lunedì 1 dicembre 2025

MEDITAZIONE SULLA MORTE

 


Perché sono nato? Per salvarmi

Che morirò… è infallibile

Smettere di vedere Dio, e condannarmi,

Sarà dura cosa, ma possibile.

Possibile, e ho voglia di rallegrarmi?

Possibile, e ho amore per ciò che è visibile?

Cosa faccio? In cosa mi impiego?

In cosa mi incanto?

O sono pazzo, o devo essere un Santo.


Ritirati in un luogo tranquillo e lì, dimenticando tutte le creature, inginocchiati in presenza di un Crocifisso, e fai le seguenti riflessioni:

Immagina che sia giunta l'ora della tua morte; che il tuo Angelo Custode viene a dirti, come un tempo il Profeta a Ezechia: Il tuo tempo è concluso, sistema le tue cose, stai per morire!

Non avere paura di familiarizzarti con il pensiero della morte:

più ci pensi, più si ridurrà l'orrore con cui ora la vedi. Lungi dunque dal rifiutare questa idea, cerca di penetrarla vivamente e ripeti dentro di te: Io devo morire!


Prima riflessione.


Io devo morire! Cioè:

Lascerò tutto, tutto senza eccezione. Lascio i miei genitori, la mia famiglia e darò loro un eterno addio. Lascio la mia casa, i miei mobili, i miei interessi, tutto ciò che mi appartiene… lascerò assolutamente tutto, anche quelle cose che amo di più. Ti riempi di spavento, anima mia, al pensiero di un abbandono così totale? Ma non c'è rimedio, perché devi morire. Che follia attaccare il cuore a ciò che così presto deve passare! Mi è costato molto sacrificio acquisire ciò che possiedo, e tutto devo abbandonare. Io devo morire, cioè, la mia anima si separerà dal mio corpo, e da quel momento sarà solo un oggetto scomodo di cui molto presto vorranno liberarsi i miei parenti e amici… Sarà sepolto nella terra… e lì che cosa diventerà questo corpo che oggi tanto mi preoccupa?… Che cosa diventeranno queste mani, questi piedi, questa testa? Quanto sono insensato a lusingare tanto ciò che molto presto non sarà più che un pugno di vermi e ceneri! Quanto sono pazzo a esporre per una cosa così vile la mia anima e la mia eternità!… Ci sarà qualcuno che allora si ricorderà di me? Ah, si pensa così poco a coloro che muoiono! Che valore ha già l'ammirazione degli uomini? Io devo morire, cioè…

La mia anima comparirà davanti al Tribunale di Dio. Oh momento terribile!

Trovarmi solo in Presenza di Dio… Essere interrogato su tutta la mia vita da un Dio Soberanamente Giusto e Saggio, Nemico Eterno del Peccato e in quel momento Giudice Severissimo e Terribile! (Nostro Signore Gesù Cristo ha promesso a coloro che recitano la Corona della Divina Misericordia: "E nell'ora della morte, per loro non sarò Giudice, ma Redentore").


Seconda riflessione


Quanto tempo vivrò ancora?

Non lo so; si muore a qualsiasi età… Avrò io il tempo sufficiente per prepararmi alla morte? Nemmeno lo so… So solo che molte persone, anche dopo una lunga malattia, muoiono quando meno se lo aspettano. Riceverò gli ultimi Sacramenti o morirò senza confessione? Non lo so. Pensa che l'ora della morte è del tutto sconosciuta e incerta; così ti assicura Gesù Cristo Nostro Signore. Non sai se vivrai dieci, venti o trenta anni, ma vivrò il mese che inizio o morirò prima di poter fare di nuovo questa meditazione? Non lo so. Chi sa se un giorno mi addormenterò tranquillo e riposato e non mi sveglierò se non nel tribunale di Dio, come è successo a molti. Morirò per un incidente, per cancro, per un cibo dannoso o per mano di qualche assassino? Non lo so. Non vedi quante esperienze di casi simili si offrono quotidianamente? E non potrebbe sorprenderti la morte anche ora mentre leggi queste righe?

E se ti capitasse questo caso, cosa vorresti aver fatto? Ah, potrebbe succedere senza dubbio; guarda dunque come ti trovi, chiediti: Sono in Grazia di Dio… o in peccato? Quali passioni mi dominano? La lussuria, l'avidità, la gola, l'invidia, gli affetti disordinati o la pigrizia per raccomandarmi a Dio o per adempiere ai miei doveri? Che uso faccio dei miei beni? Adempio alle opere di Misericordia? Come mi comporto con i miei familiari e con il prossimo? Mi domina l'orgoglio? Arriverà l'ora della morte, perché se devo morire, e allora vorrei essere stato umile; perché non comincio a esercitarmi fin da ora in questa bella pratica? Cosa mi trattiene? Il mondo, il rispetto umano. Forse gli uomini mi assicurano la felicità eterna?


Terza riflessione


Non si muore che una sola volta.

Ricordati che la morte è unica, cioè, non morirai che una sola volta, e da questa dipende un bene infinito o un male spaventoso ed eterno; e questo è anche certo, è di fede, tu lo sai e lo conosci bene. Che grande follia non prepararsi in tempo! Se dopo questa vita non ci fosse né inferno né paradiso. Potrebbe pensarsi meno di quanto si pensa? Per questo oblio insensato si conduce una vita disordinata. Se vuoi vivere bene, cerca di trascorrere i giorni che ti restano nel pensiero della morte.

Il ricordo della morte spoglia il cuore di tutti gli oggetti terreni. E in effetti, pensando alla morte è come tutti i Santi hanno disprezzato i beni temporali. Che trascuratezza così ingiustificabile non pensare che dobbiamo morire! Sei tra quelli che rimandano a dopo, alla vecchiaia, il pentimento delle colpe commesse? Sai se Dio ti lascerà tempo per piangere con amarezza nel cuore le offese che gli hai fatto?

Sistema la tua vita in fretta, non sia mai che la morte venga a sorprenderti. Chi sa se la hai vicina. Chi sa se domani non avrai tempo. Non ti spaventa il quadro della tua vita passata? I giorni che hai perso, trascorrendoli dimentico di Dio, dedicato ai piaceri del mondo, non ti smuovono la coscienza? Quei giorni non torneranno... mai li recupererai. Tienilo bene a mente.


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