PREGANDO PER I FRATELLI, a chi applicare le nostre preghiere? Gesù, il 25 settembre 1914 (Vol. 11), dice a Luisa Piccarreta: “Figlia mia, le preghiere fatte insieme con Me e con la stessa mia Volontà, possono darsi a tutti, senza escludere nessuno e tutti hanno la loro parte ed i loro effetti come se si fossero offerte ad una sola; però agiscono a seconda le disposizioni delle creature. Come la Comunione, la mia Passione: per tutti ed a ciascuna Io la do, ma gli effetti sono secondo le disposizioni loro; e col riceverla dieci, non è meno il frutto che se l’avessero ricevuto cinque. Tale è la preghiera fatta insieme con Me ed alla mia Volontà”.
PREGANDO PER I FRATELLI
Stando nella Divina Volontà attraverso il Cuore Immacolato della Regina Madre, abbraccio e faccio mie tutte le opere passate, presenti e future di N.N., ed entrando in ogni suo atto (oppure: in ogni loro atto) interno ed esterno, volontario ed involontario, in Gesù, offro tutto a Te, o Padre, rifacendo tutto nel tuo Divino Volere, e rivestendo e smaltando tutto con gli atti già rifatti da Gesù e da Maria nella tua Divina Volontà; per la tua maggior gloria e per la santificazione universale.
(ALTRA VERSIONE:)
Nella Divina Volontà abbraccio e faccio miei tutti gli atti umani, passati, presenti e futuri di N.N., e in Gesù li offro a Te, o Padre, convertiti in Volontà Divina, per la tua maggior gloria e per la santificazione universale. (Cfr. Vol. 24 - 5.9.1928)
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