giovedì 3 ottobre 2024

SUGGESTIONE E TENTAZIONE DI GESU’ NEL DESERTO 3 - "buttati giù"

 


“Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio,”(Matt 4:5) 

Attenzione, entriamo nel vivo: qui l’attacco di Satana è molto più intenso e si avvale del massimo potere che gli è stato concesso, usando (seppure in forma perversa) l’intelligenza, la conoscenza e la suggestione potente quasi ipnotica.   

Satana è insistente, non dà respiro, ma sa che non può andare oltre certi limiti[1] ed ha capito che non può battere il suo avversario né con discorsi generici (visto che con la sua brevità della risposta non gli ha offerto nessun appiglio), né tentando i suoi sensi direttamente (visto che è molto raccolto nella preghiera). Allora decide di usare attacchi indiretti e molto sofisticati: prima di tutto la sua arma più terribile: la suggestione. 

  

1) la suggestione  

il diavolo lo portò con sé…  lo pose…. 

Dobbiamo sempre tener presente questo enorme potere dell’ingannatore: egli con degli artifici può spostare la prospettiva, può mostrarci e farci provare quello che vuole. Noi usiamo questo passo scritturale e lo interpretiamo per estensione, non in modo letterale[2]. Siamo convinti che in certe occasioni Satana abbia questo potere di “trasportarci” “traslarci” in maniera virtuale, in situazioni, ambienti e modalità che ci appaiono come reali ma che non lo sono[3]. Egli può darci la misura dello spazio e del tempo in modo contorto[4] ma non troppo a lungo, altrimenti nessuno si salverebbe, infatti è scritto: “Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi”.[5]  Questo significa che l’insistenza e l’intensità delle tentazione di Satana ha una durata che Dio controlla e sa rapportare perfettamente alle possibilità della persona tentata. Ovviamente nessuno può sapere il grado di resistenza nelle prove ma solo Dio che ci ha creati; ecco perché conviene sempre confidare in Lui più che in noi stessi. 

Satana dunque “trasporta” Gesù sopra la punta del tempio di Gerusalemme. E’ un luogo noto agli ebrei e molto alto. Immagino che su quel pinnacolo anche la stabilità sia stata precaria e che Gesù come ogni essere umano abbia percepito l’altezza ed il rischio di sfracellarsi al suolo.  

Accettare la suggestione completamente, significa lasciare che le emozioni della situazione raffigurata o vissuta possano colpire i sensi fortemente e attraverso questi emozioni penetrare come segnale di pericolo nel cervello, scatenando una serie di reazioni, come un disordinato istinto di sopravvivenza. 

Ma Gesù non vede solo coi suoi “occhi fisici”, Egli è in sintonia col Padre perché è in stato di profonda preghiera, e dunque vede anche “con gli occhi di Dio”. Dio è l’unico che, al di là di ciò che all’uomo appare o non appare, può riconoscere il vero dal falso, il giusto dallo sbagliato, il bene dal male. Gesù allora non fidandosi delle sue emozioni o del suo ragionamento,  si fida solo di Dio; per questo non perde il controllo e rimane stabile fisicamente e spiritualmente anche sul pinnacolo del tempio.   

La suggestione tende a farci perdere l’equilibrio. Ricordiamocelo quando navighiamo in internet; non ci abbandoniamo mai a ciò che sembra, soprattutto nei sentimenti, emozioni, simpatie antipatie verso altre persone. Cerchiamo di non vivere mai una realtà virtuale, ma pure se transitiamo nel virtuale, restiamo ben saldi al luogo dove siamo, allo scorrere del tempo del nostro orologio, alle percezioni fisiche vere, non a quelle indotte dagli stati d’animo esterni. 

“e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: "Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani..,” (Matt 4:6)   

2) Assieme alla suggestione Satana insiste con l’amor proprio: “Se tu sei Figlio di Dio…” Satana è un grande conoscitore delle debolezze umane, sa che quasi nessuno riesce ad annullare il proprio “io”. Pensa che se opportunamente provocato, chiunque si risentirà e si ribellerà. Infatti se qualcuno è provocato in qs modo, come risponde di solito? “Io? Ma come ti permetti? Io sono…” Ecco, l’uomo che accetta di spostare sul personale il dialogo mettendo se stesso al centro del discorso ha fatto il gioco dell’ingannatore, che subito lo vincerà; infatti avendo attirato l’uomo a parlare di sé stesso, lo avrà distratto dalla preghiera e, di fatto, lo avrà tolto dalla comunione e dalla protezione del Padre. 

Gesù a questa seconda tentazione sull'amor proprio rimane saldo come la prima volta. Il Signore non ha alcun interesse al protagonismo o al voler dimostrare di essere qualcosa davanti a Satana; la Sua missione era mostrarsi agli uomini per strapparli dal peccato, quindi non cade nel tranello.   

3) Uso manipolato della Parola di Dio.  

Assieme alla fortissima suggestione ed alla provocazione dell’amor proprio, Satana affonda l’attacco su quello che pensava fosse il punto debole di Gesù: ha notato infatti che questi gli ha risposto con una citazione biblica. Non può contraddire la Parola di Dio come fece con Eva, in modo generico. Qui deve farlo in maniera molto più credibile! Satana conosce perfettamente la Scrittura; forse non ne percepisce la vita, ma razionalmente la conosce benissimo, e crede di poterla gestire a suo piacimento; dunque decide di sfruttare questa sua padronanza scritturale e lo sospinge a buttarsi di sotto,  avvalorando il gesto con una citazione del Salmo 91:11-12, biblicamente giusta.  La citazione è corretta, dunque per logica letterale, visto che La Scrittura è la verità dei credenti, doveva avvenire per forza come era stato scritto: Se Gesù fosse stato in pericolo gli angeli di Dio l’avrebbero protetto. In realtà questa è una manipolazione delle parole del salmo, non il significato del salmo. Ma come risponde il Signore? 

-Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». (Matt 4:7) 

Gesù non è uno che sa solamente a memoria le frasi come Satana, Gesù è anche immerso nello Spirito di Dio che ha ispirato quelle pagine ai profeti, per cui non legge in modo frammentario, ma ha nel cuore l’intento di Dio e conosce così l’intenzione e l’orientamento  ogni più piccolo insegnamento. “«È altresì scritto..”  Ecco il dono dello Spirito Santo: la capacità di capire, interpretare ed elaborare gli insegnamenti e farli fruttare!  L’applicazione solo letterale delle Scritture significa prestare al diavolo il fianco per far dire alla Bibbia quello che ognuno vuole.  

Molte chiese nella ricerca della sicurezza applicano le regole in modo letterale, scadendo nel giudizio e soffocando lo Spirito Santo. La lettera uccide lo spirito, secondo come è scritto:  “ Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica”[6]. 

di Renzo Rocca


La Creazione è l’Opera di Dio

 


Tutte le Mie Opere della Creazione vi dimostrano il Mio infinito Amore per voi, la Mia insuperabile Sapienza e la Mia Onnipotenza. Loro sono sorte unicamente e solamente per la Salvezza, per il Rimpatrio dello spirituale un tempo caduto. L’Intera Opera di Creazione è perciò l’Espressione del Mio ultragrande Amore, perché era rivolto proprio a quegli esseri spirituali che si sono ribellati a ME, che hanno rifiutato il Mio Amore e così non erano più degni del Mio Amore. E malgrado ciò Sono stato mosso proprio da questo spirituale ribelle a Me di far sorgere delle Opere di Creazione allo scopo che loro rinunciassero alla loro ribellione e che ritornassero da Me. L’Amore dapprima non ha badato alla ribellione, ma ha preso prigioniero l’essere caduto, cioè la Mia Sapienza e la Mia Onnipotenza ha dissolto l’essere in innumerevoli particelle e la Mia Forza d’Amore le ha avvolte, ha trasformato l’essere un tempo irradiato come Forza in Opere di Creazione a cui la Mia Sapienza ha di nuovo assegnata la sua destinazione. L’Amore, la Sapienza e la Potenza erano inesorabilmente attivi per far sorgere un’Opera di Creazione. Perciò la Creazione era ed è nel verissimo senso della Parola un’Opera divina, che MI affermano nei Miei esseri e che a voi uomini dovrebbe apparire come il Miracolo più grande se riflettete su questo seriamente. E questa Creazione rimarrà un Miracolo perché non sono delle cose senza vita, ma rimangono in costante mutamento. Le funzioni di ogni singola Opera di Creazione dimostrano ad ogni uomo che riflette un Dio vivente, pieno di Sapienza la Cui Forza di Volontà ed Amore è infinito. La Sua Potenza è illimitata, Lui crea incessantemente delle forme che ospitano le particelle un tempo cadute, che servono nella Legge dell’obbligo le Opere della Creazione. Perché ho sottratto lo spirituale caduto al potere del Mio avversario, della potenza da colui che un tempo lo ha fatto cadere, il quale a sua volta ha seguito. Era bensì suo proprio perché lo ha seguito volontariamente, ma a lui fu tolto ogni potere sullo spirituale che la Mia Forza d’Amore ha fatto divenire materia. Questo essenziale era stato svincolato dall’influenza dell’avversario, ora era sotto la Mia Legge – non era più libero, perché si era giocato da sé la sua libertà, ma per via di se stesso l’ho posto sotto la Mia Legge a cui doveva servire nello stato legato. L’intera Creazione è un’Opera del Mio Amore per questo essenziale caduto, infelice, che percorre la via nella Creazione anche sotto grande tormento (Romani 8, 19e22). Se dunque l’essere caduto ha passato il percorso attraverso la Creazione ed ora cammina come uomo sulla Terra, allora gli è anche comprensibile l’Opera di Creazione e può rallegrarsene, perché lo stato di tormento è alle sue spalle, egli vede la Creazione in tutta la sua magnificenza dinanzi a sé e gli dimostra anche l’Amore, la Sapienza e la Potenza del Creatore appena ha abbandonato l’ultima resistenza verso Me. Ma egli stesso è in un certo punto di vista libero ma esposto all’influenza del Mio avversario, che prima non aveva nessun potere sull’essere. L’uomo è sempre ancora la sua parte fintanto che non si stacca da lui nella liberta volontà. E così dovete comprendere bene: La Creazione vuole e può perciò rendere voi uomini felici perché è la Mia Opera, soltanto che ho utilizzata la Forza un tempo da Me irradiata quali esseri per la loro creazione, che l’ho solamente trasformata nelle differenti Opere del Mio Amore e della Mia Sapienza, ma che è ciononostante, nella sua sostanza lo spirituale caduto, cioè proprietà del Mio avversario e rimane tale fino a che, totalmente salvata, non ritorni di nuovo da Me. Voi uomini non vedete lo spirituale caduto nelle Creazioni, ma vedete soltanto le Opere del Mio Amore e potete rallegrarvene, potete riconoscere in loro Me Stesso e potete ritenere voi stessi felici perché avete già fatta la via attraverso la Creazione e vi trovate poco prima della vostra perfezione. Ma dovete anche ricordarvi che il mondo reale è un mondo spirituale che è visibile soltanto a colui che lo contempla spiritualmente, che per voi uomini tutto il visibile è soltanto il riflesso di questo reale mondo dello Spirito, dovete pensare che ogni materia è sostanza spirituale indurita e che questo indurimento di nuovo era soltanto la conseguenza della resistenza contro di Me, del rifiuto della Mia Forza d’Amore. Allora vi verrà anche comprensibile che la sostanza terrena è lo spirituale a Me avverso, il quale induce il Mio Amore e Sapienza soltanto ad una funzione del servire, per spezzare la sua resistenza e per ricondurre lo spirituale una volta di nuovo al suo stato primordiale. La caduta degli esseri da Me ha prodotto quindi l’indurimento della sostanza spirituale e perciò questo spirituale indurito appartiene ancora al Mio avversario finché questa sostanza è di nuovo spiritualizzata, cosa che però non Mi impedisce di strappargli il potere su questo spirituale e per trasformarlo in Creazioni di ogni specie allo scopo del suo definitivo, volontario distacco da lui ed al ritorno da Me. E la Creazione rimane anche sempre un’Opera divina, un’Opera del Mio infinito Amore e Sapienza che soltanto Io Stesso ho potuto far sorgere, al Quale appartiene ogni Potenza e Forza ed il Qualepuò portare tutto all’esecuzione ciò che vuole il Suo Amore e Sapienza e che ha riconosciuto come coronato da successo. 

Amen

11. settembre 1963

Essere missionari

 


"Miei cari fratelli e sorelle,

La nascita della Beata Vergine Maria, che è diventata la Madre di Gesù, è la storia della vostra salvezza. Significa il grande dono di Dio all'umanità, perché Gesù è stato creato interamente per grazia, senza alcuna operazione umana. In Adamo tutti gli uomini hanno peccato, ma è per mezzo di Cristo Gesù che l'umanità è stata salvata.

Nella genealogia del Signore Gesù, che va da Abramo a Giuseppe, si scoprono altrettanti Re, santi, peccatori e poche donne. E tutte le donne si ritrovano in Maria, la Madre di Gesù, che mostra così bene che la salvezza si è posata in modo speciale sulle donne.

Non dimenticate che una donna è stata la prima testimone della risurrezione del Signore Gesù, che ha sempre avuto una preferenza per i disprezzati e i deboli. La donna che dona la vita personifica il bene, l'accoglienza, la fedeltà, la sopportazione, e a volte subisce anche persecuzioni.

Dovete considerare la vita del vostro mondo allo stesso modo, perché tutti sono figli di Dio, e purtroppo una moltitudine lo ignora. Molti uomini e donne che vivono senza punti di riferimento e che sono alla deriva hanno bisogno di essere considerati e aiutati.

Così, ciascuno di voi, specialmente se cristiano, ha il dovere di essere missionario e di annunciare che ogni essere, bambino, donna o uomo, è sacro e abitato da Dio. Vale a dire, Ognuno di voi, uomo o donna, ha il dovere di far conoscere Dio, di aiutare il prossimo e di invitarlo a reagire, perché non può dimenticare che il Regno di Dio è vicino e che c'è ancora tempo perché le persone di tutte le culture e razze imbocchino finalmente la strada giusta.

Se per vari motivi non avete la possibilità di agire, almeno pregate, ricevete la Comunione e anche l'offerta delle Messe ed è così che renderete grazie a Dio per tutti coloro che possono essere di servizio diretto ai loro fratelli e sorelle, sia al servizio dei poveri, degli anziani o dei malati, per chi accompagna i tossicodipendenti, al servizio delle donne maltrattate, abbandonate, così come per chi è tentato dall'aborto.

E tu, che in un modo o nell'altro indossi i tuoi abiti di servizio, grazie per le tue preghiere, per l'offerta di Messe specialmente per le anime del purgatorio e per tutto ciò che fai bene un giorno, ti sarà restituito cento volte tanto.

In tutto l'amore del Cielo, miei amati fratelli e sorelle, con la vostra parentela, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, il tuo messaggero dell'amore del Cielo"

04.01.2012

Un re di tutti i regni

 


17 settembre 2024

Gesù

Nell'auto di ritorno da Sievernich (quel giorno era il rinnovo della consacrazione a San Michele Arcangelo), la veggente Melanie vede l'immagine di un enorme fulmine nel cielo. Sembra un'ira giusta che si abbatterà sulle persone e su tutte le nazioni. Gesù appare poi davanti ai suoi occhi interiori in una figura infinitamente alta nel cielo, con i piedi per terra e la testa protesa verso le nuvole. Cammina verso il popolo in una figura di avvertimento, circondato da un fulmine. Vuole che le persone sappiano che Egli verrà a noi nella Sua gloria. Allora regnerà la Sua giusta ira.

Gesù alza la mano e dice:

"Vengo a giudicare i vivi e i morti. Io sono il Signore".

Spiega che giudicherà i peccati e ne elenca alcuni: l'allontanamento dalla fede e da Dio, la licenziosità, l'intemperanza, il declino dei valori.

Le persone rabbrividiranno e tremeranno e Lo imploreranno di perdonarlo a causa delle loro azioni e dei loro peccati, Egli predice.

Ma coloro che non hanno trovato la strada giusta (verso di Lui) durante la loro vita lo troveranno difficile, avverte.

Perché c'è un punto in cui Egli non permetterà più che la misericordia prevalga.

Gesù ora supplica le persone e le avverte, le chiama a tornare a Lui. Allontanarsi dal politeismo, dall'aborto, dai peccati che le persone commettono l'una contro l'altra, ad esempio l'omicidio per avidità, il furto per avidità.

Gesù dice: "Ci sono cose che devono essere condannate. Ci sono cose che non sono conformi alla vita e alle leggi della vita e certamente non alle leggi della Chiesa".

Ci sono peccati gravi, dice. Ci sono peccati che pesano particolarmente e pesano molto sul mondo. Questi sono anche i motivi per cui la natura si rivolge contro le persone, come i disastri naturali (inondazioni o uragani, per esempio). Tutto ha una conseguenza.

Le nostre azioni umane hanno delle conseguenze, per quanto poco a volte possiamo rendercene conto. Tutto ha un effetto su tutti e tutto funziona collettivamente. Nulla è perduto. Nulla di buono è perduto, ma nulla di male è perduto, spiega.

Ci sono cose che devono essere corrette. Le persone che commettono peccati devono chiedere perdono da sole. Devono voler fare ammenda, rivolgersi a Gesù, confessarsi e fare penitenza. Dovrebbero sforzarsi di fare ammenda.

Se non lo fanno, questi peccati rimangono nel mondo e anche gli effetti di questo rimangono nel mondo. Gesù continua dicendo che Lui è amore e misericordia. Ma non può tollerare certe cose.

Alcuni peccati sono particolarmente gravi, ha spiegato ancora Gesù. Se ci sono molti peccatori che non si sforzano di fare ammenda, confessarsi e pentirsi, e se non si pentono per i loro errori e non si sentono dispiaciuti per i loro simili, allora tutti questi peccati rimarranno nel mondo, ha detto. Queste gravi trasgressioni permangono e questo ha delle conseguenze.

Alcune cose non possono essere lasciate così come sono. Richiedono giudizio. Proprio come c'è il giudizio terreno per le leggi infrante, c'è anche il giudizio celeste per ristabilire l'ordine necessario.

Gesù invita alla conversione.

Se le persone non imparano a volgersi a Lui e a venire a Lui, se non Lo riconoscono, verrà il momento in cui sarà troppo tardi. Quando arriverà il Giudizio Universale, sarà troppo tardi. Allora dovrà giudicare i vivi e i morti.

È un monito per l'umanità a confessarsi presto a Gesù, perché a un certo punto arriverà il momento in cui sarà troppo tardi e Lui non sarà più in grado di aiutare, nonostante tutta la Sua misericordia. Alcune anime andranno allora perse.

Gesù sottolinea ripetutamente l'importanza dei sacramenti.

"Convertitevi e credete al Vangelo", Gesù avverte: "Se non lo fate, le conseguenze saranno devastanti".

Alla fine della visione, la veggente sente dentro di sé il verso di un canto natalizio tedesco.

Prima strofa della canzone "Macht hoch die Tür, die Tor macht weit":

"Spalancate la porta, spalancate il cancello;

il Signore della gloria viene,

Re di tutti i regni,

Salvatore di tutta la terra in una volta,

che porta con sé salvezza e benedizione;

Perciò rallegratevi, cantate di gioia;

Sia lodato il mio Dio,

il mio Creatore è ricco di consigli".

Di Melanie

TRATTATO DELLO SPIRITO SANTO

 


I Principi della Città del bene.

***

Non bisogna dunque illudersi: l’ordine meraviglioso che ci colpisce nella natura e soprattutto nel firmamento, è dovuto non al caso, non alla forza delle cose, non a leggi immutabili, ma all’azione continua dei prin­cipi della Città del bene.1 Sotto gli ordini del loro re, essi conducono gli immensi globi che compongono la splendida armata dei cieli, come tanti ufficiali condu­cono i loro soldati, come i capi del treno conducono le'terribili macchine; con questa differenza che gli ul­timi possono ingannarsi, i primi giammai.

A malgrado della spaventosa rapidità che imprimono a queste masse gigantesche, essi le mantengono pero nella loro orbita, facendo percorrere ad ognuna la sua ruota con una precisione matematica. Un giorno solamente, che sarà l’ultimo dei giorni, questa magnifica armonia sarà rotta. AH’avvicinarsi del giudice supremo, allorché tutte le creature si armeranno contro l’uomo colpevole, i potenti conduttori degli astri, rovesceranno 1’ ordine del sistema planetario, allora le nazioni, inorridiranno di timore nell’aspettativa di ciò che deve succedere.2

Sull’uomo : In virtù della stessa legge di subordina­zione gli esseri spirituali di un ordine inferiore sono sottomessi all’azione degli esseri spirituali di un ordine superiore. Così l’uomo è soggetto corpo e anima, alle potenze angeliche e gli angeli non sono a lui soggetti. 

Bisognerebbe scorrere tutta la Scrittura qualora si vo­lessero riferire le diverse operazioni degli angeli sul corpo dell’uomo.

Citiamo soltanto l’esempio del profeta Abacuc tra­sportato da un angelo dalla Palestina in Babilonia, a fine di portare il suo nutrimento a Daniele rinchiuso nella fossa coi leoni. Citiamo altresi l’esercito del re d’Assiria Sennacheribbe, del quale cent’ottantacinque mila uomini sono tagliati a pezzi da un angelo in una notte. Ricordando questo fatto a proposito delle do­dici legioni d’angeli che Nostro Signore avrebbe po­tuto chiamare intorno a sé nell’orto degli Ulivi, san Cri­sostomo esclama con ragione: « Se un angelo solo ha potuto mettere a morte cent’ottantacinque mila soldati che cosa non avrebbero fatto dodici legioni d’angeli?1 » 

Si potrebbe aggiungere il passo cosi noto dell’angelo sterminatore, al quale pochi istanti bastarono per fare perire tutti i primogeniti degli uomini e degli animali nel vasto regno d’Egitto.

Quanto alla nostra anima, gli angeli possono eserci­tare, e in realtà esercitano su di lei una azione a quando a quando ordinaria e straordinaria, di cui è difficile mi­surare la potenza. L’intelletto deve ad essi i suoi lumi più preziosi. « Le rivelazioni delle cose divine, dice il gran san Dionigi, giungono agli uomini per mezzo degli an­geli. 2 »

Monsignor GAUME

PADRE, SI FACCIA IN ME...

 


Padre, si faccia in me e per me 

la tua santa Volontà. 

Ripeto a Te, con Maria e in Maria, 

o Padre! 

Ripeto a Te il mio "sì" totale 

nel mio oggi, nel mio domani, 

in ogni giorno della mia vita!

Ma tu in Gesù e Maria donami il tuo Amore perchè 

solo questo desidero e solo di questo ho bisogno. 

Sì, del tuo amore per amarti di più, per amarti meglio, 

per essere solo e sempre per te Purissimo Amore. 

Amen.

E' tempo di arrendersi ai piani che il Padre mio celeste ha per voi.

 


29 settembre 2024 

Figlia mia,

Dico ai miei figli che il tempo non si ferma, continua. C'è un tempo e una sequenza in cui la vostra vita su questa terra è stata creata. Il vostro tempo è un tesoro da valorizzare affinché la vostra anima possa riposare nel regno dei cieli. Ciò che deve essere eseguito per la vostra vita arriverà nel tempo e nella sequenza che mio Padre ordina. Figlioli, è tempo di arrendersi ai piani che il Padre mio celeste ha per voi. Quando pregate, pronunciate queste parole,

“Gesù, ti consegno tutti i progetti per la mia vita che il Padre celeste ha per me”.

Ricordate, figlioli, che dovete avere una fede grande come un granello di senape e quando vi manca anche questa piccola quantità, non avete fede, non avete speranza, non avete fiducia nel mio amore per voi. Siate umili nella vostra saggezza, perché l'orgoglio non ha posto nel mio regno. Andate avanti e vivete, vivete il messaggio del Vangelo. Venite a vivere nella mia luce. Non passate il vostro tempo a guardare ciò che fa il male, ma lasciate che la mia luce risplenda attraverso di voi in modo che gli altri siano attratti da me, perché io sono Gesù, la luce del mondo. Figli miei, siate in pace e sappiate che anche quando il male sembra avvolgere ogni angolo della terra, la vittoria sta arrivando, il trionfo sta arrivando, perché il vostro riscatto è stato pagato. Ora andate avanti, perché io sono Gesù e siate in pace, perché la mia misericordia e la mia giustizia prevarranno.

Jennifer

La Madre della Salvezza: Dovete conservare le Croci tradizionali, perché presto spariranno.

 


PROFEZIE

Figli miei, ricordate sempre che, con la potenza di Dio e la grazia di mio Figlio, schiaccerò la bestia e quando tutto sembrerà senza speranza, il Regno del maligno arriverà ad una brusca fine. 

Il mio manto di protezione ricopre tutti coloro che invocano il mio aiuto in questi tempi difficili. Ricordatevi, che quando persi mio Figlio quando aveva dodici anni di età, lo ritrovai nel tempio. Pregate, figlioli, e andate nelle vostre chiese, ora, ad offrire i sacrifici necessari per chiedere la perseveranza durante questa terribile battaglia spirituale per le anime. 

Mio Figlio ha sofferto così tanto con la sua Morte sulla Croce, ma questo fu solo uno dei fardelli. La più grande sofferenza che Egli sopporta oggi è per quelli che Egli ha già perso. E ora, mentre lo spirito del male si sforza di portare lontano da Lui tutti coloro che lo amano, il Suo Dolore brucia dentro di Lui, come una spada tagliandolo in due. 

Le anime vittime soffriranno ora il dolore più grande, mentre la persecuzione cresce contro i figli di Dio. Per mezzo della Croce di mio Figlio, siete stati salvati. Con la Sua Croce dovrete combattere il male, e la Sua Croce, quando è benedetta, vi proteggerà. Ma, se questa Croce cambia o sembra diversa, diventa uno scherno alla morte di mio Figlio per salvare i peccatori. Dovete conservare le Croci tradizionali perché presto spariranno. 

La Vostra amata Madre, 

Madre della Salvezza. 

29 Luglio 2013

mercoledì 2 ottobre 2024

QUANDO IL BRACCIO DI MIO PADRE CADE

 


Parla Gesù:

Quando il braccio del Padre mio cadrà, il terrore verrà su di voi e capirete il tempo che avete perso.

A lungo, figlioli, a lungo soffrirete i giorni di tribolazione che passerete e che arriverete a pensare che non finiranno mai.

Per come va il mondo, è da tempo che il mio Padre celeste ha mandato un castigo. Vi meritate ampiamente il castigo perché state manifestando, legalizzando e compiendo ogni genere di abominio. Che Dio sarei se trascurassi una tale malvagità? Ma ritardo il castigo per le piccole anime (umili) che mi sono fedeli e che mi amano con l'innocenza e la fedeltà dei bambini.

Allo stesso modo ritardo il castigo a favore di quei sacerdoti che si offrono a Me ogni giorno come vittime espiatorie e che Mi amano nel silenzio della loro vita, piena di fedeltà e di atti d'amore verso di Me. Ma figli, comprendete che è necessario purificare questo pianeta da tanta ignominia e da tanta perversione, poiché il Mio avversario si crede il padrone di questo mondo e si trova a suo agio con tutti i seguaci che ha e che lo sostengono perfettamente.

Educate i vostri figli con disciplina e civiltà. Rendeteli uomini e donne utili, perché ciò che date ai vostri figli, essi lo daranno ai loro. Tutto è una catena di realtà che si ripetono da una generazione all'altra. Siate responsabili in famiglia, perché sarete ritenuti responsabili dei vostri figli, non solo per la formazione che darete loro a livello intellettuale, ma anche spirituale e morale.

Non sono il vostro parroco che vi parla, non sono un prete come dite voi, come fanno i preti! Io sono Gesù di Nazareth, il vostro Dio e Signore, e vi chiederò rigorosamente conto di tutto, TUTTO. Perciò, prendete sul serio ciò che vi viene detto da questi messaggi, ora è il momento della conversione, di cambiare le vie storte che seguite con altre più sante e soprannaturali, non perdete il tempo che ancora avete per riconvertirvi, perché quando il braccio di Mio Padre cadrà, il terrore vi invaderà e capirete il tempo che avete sprecato e perso, ma sarà già troppo tardi. Io, Gesù, vi parlo e vi istruisco.


IL PECCATO

 


Che cos'è il peccato? È un'offesa a Dio.  

Si disobbedisce ai santi voleri di Dio, e si obbedisce ai voleri della carne, del demonio, del mondo. Il peccato ci fa calpestare i Comandamenti di Dio e ci fa amare le voglie dei nostri istinti e delle nostre passioni. «Il peccato - insegna il Catechismo - è un abuso di quella libertà che Dio dona alle persone create perché possano amare lui e amarsi reciprocamente» (n. 387).  

Il peccato porta disordine, squilibrio, rovina, nell'uomo e nelle cose, anche se il peccatore si illude di trovare un bene nel peccato.  

Basti pensare al primo peccato, quello di Adamo ed Eva. Dietro la seduzione di far diventare «come Dio», il peccato portò la rovina a tutta l'umanità e a tutto il creato (Gn.3).  

Perché il diluvio sulla terra? Per il peccato (Gn.6 e 7).  

Perché Sodoma e Gomorra incenerite? Per il peccato (Gn.1,1-29).  

Perché Tiro, Sidone, Corazin, Cafarnao e Gerusalemme furono distrutte? Per il peccato.  

Perché le guerre e le devastazioni fra i popoli? Perché in tante famiglie c'è l'inferno?  

Perché ci sono uomini che vanno all'inferno? Per il peccato. Sempre per il peccato.  

Avevano ragione alcuni Santi a tremare al sentir solo nominare la parola peccato.  

 

Il peccato mortale  

Il peccato è mortale, se l'offesa a Dio è grave; è veniale, se l'offesa a Dio è leggera.  

La sciagura più grande che possa capitare all'uomo è quella di commettere un peccato mortale. San Pio da Pietrelcina era solito esclamare «Sciagurato!» a chi si accusava di una colpa mortale. Nessuna disgrazia è paragonabile al peccato mortale. Anzi, sarebbe preferibile ogni altra disgrazia.  

Scrisse san Cipriano: «Osserva i guasti che cagiona la grandine alle messi, il turbine agli alberi, la pestilenza agli armenti e agli uomini il vento e la procella alle navi ... Essi non sono che una languida figura dei danni che il peccato porta all'anima nostra: esso distrugge tutti i frutti delle buone opere, corrompe tutte le nostre facoltà e guida l'uomo a morte sicura».  

Faceva benissimo, perciò, il piccolo e coraggioso san Domenico Savio, a sostenere la sua bella massima: «La morte, ma non peccati».  

La morte, infatti, è solo un fatto fisico che riduce il corpo dell'uomo a cadavere. Il peccato, invece, è un fatto spirituale che riduce l'anima dell'uomo a cadavere, fino a quando non si recupera la grazia con il sacramento della Confessione. Un cristiano con l'anima cadavere: ecco la mostruosità del peccato mortale.  

 

È spaventoso ...  

Per comprendere meglio la mostruosità del peccato mortale bisogna guardare al Calvario. Il peccato ha reso Gesù «l'uomo dei dolori» (Is.53,3), è costato la morte di Gesù sulla croce (1Pt 1,19; Ap.5,9), ha «trapassato l'anima» della divina Madre Corredentrice (Lc 2,35). E chiunque commette di nuovo il peccato mortale «crocifigge di nuovo il Figlio di Dio nel proprio cuore» (Eb.6,6).  

Per questo, il peccato mortale fa perdere all'anima la vita soprannaturale, ossia la grazia divina, le fa perdere i meriti e le virtù infuse, lasciandole solo la Fede e la Speranza; infine, le toglie la rassomiglianza con Cristo e le imprime l'immagine del demonio. È spaventoso!  

Aveva ragione santa Teresa d'Avila di dire che la visione di un’anima in peccato mortale l'atterrì al punto tale da supplicare Dio di interromperla.  

Ma quanti sono i cristiani in peccato mortale, che si rendono conto di avere un'anima cadavere e di somigliare a demoni? E come possono credere di amare Dio, di amare la Madonna, se con il peccato si dimostrano «odiatori di Dio» (Rm.1,30) e «trapassano l'anima» della Madonna (Lc 2,35)?  

  

Il peccato veniale  

Non bisogna farsi ingannare. Anche il peccato veniale offende Dio e rovina l'uomo, sebbene non provochi gli effetti disastrosi del peccato mortale.  

San Tommaso d'Aquino ci ammonisce: «Bisognerebbe piuttosto morire anziché commettere un solo peccato veniale»; e santa Gemma Galgani esclamava: «Mille volte la morte, piuttosto che commettere un peccato veniale».  

I Santi avvertono la bruttezza del peccato veniale secondo la misura del loro amore ardente a Dio. Per questo, diceva san Giovanni Crisostomo, sono pronti a temere più un'offesa leggera a Dio, che l'inferno stesso. Difatti, santa Caterina da Siena diceva di sé: «Vorrei essere piuttosto nell'Inferno senza peccato, che trovarmi in cielo macchiata di cosa lievissima che dispiaccia al Signore ...».  

Come faremo noi che ci macchiamo forse ogni giorno di colpe veniali, con tanta superficialità? Sappiamo stare attenti a evitare ogni malanno fisico (anche un raffreddore), e intanto non ci curiamo dei malanni spirituali (impazienze, bugie, negligenze) che offendono Dio e deturpano l'anima.  

Un giorno santa Francesca di Chantal volle mettere con le sue mani il cadavere di un lebbroso nella bara. Qualcuno tentò di impedirglielo, per timore del contagio della lebbra. Ma la Santa disse con decisione: «Non temo altra lebbra che il peccato!». Impariamo.  

  

La piccola Giacinta 

La più piccola dei tre pastorelli di Fatima, Giacinta, fu la più ardente vittima per i peccatori. Era diventata per lei una passione: salvare i peccatori dall'inferno, offrendo sacrifici di ogni specie. E andava alla ricerca di ogni sacrificio con industria sempre nuova.  

Incontrava i poverelli per la strada e dava a loro la sua colazione, restandosene digiuna fino a sera; aveva una sete ardente nel mese di agosto, e rinunciava a bere ad ogni costo; il fratello Francesco raccoglieva ghiande più dolci da un albero, ed ella gli raccomandava di darle le ghiande più amare, per offrire un sacrificio; aveva un brutto mal di testa, e il gracidare delle rane le dava un forte fastidio, ma ella impedì al fratello di disperdere quelle rane, per offrire un altro sacrificio in più.  

Dobbiamo imparare da questa fanciulla ad ascoltare le richieste della Madonna sulla necessità di salvare i peccatori dall'inferno, collaborando alla loro conversione con la preghiera e la penitenza.  

Padre Stefano Manelli


Gesù. Io sono il Capo e la Vittoria.

 


20 settembre 2024

(Dettato in spagnolo.) (NOTA: le note a piè di pagina non sono dettate dal Signore. La sorella li aggiunge. A volte per aiutare a chiarire al lettore ciò che la Suora percepiva riguardo al significato delle parole o delle espressioni, e a volte per trasmettere il tono con cui il Signore o la Beata Vergine parlavano).


Scrivi, piccolo fiore.

Ogni carisma, dono, che viene da Me produce frutti santi per tutti i Miei figli. Ogni dono è utile quando l'anima me lo riceve, perché Io possa mostrare come, quando e dove usarlo.

Sono gli strumenti di lavoro che ti do, gli strumenti necessari in base al lavoro che ti affido.

Non do nulla invano, bambini.

Ma, proprio come Io vi do la Mia Grazia e voi ne fate un uso improprio così tante volte, così i Miei doni sono respinti, ignorati, mal usati, travisati dall'orgoglio istigato da Satana.

E quando questi strumenti che vi do vengono troncati, anche le opere, le missioni che vi do, vengono troncate.

E quante missioni sono state così incomplete, inutili, e le vostre anime percepiscono questo disordine e vi fanno soffrire.

Anche questo si rinnoverà, figli, coraggio.

Ogni dono al suo posto, tutti lavorano per il fine che gli è stato concesso, tutti assistono alla salvezza dei Miei figli, alla loro guarigione, alla loro formazione, all'opera per diventare figli a pieno titolo dei Miei, uniti sempre più al Mio Cuore, alla Mia Volontà e alla Mia azione.

Tutto è in ordine, bambini.

Nel Mio Esercito di Luce sono presenti tutti i doni e i carismi, sia umani che spirituali, e per ciascuno di essi do la formazione e la Grazia necessarie per riceverli, offrirli a Me e usarli.

Figli, vedrete doni e Grazie mai visti prima, poiché i tempi e le situazioni che affronterete e affronterete ne avranno bisogno.

Quello che sta accadendo ora, figli, non è mai accaduto prima. Non dimenticarlo.

Ogni tempo richiede la sua grazia, la sua formazione e gli strumenti necessari per portare avanti la Mia Opera.

NON ABBIATE PAURA.

DIMORATE IN ME.

Vedete che la Mia Chiesa, che ho fondato sulle sante fondamenta degli Apostoli, e che anima dopo anima, mattone dopo mattone, ho costruito nel corso dei secoli, è stata infiltrata, ferita, sminuita.

L'ordine che ho posto in Lei per il bene di tutti i Miei figli è stato respinto.

E cosa resta, figli?

Tarlo. [1]

Questo è il motivo per cui provi tristezza, la Mia. Ecco perché provi orrore – il mio. Questo è il motivo per cui provate una santa ira quando vedete ciò che Mio Padre ha creato, contaminato e corroso, la Mia stessa ira.

Proprio come un albero i cui rami sono stati attaccati da parassiti che hanno consumato foglia dopo foglia, impedendo e deformando qualsiasi germoglio, e che finiscono per seccare e danneggiare il tronco principale, esponendolo a piaghe e malattie ancora più grandi, vedete cosa è successo nella Mia bella Chiesa: la piaga dell'orgoglio, della mancanza di Fede, e l'idolatria si è insinuata nei rami del Mio Albero, che dovrebbe produrre solo frutti abbondanti, nutrienti e pieni di vita, ombra e riparo, e il costante ricordo dell'Amore provvidente del vostro Dio.

Bambini, le piaghe più pericolose e disastrose sono quelle che entrano impercettibilmente, si sviluppano nel buio e nel nascondiglio, e crescono e crescono. E quando li vedi finalmente spuntare in superficie, quanto sono già estesi, impossibili da sradicare se non attraverso le misure più estreme.

Una potatura totale, fino alla radice.

Figli, ricordate le parabole dei fichi. [2]

Non scandalizzatevi per quello che vi dico, per le Mie Parole di correzione, per la VERITA' che vi mostro PER AMOR VOSTRO.

Figli, voi fate parte del Mio Corpo Mistico. Parte vivente della Mia Chiesa. IO SONO IL TUO CAPO. Io IO SONO LA PIETRA ANGOLARE SENZA LA QUALE TUTTO CROLLA. [3]

Ricordate le parole del Mio Paolo, che ammonisce e corregge i Miei figli che dicono: "Io sono di Paolo", "Io sono di Apollo..."[4]

TU SEI MIA.

NON DIMENTICARLO.

TU APPARTIENI ALL'AGNELLO SCANNATO CHE TI HA REDENTO CON IL SUO SANGUE[5]

TU APPARTIENI AL TUO GESÙ. [6]

Non stupitevi quindi se vi dico che la posizione – la responsabilità – che ho istituito per nutrire, guidare proteggere le Mie pecore, è stata presa con la forza da uno che NON È IL MIO.

SOLO IO POSSO DIRE QUESTO, FIGLI. IO, CHE SCRUTO OGNI CUORE e AL QUALE NULLA RIMANE NASCOSTO.

E SOLO IO POSSO – E VOGLIO – ALLONTANARE GLI IMPOSTORI, le nefaste piaghe che si sono infiltrate, preparando la strada all'uomo della perdizione, che sarà presto svelato davanti alle nazioni.

Voi che avete ricevuto il Mio avvertimento dentro di voi, che avete portato questa conoscenza e che avete sofferto nel Mio Nome vedendo il Mio Santo Corpo ancora una volta tradito, vi ringrazio, figli. La vostra sofferenza, unita alla Mia, otterrà misericordia per molti.

Voi, figli, per i quali queste parole sono nuove, dure, penetranti – e che vi confondono – vi dico:

ABBI FIDUCIA NEL TUO GESÙ.

ABBI FIDUCIA NEL TUO ABBA.

CONFIDATE NELLA SANTA LUCE DEL NOSTRO SANTISSIMO SPIRITO.

Non siete voi che dovete dare luce a questi tempi e a ciò che sta accadendo. Il vostro pensiero, figli, è troppo limitato e ferito dalla fetida confusione del nemico.

SONO IO CHE VI DO LA LUCE, FIGLI. [sorriso dolce]

NON DIMENTICARLO.

IL TUO GESÙ TI DONA LA LUCE DI CUI HAI BISOGNO ORA PER COOPERARE AL PIANO DEL NOSTRO ABBÀ, DEL NOSTRO MISTERO. PIANO D'AMORE E DI MISERICORDIA che si dispiega di età in età, guidando, illuminando, purificando i Miei figli, la Mia Chiesa.

RIMANI IN PACE NEL MIO CUORE. Non abbiate paura.

Figli, quanto più dovete vedere, come Io ho visto i Miei Apostoli e i Miei discepoli barcollare, fuggire, rinnegarmi; per vedere "in rovina" ciò che ho raccolto, formato, amato con tanta cura e Amore.

Ma figli, nel mio sguardo dalla Croce c'era anche la Pace che ciò che stava accadendo era necessario, e che avrei visto i Miei eletti purificati da tutto il loro orgoglio, dal loro pensare e procedere umano, pronti per il bacio del Fuoco Divino che avrebbe finito di trasformarli completamente.

Miei piccoli che Mi amate, vi dico queste parole affinché ricordiate che dopo la purificazione della Mia Chiesa, dopo la Mia Riconquista, la vedrete rinnovata, completamente purificata, piena di Luce, piena dell'abbondanza della Mia Grazia, proprio come è fluita dal Mio Cuore quando è stata trafitta.

Sì, figli, il marciume è arrivato così in alto e così in profondità che l'opera di purificazione SOLO IO POSSO FARLA. E TU CON ME.

IO, IL VOSTRO CAPITANO, E VOI, I MIEI SOLDATI.

IL MIO ESERCITO LUMINOSO – Portando in sé la Luce della Fede, della Speranza, della Verità – la Spada che tutto vince.

La VITTORIA è vinta, bambini, ma voi dovete vivere la battaglia.

In riparazione, in offerta, in sacrificio.

UNITI A ME.

COME HO RIPARATO per te. COME SE MI FOSSI OFFERTO AL PADRE. COME SE AVESSI SACRIFICATO TUTTO PER OBBEDIRE E COMPIERE L'OPERA DI MIO PADRE, la salvezza di tutti i Suoi figli.

Rimanete in Me. Non abbiate paura.

Tutto subirà un tremore come non puoi immaginare, crollerà così tanto che pensavi [fosse] perenne.

NON ABBIATE PAURA. GUARDAMI.

Ricordate che ogni "vittoria" del Nostro nemico è APPARENTE. PROVVISORIO. Più transitorio della nebbia mattutina.

IO SONO LA VITTORIA.

IO SONO.

NON CE N'È UN ALTRO.

Siate in pace, figli. Vedo i vostri cuori, vedo il vostro dolore, le vostre paure e dubbi, la vostra angoscia.

PORTATELE ME. DEPOSITALI NEL MIO CUORE.

Ripeti il mio nome.

"DIO CON NOI".

Ripetilo e sii in pace.

Mia Madre vi protegge con il Suo Santo Manto e Io vi copro con il Mio Sangue.

NON ABBIATE PAURA.

GUARDAMI.

IL TUO GESÙ TI AMA.

[sorriso dolce, come se ci incoraggiasse]


[1] Lo disse così seriamente, che mi sembrarono parole molto pesanti, come se scendessero come una tonnellata. Terribili a causa del loro significato.

[2] Nei Vangeli ci sono tre menzioni del fico come esempio o simbolo: la parabola del fico che non ha ancora dato frutto, ma che viene curato un altro anno nella speranza che porti frutto prima di essere tagliato (Lc 13,6-9); il fico che appassisce dopo essere stato maledetto da Gesù perché non porta frutto (Mt 21:18-22; Mc 11,12-24); e il fico usato come analogia da Gesù per leggere i segni dei tempi (Mt 24:32-35; Mc 13,28-31; Lc 21,29-33). Quest'ultimo esempio fa parte di un discorso più lungo che si ripete in tre dei quattro Vangeli, un discorso estremamente importante che ci dà molta luce per questi tempi.

[3] Questo richiamo a Gesù, detto in modo così semplice, l'ho percepito come molto pieno di luce e di significato. E anche se non riesco a esprimere a parole ciò che percepisco (e ragazzi, ci ho provato!), voglio almeno comunicare, per valorizzare, l'importanza che ho percepito in queste Parole. Sembrano così semplici e ovvi, ma mi sembra che ci siano alcune lezioni importanti da ricordare in essi sul tema dell'autorità all'interno della Chiesa.

Sento che con queste parole Egli sta cercando di ricordarci che Lui è il Capo, il Padrone e il Signore della Chiesa. E che, anche se la cattedra di Pietro è per il momento usurpata, e con essa gran parte dell'attuale gerarchia è compromessa, ciò non significa che la Chiesa sia senza capo o leader. IL CAPO È GESÙ. L'ufficio del papa è quello di vicario, cioè colui che rappresenta il Capo, ma non è il Capo. E che, se il Vicario si separa dal Capo, non è più Vicario del Capo, anche se apparentemente continua ad agire come tale.
Il Capo è al di sopra di TUTTA la Chiesa: la Militante, la Purgante, la Trionfante. Ecco perché la promessa di Gesù, che "le porte dell'inferno non prevarranno su di essa (la Chiesa)", è ancora valida, anche se per un breve periodo la Chiesa militante, che è ancora qui sulla terra, è in parte usurpata e infiltrata.

Un'altra cosa che percepisco riguardo alla "struttura" e all'autorità nella Chiesa, è l'importanza e il parallelismo tra ciò che la Chiesa ha vissuto dal Venerdì Santo dopo la morte di Gesù, alla sua risurrezione, alla triplice confessione di fede di Pietro, e ciò che la Chiesa sta vivendo in questi tempi. Gesù era morto ed era stato deposto nel sepolcro; Pietro lo negò e fuggì, gli Apostoli erano dispersi e confusi. L'autorità e la struttura "visibile" della Chiesa nascente era, sotto ogni vista umana, scomparsa, scossa, distrutta. E cosa resta? Un piccolo gruppo si riunì intorno a Maria Santissima, condividendo il Suo Dolore, la terribile e tremenda prova della Fede e l'agonizzante attesa prima della Risurrezione e del compimento delle Parole di Gesù.

Nonostante tutto ciò che ho appena scritto, mi è difficile esprimere a parole tutto ciò che queste semplici parole di Gesù nel Messaggio mi fanno venire in mente, perché non possiedo un vocabolario teologico esteso né ho molte conoscenze, e posso certamente sbagliarmi. So solo che il Capo non ci abbandona.

[4] 1 Corinzi 3:4-9. L'intero capitolo è utile.

[5] Detto con grande enfasi.

[6] Per dirla in modo più blando. Una cosa che potrebbe passare inosservata, ma che mi è sembrata un segno del suo amore, tanto delicata è che dice: "Tu sei del tuo Gesù". Come a sottolineare che si tratta di un Amore e di un abbandono reciproco.

Suor Amapola