenza . Provvede a tutto, per tutto e per tutti provvede alimento, per accrescimento di amore, nell’intento di farsi conoscere, riconoscere.  

I doni che vi fa la Provvidenza Divina, spesso non volete riconoscerli. L’assenza in voi di riconoscenza è impedimento alla conoscenza delle vie che mantengono contatti diretti, continui con Me, che di ogni bene vi ho provveduto e vi provvedo. 

Non vi posso far mancare niente di quanto chiedete al fine di meglio donarvi.  

Sono costretto a donarvi ogni bene e ricchezza quando li usate per accrescere in voi la possibilità di donare Me agli altri. Sarà quindi provveduto a quanto desiderate se saprete accrescere la vostra riconoscenza alla Divina Provvidenza. 

Per quel poco che già possedete, ringraziatemi. Il ringraziamento che Mi giunge accrescerà il godimento di quanto possedete, perché mentre mi ringraziate, Io accresco nell’amore per voi, l'amore ai doni che avete riconosciuti miei doni a voi. 

È l ’amore Mio infuso in quei doni che può portarvi al loro godimento. 

Tutto quello che la Mia Provvidenza vi ha donato e vi dona, è per farsi riconoscere, e per farvi riconoscere quanto può l’amore. Riconoscenza è riconoscere quanto Io vi amo; è credere che Io desidero donarvi tutto quanto possiedo. 

Io vi darò tutto quanto amerete possedere se nel vostro desiderio di possesso dimostrerete di volere accrescere il possesso di Me, del Mio amore per voi, del vostro amore per Me, perché solo nell’amore, nel riconoscere in tutto la presenza del Mio amore, avrete sicuro godimento di quanto l’amore Mio vi può arricchire. Accrescete l’amore a Me, accrescete la riconoscenza alla Mia Provvidenza; in cambio otterrete, sicuramente accresciuti i favori, i doni della Mia che sarà vostra Divina Provvidenza. 

Voi provvedete a donarmi tutto l’amore che avete. Io vi donerò tutta la Provvidenza, con tutto il mio amore. Nel donare a voi il Mio Cuore, Io vi donerò tutto.  

Tutto può l’amore che vive in voi, nel Cuore che era il mio e che ora è vostro.  

Io ho accettato l’offerta del vostro piccolo cuore perché me lo avete donato tutto intero.  

È nel dono del piccolo tutto che apparteneva a voi, che si fa irresistibile il desiderio mio di dare a voi in cambio l’intero mio Cuore. Nel vostro piccolo cuore saprò racchiudere tutto il mio grande Cuore. Amerete e otterrete tutto ciò che è creato e creatura dell’amore. 

Io vi amo al punto che non potete immaginare, mi offro continuamente onde evitarvi castighi molto più gravi di quanto ora siete vittime. I castighi non sono Io a mandarveli, siete voi a provocarli per l’uso sbagliato che fate delle cose create e per queste delle vite vostre. L’amore che negate a Me non fa che sottrarre amore a voi stessi e amore alle cose che per voi ho create. Solo l’amore Mio può far vivere, crescere e prosperare tutto ciò che ha creato per le sue creature. Le cose buone che vi donai per diletto, voi le fate diventare cattive, trasformate i Miei beni in mali per voi. Si trasforma in male per voi quello che non coltivate nell’amore, che non sapete far crescere e prosperare con rinnovato amore.  

È l’amore Mio che mantiene in vita voi e i beni che usate.  

L’assenza o pochezza dell’amore per Me è far retrocedere l’amore che è vita, da voi stessi, dal Creato perché tutto e tutti vivrete solo se diverrete un tutto nell’amore. 

I castighi non li provoco Io. È separando voi dalla vita, che rendete impossibile ogni forma di vita nelle cose create e non alimentate dalla fonte che le mantiene in vita: il Mio amore. 

Se voi non accettate l’amore che do a voi, che vi chiedo, Io sono costretto ad allontanarmi solo perché non mi volete. Quando voi mi allontanate, allontanate Colui che vi diede vita e in vita vi può tenere solamente per rapporto di amore. L’amore rigettato da voi se si allontana vi priva di tutti i doni che l’amore solamente poteva donarvi e mantenere in vita. 

La natura che vi circonda non può vivere senza la luce, senza il calore dell’amore che è vita. La vostra vita non resiste al gelo, all’assenza del calore del Mio amore.  

Non vi è pace in voi senza la luce che vi dà conoscenza e amore per unirvi tra voi.  

L’assenza del Mio amore, è assenza di amore tra voi, è odio che vi gela, che raffredda i rapporti tra voi, è odio che vi ferisce, vi fa sanguinare e poi morire. 

Luigi Gasparri

Onora il padre e la madre

 


IL VANGELO DALLA SINDONE


Onora il padre e la madre

Nell'amore al prossimo il primo posto tocca al padre e alla madre, perché di loro Dio si è servito per darci la vita. Amarli quando siamo bambini è facile, perché allora tutto riceviamo da loro.

Amarli quando essi sono grandi o vecchi o malati, quando dobbiamo dare loro: questa è la verifica dell'amore. Amarli significa compatirli, comprenderli, servirli, sacrificarsi per essi.

È proprio allora che si vede se li amiamo. Oggi spesso succede che per le esigenze della vita, (parola con la quale spesso si camuffa il nostro egoismo e il nostro rifiuto di essi), si abbandonano i genitori o li si vanno a relegare in un ricovero di vecchi.

Nei genitori c'è anche il simbolo dell'autorità religiosa e civile, che il cristiano deve rispettare e obbedire sempre, fino a quando non comanda cose contro la legge di Dio

L'obbedienza è la virtú oggi fortemente contestata; ma ricordati che è l'obbedienza alle leggi da me poste che mantiene in vita gli atomi e le stelle, i vegetali e gli animali; e quando mi son fatto uomo mi sono reso obbediente a tutti.


DOMENICA DI RISURREZIONE - L’amore deve impregnare ogni singola persona, per poterlo donare al prossimo, la Grande Legge di Amare Dio sopra ogni cosa e il fratello, nel quale dovete vedere Mio Figlio.

 


MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
A LUZ DE MARIA
DOMENICA DI RISURREZIONE
09 APRILE 2023


Amati figli del Mio Cuore Immacolato:


VOI CONTINUATE A STARE NEL MIO CUORE.


Ogni uomo è stato liberato dalla morte che provoca il peccato ed elevato, nella sua libera volontà, ad avere l'opportunità della Vita Eterna nel giorno della luce perenne, per questo i figli di Dio, certi che la Fede non sia vana, si devono sforzare di vivere ed operare nella Divina Volontà, aspirando alla Vita Eterna.

Come Madre desidero che godiate della Vita Eterna pertanto, in questa Settimana Santa, ogni giorno vi Ho dato le armi per poter essere figli migliori della Trinità Sacrosanta e affinché conviviate nell’amore con i vostri fratelli, in quanto senza amore non siete nulla. (1 Cor. 13, 1-3)

Come figli del Mio Figlio Divino, dovete veder brillare la Luce Divina e in questo momento dovete cogliere l'opportunità per essere migliori di quanto non siate.


IN QUESTO MOMENTO SI STANNO RIVERSANDO LE GRAZIE SU CIASCUNO DI VOI, AFFINCHÈ POSSIATE VIVERE IN PIENEZZA LA COMMEMORAZIONE DEI QUARANTA GIORNI TRASCORSI DAL MIO DIVIN FIGLIO CON I SUOI DISCEPOLI, E IN ALTRE INCOMBENZE DEL PADRE, PRIMA DI ASCENDERE AL CIELO.


O giorni felici d'Amore, di gioia e d'Istruzione Divina ai Suoi Discepoli!


O gioia infinita, che Dio Ha saputo dare a questa Madre e ai Suoi amati Discepoli, affinché passassero dall'essere i Suoi Discepoli a diventare i Suoi amati Apostoli, con così tanta Fede da essere disposti a dare la vita per il loro Gesù!

O gioia eterna, che i Miei figli possono vivere nel loro cuore con tanta fede, da credere senza vedere!

O Prove Divine, tra le quali la Risurrezione del Mio Divin Figlio, che porta la speranza ai Suoi figli!


L’amore deve impregnare ogni singola persona, per poterlo donare al prossimo, la Grande Legge di Amare Dio sopra ogni cosa e il fratello, nel quale dovete vedere Mio Figlio.


I Miei figli non comprendono bene l'amore per il prossimo, perché non si sono spiritualizzati, non si sono addentrati nella fusione con il Mio Divin Figlio, per chiedergli di dare loro un cuore tenero, un cuore di carne, che permetta loro di mettersi al posto del loro fratello e quindi possano:


  • Cominciare a disporsi ad aiutare il prossimo, senza aspettarsi nulla.

  • Donarsi al prossimo per facilitargli il cammino.

  • Dire "posso", quando si tratta del prossimo.

  • Anteporre gli interessi degli altri agli interessi personali per essere, a volte, il "cireneo" del fratello.

  • E allo stesso tempo essere una persona disponibile, dedita, solidale e quella che fa sempre il primo passo, senza aspettare che il fratello glielo chieda.


Figli, ognuno ha una bilancia su quello che crede sia l'amore per il fratello, ma quella bilancia pende sempre verso di voi, mentre per l'Amore Divino è il contrario.

Nel misurare l'amore dovete anche sapere quando il donarsi al fratello viene da Mio Figlio e quando è un capriccio o un desiderio umano. Se siete persone di preghiera, lo Spirito Santo vi metterà in grado di discernere subito.

Adorate il Mio Divin Figlio e preparatevi per la Divina Misericordia.

Vi benedico, vi amo.


Mamma Maria


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO




COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


Alleluia! Alleluia! Alleluia!
I Suoi Lo hanno già visto risorto.
Lodiamo il Signore, Lui è in noi.
Cantiamo un cantico nuovo,
a Lui è stata data la Gloria, per il bene di tutti.

Lo lodi tutta la Creazione! Lui è il Potere.
È seduto alla destra del Padre
Verrà a saziare la mia sete.
La mia anima lo reclama, è il suo Salvatore.
Le mie labbra gli confessano di cuore,
che non posso negargli l'amore e la speranza.

Io ti prego in ogni momento, Signore,
nella notte il mio essere teme di separarsi da Te,
il mio sonno mi faccia riposare in Te
e non mi allontani dal Volto del mio amato.
La mia anima è assetata di Te, mio Salvatore.

Io vivrò alla Tua ombra, non temerò più nulla.
Tu Sei in me, non c'è nessuno che ci possa separare.
Guarda in quest'anima, che è un tempio per Te,
sia ogni mio passo, un'offerta per Te.


Amen.


 


domenica 9 aprile 2023

NON C'È PIÙ TEMPO DA PERDERE

 


          Un bel servizio rende un padre grato per il figlio che si dedica con amore a prendersi cura di ciò che è suo. Non c'è amore più grande di questo: quello che cerca di dare il massimo per un mondo migliore. Tutti arrivano ad avere pace, amore e comprensione. Questo, figlio mio, vedo giorno dopo giorno che stai facendo. Tu sei il motivo per cui ho avuto bisogno di Gesù per condurre altri miei figli alla conoscenza della verità, e la verità deve essere detta affinché non rimanga nascosta prima del mio ritorno.

          Guardate figli miei, voi che seguite il lavoro di questo mio messaggero, continuate a dedicargli tutta la vostra attenzione, perché questo è il mio desiderio come Padre e Salvatore. Voglio vedere tutti riuniti in un unico gregge. Per quanto sia grande la lotta di ognuno, che è un po' faticosa, vi chiedo di continuare. Pregate senza sosta, non cercate di deviare da questo Cammino, perché la meta è una sola.

          Non c'è più tempo da perdere. Chi desidera avere una parte con Me in Paradiso deve solo guardare dentro di sé e vedere se manca qualcosa nel suo cuore, se Io, il vostro Salvatore, sto mancando qualcosa, perché nell'ora della scelta dovete essere ben preparati, altrimenti non sarete scelti. Il buon studente è colui che si dedica allo studio, alla disciplina e all'obbedienza. Questo è uno studente autentico. Allo stesso modo mi aspetto da voi che ascoltiate con attenzione tutto ciò che il mio messaggero Benedetto dice di me. Non perdetevi nell'ora in cui parla, perché è il mio Spirito Santo che parla per lui. Se ascoltate bene ciò che dice, nulla rimarrà a desiderare, dalle sue parole, dai suoi canti. E questi Messaggi che egli legge e trasmette a tutti, non sono altro che la verità, e Io voglio che sia detta.

          Benedetto, mio amato figlio, ieri e l'altro ieri sei stato forte come una roccia. Non hai lasciato nulla. Hai parlato come ho sempre voluto. Sei stato dolce con tutti; hai fatto sorridere chi era triste; hai dato la conoscenza di come una persona può essere felice, abbandonando ogni via di perdizione. All'epoca, alcuni erano un po' dubbiosi, ma poi hanno ascoltato tutto e hanno visto che quello che dicevi non era affatto come quello che dicevano gli altri. Al contrario, in te hanno visto solo amore, tanto amore. Questo mi rende felice, figlio mio, perché le ore che restano sono poche. Non ci vorrà molto per completare tutto quello che stai scrivendo. Non voglio che nessuno dei miei figli venga dopo a dire: "Non sapevo nulla. Come farò a pagare per quello che non ho sentito fare?". E io risponderò: non avete sentito perché siete scappati da questo mio portatore. Hai prestato attenzione ad altre cose che non ti hanno portato a nulla. Eri un figlio orgoglioso e invidioso. Pensavi che solo tu fossi importante. "Bento non sa nulla, perché non ha nemmeno un'istruzione. Come posso lasciarmi guidare da qualcuno che è inferiore a me? Non gli darò questo gusto. Voglio dimostrare che la mia parte è superiore a quella che fa lui". Questa sarà una perdita per la tua anima, figlio orgoglioso! Sono io che ho scelto questo mio figlio. Se sta facendo il Mio servizio, è perché Io lo voglio, e nessun altro può andare contro di lui, per non ostacolare la Mia opera, perché chi è contro di noi non può essere per noi.      

          Quindi, sia chiaro, che si tratti di un medico, di un presidente, di un deputato o di un ministro, persino di un membro della Chiesa, chi viene a impedire a mio figlio Benedetto di parlare, non avrà tempo di vivere in pace, perché il mio Spirito Santo lo abbandonerà completamente.

          Guardate bene prima di fare del male a questo mio Messaggero. Il mio amore è su di lui se viene ferito con parole dure o con altre intenzioni. Voglio essere giusto con tutti. Non chiedo altro che amore. Vedete che non si fa pagare per il suo lavoro, fa tutto gratuitamente, sono i figli della fede che lo aiutano.

          Grazie, figli miei. Per tutto quello che fate per lui, è me che seguite. Lascio a tutti voi la mia pace.

GESÙ

18/06/1995