giovedì 3 ottobre 2024

TRATTATO DELLO SPIRITO SANTO

 


I Principi della Città del bene.

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Non bisogna dunque illudersi: l’ordine meraviglioso che ci colpisce nella natura e soprattutto nel firmamento, è dovuto non al caso, non alla forza delle cose, non a leggi immutabili, ma all’azione continua dei prin­cipi della Città del bene.1 Sotto gli ordini del loro re, essi conducono gli immensi globi che compongono la splendida armata dei cieli, come tanti ufficiali condu­cono i loro soldati, come i capi del treno conducono le'terribili macchine; con questa differenza che gli ul­timi possono ingannarsi, i primi giammai.

A malgrado della spaventosa rapidità che imprimono a queste masse gigantesche, essi le mantengono pero nella loro orbita, facendo percorrere ad ognuna la sua ruota con una precisione matematica. Un giorno solamente, che sarà l’ultimo dei giorni, questa magnifica armonia sarà rotta. AH’avvicinarsi del giudice supremo, allorché tutte le creature si armeranno contro l’uomo colpevole, i potenti conduttori degli astri, rovesceranno 1’ ordine del sistema planetario, allora le nazioni, inorridiranno di timore nell’aspettativa di ciò che deve succedere.2

Sull’uomo : In virtù della stessa legge di subordina­zione gli esseri spirituali di un ordine inferiore sono sottomessi all’azione degli esseri spirituali di un ordine superiore. Così l’uomo è soggetto corpo e anima, alle potenze angeliche e gli angeli non sono a lui soggetti. 

Bisognerebbe scorrere tutta la Scrittura qualora si vo­lessero riferire le diverse operazioni degli angeli sul corpo dell’uomo.

Citiamo soltanto l’esempio del profeta Abacuc tra­sportato da un angelo dalla Palestina in Babilonia, a fine di portare il suo nutrimento a Daniele rinchiuso nella fossa coi leoni. Citiamo altresi l’esercito del re d’Assiria Sennacheribbe, del quale cent’ottantacinque mila uomini sono tagliati a pezzi da un angelo in una notte. Ricordando questo fatto a proposito delle do­dici legioni d’angeli che Nostro Signore avrebbe po­tuto chiamare intorno a sé nell’orto degli Ulivi, san Cri­sostomo esclama con ragione: « Se un angelo solo ha potuto mettere a morte cent’ottantacinque mila soldati che cosa non avrebbero fatto dodici legioni d’angeli?1 » 

Si potrebbe aggiungere il passo cosi noto dell’angelo sterminatore, al quale pochi istanti bastarono per fare perire tutti i primogeniti degli uomini e degli animali nel vasto regno d’Egitto.

Quanto alla nostra anima, gli angeli possono eserci­tare, e in realtà esercitano su di lei una azione a quando a quando ordinaria e straordinaria, di cui è difficile mi­surare la potenza. L’intelletto deve ad essi i suoi lumi più preziosi. « Le rivelazioni delle cose divine, dice il gran san Dionigi, giungono agli uomini per mezzo degli an­geli. 2 »

Monsignor GAUME

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