sabato 31 dicembre 2022
La missione sacerdotale di Conchita
SANTIFICANDOSI NELLA MISSIONE COMUNE
La comunione ci lancia nel cuore del mondo, è la Pentecoste, perché la missione ci libera dal soffocamento. Tutta la vita di Gesù è stata "incarnazione ed esodo", la sua vita è stata "pubblica", quella di "uno dei tanti". Gesù ha vissuto nel cuore del mondo, è stato l'uomo della solidarietà, e quindi la Chiesa (tutti noi) vive il suo stesso impegno missionario.
Noi pastori siamo chiamati ad essere pastori, ad impegnarci, ad accompagnare il popolo, ad evangelizzare con una dimensione sociale, ad essere missionari senza frontiere e ad essere ciò che siamo: in questo sta la nostra santificazione, e i sacerdoti ci aiutano "da queste prospettive ad essere ciò che siamo chiamati ad essere", e lo facciamo camminando insieme, nella responsabilità comune. I laici, per volontà del Signore, delineano l'identità del sacerdote nella comprovata necessità del suo ministero. La comunione, allo stesso modo, suggerisce la diversità, ma anche la complementarietà, per il bene degli altri e per il bene del corpo. È l'opposto di uniformità, ghetto, monopolio e rivalità.
Ma comunione e missione si completano e si condizionano a vicenda. La Chiesa sta "camminando". La nostra comunione condiziona in larga misura la qualità della missione: "che siano una cosa sola perché il mondo creda" (Gv 17,21).
Pertanto, deduciamo che il profilo corretto del (santo) pastore, del sacerdote, si delinea anche dal terreno del laicato adulto. L'ora dei laici segna l'ora dei sacerdoti.
Infatti, non serviamo bene il Regno e il Vangelo se i laici intorno a noi sono ridotti o difettosi nella loro statura, nella loro altezza, "fino alla statura di Cristo" (Ef 4,13). Il laico adulto ristabilisce la santificazione del presbitero, ci dà la nostra misura.
La comunione richiede corresponsabilità e quest'ultima esige dialogo e accompagnamento, affinché nascano "pastori secondo il cuore di Dio".
E non c'è dubbio che i laici contribuiranno in modo unico a formare il cuore del sacerdote e la disposizione del pastore in questa fase della nuova evangelizzazione.
Manuel Rubín de Celis, M.Sp.S.
Carenze e carestia - La carestia arriverà all'improvviso
Amati figli, le piaghe saranno numerose come i peccati del mondo, ci saranno terremoti e alluvioni e voi ancora non comprendete gli avvertimenti del Cielo.
Figli miei, non stancatevi di fare scorta perché vi dico ancora una volta che la carestia verrà all'improvviso.
Figlioli, i tempi della prova saranno pesanti, ma dovete pregare e sollevare il morale. Pregate per la Chiesa.
Figli amati, siate fiduciosi perché il nuovo tempo non è molto distante, sarà un tempo di amore, di pace dove non ci sarà dolore, ma solo gioia e finalmente opererete solo per il bene.
Trevignano Romano – Messaggio della Vergine Maria a Gisella Cardia, 5 novembre 2022.
Preparatevi per l'anno che vi attende. L'intensità di tutto ciò che sopportate aumenterà di giorno in giorno.
Come dimorate in me
Figli miei, preparatevi per l'anno che vi attende. L'intensità di tutto ciò che sopportate aumenterà di giorno in giorno. Vivete in un momento molto difficile, e solo io posso rendervi le cose più facili. Se dimorerete in Me, Io farò questo.
Se camminerai a stretto contatto con me, ti insegnerò ad attingere tutto ciò di cui hai bisogno da me e dalla mia presenza. Io sono tutto ciò di cui avete bisogno, anche se pochi dei miei figli se ne rendono conto. Molti dei miei figli cercano ancora il mondo e la sua ricchezza, anche se io offro loro molto di più.
Tutto ciò che sognate può ancora essere vostro, figli miei, se solo credete che possa essere possibile.
Glynda
“So a chi ho creduto.”
Santa Veronica Giuliani
FEDE (fiducia – abbandono in Dio)
“Io credo”: questa sola parola ha orientato tutta la vita di Veronica. Dio non è più estraneo, non è un’idea o una filosofia, è una persona con cui, nella fede, entriamo in un contatto vivo e profondo, capace di dare un senso nuovo a tutta la nostra esistenza. Con san Paolo Veronica può affermare: “So a chi ho creduto.”
64- Il Signore mi ha rimproverato: perché io non opero con pura fede, come Lui mi fa capire, volendomi in quest’esercizio. Ho sentito qualche effetto speciale, quando ho fatto qualche opera con vera fede. Così, per esempio, mi è successo qualche volta quando mi è stata richiesta qualcosa sopra le mie forze e mi sembrava impossibile. Nello stesso tempo mi sentivo ravvivare la speranza e la fede in Dio e facevo quell’opera con facilità. Questo atto mi dava tal vigore e mi apriva una strada più segreta: perché la fede fa crescere la virtù e avvalora ogni nostra operazione, in noi e coi prossimi. (D II, 732)
65- Questa fede pura è un atto di amore, il quale tiene l’anima così unita a Dio, che tutto quello che si fa, si opera, si pensa, mai ci allontana da Dio; anzi, ci pone tutti in Dio e si sta in Lui, come appunto sta il pesce nell’acqua. Do questa similitudine, per far capire quello che io provo in me. Il pesce, stando nell’acqua, qui ha la sua vita, e, se esce fuori di essa, muore; così mi pare ora di provare in me. Questa pura fede tiene il mio spirito così unito a Dio, che, qualche volta, mi sembra di nuotare in questo mare d’immensa bontà, misericordia e amore. Qui trovo la vera vita; qui mi ravvivo di nuovo a nuova vita; qui mi stabilisco di non voler altro che il volere di Dio; e questo lo voglio, per vivere in Lui e con Lui. Ma, per venire a questo, bisogna che io mi serva continuamente di questa pura fede. Senza di essa, sono appunto come il pesce fuori dell’acqua. (D II, 1139)
66- Il Signore mi rinforza e mi dona tanta fede, che vedo, come da una fonte vivente, scaturire quell’acqua purificante della divina presenza, che, a poco a poco, mi innaffia sì da sentirmi circondata da questa fonte di vita. Da tutti i lati mi sento circondare. Alla fine, mi sembra di essere in mezzo al mare. Non vedo più nè principio nè fine: allora sì che sempre più nuoto nella nave della divina presenza, la quale si fa così intima alla mia mente, che sembra che mai più abbia da partirsi. (D I, 447)
67- Se vi è qualche male questo è nostro, e non vi ha che fare Dio; se vi è qualcosa di bene, è di Dio; e sono tutte opere che Dio compie, mediante la sua potenza. Dico, col mio S. Paolo: Omnia possum, con quel che segue; e, dicendo così, nonostante mi trovi inabile e senta di non poter muovere un dito, nell’atto stesso mi sento rinvigorire tutte le membra dalla potenza di Dio e pare di sentire Dio operante in me, che mi tiene sempre in atto di pura fede: cioè talmente occupata con Lui, che altro pensiero non ho, che far tutto, con ogni purità di coscienza e puramente per Dio. (D II, 1137)
Silvia Reali
Ti sei mai fermato a riflettere sul fatto che Gesù ha dato la vita per te, è nato per te, è misericordia per te? Ti sei mai dato il valore che Gesù ti dà, ti ami come Gesù Cristo ti ama?
Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais nella notte di Natale
24 dicembre 2022
Oggi siete qui vivendo la spiritualità del Natale, una cosa che molti non vivono più. La fede è la maggiore ricchezza che abbiamo nella vita, è il maggiore tesoro che Dio ci ha dato. Attraverso la fede possiamo vedere l’essenza di tutto il nostro cammino e la presenza di Dio lungo il cammino di ciascuno di noi. La fede muove gli uomini, la fede trasforma la vita degli uomini, la fede ha il potere di guarire, la fede ha il potere di liberare, di esorcizzare, la fede ha il potere di darci il potere più grande di tutti i poteri, che è poter stare nella grazia di Dio. E oggi l’uomo ha dimenticato questo dono così bello che è la fede.
Perché il Natale è la risposta della quale abbiamo bisogno affinché i nostri giorni diventino più belli, è la nascita del nostro Salvatore. Gesù ha fatto in modo che tutto nella nostra vita si trasformasse, ha fatto comprendere alla famiglia che l’amore supera tutte le difficoltà e vince tutti gli ostacoli. La nascita del nostro Salvatore è stata la testimonianza viva dell’amore di Dio, della misericordia di Dio, della bontà di Dio.
E noi oggi, nel silenzio della notte di Natale, abbiamo la grazia di vivere questo in una Fraternità così semplice, in un luogo così piccolo, ma che diventa gigante per la presenza dell’amore di Dio. A Natale Gesù ci dà sempre un dono: Egli è il nostro dono. Ecco perché voi state venerando il Bambino Gesù di Praga (oggi, nella cappellina dedicata a S. Anna e S. Gioacchino, è stata portata una statua del Bambino Gesù di Praga): così dolce, così Re, così semplice, ma così potente. Egli è colui che proteggerà voi, la vostra missione, questa Fraternità della quale fate parte, e nella quale spesso il demonio – con la sua ira, con la sua cattiveria – cerca di dividervi, cerca di avvelenarvi.
Quante volte vediamo le trappole del demonio che ci impediscono o vogliono impedirci di fare quello che il Bambino Gesù vuole da noi e per noi! Che l’amore vinca! Non permettiamo che la sofferenza sia più grande dell’amore. Anche quando la battaglia sembra essere più pesante delle nostre forze, l’amore sempre ci sosterrà, ci renderà forti per vincere.
Nel momento attuale dell’umanità, se non ci sarà amore non ci sarà vittoria. Ecco perché questo Bambino Gesù è venuto a fare unità con noi, a farsi unione in mezzo a noi. Noi siamo qui davanti alla maggiore ricchezza, che è la ricchezza della fede, la ricchezza di vivere la fede. Quando vivi la fede, vivi l’essenza di ciò che ti rende grande e ti fa crescere. E oggi vediamo l’essenza di ciò che è il nostro Salvatore. Gesù è nato così piccolo, nella semplicità, è diventato Re nella semplicità, è stato incoronato non con una corona d’oro ma con una corona di spine, è morto per te. Egli ti ha dato la vittoria che è la salvezza, Egli ci ha lasciato la vittoria. Ecco perché incoroniamo il Bambino Gesù con la corona d’oro più grande, che è il nostro amore.
Oggi abbiamo la felicità di essere mossi dalla fede e sapere e sentire che San Gioacchino e Sant’Anna sono stati così speciali per il compimento del piano di Dio, affinché il piano di Dio si compisse nella nostra vita, soprattutto nella vita della Madre Immacolata che è qui con voi in questo momento. San Giuseppe è stato scelto da Dio e così anche io Maria, Madre di Dio. E oggi, dopo aver sperimentato la grazia della salvezza, possiamo sentirci privilegiati, abbiamo il privilegio maggiore di tutti, che è sentire il sapore della vittoria di Dio, dell’amore di Dio per noi. Ecco perché abbiamo questo dono di Dio che è la famiglia, questa grazia di Dio che è essere famiglia. Per questo il nostro Natale ha l’essenza del Bambino Gesù, ha il lievito dell’amore del Bambino Gesù.
Non viviamo soltanto un giorno di Natale, ma riflettiamo sull’essenza del Natale. Abbiamo la certezza dell’Eucarestia, la certezza che Gesù nutre e fortifica ogni cuore e anima. Abbiamo la grazia di unirci e attraverso l’unione costruire realmente ciò che nel mondo oggi dev’essere costruito, che è la fraternità, la famiglia. Riscattare tutto questo prezioso tesoro che molte volte l’uomo dimentica di amare e valorizzare.
Per questo vi chiedo, come Madre del Bambino Gesù e Madre vostra: amatevi di più gli uni gli altri, rispettate il vostro prossimo, sapendo che Gesù è presente nel suo cuore; prestate servizio come testimoni di un’opera viva, siate più umili, riconoscete che l’umiltà è la maggiore ricchezza che l’uomo può avere nella vita. Se l’uomo è umile, ottiene tutte le vittorie nella sua vita. La vittoria maggiore di un uomo sta nella sua umiltà: il grande vincitore è sempre umile e mite di cuore. Così è Gesù. Allora siate sempre umili, fate oggi questa riflessione sull’umiltà, sulla grazia di essere umili, di corrispondere veramente ai disegni del Padre, di costruire realmente la volontà di Dio. Perché oggi manca molto l’umiltà, figli. Manca il piegare le ginocchia davanti all’umiltà di Gesù Cristo e riconoscere che dobbiamo fare ancora molto per essere esempio di ciò che Gesù Cristo è esempio per noi. Soprattutto manchiamo della sua umiltà. Quanta mancanza di umiltà, quanta mancanza di sapienza, di perdono! Soprattutto di perdono.
Quello che Dio vuole è che ciascuno valorizzi se stesso con il valore che ha per Dio. È un grande valore quello che tu hai per Dio! Ti sei mai fermato a riflettere – soprattutto in questo tempo in cui stiamo vivendo la spiritualità del Natale – sul fatto che Gesù ha dato la vita per te, è nato per te, è misericordia per te, è il Gesù Bambino di Praga per te? Ti sei mai dato il valore che Gesù ti dà, ti ami come Gesù Cristo ti ama? Riuscite davvero ad assorbire questa grazia celeste, figli?
Perché a volte ascolti un bel messaggio ma non lo metti in pratica. Il messaggio di Gesù per noi, fin dall’Annunciazione dell’Angelo, fin dalla preparazione di San Gioacchino e Sant’Anna, fu che ogni cuore fosse preparato per i disegni del Padre. È necessario essere testimoni, è necessario abbracciare la croce. L’uomo vuole tanto il Cielo ma non vuole la croce! Gesù ha voluto la croce, Egli non chiese il giubilo, Egli volle la croce, abbracciò la croce, amo la croce ed è morto sulla croce per darci la vittoria. Allora che in questo Natale ogni cuore rifletta su questa presenza della croce, della battaglia, delle lotte, delle difficoltà, delle spine che incontri sulla tua strada. Oggi in questo tempo di Natale, quanti stanno vivendo un Natale di lacrime perché non hanno al loro fianco le creature che più amavano: i loro genitori, i loro figli, la loro famiglia, i loro fratelli. Ma questo non dev’essere per te motivo di vivere un Natale triste: tutti siamo del Padre; Gesù è morto per condurci in Cielo; la morte non è la fine!
Per questo, vivi un Natale di pace, un Natale di benedizioni. La festa del Natale è più grande delle festività umane, terrene, dei banchetti. La festa di Natale è accogliere una luce. Pensa a quanto il mondo oggi ha bisogno di accogliere questa luce! Il mondo è nelle tenebre, è in guerra, nella malattia, nel dolore spirituale. Il mondo e le nazioni sono divise, le famiglie sono distrutte. Quanto l’umanità ha bisogno della luce di questo Natale! Quanto l’umanità ha bisogno di seguire questa stella che ci condurrà all’essenza del Natale! Voglio dirvi, come Madre, che oggi questa stella è il sole maggiore, è Gesù, è lo Spirito Santo, è l’amore del Padre, è tutta la bontà di Dio, sono gli angeli, sono i santi, è la Chiesa, è la famiglia, è la fraternità!
Qui abbiamo la grazia di vivere un banchetto spirituale. Dio provvederà sempre anche a darci il banchetto terreno. Gesù ha detto: “Io sono il pane vivo disceso dal cielo” e tutti avranno in abbondanza quando avranno fede e fiducia. Niente mancherà loro. Egli moltiplicò i pani e diede da mangiare a tutti coloro che avevano fame. Ma il Pane supremo è Gesù, il maggiore banchetto è Gesù. Allora il maggiore regalo di Natale è Gesù. Ma Gesù è così buono che ci insegna a donare e ricevere doni. Ecco perché voi avete fatto di questa piccola cappella dedicata a San Gioacchino e Sant’Anna una cappella ancora più grande, con un dono grandioso che è questo bel Bambino Gesù: ogni volta che guarderete questa bellissima statua del Bambino Gesù vi ricorderete che Egli è il Re di questa Fraternità, è Colui che guida questa fraternità. Egli vuole incoronarvi con il suo amore e sentirsi incoronato con il vostro amore.
Ecco perché il Natale è sempre un dono, ecco perché riceviamo dal Cielo sempre un dono e oggi possiamo dire che siamo benedetti da questo dono che è Gesù. Abbiamo la felicità di vedere Gesù che continua a moltiplicare i pani, perché questa Fraternità vive la provvidenza di Dio, questa provvidenza che si moltiplica. Attraverso la fede e la preghiera, niente vi mancherà.
E che famiglia bella siete diventati! Che bella famiglia di Gesù siete! Ognuno è venuto per fare qui l’unità tra i popoli. Non importa da quale nazione arrivi, da quale parte del Brasile arrivi, tutti qui sono uguali, tutti sono amati da Gesù, tutti sono importanti per la Madre di Gesù, tutti sono importanti per San Giuseppe, tutti sono importanti per San Gioacchino e Sant’Anna. Tutti voi siete importanti per il piano di Dio, per l’opera di Dio, per il Regno di Dio. Tutti voi qui siete le pietruzze vive delle quali Gesù Cristo disse: la mia Chiesa non è quella fatta di mattoni ma quella fatta di uomini, donne, giovani e bambini.
Gesù è nato perché Egli ama voi giovani, ama voi bambini, ama voi missionari, ama voi padri, ama voi madri. Egli ti ama tantissimo! Egli ama voi sacerdoti, ama voi servi di Dio che oggi dedicate la vostra vita a una vita vocazionale. Gesù ti ama. Allora avete una ricchezza, la ricchezza di poter vivere il Natale con la grazia dello Spirito Santo.
In questo momento vi invito a ricevere la benedizione della Madre di Gesù, colei che vi portò Gesù e che continua a portarvi Gesù.
in questo momento la Madonna benedice tutti
Dovete essere fraternità viva, testimoni vivi, perché il mondo avrà sete di luoghi in cui incontrare realmente il Cielo sulla terra. Ecco perché io Maria vi dico e vi chiedo: Gesù brillerà sempre in questo presepio vivo che è la Fraternità e si prenderà sempre cura di voi, quindi non permettete che il demonio vi tolga questa felicità, figli.
Ognuno qui è importante per questo Bambino Gesù e questo Bambino Gesù è molto importante per noi. Allora vogliamo amare, glorificare e adorare questo Dio Bambino. A Dio ogni onore ed ogni gloria per sempre!
Chiedo al Bambino Gesù di benedire i fiori – perché oggi è la notte, il giorno del Bambino Gesù – gli chiedo di benedire i fiori per la guarigione e liberazione dei malati nel corpo e nell’anima.
Ecco la Serva di Dio, la Madre di Dio, che benedice anche coloro che oggi compiono gli anni, che festeggiano il compleanno in un giorno così speciale: che Dio vi dia molta pace e amore.
venerdì 30 dicembre 2022
FINE DEI TEMPI - Coronavirus e vaccino - I blocchi draconiani e le restrizioni Covid sono opera di Satana.
Mio caro figlio, oggi ti appaio nella festa della Mia Immacolata Concezione per un messaggio molto importante ai Miei figli di tutte le età! (…) Come figli e discendenti di Adamo ed Eva, siete nati in questo mondo macchiati dal peccato originale dell'umanità, ma attraverso la vostra adesione ai Dieci Comandamenti, potete lottare per una vita senza peccato e ottenere la salvezza eterna nei Regni dei Cieli . (…)
Nelle vostre scuole, l'isteria climatica è opera di Satana; la teoria critica della razza è opera di Satana; la confusione di genere è opera di Satana; il globalismo del nuovo ordine mondiale è opera di Satana; l'attivismo pro-aborto è opera di Satana; e i blocchi draconiani e le restrizioni Covid sono opera di Satana. (…)
Infine, nei loro atti demoniaci più oltraggiosi contro i bambini, i servitori di Satana hanno usato la loro pandemia pianificata per negare ai vostri figli il diritto all'istruzione, mascherandoli e allontanandoli socialmente per addestrare i vostri figli a essere conformi per diventare futuri schiavi del loro nuovo ordine mondiale. (…)
Messaggio di Nostra Signora dell'Immacolata Concezione a Ned Dougherty (USA), 19 dic. 2022.
C'è così tanta confusione, disturbo e disordini nel mondo, e così tante persone credono di avere le soluzioni ai problemi.
Messaggio di anniversario di Nostra Signora di Emmitsburg a Gianna Talone-Sullivan, 19 dicembre 2022
Mio caro piccolo, sia lodato Gesù!
C'è così tanta confusione, disturbo e disordini nel mondo, e così tante persone credono di avere le soluzioni ai problemi. Non perdete la vostra attenzione su Gesù in mezzo a questo. Dategli tutto; i tuoi dubbi, il dolore, i dolori, le speranze e i sogni. Non sarà da meno in generosità.
Ricorda che la protezione più importante che puoi ricevere è ricevere l'Eucaristia ogni giorno quando possibile, pregare il rosario e partecipare all'adorazione eucaristica. Rimanete in silenzio per poter ascoltare ciò che Gesù vi sta dicendo. Fidatevi di Lui, abbiate Fede, ed Egli vi concederà la Sapienza, perché attraverso la Fede tutte le cose sono possibili.
Dio Padre vi ha scelti e ha creato la vostra anima per glorificare mio Figlio. L'affetto e l'Amore speciale di Gesù sono su di voi. Nel corso della storia, Gesù ha mostrato un affetto speciale per certe anime preziose. Rimanete vicini a Lui e continuate ad amarLo nel modo in cui lo fate. Egli vi terrà al sicuro e provvederà. San Giuseppe è stato considerato il vostro protettore e vi guiderà sempre, proteggerà e assisterà con provviste.
Come regalo per voi in questo, il vostro anniversario delle mie visite è una poesia speciale per voi e tutti i miei figli intitolata "Un'anima semplice".
Grazie per la vostra lealtà e risposta alla mia chiamata nel corso degli anni.
Ad Deum
UN'ANIMA SEMPLICE
Un'anima semplice vede solo la Santa Volontà di Dio.
Messaggi importanti dell'unica apparizione della Sacra Famiglia registrati nella storia
Tredici apparizioni nel 1944 a una bambina di 7 anni.
Il 13 ottobre 1917, il Miracolo del Sole avvenne durante l'ultima apparizione della Madonna a Fatima.
E quell'ultimo giorno san Giuseppe apparve ai tre pastorelli, portando in braccio il Bambino Gesù, accanto alla Vergine.
San Giuseppe e Gesù Bambino hanno tracciato con mano il segno della croce, benedicendo il mondo.
Era stata l'unica apparizione famosa in cui la Sacra Famiglia aveva acquisito un posto di rilievo.
Ma c'è stata un'apparizione successiva in Italia, in cui il ruolo centrale è della Sacra Famiglia e i messaggi sono legati alla Famiglia.
Qui parleremo di queste apparizioni del 1944 a una bambina di 7 anni, dei messaggi che sono stati dati lì e delle persecuzioni che l'apparizione ha subito, fino ad oggi quando è stata riabilitata.
Secondo Benedetto XVI, "sbaglieremmo a pensare che la missione profetica di Fatima sia compiuta".
E una prova avvenne nel 1944 con le apparizioni di Ghiaie de Bonate, l'"epilogo di Fatima".
Dal 13 maggio 1944 al 31 maggio ci furono tredici apparizioni ad Adelaide Roncalli, sette anni.
Con fenomeni al sole e presenza di 350 mila persone nell'ultimo giorno.
Più di tre milioni di pellegrini sono venuti da ogni parte in diversi tipi di media.
La parrocchia di Ghiaie de Bonate si trova nella diocesi di Bergamo, nel nord Italia.
Lì la Madonna è apparsa con San Giuseppe e il Bambino Gesù, ma è stata Lei a dare i messaggi.
Ogni visita è stata preceduta da due colombe bianche, che in seguito faranno parte della statua di questa apparizione.
In queste apparizioni sono stati registrati miracoli solari come a Fatima, che sono stati visti anche nelle città vicine.
E proprio come le apparizioni di Fatima si sono verificate verso la fine della prima guerra mondiale, quelle di Ghiaie de Bonate erano circa la fine della seconda guerra mondiale.
Il 13 maggio 1944, anniversario della prima apparizione a Fatima, Adelaide andò a raccogliere fiori per la Madonna.
E vide un punto color oro scendere dal cielo, avvicinarsi lentamente alla Terra e diventare più grande.
Prese la forma della bella immagine della Madonna, con il Bambino Gesù in braccio e San Giuseppe alla sua sinistra.
Le tre persone sono state avvolte in tre cerchi ovali di luce e sono rimaste sospese nello spazio.
La Signora, bella e maestosa, aveva un abito bianco e un manto blu, portava un rosario di grani bianchi e ai piedi nudi aveva due rose bianche.
?
La Madonna ha detto:
"Se non torniamo a Dio, nella seconda metà del XX secolo ci saranno sanguinose persecuzioni contro la Chiesa, fame, fuoco, odio e sangue.
In confronto, gli orrori della guerra del 1939 non saranno nulla".
Ha chiesto la cessazione del peccato, in particolare il peccato di impurità, ha detto:
"Sono questi che gettano più anime all'inferno... È necessario che evitino questi gravi peccati che limitano la famiglia".
Ha chiesto la cessazione della blasfemia, in tutte le sue forme, e la più abbondante è quella di criticare la condotta della Provvidenza.
Invitava alla preghiera e alla penitenza, con la recita fervente e frequente del Rosario e la meditazione dei misteri.
Ha detto che la grande penitenza imposta a tutti è la piena fedeltà ai doveri dello Stato, considerata come la manifestazione tangibile della volontà di Dio per noi.
Con i messaggi di Ghiaie de Bonate, la Sacra Famiglia ci insegna che non si può essere una santa famiglia, senza donarsi con fiducia, alle mani materne della Madonna.
Ha osservato che le quattro virtù essenziali di una famiglia sono la pazienza, la fedeltà, la mitezza e il silenzio familiare.
La coppia di piccioni che appare nell'immagine di questa apparizione, rappresenta i due membri principali della famiglia, che sono l'esempio tipo per ogni famiglia.
Ha parlato dei doveri dei bambini: "Devi essere buono, obbediente, sincero e pregare bene, ed essere rispettoso del tuo prossimo", ha detto ad Adelaide.
I figli devono collaborare per il bene della famiglia.
E gli chiese di dire ai genitori, se amano i loro figli, dovrebbero fare molta penitenza, pregare molto ed evitare certi peccati.
È necessario pregare bene e permettere ai bambini di pregare, perché la loro preghiera è innocente ed è quella richiesta dalla Madonna.
Ha detto che la preghiera che gli piace di più è l'Ave Maria.
Ha aggiunto:
"Se gli uomini fanno penitenza la guerra finirà in due mesi, se faranno altrimenti durerà poco meno di 2 anni".
Ha chiesto di pregare per i peccatori: "Pregate per i peccatori testardi che fanno soffrire il mio cuore".
"Pregate molto per quelle persone che hanno anime malate, perché mio Figlio Gesù è morto sulla croce per salvarle, e molti non capiscono queste parole e per questo soffro molto".
Egli collegò i peccati alla guarigione, disse: "Non commettere più peccati e i tuoi figli saranno guariti".
Molte sono state le testimonianze di pazienti guariti durante e dopo le apparizioni.
Durante questo periodo fu fondato un ufficio speciale per le indagini di guarigione.
E profetizzò: "Molti si convertiranno e io sarò riconosciuto dalla Chiesa".
Ma egli le predisse:
"Soffrirai molto, ma non piangere, perché dopo verrai con me in paradiso."
E infine avvertì: "Coloro che volentieri ti fanno soffrire non entreranno in paradiso, se prima non riparano profondamente ciò che ti hanno fatto".
Lo riferisce il vescovo dell'epoca, monsignor Adriano Bernareggi, che aveva nominato una commissione d'inchiesta per decidere sulle apparizioni.
Uno dei membri era padre Luigi Cortesi, giovane filosofo e professore al seminario di Bergamo, che tormentò Adelaide minacciandola di andare all'inferno se non avesse ritrattato.
E gli ha fatto firmare una lettera di ritrattazione.
Ma un mese dopo Adelaide si pentì e confessò che padre Cortesi aveva dettato le parole che avrebbe dovuto mettere nella ritrattazione sotto minaccia.
Da lì inizia il pellegrinaggio di Adelaide per difendere la veridicità delle apparizioni.
E il 30 aprile 1948, il vescovo di Bergamo, monsignor Bernareggi, emanò il decreto che affermava la non soprannaturalità delle apparizioni, vietando ogni tipo di devozione.
All'età di 15 anni, Adelaide ottenne dal vescovo il permesso di entrare nel convento delle Sacramentine di Bergamo.
Ma quando il vescovo morì, la fecero dimettere dal convento fino a quando non abdicò alle sue idee che la Vergine Maria si era manifestata a lei.
Ma nel 1949, un anno dopo la pubblicazione del decreto episcopale, Pio XII ricevette in udienza privata la fanciulla Adelaide Roncalli.
E gli rivelò il segreto che la Madonna gli aveva affidato il 17 maggio 1944 durante la quinta apparizione.
Il Papa ha espresso fiducia nelle apparizioni di Ghiaie de Bonate dopo questo.
E l'8 luglio 1960, Giovanni XXIII inviò una lettera a monsignor Jóse Battaglia, vescovo di Faenza, suggerendogli indirettamente di riaprire il caso.
Mentre Padre Pio disse alla gente di Giahie de Bonate che venivano da lui, perché erano venuti a trovarlo, se avevano la Madonna di Bonate nella loro casa.
Il 20 febbraio 1989, Adelaide presentò un biglietto notarile, dove dichiarò, 45 anni dopo le apparizioni, che erano vere.
E l'11 febbraio 2019 il vescovo di Bergamo ha revocato il divieto delle apparizioni delle Ghiaie di Bonate, dal 1948.
Ha ripristinato l'autorizzazione per i pellegrinaggi e ha impegnato la parrocchia all'accompagnamento della devozione.
Le apparizioni di Ghiaie di Bonate avvennero in piena seconda guerra mondiale.
I nazisti avevano diversi centri strategici a Bergamo e durante le 13 apparizioni più di 3 milioni di persone vennero in pellegrinaggio al luogo delle apparizioni, che ostacolarono i percorsi.
La Madonna aveva annunciato che la pace sarebbe arrivata presto se tutti avessero fatto penitenze, altrimenti sarebbe arrivata in 2 anni.
Ciò portò anche a diserzioni nelle truppe.
Anche il Führer era interessato a queste apparizioni a causa delle profezie secondo cui la guerra sarebbe finita a luglio.
D'altra parte, i sacerdoti bergamaschi venivano minacciati di deportazione in Germania accusati di aiutare i partigiani.
E poi il vescovo di Bergamo ricevette forti pressioni politiche e militari per porre fine alle apparizioni.
Al punto che il 31 maggio ha esortato la ragazza affinché la Vergine non apparisse più, cosa che ci suona indegna.
D'altra parte, don Luigi Cortesi, che era l'inquisitore, vedeva nelle apparizioni un pericolo per la purezza della fede.
A lui e ad altri sacerdoti non piacevano perché avevano perso il controllo della situazione sui fedeli.
Bene fin qui quello che volevamo parlare delle apparizioni di Ghiaie de Bonate, che avevano come centro la Sacra Famiglia, i messaggi e le vicissitudini subite da Adelaida Roncalli, scomparsa nel 2014.
Fori della Vergine Maria