martedì 29 settembre 2020

L’onda della morte è in arrivo, la Chiesa terrena subirà ora il flagello più grande della sua storia, … marchiata a sangue dal nemico infernale sarà preda di colui che è la morte!

 


L’onda della morte è in arrivo.

Il Signore dice: Sorgeranno mondi nuovi, e Io, il Padre vostro, vi accompagnerò e vi presenterò il mio Tutto per voi, miei eletti.

L’onda della morte è in arrivo, la Chiesa terrena subirà ora il flagello più grande della sua storia, … marchiata a sangue dal nemico infernale sarà preda di colui che è la morte!

Questa Umanità entrerà nella miseria più nera, il suo dolore sarà infinito e non potrà avere l’aiuto di Dio in quanto rinnegato per seguire Satana.

Convertitevi ora, o uomini, avvicinatevi a Me, fate sì che Io possa salvarvi. La maledizione è in atto, il sigillo è per essere aperto, non ci sarà più possibilità di salvezza per chi avrà rinnegato il suo Dio Amore. Piomberà all’improvviso l’oscurità e nessuno vedrà ad un palmo del proprio naso, la tenebra invaderà ogni luogo e nei cuori degli uomini verrà pianto e stridore di denti.

Richiamo ancora questa Umanità al ravvedimento urgente!
          Figli miei, non avete ancora capito che non c’è più tempo da perdere?

Uomo, la tua stoltezza ti ha portato via da Me, ti sei fuso al maledetto serpente, ti sei fatto avvelenare dalla sua malvagità, sei privo di bene, … il mio disprezzo è grande per questa Umanità  vendutasi a Satana.

Ecco, il Cielo già tuona la sua ira: … come farete a salvarvi o uomini? Folgori pioveranno dall’alto e vi colpiranno! 

Sarete avvertiti dal suono della tromba,
l’Angelo vi avvertirà della prossimità del flagello
che travolgerà l’Umanità.

La mia creatura si è perduta, non Mi ha voluto con sé, ha fatto una scelta diversa da Me, si è messa contro di Me. Attenti o uomini, il temporale è già su di voi.

Parigi sta per avere la sua ricompensa!

L’America tremerà davanti a ciò che verrà ai suoi piedi; il suo allontanamento da Me la renderà debole.

Figli miei, ravvedetevi in fretta … l’ora già si tinge di oscuro, il tenebroso male avanza, non saprete dove andare a rifugiarvi.

La vita sulla Terra è per essere travolta da una grande catastrofe: … nessun scienziato potrà fermare il grande asteroide che si presenterà all’improvviso agli occhi degli uomini, … solo Dio è Colui che tutto può fermare, ma se voi vi ostinate a rinnegarlo e perseguite nel peccato, sarete voi stessi la causa della vostra fine.

Desidero ardentemente avervi tutti miei, ma vi ho creati liberi e liberi vi lascio alle vostre scelte.

Piange il Mio Sacro Cuore per la perdita di quei figli che non torneranno a Me, … non potrò salvarli!

Avvicinatevi a Me, o uomini!
Convertitevi ORA, figli miei! ORA! Prima che Io tuoni la mia ira.

Carbonia 28.09.2020

                               


 

ANTICRISTO

 


Il collasso del sistema bancario è stato orchestrato dall‟Anti Cristo. 

Mia cara figlia prediletta, prega intensamente poiché l‟Anti-Cristo è pronto a uscire dal suo buco nascosto e saltare sul mondo per divorare i Miei figli. 

Il suo astuto piano sarà nascosto dietro un‟esteriorità distinta, bella e affascinante, ma quando i Miei figli, lo guarderanno negli occhi, vedranno tenebre perché egli non ha un‟anima. Egli non è stato creato dalla mano di Dio Padre. 

Pregate adesso figli Miei ognuno di voi, per impedirgli di distruggere tutti coloro che controlla dall‟interno dell‟Ordine mondiale. 

La preghiera può mitigare molti dei suoi nauseanti piani lanciati contro l‟umanità. Purtroppo molti saranno ingannati da lui. Non ho mai esortato i Miei figli a pregare cosi tanto perché senza le vostre preghiere i piani che sta orchestrando si compieranno, come predetto nel Libro della Rivelazione. 

La sua presenza sulla terra si fa sentire in tutto il mondo, ma le sue azioni sono nascoste alla vista. Egli è come un sasso che, quando lanciato in acqua, crea ondulazioni che possono percorrere chilometri. Vuole distruggervi  perché siete i Miei figli. 

I Miei figli, che seguono ogni sua mossa in maniera servile, sono bendati. Le atrocità segrete commesse da queste persone creano dolore enorme in Cielo. 

Figli, devo chiedervi di pregare San Michele Arcangelo affinché redarguisca Satana in questi tempi turbolenti. L‟Anti-Cristo si sta muovendo rapidamente e la sua influenza sta accelerando il complotto mondiale di unificare dappertutto le vostre valute. 

Il vostro collasso bancario è stato deliberatamente orchestrato dall‟Anti-Cristo in modo che quando i vostri Paesi avranno bisogno di aiuto lui e i suoi servi malvagi accorreranno per salvare i vostri Paesi. 

Svegliatevi tutti voi e vedete cosa sta realmente accadendo davanti ai vostri occhi. Egli è in attesa di avventarsi, ma le vostre preghiere possono mitigare le sue azioni e fermarne il cammino. Le sue mani sporche sono in attesa di afferrarvi in un abbraccio dal quale faticherete a districarvi. 

Ricordate Figli, il tempo rimanente sulla terra di Satana è bre ve. L‟Anti-Cristo è stato inviato per rubare le anime dal Padre Mio. Queste anime provengono dal Padre Mio, Dio Creatore di tutte le cose. La Promessa dell‟Anti-Cristo di un universo eterno è una sciocchezza. Molte anime sono ora sedotte da questa nuova sinistra dottrina. Osservo il modo in cui cadono in questo ingannevole covo  delle tenebre e piango lacrime amare. Se queste anime seguiranno questo cammino d‟inganno, allora esse saranno infettate. Il loro atteggiamento verso gli altri, compresa la sfera familiare, cambierà poiché i loro cuori diverranno freddi. 

Il potere di Satana è forte ma Dio Padre interverrà e punirà i suoi seguaci su questa terra molto severamente. L‟Avvertimento è la loro ultima occasione per voltare le spalle all‟Anti- Cristo. 

Pregate affinché la Mia luce penetri ogni singola anima durante l‟Avvertimento in modo che, specialmente le anime perdute, possano essere salvate da questa terribile oscurità. 

Il vostro amato Gesù Cristo

6 Ottobre 2011

Surreale … Normale

 


di Guido Grossi

Siamo dentro la “pandemia” (se così vogliamo proprio chiamarla) più grave della storia dell’umanità. Siamo dentro la crisi economica più grave della storia dell’umanità. E tutto sembra stramaledettamene normale! Normale, capisci?

Tempi duri, difficili da decifrare. Emozioni forti ci rendono impossibile rimanere calmi ad osservare con distacco ciò che ci accade intorno. Allo stesso tempo, tutto è pervaso da un surreale senso di “normalità”. Chi ha potuto, come sempre, una piccola vacanza se l’è concessa. Sacrosanta, foss’anche solo un weekend o una manciata di giorni: al mare, in campagna, in montagna, oppure a zonzo nelle città e nei borghi d’Italia a guardare, con il naso all’insù, le meraviglie della natura e della cultura della nostra sempiterna e magnifica Italia. La bellezza, lì fuori, ripulisce i pensieri cattivi.

Il telegiornale, con lo stesso tono ormai monotono, quasi noioso, conta i malati come ha sempre fatto, pardon, i contagiati, pardon, i tamponati. Sono aumentati i malati, i contagiati o solo il numero dei tamponi fatti? Si ammalano ora anche i giovani, o si fanno ai giovani tamponi che prima non si facevano? Che differenza c’è fra uno che gli trovi addosso un virus e un malato contagioso? Nella mente che ascolta distrattamente le differenze si perdono: resta l’angoscia, qualunque cosa tu possa pensare della situazione.

Pensieri rimandati: il lavoro che c’è e non c’è, la malattia che c’è e non c’è, gli impegni, la politica che non risponde, il mondo che ci cade addosso e i soldi, maledetti soldi che continuano imperterriti a girare vorticosi nel mondo della finanza, a trilioni, ma per chi ne ha disperato bisogno non arrivano mai. Il Governo ci gioca: li menziona, li promette… centinaia di miliardi! Ma non si vedono, non arrivano a destinazione, si perdono nei regolamenti d’attuazione che non arrivano o non attuano, e quando attuano complicano e allontanano, rendono ostico e arduo. Il tempo, di solito, aggiusta tutto… questa volta no. Niente si è risolto. Tutto è sempre più complicato, un po’ kafkiano.

Ognuno pensa a se stesso: comunichiamo meno di prima. Normale… sta mascherina del cavolo che mi toglie l’ossigeno ma che tutti portano con disinvoltura: nei supermercati, in fila per strada davanti ai negozi, perfino in macchina… mentre mi soffoca. Come fa a non soffocare anche voi, perdiana!

Normale perdere il lavoro, e sapere che non ne arriverà un altro. Normale aspettarsi una ripresa del lockdown… sa di infinito ‘sta storia bruttaNormale l’aggravamento della crisi economica, già eccezionalmente grave. Normale che i soldi arrivino a miliardi a chi ne ha già tanti. Vedi i 6 miliardi (sei miliardi di euro, davvero tanta roba!) alla Fiat, pardon, alla FCA, ma è sempre la stessa che si prende i nostri soldi da sempre, che vuoi? Che poi manco la FCA li prende: alla fine del giro arriveranno alle banche. Garantite dal Governo, pardon, dal DCPM. Quelle che generosamente hanno regalato un po’ soldi (qualche centinaio di milioni) alla Protezione Civile, cioè a disposizione del Presidente del Consiglio che poi autorizza con DCPM queste garanzie governative miliardarie sui prestiti che le banche fanno alla FCA, che si traducono in soldi nostri che usciranno dalle nostre tasche per entrare nei bilanci delle banche. Vecchia, sporca storia.

Nomale che non arrivino per nulla, invece, quelle poche centinaia di euro a chi ne ha disperato bisogno… E ne ha sacro santo diritto, previsto peraltro dalla legge delle leggi: la Costituzione. Ma dai: non pretenderai mica che si rispetti la Costituzione! Mettiti la mascherina che lo dice la legge e non rompere le palle!
La solidarietà, i diritti… normalmente dimenticati.

Se c’è una cosa che oggi accomuna gran parte delle persone, che altrimenti si dividono sempre più radicalmente, da una parte i “negazionisti complottisti” e dall’altra i filogovernativi (per modo di dire), è questo senso di angoscia, di mancanza di serenità, di incapacità di capire e di capirsi. Non c’è tempo per ascoltare: solo voglia disperata di far capire le proprie ragioni. Non funziona. Non può funzionare.

Coronavirus, Mattarella, serve unità di intenti. Primo morto a Roma - Sanità - ANSA.it

Parlo con amici e parenti, e non capisco, né riesco a spiegarmi. Pensieri che dentro di me sembrano tanto chiari, mentre li espongo si confondono, me ne rendo conto: non sono efficaci, non rendono, non comunicano. Né riesco ad ascoltare le ragioni dell’altro. Basta una parola magica di troppo, e scattano i nervi: ma come puoi non vedere!” E se fossi io a non vedere?

Cadrà il Governo: normale. Quello che verrà sarà comunque peggiore (dal punto di vista del popolo). Draghi. Farà girare più soldi, sa come fare. E come sempre, non saranno per chi ne ha bisogno.

Nulla è normale, Tutto appare normale. Rassegnazione? O è la quiete prima della tempesta? Forse, se non ci svegliamo per tempo, anche la guerra ci sembrerà normale. Malessere. Rabbia. Arriva l’autunno. Le manifestazioni. Le faranno vedere i TG e ne parleranno i giornali? Oppure, come hanno già fatto per le manifestazioni di Berlino, ci mostreranno solo quattro scalmanati, naturalmente nazisti, a prescindere?

Fonte: https://www.sovranitapopolare.org/2020/09/01/surreale-normale/

Tratto da: conoscenzealconfine

lunedì 28 settembre 2020

«Gesù si è “fatto serpente”,”diavolo”,peccato”

 


di Don Curzio Nitoglia


Il serpente e Bergoglio


BERGOGLIO MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA
DOMUS SANCTAE MARTHAE

Nel segno della croce, Martedì, 4 aprile 2017, da: L’Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLVII, n.79, 05/04/2017, p.8.

Ecco le linee di riflessione che il Pontefice ha proposto nella messa celebrata martedì mattina, 4 aprile, a Santa Marta.

«[…] “Quando avrete innalzato il figlio dell’uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso”». Con queste parole — ha affermato il Pontefice, riferendosi al brano tratto dal libro dei Numeri (21, 4-9) — «Gesù fa ricordare quello che è accaduto nel deserto e abbiamo sentito nella prima lettura». È il momento in cui «il popolo annoiato, il popolo che non può sopportare il cammino, si allontana dal Signore, sparla di Mosè e del Signore, e trova quei serpenti che mordono e fanno morire». Allora «il Signore dice a Mosè di fare un serpente di bronzo e innalzarlo, e la persona che subisce una ferita del serpente, e che guarda quello di bronzo, sarà guarita».

«Il serpente — ha proseguito il Papa — è il simbolo del cattivo, è il simbolo del diavolo: era il più astuto degli animali nel paradiso terrestre». Perché «il serpente è quello che è capace di sedurre con le bugie», è «il padre della menzogna: questo è il mistero». Ma allora «dobbiamo guardare il diavolo per salvarci? Il serpente è il padre del peccato, quello che ha fatto peccare l’umanità». In realtà «Gesù dice: “Quando io sarò innalzato in alto, tutti verranno a me”. Ovviamente questo è il mistero della croce».

«Il serpente di bronzo guariva — ha detto Francesco — ma il serpente di bronzo era segno di due cose: del peccato fatto dal serpente, della seduzione del serpente, dell’astuzia del serpente; e anche era segnale della croce di Cristo, era una profezia». E «per questo il Signore dice loro: “Quando avrete innalzato il figlio dell’uomo, allora conoscerete che io sono”». Così possiamo dire, ha affermato il Papa, che «Gesù si è “fatto serpente”, Gesù si “è fatto peccato” e ha preso su di sé le sporcizie tutte dell’umanità, le sporcizie tutte del peccato. E si è “fatto peccato”, si è fatto innalzare perché tutta la gente lo guardasse, la gente ferita dal peccato, noi. Questo è il mistero della croce e lo dice Paolo: “Si è fatto peccato” e ha preso l’apparenza del padre del peccato, del serpente astuto».

© Servizio Internet Vaticano – Direzione delle Telecomunicazioni

http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/cotidie/2017/documents
 /papa-francesco-cotidie_20170404_nel-segno-della-croce.html

Il significato del serpente di bronzo

Siccome il popolo d’Israele ricominciò a mormorare contro Mosè Dio punì la sua mormorazione con le morsicature dei serpenti, che provocavano la morte degli israeliti. Allora il popolo si pentì e Dio suggerì a Mosè di fare una riproduzione in metallo (rame o bronzo) del serpente velenoso e di porla come bandiera o simbolo sopra un’asta di modo che chi, morso dai serpenti, l’avesse guardata con fede, pentendosi del male fatto, sarebbe guarito dalla morsicatura e non sarebbe morto (cfr. M. SALES, La sacra Bibbia, Il Vecchio Testamento, Torino, Marietti, 1921, vol. I parte II, Numeri, p. 73, nota 7-9).

Il Vangelo di S. Giovanni

Gesù stesso (Gv., III, 14-15) ha spiegato il simbolismo del serpente di rame, mostrando che esso era una figura o un tipo della salvezza eterna, che Cristo morto sulla Croce avrebbe recato a tutti gli uomini: “Come Mosè innalzò nel deserto il serpente, nella stessa maniera era necessario che fosse innalzato il Figlio dell’uomo”.

Secondo i Padri della Chiesa come Mosè innalzò il serpente di rame su un’asta, così Gesù doveva essere innalzato (“crocifisso”) sopra il legno della Croce, e come gli ebrei morsicati dai serpenti erano salvati dalla morte temporale guardando con viva fede il serpente di bronzo fatto da Mosè, così tutti gli uomini, morsi dall’antico serpente che è il diavolo, il quale li tenta al peccato che dà la morte all’anima, sono salvati dalla morte eterna se guardano con fede vivificata dalla carità Gesù confitto in Croce (1).

San Tommaso d’Aquino commenta così i versetti del Vangelo secondo Giovanni (XXI, 14-15): «Gesù presenta la figura profetica della Passione e la vuol desumere dall’Antica Legge. Il serpente di rame fatto da Mosè per ordine di Dio è una figura o un simbolo della Passione di Cristo. Infatti è una proprietà del serpente essere velenoso, ma il serpente di rame non aveva il veleno in sé, però era figura e simbolo del serpente velenoso. Così pure Gesù non aveva in Sé il peccato, che è il veleno spirituale e dà la morte all’anima, ma Gesù ebbe solo “la somiglianza del peccato”, come è rivelato in San Paolo (Rom., VIII, 3): “Inviando suo Figlio in una carne simile a quella del peccato”. Ecco perché Cristo ebbe in Sé l’effetto del serpente di rame contro i moti brucianti delle concupiscenze prodotte dal peccato».

Padre Marco Sales, alla scuola dei Padri e dell’Angelico, commenta: “nel serpente di bronzo innalzato da Mosè era figurata l’efficacia della morte di Gesù per coloro che avessero creduto in Lui. Anche Gesù per decreto divino deve essere innalzato sulla Croce, affinché tutti coloro che furono morsicati dall’antico infernale serpente possano conseguire la salvezza guardando Lui, ossia avendo una fede viva nell’efficacia della Sua morte. La fede viva o vivificata dalla grazia è quindi condizione necessaria per avere parte ai frutti della passione e morte di Gesù Cristo” (La sacra Bibbia, Il Nuovo Testamento, Torino, Marietti, 1911, Vangelo secondo Giovanni, II ed. Effedieffe, Proceno di Viterbo, 2015, p. 36, nota 14-15).

In S. Paolo è rivelato che “Gesù non si è fatto peccato”

Romani (VII, 3)

«Iddio, mandando il suo Figlio in somiglianza di carne di peccato e per [distruggere] il peccato condannò il peccato nella [Sua] carne».

Padre Sales commenta: “Ciò che non poté far la Legge antica, lo fece Dio col mandare il Suo Figlio unigenito in carne simile a quella del peccato. Il Verbo del Padre prese vera carne e vera natura umana nel seno di Maria SS., ma essendo Dio e concepito per opera dello Spirito Santo, non ebbe nulla di quella corruzione del peccato che contamina la nostra natura ferita dal peccato originale. Perciò si dice che fu mandato non in carne di peccato, ma in carne simile a quella del peccato. La natura umana di Gesù fu santa e immacolata; siccome però andò soggetta al dolore e alla morte, che sono la punizione del peccato, viene detta simile alla carne del peccato per distruggere il peccato. Nella carne di Gesù pura e santa, immolata sulla Croce, Dio distrusse il regno della concupiscenza che ha sede nella carne. La concupiscenza, benché indebolita, rimane ancora in noi, ma non ci tiene più schiavi come prima della morte di Gesù, anzi con la grazia di Cristo possiamo resistere a tutte le sua tentazioni” (Il Nuovo Testamento. Le Lettere degli Apostoli, II ed. Effedieffe, Proceno di Viterbo, 2016, p. 121, nota 3).

Ebrei (IV, 15)

“Noi non abbiamo un Sommo Sacerdote [Gesù] che non possa compatire le nostre infermità, dal momento che è stato provato in tutto a nostra somiglianza, escluso il peccato”.

Secondo i Commentatori la natura umana assunta dal Verbo, con tutti i suoi intriseci limiti, le sue sofferenze, compresa la morte, Lo rende capace di capire e compatire le nostre infermità materiali e spirituali. “Solo nel peccato Cristo non ci assomiglia per la sua intrinseca e sostanziale Santità in quanto Egli è vero Dio (cfr. Giov., VIII, 46; I Giov., II, 1-2; II Cor., V, 21). D’altronde, è proprio in virtù di questa necessaria, ma anche provvidenziale assenza di ‘peccato’ in Lui che la Sua intercessione ha un valore infinito” (S. CIPRIANI, Commento alle Lettere di S. Paolo, Assisi, Cittadella Editrice, ed. V, 1965, p. 763, nota 14-16).

Infine padre Marco Sales chiarisce mirabilmente il pensiero di San Paolo: “Cristo come noi ha voluto essere tentato, ma le tentazioni di Gesù provenivano dal di fuori, ossia dal diavolo e non dal di dentro, ossia dalla sua natura, poiché in Gesù non vi fu il peccato originale, né la lotta tra la carne e lo spirito come avviene in noi feriti dal peccato di Adamo. Egli è stato tentato senza che giammai fosse morso dal peccato” (Il Nuovo Testamento. Le Lettere degli Apostoli, II ed. Effedieffe, Proceno di Viterbo, 2016, p. 540, nota 15).

Conclusione

Innanzitutto Bergoglio, come un iniziato della contro-chiesa, inverte i termini della comparazione fatta dalla S. Scrittura tra il serpente di bronzo di Mosè e Gesù. Infatti mentre per la S. Scrittura il serpente di bronzo è il tipo, l’ombra e la figura di Gesù che è la realtà significata, al contrario per Bergoglio Gesù è il tipo e la figura non solo del serpente di bronzo di Mosè, ma addirittura anche del serpente infernale, il che è oggettivamente blasfemo ed ereticale. Inoltre “Gesù non si è fatto peccato”, come è rivelato nelle Epistole di S. Paolo, ma al contrario il Verbo ha assunto una natura “simile” a quella dell’uomo, “tranne” la macchia del peccato originale e quella dei peccati attuali. Infine Gesù non si è fatto diavolo, come vorrebbero gli gnostici, gli esoteristi, i maghi, i cabalisti di tutti i tempi, ma Egli ha sconfitto il diavolo con la sua morte in Croce. Gesù non ha nulla in comune col diavolo come è rivelato nelle Scritture: “quale unione c’è tra la luce e le tenebre. Cosa c’è in comune tra Cristo e Beliar?” (II Cor., VI, 14-15), anzi è l’esatto opposto del diavolo come la luce lo è delle tenebre, come insegna S. Giovanni “Dio è luce e in Lui non ci sono tenebre” (I Giov., I, 5).

Invece secondo Bergoglio «Gesù si è “fatto serpente”, Gesù si “è fatto peccato” e ha preso l’apparenza del padre del peccato, del serpente astuto».

Da quanto visto sopra si capisce benissimo che l’esegesi di Bergoglio non è cattolica, ma risente degli influssi esoterici della Cabala ebraica, che è la contro-chiesa e la “Sinagoga di satana” (Apoc., II, 9; III, 9) e l’origine di ogni esoterismo e gnosticismo.

Come ha scritto Antonio Socci: «Quella di Bergoglio è una esegesi gnostica di quella gnosi che arriva a fondere in “uno” Cristo e Lucifero nel segno del “serpente”».

Con Bergoglio assiso sulla cattedra di Pietro, come i farisei ai tempi di Gesù si erano “assisi sulla cattedra di Mosè” (Mt., XXIII, 2), ci sembra di assistere alla realizzazione del messaggio dato in sogno dalla Madonna della Rivelazione a Bruno Cornacchiola il 21 settembre 1988: “Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine” (S. GAETA, Il veggente. Il segreto delle tre fontane, Milano, Salani, 2016, p. 218). 

Sembrerebbe quasi che Bergoglio voglia mettersi al posto di Gesù presentandoLo come “il serpente, il peccato e il diavolo” e presentandosi come  il “Papa del dialogo, buono, misericordioso e povero”.

Ora l’Anticristo è descritto da San Paolo come “l’uomo iniquo, l’avversario [di Cristo], che si innalza su tutto ciò che è divino e oggetto di culto, sino a sedersi nel Tempio di Dio, proclamando che egli stesso è Dio” (2aTess., II, 3, 9-10). Non dico che Bergoglio sia l’Anticristo finale, ma certamente è uno degli anticristi iniziali, che preparano la strada a quello finale e lavorano alacremente alla distruzione del Cristianesimo (2).

SU 


 

Cristiani, musulmani, ebrei, hanno lo stesso Dio? NO!

 


LA DIFFERENZA DI FEDE IN DIO 

TRA EBREI E CRISTIANI

Questa differenza sta, soprattutto, in questo: che noi Cristiani crediamo nel Dio-Uno e Trino, di cui la Seconda Persona, il Figlio, si è incarnata e fatta Uomo, pur restando Dio, e ha compiuto la Redenzione dell'umanità, mentre gli Ebrei, invece, non credono all'Incarnazione del Verbo e alla Sua divinità. Ma San Giovanni evangelista ha scritto: «Sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l'intelligenza per conoscere il vero Dio» 1; il che vuol dire che ci ha dato la vera conoscenza di Dio, perché un'imperfetta conoscenza di Dio la si può avere anche senza la Rivelazione del Figlio. Dopo la Redenzione, però, gli Ebrei non vollero credere nel Verbo incarnato e in tutto il resto che fece e che disse. Quindi, noi cristiani non possiamo avere lo stesso Dio dei  Giudei, perché questo significherebbe credere non solo lo stesso Dio, ma anche le stesse cose di Dio. Ora, dato che "Dio nessuno l'ha visto", e che "il Figlio Unigenito, che è nel seno del Padre, ce l'ha rivelato", significa accettare la testimonianza che Dio ha reso di Sé stesso nell'unica Sua Rivelazione. Perciò, come c'è un unico Dio, così c'è anche un'unica vera Rivelazione di quest'unico vero Dio: "Unus Deus, una fides"2. Di conseguenza, è evidente che noi cristiani non abbiamo lo stesso Dio degli Ebrei. Perché: l) essi non credettero, né credono tuttora alla divina Rivelazione; 2) perché non credettero né credono di Dio le stesse cose che crediamo noi. Per questo, la Chiesa, coi Padri, ha introdotto il termine "Trinità" come "nome sostantivo proprio del vero Dio ... per la necessità di distinguere il Dio della Rivelazione dal Dio della filosofia degli ebrei e dei musulmani"3. È un principio indiscutibile, spiegato così da San Tommaso d'Aquino: «Quando si distinguono tra loro cose che, in parte, sono incluse l'una nell'altra, la distinzione viene impostata non su quanto hanno in comune, ma sull'eccedenza dell'una sull'altra. Ciò è evidente nella distinzione dei numeri e delle figure: infatti, il triangolo non si distingue dal quadrato in quanto è incluso in esso, ma in quanto viene sorpassato da esso; lo stesso si dica per il tre, rispetto al quattro"4. Quindi, non possiamo dire che noi cristiani abbiamo lo stesso Dio degli Ebrei e dei Musulmani per il solo fatto che hanno in comune l'unità della natura, ma anche perché Ebrei e Musulmani affermano anche l'unità di persona in Dio, e, quindi, in conflitto diretto con la Rivelazione. Dal che si può affermare quanto sia la gravità dell'inganno ecumenico, perché, riducendo al minimo denominatore delle verità religiose naturali, si unisce al modernismo, il quale nega la "Rivelazione divina" come fatto storico e storicamente non accettabile, riducendo la Rivelazione a un semplice manifestarsi di Dio alla coscienza dei singoli uominis. 

La vera Fede, invece, è "un atto soprannaturale, per il quale l'intelletto, sotto l'influsso della Grazia, aderisce alla verità rivelata da Dio"6• La Fede, cioè, "non accetta alcuna verità se non in quanto è rivelata da Dio" e "si appoggia alla Verità divina, come a suo principio"7 • Perciò, San Tommaso scrive anche che "credere Dio, non spetta agli infedeli in quanto atto di fede" 8 ; mentre, invece, essi accettano, sulla testimonianza di Dio, le stesse verità religiose accessibili alla ragione umana (esistenza di Dio, unità di Dio, ecc.); allora, come i Profeti e i Patriarchi, sono oggetto non di Fede ma di semplice conoscenza razionale, come lo fu anche per i pagani sapienti; perciò, San Paolo, nella lettera ai Romani, li rimprovera e li dice "inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non Gli hanno dato gloria, né Gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa"9. Quindi, la differenza tra noi cristiani e gli altri non è solo una differenza di maggiore o minore differenza di fede, perché la conoscenza di Dio, acquisita per ragionamento, non è la fede, la quale è, invece, credere a Dio nella Sua autorevole testimonianza. 

I musulmani, perciò, hanno verità religiose naturali, dettate da Maometto, che non è affatto un testimone accreditato da Dio, ed ha persino manomesso, alterato e corrotto la Divina Rivelazione. Quindi, la credenza musulmana ha niente a che vedere con la fede soprannaturale, accreditata da Dio, perché è un puro sentimento naturale che ha radice nel subcosciente 11 ed è assolutamente insufficiente a salvare l'uomo. Non essendo verità di fede, hanno solo il compito di predisporre alla Fede. San Paolo, per questo, scriveva ai Romani: "I gentili, seguendo il lume naturale della ragione, avrebbero potuto predisporsi alla Fede, ma, "perché non lo fecero, posero un impedimento alla Grazia, e perciò, furono abbandonati ... "t2. 

Ora, oggetto della Fede è, anzitutto, la Trinità e l'Incarnazione. La Trinità, perché solo con Essa si ha "una giusta idea della Redenzione del genere umano, avvenuta con l'Incarnazione del Figlio e l'effusione dello Spirito Santo" 13 ; poi, l'Incarnazione, perché solo la Passione Redentrice del Figlio "apre la porta al Cielo" 14 • Queste verità, che sono "mezzo indispensabile all'uomo per raggiungere la beatitudine" 15, sono assolutamente rigettate, come bestemmia e come eresia, sia dall'ebraismo che dall'islamismo!t6

Purtroppo, l'attuale ecumenismo, oltre all'annebbiamento del soprannaturale, contiene anche l'annullamento, più o meno tacito, del "peccato originale", e, quindi, dello stato di natura decaduta. Ma la differenza tra cattolici e increduli, o infedeli, è soprattutto questione di verità e di errore, perché solo Cristo può dire: "Ego sum Veritas" 17 • Perciò, San Tommaso d'Aquino scrive che, con l'incredulità, che "consiste nel non credere in Cristo"18, "l'uomo si allontana da Dio nella maniera più grave, perché viene a mancare persino della vera conoscenza di Dio; e, con una conoscenza falsa, a Lui non si avvicina, ma se ne allontana maggiormente"'9. Anche per questo, quindi, noi non possiamo avere lo stesso Dio degli Ebrei, perché essi hanno rifiutato quello che Dio ha rivelato, e sostengono, tuttora, contro la Divina Rivelazione, che Dio è uno nella Persona, com'è uno nella natura, ignorando che Gesù aveva detto ai suoi oppositori: "Se non fossi venuto e non avessi parlato, non avrebbero colpa; ora, invece, non hanno scusa alloro peccato!"2o. È chiaro, perciò, che noi non abbiamo lo stesso Dio degli Ebrei increduli. Essi hanno cambiato Dio e per questo la Chiesa li ha chiamati "perfidi", ossia rinnegatori della fede professata, in figura, dai loro Padri. San Paolo lo ha scritto chiaramente, dicendo che, ora, un velo rimane steso davanti ai loro occhi, un velo che "in Cristo soltanto si annulla"21. Fu appunto con la negazione della divinità di Cristo che si è effettuato, per gli Ebrei, quel radicale mutamento di stato, ribadito dallo stesso Gesù: "Verranno molti dall'Oriente e dall'Occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco  e Giacobbe, nel Regno dei Cieli, mentre i figli del Regno saranno gettati fuori"22.

Eppure, la "Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo", volendo riabilitare gli Ebrei, in "Sussidi per una corretta presentazione d eli' ebraismo", è arrivata fino a negare l'autenticità e la veridicità dei Vangeli, inserendo, così, in un documento ufficiale della Santa Sede, una vera eresia23.

E il "Segretariato per l 'unione dei cristiani", come pure la "Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo", hanno affermato: "l cattolici si sforzeranno di comprendere le difficoltà che l'anima ebraica prova davanti al mistero del Verbo Incarnato, data la nozione molto alta che essa possiede della trascendenza divina"24. Incredibile!.. Ma come si è potuto scrivere questo, sottacendo quello che disse Gesù stesso di loro: "Ho compiuto molte opere, per quale ragione mi lapidate?". Gli risposero i Giudei: "Non ti lapidiamo per le opere buone, ma per la bestemmia. Perché tu, che sei uomo, ti fai Dio!".

E fu solo questo il motivo decisivo per cui Lo condannarono a morte: «<ll sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: "Egli ha bestemmiato ... Ecco, l'avete sentita la bestemmia. Che ve ne pare?". Quelli risposero: "È reo di morte"»25 !

Ora, come abbiamo già detto, il Verbo divino, Gesù, avendo assunto la natura umana senza perdere quella divina, anzi, unendo inseparabilmente le due nature, l'uccisione del Cristo deve essere chiamata giustamente "Deicidio", cioè: uccisione di Dio, perché se, come Dio, Cristo non poteva essere ucciso né morire, uccidendo Cristo nella Sua persona umana, si venne ad ucciderlo anche nella Sua persona divina, così che l'apostolo Pietro poté dire ai Giudei "Avete ucciso l'Autore della vita"26 , e l'apostolo San Paolo: "Se l'avessero conosciuto, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria (cioè Dio)". Quindi, gli Autori della condanna a morte (Sinedrio) e gli uccisori di Cristo, sono stati veramente "deicidi", perché - come insegna la dottrina cattolica - l'unione "ipostatica", ossia l'unione della natura divina con quella umana, in Cristo non fu mai interrotta, neppure sulla Croce, né in morte! Perciò, oltre a tradire Cristo e la sua Chiesa, questo "ecumenismo" tradisce gli stessi fratelli separati e i non cristiani, perché nega loro la prima carità che è la Verità!

sac. Luigi Villa 

Il tuo mondo è pieno di peccato e oscurità, ma la Mia Luce sta aumentando e illuminerà la tua strada in questo periodo doloroso.

 


Una nuova cosa

     Figli miei, sto iniziando una cosa nuova. Attento, perché delizierà tutti i Miei veri figli. 

   Il tuo mondo è pieno di peccato e oscurità, ma la Mia Luce sta aumentando e illuminerà la tua strada in questo periodo doloroso.

Ho trattenuto le delizie affinché tutti i Miei veri figli potessero godere mentre passano gli ultimi giorni sulla terra. Alcuni di voi hanno già sopportato molte sofferenze e difficoltà, e altre stanno arrivando. Quello che non sapevi era che le ricompense stanno arrivando anche a te da Me in questo tempo. Grandi ricompense e preghiere esaudite: eventi che ti delizieranno e ti faranno rallegrare di essere vivo sulla terra.

   Coloro che passano il tempo a intercedere per le anime perse ora riceveranno ricompense che li stupiranno: risposte alle preghiere che hanno pregato per molti anni o desideri del cuore che solo io posso vedere.

   Rallegratevi, figli miei! Presto sarai qui con Me, ma ti sono ancora rimasti dei bei giorni sulla terra.

Glynda Lomax


Isaia 42: 8-10

 Io sono il Signore: questo è il mio nome: e non darò la mia gloria ad altri, né la mia lode alle immagini scolpite.

 Ecco, le cose precedenti sono avvenute, e cose nuove io dichiaro: prima che sorgano, ve le dico.

10  Cantate al Signore un nuovo cantico e la sua lode dall'estremità della terra, voi che scendete al mare e tutto ciò che è in esso; le isole e i loro abitanti.

AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO

 


Bonaventura Meyer


Tradizionalisti 

E = Esorcisti  

B = Belzebù 


E: Nel nome...! 

B: C'è una quantità di «tradizionalisti», siano laici o sacerdoti che sono farisei. Dicono per esempio e lo predicano delle volte: Noi siamo i buoni, noi siamo i giusti, gli altri non valgono più tanto. Noi andremo in cielo. È quasi come presso le sètte: anche queste dicono la stessa cosa. Questa maniera di agire non piace affatto in alto. Essi non amano farisei. Se in questo libro si parla di messe e della Chiesa, tra l’altro anche della messa tridentina, non si voleva dire con ciò che certi tradizionalisti debbano elevarsi al di sopra dei modernisti, che loro siano i soli giusti, i soli buoni e i soli competenti. Questo non è inteso da questo libro. In esso vengono semplicemente enunciate le aberrazioni, così come avvengono oggi. Ma questo dobbiamo dire ancora per completare. Errano i sacerdoti quando dicono: è meglio restare a casa che andare a tali messe. Se la messa è effettivamente così vuotata che il sacerdote stesso non crede più alle parole della consacrazione e non pronuncia più le parole giuste, e non ha più la volontà di consacrare, allora l'ostia non vien più consacrata... È vero. Però la gente può ciò malgrado pregare in chiesa. E questo devo pur dire: È vero che si sono privati di Cristo e della pienezza di grazie, ma pure certe grazie rimangono. Se i cristiani profondamente credenti hanno l’intenzione di ricevere Cristo, hanno la piena devozione, vanno alla santa messa e alla comunione, allora il cielo è ben così giusto, che non dice: Perché il sacerdote ora non lo fa corretto, non ci sono grazie affatto. Certe grazie questi le ricevono ugualmente. 

E: Adempiono questi fedeli il loro precetto domenicale? 

B: Se i credenti hanno l’occasione di andare ad una messa di Pio V, questo viene effettivamente preferito dal cielo, anzi molto. Se però non c’è un’altra possibilità, essi possono andare pure ad un’altra messa. Dopo la messa di Pio V viene la messa tridentina celebrata nella lingua materna, in secondo rango, però a condizione che comporti l’integralità delle parole della messa di Pio V, per quanto è possibile. Soltanto dopo viene il nuovo rito, in terzo rango. Ma anche queste persone, se non lo sanno e hanno la retta intenzione, adempiono il precetto domenicale cosi come intendono. Se invece sanno benissimo che esse possono andare un chilometro più lontano in una messa tridentina, e pensano: perdinci, questo è troppo lontano per me, fin là non cammino adesso - e lo sanno benissimo che sarebbe meglio - allora naturalmente questa è un’altra questione, Allora hanno tralasciato una cosa importante. Avrebbero fatto meglio a fare questo chilometro. Sapete voi (parla con voce piagnucolosa), quanto cammineremmo noi se potessimo partecipare ancora a grazie così grandi O, cammineremmo fino alla fine della terra se avessimo ancora la possibilità. Con ciò non vogliamo dire che le altre messe siano altrettanto buone. Abbiamo già detto a sufficienza quale messa QUELLI IN ALTO (mostra in alto) amano di più. Dobbiamo palesare questo errore che molti sacerdoti commettono. È profondamente falso suggerire alla gente che non debbono andare al rito nuovo, che ciò deriva dal diavolo ccc. Anche questo è il bambino gettato con l’acqua dalla vasca da bagno. Questo va pure nell’altro estremo. Una tale condanna non passa neppure sotto il mantello della carità. In questo caso ci sono modernisti che hanno carità per il prossimo per cui, alle volte, sono migliori dei «tradizionalisti» che si elevano al di sopra degli altri. Questo abbiamo dovuto dirlo ancora per completare... e anche tutto quello che abbiamo detto ora sui sacramenti ed altre cose. Anche che ci sono molti «tradizionalisti» che sono farisei; anche questo bisogna dirlo. Altrimenti i modernisti tratteranno tutti i «tradizionalisti» alla stessa stregua dicendo che i «tradizionalisti» sono fanatici, pazzi e lotteranno contro di loro a tutta forza... Adesso non vogliamo più parlare (ringhia), 

E: Nel nome della Beatissima Vergine Maria... 

B: È ben così: QUELLI IN ALTO (mostra in alto) amano tutti i loro figli, anche se si sono smarriti. Se seguono, sotto la copertura dell’ubbidienza - perché non sanno più che cosa devono fare - le istruzioni dei Vescovi e dei sacerdoti, allora non è tanto colpa loro. Questo non verrà tanto addebitato a loro, se lo fanno in buona fede, benché queste situazioni siano terribili, terribili, terribili. 


L' APOSTOLATO DELLA PREGHIERA in ordine ai Santi Crociferi.

 


Dio non suol concedere grandi favori se non dopo grandi preghiere. Epperò noi siamo d'avviso ch'Egli non manderà al mondo i veri santi Crociferi se non ne sia di molto pregato. Chiedendo a Dio un'anima pia perchè in questo secolo corrotto non suscitasse alcuno di quei santi, il cui zelo fa cangiare di faccia il mondo. « Io non ne sono abbastanza pregato » le fu risposto. A S. Teresa fu rivelato che parecchie migliaia d'Indiani eransi salvati per le sue preghiere. Tante volte i frutti della predicazione, dice Bos suet, son dovuti ad anime pie, abbiette e sofferenti che nell'umiltà del loro cuore pregano per la conversione del mondo. Anime ignote, ma che saranno ben conosciute nel dì del giudizio. E la preghiera diventa tanto più potente, se unita ai patimenti. Hoc genus in nullo potest evire, diceva Gesù, nisi in oratione et jejunio. 

Certo genere di demoni non si scaccia se non coll'orazione e col digiuno, e per digiuno s'intende qualunque sorta di patimenti. Egli è perciò che ci uniamo di cuore al Messaggere del Sacro Cuore di Gesù (1) nel raccomandare l'Apostolato della Preghiera benedetto da Pio IX ed arricchito d'Indulgenze. È nota questa divozione. L'Apostolato della Preghiera, dice il Vescovo di Gubbio, è una santa lega di zelo e di orazioni, la quale ha per iscopo di formare tanti Apostoli, quanti sono i Cristiani atti a pregare. Non è una confraternita e quindi si adatta benissimo anche a tutte le comunità religiose. 

Di quest'Apostolato il primo a darci l'esempio fu il Divin Redentore, che in esso volle consacrare i primi trenta anni della sua vita privata, lo congiunse alla sua vita pubblica laboriosa, lo continua tuttora in cielo nella sua vita di gloria ed in terra di sacrificio nel santo tabernacolo. La sola pratica imposta agli Associati di questa Grande Opera per partecipare ai vantaggi e privilegi che le sono propri è di appropriarsi gli interessi del Sacro Cuor di Gesù, OFFRENDO ALMENO UNA VOLTA AL GIORNO LE PROPRIE PREGHIERE, AZIONI ED I PATIMENTI DELLA GIORNATA CON QUELLE INTENZIONI, PER LE QUALI IL DIVIN CUORE È IMMOLATO CONTINUAMENTE SUGLI ALTARI. 

Gli Apostoli univano sempre la preghiera alla predicazione e il popolo di Dio riportò la vittoria non meno per le preghiere di Mosè che pei combattimenti di Giosuè. Quindi, dice S. Francesco di Sales, s'ingannano assai coloro, i quali pensano di convertire i popoli con mezzi diversi da quelli che impiegarono Gesù Cristo ed i suoi Apostoli. La conversione dei cuori non può venir che da Dio e per conseguenza dobbiamo domandarla a lui con istanza e con assiduità. Quanto è facile a tutti quest'Apostolato! giacchè chi non ha ogni giorno dei patimenti e se non altro le opere anche indifferenti da offrire a Dio, le quali divengono così meritorie? E a questo modo otterremo che Dio si plachi e salvi tutto il mondo. Che Dio il conceda presto. - VIVA GESU',

santa Veronica Giuliani

 


CHIESA 

(diocesi) 

 

Il mistero profondo della Chiesa, è quello di essere la Sposa  di Cristo: è Lui che ha depositato in lei essa ogni dono di grazia e di verità. La fedeltà alla Chiesa è fedeltà a Cristo.  Veronica crede tutto ciò che la Chiesa propone a  credere, ma nello stesso tempo si offre perché le persone  di Chiesa non oscurino, o addirittura, non sfigurino il volto  della Sposa di Cristo. 

32- Molte volte il tentatore, mi tenta nella fede e mi oscura ogni cosa,  in modo tale che mi pare che non vi sia né Dio né Santi; ma su  questo non sto a tergiversare; chino il capo, adoro e credo tutto  quello che crede la Santa Romana Chiesa. (D III, 652) 

33- Qui ho pregato molto, e mi sono esibita a patire qualsiasi tormento,  per la conversione degli Infedeli, per la perseveranza dei cristiani  nella fede santa, e perché tutti riconosciamo il grande beneficio di  essere nati nel grembo della Santa Chiesa. (D IV, 165) 

34- Mentre io pregavo per i bisogni di questa città, e per qualche  persona particolare, subito mi è venuto il rapimento nel quale vi è  stata la visione di Nostro Signore Crocefisso. Stava per aria, tutto  grondante di sangue. Alla sua presenza, c’era tutto il popolo di  questa diocesi. Gesù Crocefisso si è staccato un braccio dalla croce e  mi faceva cenno che io ricorressi alle sue sante piaghe; e che,  siccome mi aveva eletta per mezzana fra Lui e i peccatori, io mi  esibissi a tutto, in tutto, per la salvezza di qualsisia persona. E, di  nuovo, mi faceva cenno che io ricorressi alle sue sante piaghe. (D II,  256) 

Silvia Reali 

PREGHIERA DI LIBERAZIONE DELLA FAMIGLIA DI GHIAIE DI BONATE

 


Regina della Famiglia, che ci hai promesso a Ghiaie di Bonate, attraverso la piccola  Adelaide: 

“Voglio essere premurosa con tutti in questo luogo” - aggiungendo poi: “Qualsiasi cosa Mi  si chiederà, Io intercederò presso mio Figlio”, ascolta ora questa nostra accorata supplica e  abbi, ancora una volta, compassione di noi... 

Chiedi al Padre il Sangue Preziosissimo di suo Figlio per noi, fallo scorrere sopra di noi,  dentro di noi, che ricopra le nostre famiglie!  

Uscendo da quelle splendenti Piaghe, per le quali siamo già stati guariti... ottienici i frutti  di questa immensa Promessa Biblica, con la tua sublime Intercessione, che sa muovere il  Cuore di Gesù e, perciò, il Cuore stesso della Santissima Trinità. 

Vieni, Maria, con il nostro Unico Vero Dio, vieni con la Potenza del Padre, del Figlio e dello  Spirito Santo, vieni con San Giuseppe, San Michele Arcangelo e tutte le Schiere Angeliche,  vieni con tutti i Santi a liberare le nostre famiglie da tutti gli Idoli del Mondo, dallo Spirito  Capo, Satana, “l’Ingannatore” che, con gli altri Spiriti sudditi, di malizia, lussuria,  depravazione, infedeltà, odio e discordia, vuole distruggere ciò che Dio ha unito. 

Vieni, Maria, e nel Nome Onnipotente di Gesù, non glielo permettere! 

Difendi, Regina della Famiglia, tutte le Chiese domestiche, Consacrate da Dio, e che perciò  solo a Lui appartengono. 

Tu, che hai schiacciato la “Testa del Serpente”, calpesta, annienta e distruggi ogni  maleficio, fattura, incantesimo; sciogli qualsiasi legamento e rito vudù; caccia lo spiritismo,  vanifica tutte le magie, medianità, divinazioni, premonizioni; annulla e sconfiggi  l’infestazione, la vessazione e tutte le maledizioni; metti in fuga le forze di invidia, gelosia,  odio, discordia, infedeltà, e  

LIBERACI, LIBERACI, LIBERACI 

da qualsiasi tipo di Sacramento diabolico, presente nelle nostre famiglie, da qualunque  parte esso sia arrivato, direttamente dagli Spiriti Infernali o indirettamente, attraverso  uomini o donne malefiche, o anche ereditato dai Defunti del nostro “Albero Genealogico”.  Proteggici nel tuo Cuore Immacolato e Addolorato, sigilla la nostra famiglia nel Cuore del  tuo Amatissimo Figlio Gesù, nostro Salvatore e Redentore e tieni lontano Satana da tutto  ciò che siamo e che possediamo, da ciò che pensiamo e compiamo. 

Donaci la tua Luce Purissima, Vergine Regina del Cielo e della Terra, perché capiamo cosa  tenere fuori dalle nostre case, oltre al peccato, cioè tutti gli oggetti, sostanze, suoni,  musiche, odori, profumi, pseudo-medicine, spettacoli, film, dvd, cd, immagini, libri,  riviste, meditazioni e pratiche che attirano, aprono le porte e rendono possibile la presenza  del “Nemico Infernale” nelle nostre abitazioni. 

Guidaci alla vera libertà dei figli di Dio! 

Accompagnaci ovunque, suggerisci Tu il cammino, guida le nostre volontà verso l'Unico,  Vero, Maestro Divino di Salvezza Eterna per noi: Gesù!

Don Leonardo Maria Pompei 

STANNO PER INTERVENIRE A GAMBA TESA NELLA CHIESA.

 


Gesù nel suo infinito amore viene a rimediare un popolo caduto nella rete di Satana.

Amati figli, così ancora vi chiamo, ascoltate la mia voce, non siate indifferenti alla mia chiamata perché Io vengo a salvarvi ma voi dovete essere in Me per essere presi da Me.

Convèrtiti, o uomo, cambia la tua vita, torna alla Vita, rimedia al tuo passato di peccato; purificati, o uomo, perché il tempo è finito, tutto ora si macchierà di sangue, il maledetto serpente ha preparato per questa Umanità stolta grande dolore, vi metterà schiavi e sarete nella sua dittatura.

Miei amati figli, ancora vi richiamo al ravvedimento, non permettete che Satana vi renda suoi schiavi, non prestategli attenzione, volgetegli le spalle e tornate in fretta al vostro Dio Creatore.

Stanno per intervenire a gamba tesa nella Chiesa, ormai tutto è sporco ma devono completare la loro sudicia opera per dilaniare il mio popolo.

La mia Voce tuoni nei vostri cuori affinché si ravvedano. Non perdete la vita, figlioli miei, adoperatevi per il santo Vangelo di Gesù, mettete fine alla Menzogna e dichiaratevi apertamente miei.

La stagione dell’Amore entrerà ora per i figli di Dio, mentre quella della morte per tutti coloro che si saranno dichiarati dalla parte del nemico.

Dio ama il suo popolo e lo vuole salvare, per questo ancora lo richiama alla conversione urgente. Torna al Padre tuo, o uomo, non perderti nella tremenda oscurità dove avrai pianto e stridore di denti in eterno.

Poiché siamo giunti ad una svolta, in verità vi dico: dovete fare la vostra scelta, dovete meditare bene ora, o uomini, il Cielo è per tuonare la sua ira, e sarà buio in cielo e in terra, ogni luce si spegnerà.

Siete nella fase finale, o uomini, non restate ad attendere oltre, …il tempo è finito!

Carbonia 26.09.2020