«"Gesù, dammi il tuo Cuore perché voglio amare la Madonna come l'hai amata Tu". Questa, figlio mio, è preghiera che Io stessa ti ho ispirato: nessuno infatti mi ha mai amata come mio Figlio Gesù. Di quale tenerezza mi ha circondata! Lui è sempre stato in me; siamo cresciuti assieme nella vita privata, in quella pubblica; siamo stati una sola cosa durante la sua Passione e la sua morte sulla Croce. Il vedere il dolore della Madre che assisteva alla sua atroce agonia gli ha accorciato la vita; più che alle sofferenze fisiche il suo Cuore di Figlio non ha potuto resistere a questo indicibile strazio. "Mamma!" è stato il suo ultimo gemito, il forte grido con cui è spirato sulla Croce. Ora Gesù è molto contristato, persino sdegnato, nel vedere quanto numerosi sono i Sacerdoti che mi hanno allontanata dal loro animo, mi hanno dimenticata nella loro vita, mi hanno eclissata nell'animo di tanti fedeli. Per colpa loro, la devozione verso di Me, sempre così viva nella Chiesa, ora si è molto illanguidita; in alcuni posti si è quasi spenta. Dicono che Io - la Mamma - oscuro la gloria e l'onore dovuto solo a mio Figlio. Poveri figli miei, quanto sono insensati, quanto sono ciechi! Come il Demonio li ha saputi prendere. A tanta cecità sono giunti per non aver ascoltato né Gesù né Me. Si sono lasciati condurre solo da se stessi, dalla loro intelligenza, dalla loro superbia e così si sono prestati al gioco di Satana, che era quello di riuscire - finalmente - ad oscurarmi nella Chiesa, a cancellarmi dalle anime. Bisognerà che ancora mi metta in cammino per cercare fra i Sacerdoti quelli fedeli, quelli che mi ascoltano, quelli che mi amano. Per mezzo di loro tornerò a risplendere più luminosa nella Chiesa, dopo la grande purificazione... Solo la Mamma ha da Gesù il potere di riportare a casa i figli che si sono smarriti. Ma ho bisogno di Sacerdoti umili e coraggiosi: pronti a farsi deridere, pronti a farsi calpestare per Me.
Sarà con questi Sacerdoti, umili, derisi e calpestati che Io formerò la schiera che mi consentirà di portare a Gesù un innumerevole numero di figli, purificati ormai da grandi tribolazioni. E sarà una Chiesa nuova per un nuovo mondo, ove mio Figlio Gesù finalmente regnerà. Satana soltanto teme questa mia vittoria; e questa Io la otterrò per mezzo di voi, miei Sacerdoti prediletti, che Io sto radunando nel mio Movimento».
1 agosto 1973 - Don Stefano Gobbi
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