martedì 13 luglio 2021

Crimini governativi e menzogne della stampa

 


Il Mistero dell’Iniquità


Il controllo della percezione — 

Caso #1: Gli attacchi dell’11 settembre 2001

In merito agli eventi accaduti l’11 settembre 2001, le assurde  affermazioni del governo degli Stati Uniti, le contraddizioni, le pretese  scientificamente insostenibili del governo e dei media corporativi, ma  sopratutto la ricostruzione degli eventi che contraddice apertamente  quel che si può vedere tranquillamente nelle registrazioni video degli  attacchi, dimostrano chiaramente che la versione ufficiale degli attacchi  dell’11 settembre è assolutamente falsa, in quanto impossibile.432  Eppure, ancora oggi, il governo cerca disperatamente e criminalmente  di nascondere la verità su ciò che è realmente accaduto quel giorno, in modo da continuare ad usare quegli attacchi come  giustificazione per le proprie guerre di conquista contro  l’Iraq e l’Afghanistan. Fornire un resoconto dettagliato di ciò che avvenne quel giorno fatale non rientra negli scopi di questo libro (i  documenti ed i documentari che ho ricordato433 e i tanti altri rapporti  e dichiarazioni che non ho potuto menzionare per mancanza di spazio,  affrontano a sufficienza la questione). Tuttavia, è sicuramente utile  portare all’attenzione dell’opinione pubblica le prove che il governo  degli Stati Uniti ha mentito e continua a mentire sull’11  settembre. Questa sua condotta è stata intrapresa per nascondere  il fatto che quegli eventi sono stati in realtà una messinscena allo  scopo di creare una giustificazione alle guerre di conquista  che il governo Americano voleva scatenare all’estero (vere e  proprie campagne militari espansionistiche che non si erano mai viste  sin dai giorni del Terzo Reich), e per soggiogare il popolo americano,  trasformando gli Stati Uniti in uno Stato di polizia, militaristico e  repressivo. Tutto questo per lo scopo finale di creare l’empio Nuovo  Ordine Mondiale.

Oggigiorno, la risposta che il governo ed i media corporativi danno  alle opinioni contrarie alla versione ufficiale dell’11 settembre, si esplica  in una campagna di diffamazione, denigrazione e demonizzazione  contro tutti coloro che osano dissentire dalla “linea ufficiale”, bollandoli  come “estremisti” paranoici e fiancheggiatori dei “terroristi”. È facile,  tuttavia, comprendere come tutto questo non sia altro che pura e  semplice propaganda, priva di qualsiasi base fattuale e ideata al solo  scopo di proteggere i colpevoli e demonizzare chi cerca di smascherare  i loro crimini e di portare alla luce la verità.434 Coloro che denigrano  e diffamano chi dubita della “versione ufficiale”, ad esempio, non si  comportano in modo dissimile da chi accusò e arrestò quei dissidenti  in Unione Sovietica che dubitavano della versione ufficiale della morte  di Kirov (il quale, secondo il governo, era stato ucciso da terroristi antisovietici) o quelli che nella Germania Nazista osarono dubitare che  il Reichstag fosse stato bruciato dai comunisti o che l’invasione della  Polonia, da parte di Hitler, fosse stata condotta in risposta all’attacco  polacco (attuato in realtà da soldati tedeschi in divisa polacca) alla  stazione radio in lingua tedesca di Gleiwitz (cittadina della Prussia  Orientale assegnata alla Polonia dopo la 1a guerra mondiale). 

Sono i fatti, puri e semplici, a confermarci che la teoria ufficiale, secondo la quale gli attacchi terroristici dell’11 settembre sono stati  opera del gruppo terroristico islamico e anti-americano denominato  Al-Qaeda e guidato dall’arciterrorista Osama bin Laden, non è altro  che una “storia di copertura” abilmente architettata dalla CIA435 (allo  scopo di far convergere l’odio nazionale contro il mondo islamico e  per fornire una giustificazione apparente alla guerra di  conquista contro l’Afghanistan. Tutto questo, allo scopo di  promuovere surrettiziamente lo “scontro di civiltà”, tra quella islamica  e quella occidentale, a detrimento di entrambe ma a beneficio della  fazione politica più radicale ed estremista d’Israele436).

Poiché la versione ufficiale vacilla sotto le critiche approfondite di  un numero sempre più crescente di esperti, giornalisti investigativi e  cittadini informati, l’amministrazione Obama si sta adesso adoperando  per censurare Internet, al fine di bandire quelle che definisce “teorie del  complotto” che smontano la versione ufficiale degli eventi. Il Governo  continua quindi ostinatamente a ripetere quella menzogna disperata  e criminale, secondo la quale la minaccia del terrorismo e gli attacchi  terroristici contro gli Stati Uniti hanno avuto origine in Afghanistan.  I cittadini degli Stati Uniti (come quelli degli altri stati cosiddetti  “democratici”) rischiano di perdere quel poco della loro libertà di  espressione e di stampa che ancora rimane sotto tutela costituzionale.  Non solo, esiste il rischio concreto di vedere attuate pesanti misure di  repressione, criminalizzazione e medicalizzazione psichiatrica coatta  nei confronti di chiunque dissenta dalla versione ufficiale.437 Queste  misure vengono spacciate come necessarie alla sicurezza nazionale e alla  lotta al “terrorismo”, ma in realtà sono introdotte allo scopo di impedire  che i criminali al governo possano essere smascherati e processati per  i loro crimini di guerra commessi all’estero, e quelli contro l’umanità  commessi nei confronti del loro stesso popolo.


La “versione ufficiale” del governo degli Stati Uniti

Secondo la versione del governo degli Stati Uniti (con la complicità  e il sostegno dei suoi alleati) e dei media corporativi da esso controllati,  l’11 settembre 2001 un gruppo di estremisti arabi, sotto la direzione  di Osama bin Laden, avrebbe dirottato degli aerei di linea, facendoli  schiantare contro le torri del World Trade Center e contro il Pentagono.  Questi attacchi hanno determinato il crollo delle torri gemelle e del  palazzo Salomon Brothers (il cosiddetto WTC7, di 49 piani), causando  la morte di circa 3.000 persone. Diverse prove irrefutabili dimostrano  inequivocabilmente che questa spiegazione degli eventi è assolutamente impossibile, e che pertanto non vi si può razionalmente dare credito, in  quanto irrazionale e assurda. David Ray Griffin afferma che “la versione  ufficiale della distruzione del World Trade Center implica l’esistenza dei  miracoli” (e fornisce 9 esempi di questi presunti “miracoli”), mentre chi  ha sviluppato una spiegazione alternativa a quell’evento, lo ha fatto “in  linea con l’assunto che le leggi della natura non si siano prese un giorno  di ferie proprio quell’11 settembre 2001”. 


La versione “ufficiale” non è vera perché gli eventi non avrebbero mai potuto avvenire in quel modo

Il governo degli Stati Uniti afferma che le torri sono crollate  quando si è indebolito il sostegno di acciaio, a causa dell’intenso  calore sviluppatosi con gli incendi. Si tratta di una menzogna, ed un  evento simile – cioè il crollo simmetrico di un palazzo di cemento con  sostegni in acciaio – non è mai avvenuto nella storia dell’architettura  moderna, se non durante una demolizione programmata e controllata.  Il carburante degli aerei brucia ad una temperatura di circa 630 °C,  mentre il massimo calore sprigionato da un edificio in fiamme, in  condizioni ideali, è attorno ai 1000 °C, neanche lontanamente vicino  alle temperature necessarie ad indebolire, in modo rapido ed uniforme,  i sostegni in acciaio delle torri gemelle. Anche se le fiamme fossero state  calde abbastanza da indebolire significativamente l’acciaio, gli incendi  di per sé non avrebbero potuto indebolire i sostegni metallici (stiamo  parlando di 287 colonne d’acciaio, di cui 240 perimetrali e 47 interne)  in modo tale da farli collassare in perfetta sincronia, e tutti ad una  frazione di secondo l’uno dall’altro, in modo che le torri collassassero  su se stesse a grande velocità, come in effetti è accaduto. Ecco le parole  di Griffin: 

Perché questi fenomeni necessiterebbero di un miracolo? Perché  neanche nelle condizioni più ideali (che non c’erano, in questo  caso) quegli incendi avrebbero mai potuto superare i 1.800 gradi  Fahrenheit [1.000 °C] (la massima temperatura possibile per un  incendio a base di idrocarburi, come quello in questione), laddove i punti di fusione e d’ebollizione dell’acciaio sono solo leggermente  inferiori a quelli del ferro, rispettivamente a 2.800 °F [1.500 °C] e 5.182 °F [2.850 °C]. Se si accetta la versione ufficiale, secondo la quale tutto il calore venne prodotto dagli incendi dell’edificio,  allora bisognerebbe credere che quegli incendi avessero poteri  miracolosi…

Non esiste alcuna base empirica per poter affermare che parte dei sostegni d’acciaio di entrambe le torri abbiano perso anche  una sola parte della propria forza, né tantomeno il 90% di esse! 

Da una parte abbiamo l’affermazione del professore d’ingegneria del MIT, Thomas Eager, il quale ha affermato che l’acciaio usato  nelle costruzioni “inizia ad ammorbidirsi attorno ai 425 °C [797 °F]. Dall’altra abbiamo studi scientifici sulle 16 colonne perimetrali  condotti dagli scienziati del NIST [il National Institute of Standards and Technology], i quali hanno scoperto che “solo tre delle colonne  [perimetrali] mostrano segni che l’acciaio abbia raggiunto  temperature al di sopra dei 250 °C [482 °F].” Inoltre, questi  scienziati del NIST non hanno trovato alcuna prova che indicasse che simili temperature (250 °C [482 °F]) siano state raggiunte in una qualsiasi delle colonne centrali. Alla fine delle loro ricerche,  invece di trovare le prove del fatto che l’acciaio di quelle colonne  avesse raggiunto una temperatura di 1.000 °C [1.832 °F] (con la  quale avrebbero perso il 90% della loro forza), gli scienziati del  NIST hanno semmai verificato che nessuna di quelle colonne in  acciaio ha perso più dell’1% della propria forza.438

Le prove fotografiche, e quelle fornite da testimoni oculari,  dimostrano in modo decisivo che gli incendi si erano già spenti, dopo le  grandi esplosioni di fuoco dovute all’impatto iniziale e alla fuoriuscita  del carburante. In un rapporto del NIST si ammette che l’esplosione  iniziale aveva consumato in pochi minuti tutto il carburante dell’aereo. Il  capitano Palmer, dei vigili del fuoco di New York, si trovava al 78° piano  della torre sud poco prima che crollasse, e affermò che il fuoco si stava  estinguendo e che sarebbero riusciti a domarlo senza troppi problemi  (tutto questo si può sentire con chiarezza in alcune registrazioni audio  di quella mattina). Anche nella torre nord i filmati mostrano una  donna mentre agita le braccia per attrarre l’attenzione dei soccorritori,  proprio all’interno dello squarcio causato dall’impatto dell’aereo. Il  fuoco si era spento, non c’era nessun “inferno” in quegli edifici, come  ha affermato invece il governo, mentendo. L’amministrazione Bush ha  ingannato deliberatamente l’opinione pubblica americana e mondiale,  inducendola a credere in una menzogna palese e assurda, secondo  la quale l’esplosione del carburante dell’aereo e gli incendi a base di  idrocarburi scoppiati nelle torri sarebbero stati sufficienti a determinare,  simultaneamente ed uniformemente, un indebolimento dei sostegni in  acciaio delle due torri, portandole ad un crollo repentino su se stesse,  quasi a caduta libera. Si tratta di un’affermazione assolutamente  insostenibile e priva di fondamento scientifico439 eppure rimane  tuttora la versione ufficiale degli eventi – una menzogna disperata e  criminale, propalata ancor’oggi dall’amministrazione Obama per uno  scopo ben preciso: giustificare il proseguimento delle guerre  imperialistiche e criminali degli Stati Uniti d’America.

Il governo degli Stati Uniti afferma che il crollo delle torri è stato  causato dalla forza di gravità. Ma basta guardare con attenzione alle  immagini dei vari video che riprendono il crollo di entrambe le torri, per  rendersi conto che una simile affermazione è un’evidente e spudorata  menzogna. Nei video si possono vedere pesanti travi d’acciaio, spezzate  nettamente a metà, che schizzano via dalla torre a quasi 200 metri  di distanza (alcune di queste si conficcheranno sulle mura perimetrali  di edifici lontani anche 100-130 metri.)440 Il cemento delle torri si è  polverizzato completamente, trasformandosi in una polvere fine, quasi  una nube piroclastica.441 Una simile polverizzazione, secondo diversi  esperti qualificati, avviene solamente durante le eruzioni vulcaniche e  le demolizioni controllate degli edifici. Un crollo causato dalla forza di  gravità – come ha indicato Richard Gage, fondatore di Architects and  Engineers for 9/11 Truth [Architetti e Ingegneri per la Verità sull’11  settembre] – avrebbe dovuto iniziare al di sotto del punto d’impatto  degli aerei, con la parte superiore che avrebbe dovuto cadere sui detriti  sottostanti, ma non è andata così. Sono state detonazioni programmate  ad aver disintegrato e polverizzato ogni cosa, in modo uniforme e  sincronizzato, dando al tutto una perfezione simmetrica. Testimonianze  oculari e prove video e audio inconfutabili, hanno provato senza ombra  di dubbi che sono stati degli esplosivi ad aver fatto crollare le torri  del World Trade Center, in quella che possiamo sicuramente definire  una demolizione controllata.442 Le prove dello scoppio di queste cariche  esplosive, poste nelle due torri, si possono tranquillamente vedere nella  ripresa video del loro crollo.

Padre Paul Kramer

«Le opere di Dio non le compiono le creature».

 


La «Voce» alla Povera Anima


L’Anima teme di non riuscire a fare nulla di quanto le è stato comandato.

«Le opere di Dio non le compiono le creature».


7·8·1966 Domenica. Mattina ore 10. 

La piccola creatura si trova sola in sartoria. Improvvisamente viene presa e tutta avvinta nella misteriosa forza, e nel frattempo non può che esclamare: Dio! Dio! Dio mio! Poi passati brevi minuti, sotto l’azione della stessa forza, istintivamente esclama: «Quanto sarebbe stato meglio se vi foste scelto un’altra creatura... meno indegna di me... forse a quest’ora sarebbe stato fatto già qualche cosa... tuttavia, eccomi...». L’incontro finisce così. 

— Lo stesso giorno, ore 14, al telefono. Improvvisamente l’anima viene nuovamente presa dalla solita misteriosa forza e dopo passati brevi minuti di forte attrazione, il dolcissimo amore dell’umanità e mio Signore Gesù Cristo dice alla sua piccola creatura:

 — Non temere... le opere di Dio non le compiono le creature, ma Dio stesso. Ed è per questo che la mia scelta cade dove maggiormente il mio Cuore si sente inclinato... e non certo per merito della creatura, ma perché così è di mio gradimento. Però, ciò che io attendo poi da tale anima si è una corrispondenza generosa e totale ad ogni esigenza del mio gratuito amore.

Carolina Venturella

LE IMPOSSIBILITÀ

 


SPIEGARE LA BIBBIA SENZA GESÚ


Per gli ebrei la Bibbia è composta solo dai libri del Vecchio Testamento.

Per i cristiani ad essi vanno aggiunti i libri del Nuovo Testamento. Tutti sappiamo che la Bibbia è composta da 45 libri del Vecchio Testamento e da 27 libri del Nuovo Testamento. Ebrei e cristiani riconosciamo che la Bibbia è ispirata da Dio ed è quindi divina rivelazione.

1. È impossibile spiegare il Vecchio Testamento senza il Nuovo testamento

Il V.T. resta assolutamente inspiegabile senza il N.T.

Il N.T. completa e spiega il V.T. Senza il Nuovo, il V.T. resterebbe come una casa senza il tetto. Le prove di ciò si trovano quasi ad ogni pagina del V.T. Ne citiamo solo alcune.

Genesi 3,rs. Dio disse al serpente (il diavolo): « Maledetto sei tu, o serpente. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe. Essa ti schiaccerà la testa, e tu le insidierai il calcagno ».

Questa donna non può che essere Maria, e la sua stirpe non può essere che Gesú e i cristiani.

Su quale altra donna e su quale altro suo figlio gli ebrei possono applicare tali parole?

Genesi 18,3. Appaiono tre persone ad Abramo. Abramo non dice loro: « Miei signori », ma « Mio Signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi ... ». Da tutto il contesto si vede chiaro che quei tre sono Dio; ma il dialogo tra Abramo e i tre si svolge tutto al singolare, ed Abramo prepara loro tre focacce, una per ciascuno. Qui abbiamo la prima manifestazione delle tre persone della SS. Trinità, che però formano un solo Dio, ma che solo col N.T. si rende evidente; mentre gli ebrei, negando la SS. Trinità, sono costretti a dire, contro ogni regola di grammatica, che era Dio accompagnato da due angeli.

Genesi 15 ,5 e 22,17. Dio promette ad Abramo una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come le sabbie del mare e che per essa saranno benedette tutte le nazioni della terra. Questa discendenza non può che essere quella formata dal N.T. ossia il popolo cristiano, che in una sola generazione supera abbondantemente il miliardo, mentre gli Ebrei sono appena io milioni. Infine, gli Ebrei sono causa quasi continua non di benedizioni, ma di conflitti, dai tempi di Nerone ad oggi.

Dice David: « Disse il Signore al mio Signore: "Siedi alla mia destra". Queste parole hanno compimento in Gesú. Gli ebrei non sanno a chi attribuirle; e Gesú, quando un giorno, citandole, disse loro: "Se è suo Signore, come mai è suo figlio?" Ma gli ebrei non ardirono rispondere ». (Mt. 22,45).

E ancora Dio dice: « Lo giurai una volta sulla mia santità; non mentirò a Davide giammai! Rimarrà in perpetuo la sua stirpe, il suo trono come il sole innanzi a me, come la luna che sta in perpetuo, testimonio veridico nelle nubi » (Ps 89). Queste parole si possono applicare solo in Gesú; altrimenti si dovrebbe dire che Dio ha sbagliato perché il regno di Salmo 119,1 Davide e d'Israele non è durato in eterno, ma era già finito ai tempi di Gesú.

Esodo 34. Dio rivela a Mosè l'Alleanza col popolo ebreo: « Ecco io stabilisco un'alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessun paese e in nessuna nazione; tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera del Signore, perché è terribile quanto io sto per fare con te »; gli promette di dargli la Palestina, di scacciare dinanzi a lui tutti i popoli che incontrerà e di dargli le buone annate e la pace.

Questa Alleanza resta incompleta e senza senso priva della Nuova Alleanza, di cui è figura, fatta da Gesú con tutti gli uomini nell'ultima cena, perché Dio, essendo Creatore e Padre di tutti gli uomini, non poteva creare tutti i privilegi per un piccolo popolo e trascurare o peggio aborrire e castigare tutto il resto dell'umanità. Egli infatti non ammette privilegi, né accettazione di doni (2 Cron. 19,7) e da vero Padre di tutti gli uomini, che provvede agli uccelli dell'aria e ai gigli dei campi, non vuole che alcuno di questi piccoli perisca (Mt.18,14), ma vuole che tutti gli uomini siano salvi e raggiungano la conoscenza della verità (1 Tim. 2,4).

L'alleanza di Dio col popolo ebreo e i grandiosi prodigi operati per fare ad esso raggiungere la Palestina acquistano un senso e una giustificazione soltanto con la nuova alleanza di Dio con tutti gli uomini, mediante la quale egli promette indistintamente a tutti, se osserveranno la sua legge e i precetti dati dal suo Figlio, mantenendosi sempre fedeli nel faticoso e doloroso cammino della vita, il necessario per vivere, la pace e il paradiso, di cui è simbolo la Terra Promessa.

2. È impossibile spiegare il Nuovo Testamento senza il Vecchio Testamento.

Per quale motivo tutti gli uomini sarebbero stati peccatori e avrebbero avuto bisogno della redenzione anche i bambini innocenti (Rom 3,23) senza il peccato originale che ha intaccato tutti i discendenti di Adamo?

In Abramo, che è disposto a sacrificare il suo Figlio per amore di Dio, Dio ci fa vedere il suo amore infinito che lo spinge a sacrificare il suo Figlio per amore degli uomini, cioè per salvarli.

In Isacco, che sale sul monte Moria portando la legna sulle spalle, sulla quale dovrà venire sacrificato, e che si lascia legare sopra la legna, Dio ci mostra il suo Figlio che sale sul monte Calvario, portando sulle spalle la croce, sulla quale si farà inchiodare. Isacco, che è la figura, viene liberato; Gesú, che è la realtà, viene sacrificato.

In Mosè, che libera il popolo ebreo dalla schiavitú del faraone e porta gli ebrei conservatisi fedeli alla Palestina, Dio ci mostra il suo Figlio che libera tutti gli uomini dalla schiavitú di Satana e porta con sé in paradiso tutti quelli mantenutisi buoni.

Nel serpente di bronzo innalzato da Mosè nel deserto perché venissero liberati dalla morte tutti quegli ebrei morsicati dai serpenti velenosi che l'avessero guardato, Dio ci mostra il suo Figlio crocifisso, innalzato sulla croce, che libera dalla morte eterna tutti gli uomini che si rivolgono a lui pentiti dei loro peccati. Senza Gesú crocifisso e senza questo significato, quel serpente di bronzo ordinato da Dio a Mosè resterebbe senza alcun significato, come gli amuleti dei maghi; né si spiegherebbe perché Dio non ha fatto altrettanto con tutti gli altri uomini morsi da serpenti o comunque avvelenati.

Nella manna mandata dal cielo per nutrire gli ebrei nel cammino lungo il deserto fino a farli giungere nella Palestina, Dio ci fa vedere il vero pane del cielo da lui mandato sulla terra, cioè il suo Figlio, che mediante la sua eucarestia nutre gli uomini lungo il cammino della vita e dà loro la grazia e la forza di giungere in paradiso.

Dice Davide: « Un branco di cani mi circonda, mi assedia una banda di malvagi; hanno forato le mie mani e i miei piedi, posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano, mi osservano: si dividono le mie vesti, sulla mia tunica gettano le sorti » (PS 21,27). Queste parole di Davide si sono verificate tutte in Gesú crocifisso, cosí come la conclusione dello stesso salmo 21: « Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra, si prostreranno a lui tutte le famiglie dei popoli »: senza Gesú queste parole non hanno alcun senso.

Infine, se il Messia non fosse Gesú e se Isaia non profetasse la sua passione sul « Messia servo di Jahvè » non avrebbe nessun senso tutta la sua profezia sulla passione del servo di Jahvè, che minutamente descrive tutta là passione di Gesú.

«Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio ed io non ho resistito, non ho indietreggiato, presentai il mio dorso ai flagellatori, le mie guance agli strappi, non nascosi la mia faccia alle ignominie e agli sputi. Ma il Signore Dio mi ha aiutato, perciò non cedetti ai peso dell'ignominia; ridussi la mia faccia come selce, perché sapevo che non sarei rimasto confuso » (Is 5o,57).

« Chi crederà a ciò che abbiamo annunziato e la potenza del Signore a chi sarà rivelata? Egli è cresciuto davanti a lui come un germoglio; come una radice da un solo arido; senza grazia, senza beltà da attrarre lo sguardo, senza aspetto da doversene compiacere. Disprezzato, rifiuto dell'umanità, uomo dei dolori, assuefatto alla sofferenza, come uno davanti al quale ci si copre il volto, disprezzato, cosí che non lo abbiamo stimato. Veramente egli si è addossato i nostri mali, si è caricato dei nostri dolori. Noi lo credevamo trafitto, percosso da Dio e umiliato, mentre egli fu piagato per le nostre iniquità, fu calpestato per i nostri peccati. Il castigo, che è pace per noi, pesò su di lui e le sue piaghe ci hanno guariti » (Is 53,1-5).

Queste parole che espressamente si riferiscono al Messia, non possono riferirsi al Messia glorioso che aspettano gli ebrei; si possono riferire solo a Gesú in cui si sono pienamente attuate.

Innumerevoli altre sono le profezie bibliche del V.T. che si riferiscono a Gesú; ma, per finire, ne citiamo soltanto un'altra, quella di Malachia: «Poiché dall'oriente all'occidente grande è il mio nome fra le genti, e in ogni luogo è offerto incenso al mio nome e un'oblazione pura» (Ml 1,11).

Questa profezia per gli ebrei non si è mai avverata e non si potrà mai avverare perché mai faranno convertire all'ebraismo tutte le genti e perché essi non potevano offrire incenso e vittime a Dio in nessun luogo, all'infuori del Tempio di Gerusalemme, e perché ora non possono offrirli neanche nel Tempio di Gerusalemme, che è stato distrutto nell'anno 70 d.C. dalle truppe di Tito; esso non potrà mai venire ricostruito perché in quel luogo è stata costruita la moschea di Omar; se gli ebrei volessero distruggere la detta moschea si scatenerebbero contro di essi i 500.000 milioni di musulmani e li annienterebbero. Invece, tale profezia si attua pienamente in Gesú e nella sua Chiesa: infatti in tutti i luoghi della terra vengono costruite Chiese, viene celebrata la S. Messa e vengono offerti a Dio incenso e la vittima pura, Gesú, del cui sacrificio sulla croce la S. Messa è precisamente la rinnovazione.

ILDEBRANDO A. SANTANGELO



 

Quanto più semini cose belle, tanto più sarai felice. Quanto più vivrai quello che Gesù Cristo vuole, tanto più sarai felice. E per quanto possa essere grande la persecuzione che soffri, per quanto possa essere grande la battaglia che incontri lungo il cammino, tu sei felice, sei in pace.

 


Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)


11.07.2021

Cari figli,
desidero accogliere tutti voi qui presenti e anche coloro che sono uniti con il cuore al Cuore di Gesù e al mio Cuore Immacolato. È un momento di fede, un momento di preghiera, un momento in cui invochiamo Dio, in quest’anno così forte dedicato a San Giuseppe e all’invocazione dello Spirito Santo. L’invocazione porta la forza del Divino Spirito Santo, la sua luce, i suoi doni, i suoi frutti.

In questo tempo il mondo sta attraversando una prova, una grande prova, forse non la maggiore che attraverserà, ma una prova che ha reso l’umanità bisognosa di più unione, di più preghiera. In verità, oggi l’umanità vive spesso nell’indifferenza, nella divisione. Per questo Gesù ci chiede di invocare lo Spirito Santo. Oggi vogliamo ringraziare Dio, ringraziare Gesù, e preparare i nostri cuori per arricchirci della grazia di Dio, principalmente dell’amore di Dio: la grande ricchezza che i cuori hanno bisogno di conoscere.

E San Giuseppe è il padre, il protettore e il patrono di tutte le famiglie, in particolare della famiglia maggiore, che è la Santa Chiesa. Nel mio Cuore sento che avete bisogno di valorizzare ogni giorno di quest’anno, pregare San Giuseppe per la vostra famiglia, per la Santa Chiesa, per le sante vocazioni, sia sacerdotali, sia missionarie, sia matrimoniali.

Perché la famiglia oggi viene trascinata dalle trappole del demonio e sono poche le famiglie che vincono queste trappole. Allora il veleno del male oggi è molto presente nella vita delle famiglie, soprattutto in questo tempo in cui le famiglie devono stare unite, non dividersi. L’esempio delle unione delle famiglie è la crescita delle comunità. Io vorrei tanto, figli, che voi cercaste – in questa crescita spirituale che il divino Spirito Santo porta alla vostra vita, perché Egli è la luce, Egli è Dio – più unione. Che la nostra grande ricerca oggi sia l’unione, non la divisione. Ci vuole unità, fraternità, condivisione, carità, mettere in pratica quello che Gesù Cristo vuole dal mondo.

Perché vivere di parole non è l’essenza. Nessuno vive solo di parole. La Parola si ascolta, e quello che si ascolta dev’essere messo in pratica. Allora si deve mettere in pratica la Parola nel quotidiano della vita familiare. Esercitare questa parola, portare i frutti che questa Parola deve produrre nelle famiglie. A volte c’è tanta proclamazione ma c’è mancanza di opera: a volte proclami la Parola ma non vivi la Parola. A volte hai ogni sapienza, ogni conoscenza, ma non metti in pratica di quello che devi mettere in pratica.

Lo Spirito Santo è la Parola di Dio che divenne vita nel mio Cuore, nel mio ventre; la Parola di Dio divenne vita nella missione di San Giuseppe; la Parola di Dio divenne vita nella missione dei santi; la Parola di Dio diventa vita e deve diventare vita nel cuore di tutti i figli di Dio e delle famiglie della Terra. Allora questa Parola deve produrre qualcosa che Gesù Cristo vuole dall’umanità.

Oggi l’umanità attraversa una grande prova, una sofferenza direttamente visibile. Oggi la sofferenza è visibile. Ci sono molte perdite, molte tristezze. Spesso, quando guardi questo mondo, se non hai il cuore unito alla Santissima Trinità, alla fede, alla forza divina, non riesci a reagire: c’è tanta tristezza, tanta sofferenza, tanti attacchi, tante ingiustizie. E c’è così tanta confusione che, se non hai il discernimento, non avrai la luce che ti illumina. Il tuo cammino dev’essere nella luce. Alla fine di tutto questo che l’umanità sta vivendo, alla fine di questo tunnel di oscurità, di divisione, di disuguaglianza, abbiamo bisogno di vedere questa luce maggiore.

Gesù ha dedicato quest’anno a San Giuseppe e ha detto chiaramente che San Giuseppe vi avrebbe aiutato e soccorso, che avrebbe calmato il vostro cuore. Perché il cuore, quando arriva la disperazione, si trova davanti a una tribolazione. Si tratta di un sentimento, il tuo corpo reagisce a questo sentimento, riesci a sentire le sensazioni nel tuo corpo, nella tua parte materiale. Allora San Giuseppe calmerà questo cuore.

Ma Gesù ci fa un appello: dobbiamo invocare lo Spirito Santo. È necessaria la fede, la religiosità, essere Chiesa, essere famiglia. È necessario essere luce, avere luce, essere esempio, dare testimonianza, mettere in pratica, andare avanti, portare una parola di amore, di affetto, di consolazione, di conforto, perché l’uomo è molto malato. Non mi riferisco soltanto alla malattia fisica, non mi riferisco soltanto alla malattia della carne, mi riferisco al sentimento, al vuoto che c’è su questa terra, al vuoto che c’è nelle famiglie, al vuoto che c’è nelle comunità.

Il demonio è la grande ira, è la grande divisione. E noi dobbiamo vincere questo male, non possiamo lasciarci trascinare da questa divisione maligna, da questa discordia maligna, dobbiamo avete unità, dobbiamo avere unione. La lotta è quotidiana. Ogni secondo, ogni minuto, Dio ti permette di vivere, il piano di Dio si compie nella tua vita. Che tu sia padre, madre, missionario, religioso, religiosa, giovane o bambino, Dio ha un piano per la tua vita, Dio ha un progetto magnifico per la tua vita, così bello che tu da solo non riesci a vedere quanto grande sia la felicità per te nel vivere questo piano di Dio.

Ecco perché abbiamo bisogno di questa luce che oggi illumina l’umanità. Dobbiamo preparare la via, stare attenti ai segni di Dio. Se passerà questa tempesta, quest’onda, vogliamo essere migliori, aver imparato ad essere migliori, imparato ad essere forti, più uniti, imparato a valorizzare la vita come dono di Dio, a non giocare con ciò che vi è di più prezioso in questo mondo, che è la famiglia: il bambino, il giovane, il padre, la madre.

Allora la luce dello Spirito Santo deve illuminare i cuori, deve illuminare tutta l’umanità. E tu devi chiedere allo Spirito Santo questa luce, affinché tu sia un servo di Dio molto felice nel proclamare la Parola, nell’annunciare la buona novella, nel portare questa speranza. Perché dopo questa grande tribolazione il mondo avrà più bisogno di questa Parola, di questo affetto, e se l’umanità non si preparerà per questo, raccoglierà molto dolore.

Perché è il tempo della giustizia di Dio, e la giustizia di Dio è sapiente, santa, giusta, non è come quella dell’uomo, che vuole fare giustizia con l’ingiustizia. La giustizia di Dio è giusta, figli. E tu hai bisogno di essere illuminato, di portare speranza a questo mondo che è nella disperazione, di calmare i cuori. Chiedete a San Giuseppe di intercedere affinché il vostro cuore rimanga tranquillo, lontano da tutta questa sofferenza, lontano da tutto questo dolore. Siate miti come Gesù, umili come Gesù, fraterni come Gesù. Gesù accoglie tutti, insegna la Via. Egli ama, perché Egli è la Via, la Via della salvezza, la Via che guarisce, la Via che porta la libertà, la Via che porta la felicità.

Allora in questa domenica guardate all’importanza della vita di preghiera. Spesso non sapete quanto sia importante il tempo di preghiera. Lascia che questa grazia si compia nella tua vita, nel tuo cuore. Nessuno può dire quanto sia importante la fede, il miracolo della fede. Cos’è la fede? Una parola così piccola, ma così forte. La fede porta tanta vittoria nella vostra vita. E voi oggi avete bisogno di molta fede, avete bisogno di vincere tutte queste confusioni, tribolazioni, indifferenze, con la fede. Tenendovi per mano, magari spiritualmente, perché il mondo oggi vive un tempo in cui è difficile tenersi per mano fisicamente, ma la forma spirituale è quella più forte. Infatti a volte sei vicino alle persone ma esse sono lontane, mentre a volte sei fisicamente lontano eppure così vicino.

Allora si deve vivere questa spiritualità, credere in questa spiritualità e sentire realmente la capacità dello Spirito Santo nella tua vita, il potere che ha lo Spirito Santo nella tua vita, tutta la sua intelligenza, tutta la sua scienza, tutta la sua sapienza, tutti i suoi doni e tutti i frutti che produci nel seminare questi doni.

Siamo in un tempo di giustizia divina: tutto quello che si semina si raccoglie. Quanto più semini cose belle, tanto più sarai felice. Quanto più vivrai quello che Gesù Cristo vuole, tanto più sarai felice. E per quanto possa essere grande la persecuzione che soffri, per quanto possa essere grande la battaglia che incontri lungo il cammino, tu sei felice, sei in pace. Questo è importante, figli! Non permettere che il demonio ti tolga questa ricchezza che è la pace.

Servire Dio va al di là di quello che puoi immaginare. Va oltre l’apparenza, oltre gli occhi. Oggi Gesù ci insegna a credere in qualcosa di più grande, a credere in qualcosa che è realmente un mistero bellissimo, che è il Cielo, che è la vita eterna. Allora cammina sapientemente per incontrare questa fonte verissima. Perché Gesù vuole che valorizziate quest’anno dedicato a San Giuseppe e all’invocazione dello Spirito Santo. Non lasciar passare questo tempo di grazia. Ogni momento che vivi è un momento per crescere nella grazia, fortificarti nella fede e raccogliere i frutti della giustizia divina.

Con grande affetto e amore, in questo momento voglio benedire tutti i figli.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
quando vi benedico io mi sento Madre, perché è una benedizione essere Madre e poter benedire i figli. Per questo, voi madri, benedite i vostri figli; voi padri, benedite i vostri figli. Perché questo è benedizione di Dio, è tutto l’amore di Dio in noi.

Oggi Gesù ci porta un appello alla fraternità, all’unione, vi avvisa affinché non cadiate nelle trappole del male che vogliono la divisione, che vogliono l’indifferenza. Abbi questa grazia di sapere che oggi siamo in una missione di lotta e lottiamo tutti i giorni contro questo Male che ha portato tanto male all’umanità, ai figli di Dio qui sulla terra. È necessario essere fraterni, è necessario vivere la fraternità. Per questo Gesù ci chiede di trasformare in opere vive la sua Parola. È una cosa meravigliosa, figli, soprattutto quando Egli ci dice che la Parola divenne vita e diventa vita nel vostro cuore. Non è che lo diventerà, essa diventa vita nel vostro cuore.

Ho benedetto tutti i figli che festeggiano un anniversario: quelli che compiono gli anni, quelli che stanno ringraziando per gli anni di unione matrimoniale e anche quelli che stanno ringraziando Dio per la grazia della loro vocazione. Che Dio vi benedica immensamente.

Chiedo sempre a Gesù di benedire i fiori per la guarigione e liberazione del corpo e dell’anima. Tutti i figli hanno bisogno di questa grazia.

Nel messaggio che oggi abbiamo ascoltato, Gesù ci chiede questa guarigione, questa conversione, ci chiede di essere veramente santi, giusti, figli di Dio. È questo che Gesù Cristo ci chiede oggi. Anche davanti a questo mondo così vuoto e così perso, che perisce nelle tenebre, Gesù ci mette davanti alla luce affinché possiamo, con giustizia, raccogliere i frutti migliori. Perché Dio ha da darci il meglio, ha da darci il vino migliore. Allora vogliamo essere degni di questo vino buono. Che tutti rimangano nella pace, sotto la bellissima protezione di Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo.

Ecco la Serva di Dio, Maria, la Madre di Dio, la Madre della Pietà, l’Immacolata Concezione. Il Signore mi chiama.

 


lunedì 12 luglio 2021

“La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo”



Mio Signore Gesù, Tu sei stato respinto come Messia perché il loro spirito non era pronto, il loro cuore era chiuso ed indurito, tuttavia hai dato prova d’essere La Pietra Angolare. Nella nostra generazione, mio Signore, l’effusione del Tuo Santo Spirito è ancora respinta dai “costruttori” e pertanto un giorno il Tuo Santo Spirito proverà a noi tutti che Egli era la Pietra Angolare. Rinnegando e sopprimendo il Tuo Santo Spirito che viene a noi come Richiamo, i “costruttori” preparano di nuovo la loro stessa caduta.

vedi come le antiche predizioni si sono avverate? infatti, Io ho detto che “l’Avvocato, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel Mio Nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che Io vi ho detto” ma da sempre sapevo che solo un piccolo resto avrebbe ascoltato e sarebbe ritornato a Me; su quelli che Mi hanno ascoltato manderò il Mio Santo Spirito di Sapienza e di Intelletto; sì, Io li coprirò col Mio Spirito di Consiglio e di Conoscenza; e la debole fiamma vacillante che è rimasta in questo mondo, diverrà un fuoco ardente;

Io ripeto che il Mio Santo Spirito di Grazia ora è inviato ai quattro angoli della terra per insegnarvi ad essere santi e per trasformarvi in esseri divini; la terra si trasformerà in una copia del cielo e così sarà fatta la Mia Volontà; la preghiera che vi ho insegnato sarà adempiuta;


Signore!
Allontana tutti e presto
dalla via dell’illusione,
possiamo noi essere una cosa sola, uniti,
e vivere santamente
come i Tuoi angeli nel cielo,
come tutte le anime che vivono in cielo,
e possiamo noi essere unanimi 
nel Tuo Amore,
possiamo anche noi condividere come loro
il Tuo Amore nell’unità,
cosicché la terra
diventi un riflesso del cielo,
venga il Tuo Regno
e rinnovi la terra con cose nuove;
venga presto il Tuo Santo Spirito
in questa seconda Pentecoste
a rinnovare tutti
con un nuovo spirito d’amore
e ci trasfiguri tutti
in esseri divini!
Maranatha!


la pace sia con voi; in verità ti dico che vengono i giorni in cui il Mio Regno sulla terra sarà come è in cielo; non resterete divisi ancora per tanto tempo sotto questi cieli, presto sarete tutti uno e l’Amore abiterà fra voi: questa è la Mia Promessa; ma, diletti Miei, questo rinnovamento non verrà senza tribolazioni; come ogni nascita, anche questo rinnovamento avrà i dolori del parto, ma i dolori saranno rapidamente superati dalla gioia;

riverso il Mio Spirito su di te, generazione, per irrigare il tuo deserto e per trasformare in fiumi il tuo suolo arido, sì! irrigherò il tuo deserto per farlo diventare un Giardino, finalmente vedrai la forza delle Mie Parole e lo splendore della Mia Bellezza; intendo riportarvi tutti alla divinità, uno dopo l’altro; Io sono la vostra Speranza, sono il vostro Rifugio, il vostro Consolatore; l’Onnipotente, Io Sono;

riconoscete i Tempi, riconoscete il Soffio leggero del Mio Santo Spirito di Grazia su di voi; soffio sulle vostre nazioni risuscitando i vostri morti col Mio Soffio, trasformandoli in riflessi della Mia Immagine; ogni giorno suscito nuovi discepoli per glorificare ancora il Mio Nome ed evangelizzare con amore per l’Amore;

vi domando, allora, Miei diletti, di pregare ogni giorno per la Mia seconda Venuta che è la seconda Pentecoste; pregate per la conversione delle anime perché possano convertirsi prima della Mia Venuta; venite a Me come siete e appoggiatevi a Me, come il Mio diletto Giovanni si appoggiava a Me; anche voi ponete il vostro capo sul Mio Petto ed ascoltate i Battiti del Cuore dell’Amore, ogni battito è un richiamo all’Amore, tutto ciò che chiedo a voi è un ritorno d’amore; amateMi, adorateMi, rallegrate Me, il vostro Signore;

vi benedico lasciando il Mio Sospiro d’Amore sulla vostra fronte; siate uno;

22 Aprile, 1990

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO

 


Stringi le mani in mistica coppa

- Aprimi il cuore, figliuola, e i tuoi desideri saranno coronati e le tue ricerche saranno soddisfatte.

Voglio appoggiare sul tuo cuore la mia croce nuda, fredda e squallida, ma stendi le braccia, stringi le mani in mistica coppa sotto il mio costato aperto e piega il tuo capo sul mio sanguinante.

Ecco la risposta. Raccogli il Sangue, spargilo nelle anime, la tua ne sarà ripiena ugualmente per il contatto delle labbra alle mie piaghe.

Mi abbandono a te, mi abbandonerei ad ogni anima come mi sono abbandonata tra le braccia del Padre. Non temere, non è illusione, dalla croce scende la misericordia infinita: essa è il canale misterioso per cui giungono alle anime tutti i beni della verità, della grazia e dell'amore. Quando gli uomini mi crocifissero le mani ed esse apparvero impotenti, apersi il Cuore per offrire tesori inesauribili; e mentre la crocifissione sembrava distruggere la mia Sacra Umanità, la misericordia trovava espansione nell'Augusta Divinità». -

Dal Cuore trafitto uscì l'ultima goccia di Sangue, la goccia misteriosa dell'acqua: dallo stesso Cuore, aperto quotidianamente sull'altare, continua ad uscire il perdono, esce con l'amore, con la verità e con la grazia, esce la vita soprannaturale e quella eterna. Ogni immolazione ammette la Risurrezione gloriosa, e come la Passione profonde la misericordia sugli uomini, la Risurrezione raddoppia la gloria del Cielo. La Passione è per ogni anima, pur rimanendo completa nella sua essenza, nella sua potenza e nella sua grandezza dinanzi alla giustizia di Dio. q. 20: 27 ottobre

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


Le Profezie e le Rivelazioni di Santa Brigida di Svezia

 


Le parole di Cristo alla sua sposa in cui si descrive come un grande re, e sui due tesori che simboleggiano l'amore di Dio e l'amore del mondo, e

un insegnamento su come procedere e migliorare in questa vita. 


Capitolo 15

"Io sono come un re grande e potente. Quattro cose appartengono a un re: Primo, deve essere ricco; secondo, generoso; terzo, saggio e quarto, caritatevole. Io sono in verità il Re degli angeli e di tutta l'Umanità. Ho anche queste quattro qualità che ho menzionato:  Primo, sono il più ricco di tutti, perché do a tutti secondo i loro bisogni, ma possiedo dopo questa donazione non meno di prima. Secondo, sono il più generoso, poiché sono pronto a dare a chiunque preghi con amore per la mia misericordia. Terzo, sono il più saggio di tutti, poiché so cosa è meglio per ognuno. E quarto, sono caritatevole, poiché sono più pronto a dare che a chiedere.

Ho, per così dire, due tesori. Il primo tesoro contiene cose pesanti come il piombo, e la casa dove sono conservate è circondata da punte acuminate e pungenti.  Ma a colui che prima comincia a girare e a far rotolare queste cose pesanti, e poi impara a portarle, esse sembrano leggere come piume. E così le cose che prima sembravano pesanti, diventano molto leggere, e le cose che prima erano ritenute amare e pungenti, diventano dolci. Il secondo tesoro conserva cose che sembrano essere come oro splendente con pietre preziose e bevande deliziose. Ma l'oro è in realtà sporcizia e le bevande sono veleno. Ci sono due modi per entrare in questi tesori, anche se prima ce n'era uno solo.

All'incrocio, cioè all'inizio di queste due vie, c'era un uomo che gridava a tre uomini che camminavano su un'altra via, e diceva: "Ascoltate, ascoltate le mie parole! Ma se non volete ascoltare con le vostre orecchie, vedete almeno con i vostri occhi che ciò che dico è vero. Ma se non volete sentire o vedere, almeno toccate con le vostre mani e provate che le mie parole sono vere e non false'. Allora il primo di loro disse: 'Ascoltiamo e vediamo se le sue parole sono vere'. Il secondo disse: 'Tutto quello che dice è falso'. Il terzo disse: 'So che tutto quello che dice è vero, ma non mi interessa quello che dice'.

Cosa sono questi due tesori se non il mio amore e l'amore del mondo? Ci sono due modi per entrare in questi due tesori: la privazione e la completa negazione della propria volontà conducono al mio amore, mentre la concupiscenza carnale e la volontà dell'uomo conducono all'amore del mondo. Ad alcune persone il mio amore appare come un pesante fardello di piombo, perché quando dovrebbero digiunare o vegliare al mio servizio o trattenere la loro carne dai desideri peccaminosi, si sentono come se portassero un pesante piombo. E se devono ascoltare parole o insulti, pensano che sia pesante e duro, o se devono passare del tempo in purezza o in preghiera, è come se fossero seduti tra spuntoni o spine e si preoccupano ogni momento.

Colui che vuole rimanere nel mio amore dovrebbe prima iniziare a sollevare e girare il fardello, cioè dovrebbe tentare di fare il bene attraverso la sua buona volontà e il desiderio costante. Poi dovrebbe gradualmente sollevare un po' il peso, cioè fare il bene che può fare, pensando così a se stesso: "Questo posso farlo bene se Dio mi dà il suo aiuto e la sua grazia". Allora può perseverare nel compito intrapreso e con grande gioia sopportare ciò che prima gli sembrava pesante, così che ogni difficoltà nei digiuni e nelle veglie o qualsiasi altra difficoltà gli sembrerà leggera come una piuma.

I miei amici riposano in un tale luogo, che, ai malvagi e ai pigri, sembra essere circondato da cose come spighe e spine, ma per i miei amici è come la pace più alta e morbida come le rose. La via giusta per entrare in questo tesoro è rinnegare e disprezzare la propria volontà, il che accade quando un uomo contempla la mia sofferenza e il mio amore, e non si preoccupa della propria volontà o brama ma resiste con tutta la sua forza e potenza e si sforza costantemente per le cose che sono più alte e migliori. E anche se questa via è un po' pesante all'inizio, piace così tanto nel proseguimento di essa che le cose che prima sembravano impossibili da sopportare diventano poi molto leggere, così che egli può giustamente dire a se stesso: 'Il giogo e l'opera di Dio sono buoni e dolci'.

Il secondo tesoro è il mondo. In esso ci sono oro, pietre preziose e bevande che sembrano deliziose e dall'odore gradevole, ma che sono amare come il veleno quando vengono assaggiate. Ognuno che porta e possiede quest'oro, deve - quando il suo corpo è indebolito e le sue membra perdono la forza, quando il suo midollo è consumato e il suo corpo cade morto a terra - lasciare l'oro e le pietre preziose, perché non gli servono più della sporcizia. E le bevande del mondo, cioè le sue delizie, sembrano deliziose, ma una volta nello stomaco, rendono il cuore pesante e la testa debole e rovinano il corpo, e allora l'uomo si secca e appassisce come l'erba, e quando si avvicinano i dolori della morte, tutti questi piaceri diventano amari come il veleno. La via che conduce a questo tesoro è l'auto-volontà e la lussuria, ogni volta che un uomo non si preoccupa di resistere ai suoi desideri malvagi e non contempla su ciò che ho comandato o fatto, ma immediatamente fa qualsiasi cosa gli venga in mente, che sia lecita o meno.

Tre uomini stanno camminando su questa strada, e con questi intendo tutti gli uomini malvagi e ingiusti che amano il mondo e tutto il loro egoismo. Io gridai a questi tre uomini mentre mi trovavo all'incrocio o all'inizio delle vie, perché quando venni nel mondo in carne e corpo umano, mostrai agli uomini due vie, per così dire, cioè quella da seguire e quella da evitare, in altre parole, la via che porta alla vita e quella che porta alla morte. Perché prima della mia venuta nella carne, c'era solo una via, e su di essa tutti gli uomini - buoni e cattivi - vagavano verso l'inferno.

Io sono colui che ha gridato, e il mio grido era questo: 'Gente, ascoltate le mie parole che conducono alla via della vita, perché sono vere! Usate i vostri sensi per capire che ciò che dico è vero. Se non volete ascoltare le mie parole o non potete ascoltarle, almeno vedetele, cioè, con fede e ragione, vedete che le mie parole sono vere. Perché come qualcosa di visibile può essere discernuto con gli occhi della carne, così anche le cose invisibili possono essere discernute e credute dagli occhi della fede. Ci sono molti uomini semplici nella Chiesa e nella cristianità che fanno poche buone azioni, ma sono comunque salvati grazie alla loro fede, in cui mi credono il Creatore di tutte le cose e il Redentore delle anime. Non c'è nessuno che non possa capire e credere che io sono Dio, se considera come la terra porta frutti e come i cieli danno la pioggia, come gli alberi fioriscono, come ogni animale esiste nel suo genere, come le stelle servono l'uomo, e come i problemi e i dolori vengono e spesso accadono contro la volontà dell'uomo.  Da tutte queste cose, l'uomo può vedere che è mortale e che è Dio che organizza e dirige tutte queste cose. Perché se Dio non esistesse, tutto sarebbe disorganizzato. Così, tutte le cose sono da Dio, e tutto è razionalmente organizzato per l'uso e la conoscenza degli uomini. E non c'è la più piccola cosa che sia stata creata o che esista nel mondo senza una causa ragionevole.

Così, se un uomo non può capire o comprendere le mie virtù e i miei poteri come sono a causa della sua debolezza, può ancora vederli con fede e credere. Ma se voi gente del mondo non volete usare la vostra ragione per considerare il mio potere, potete Usate ancora le vostre mani per toccare e percepire le azioni che io e i miei santi abbiamo fatto.  Sono cioè così evidenti che nessuno può dubitare che siano le opere di Dio.  Chi ha risuscitato i morti e dato la vista ai ciechi se non Dio? Chi ha cacciato i demoni malvagi dagli uomini se non Dio? Che cosa ho insegnato se non cose benefiche per la prosperità dell'anima e del corpo e facili da sopportare?

Ma ciò che ha detto il primo uomo significa che alcuni dicono: "Ascoltiamo e proviamo se ciò che dice è vero! Stanno un po' al mio servizio, non per amore o per carità, ma come esperimento e per imitare gli altri; e non rinunciano alla propria volontà, ma la esercitano insieme alla mia volontà. Sono in una posizione pericolosa, perché vogliono servire due padroni, anche se non possono servire bene nessuno dei due. Quando saranno chiamati, saranno ricompensati dal padrone che hanno amato di più. Quello che ha detto il secondo uomo significa che alcuni dicono: "Tutte le sue parole sono false e la Scrittura è falsa". Io sono Dio e il Creatore di tutte le cose e senza di me nulla è stato fatto. Io ho stabilito la Nuova e la Vecchia Legge; esse sono uscite dalla mia bocca e non c'è falsità in esse perché io sono la Verità. Perciò, coloro che dicono che ho parlato falsamente e che la Sacra Scrittura è falsa, non vedranno mai la mia faccia; perché la loro coscienza dice loro che io sono veramente Dio, poiché tutte le cose avvengono secondo la mia volontà e la mia ordinazione. Il cielo dà loro luce, né essi possono dare luce a se stessi. La terra porta frutto, l'aria rende fertile la terra, tutti gli animali hanno un'ordinanza specifica, i diavoli mi temono e mi confessano di essere Dio e gli uomini giusti soffrono cose incredibili per il loro amore per me. Tutte queste cose le vedono, eppure non mi vedono. Potrebbero anche vedermi e comprendere la mia giustizia, se considerassero e pensassero a come la terra ha inghiottito gli empi e come il fuoco ha consumato gli ingiusti. Così potrebbero anche vedermi nella mia misericordia quando l'acqua scorreva per i giusti dalla roccia o l'acqua dell'oceano si separava per loro, quando il fuoco evitava di nuocere loro o quando il cielo dava loro cibo come la terra. Poiché vedono tutte queste cose e dicono ancora che sono un bugiardo, non vedranno mai il mio volto.

Quello che ha detto il terzo uomo significa che alcune persone dicono: "Sappiamo bene che è il vero Dio, ma non ce ne preoccupiamo". Queste persone soffriranno e saranno tormentate per tutta l'eternità, perché disprezzano me, che sono il loro Dio e Signore. Non è forse un grande disprezzo da parte loro usare i miei buoni doni e tuttavia rifiutare di servirmi? Perché se avessero guadagnato queste cose con la loro propria diligenza e non completamente e interamente da me, il loro disprezzo sarebbe piccolo.

Ma darò la mia grazia a coloro che cominciano a rovesciare il mio peso, cioè a coloro che volontariamente e con un desiderio appassionato cercano di fare il poco bene che possono. Lavorerò con coloro che sollevano i miei pesi, cioè coloro che avanzano nelle buone azioni giorno per giorno per amore del mio amore, e sarò la loro forza e li illuminerò affinché vogliano fare più bene. Ma coloro che siedono nel luogo che sembra pungere, ma che in realtà è più tranquillo, lavorano pazientemente giorno e notte senza stancarsi, aumentando sempre più nel fuoco ardente per il mio onore, pensando che ciò che fanno per il mio bene è molto poco. Questi sono i miei amici più cari, e sono molto pochi, poiché le bevande che si trovano nell'altro tesoro sono più gradite agli altri. 

Il Terzo Segreto predice: La Grande Apostasia nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Il Cardinale Ratzinger

Stando al giudizio dei pontefici, [il Terzo Segreto] non  aggiunge nulla di diverso a quanto un cristiano deve sapere dalla  rivelazione: una chiamata radicale alla conversione, l’assoluta  serietà della storia, i pericoli che incombono sulla fede e la vita del  cristiano e dunque del mondo. E poi, l’importanza dei Novissimi [gli ultimi eventi alla fine dei giorni]. Se non lo si pubblica –  almeno per ora – è per evitare di far scambiare la profezia religiosa con il sensazionalismo. Ma i contenuti di quel “terzo segreto”  corrispondono all’annuncio della Scrittura e sono ribaditi da molte  altre apparizioni mariane, a cominciare da quella stessa di Fatima, nei suoi contenuti noti. Conversione, penitenza, sono condizioni  essenziali alla salvezza”.322 (11 novembre 1984)

Il Vescovo do Amaral

Il suo contenuto riguarda solo la nostra fede. Identificare il  [Terzo] Segreto con avvenimenti catastrofìci o con un’olocausto  nucleare vuol dire stravolgere il significato del Messaggio. La perdita della fede in un continente è peggiore dell’annientamento di una nazione; ed è vero che la fede sta diminuendo costantemente in Europa.323

È importante notare, in quanto esemplificativo dei numerosi  tentativi di nascondere e seppellire la verità su Fatima, che il Vescovo  do Amaral era stato costretto a ritrattare le sue affermazioni poco dopo averle fatte. Tuttavia, dieci anni dopo, una volta in pensione, il vescovo  aveva casualmente riconfermato la propria testimonianza in un‘intervista  del 1995, aggiungendo ad essa un elemento importantissimo: “Prima  di affermare a Vienna (nel 1984) che il Terzo Segreto riguardava solo  la Fede e la sua perdita, avevo preventivamente consultato di persona  Suor Lucia ed avevo ottenuto la sua approvazione”.324 Così, Suor Lucia  stessa aveva indirettamente confermato, ancora una volta, che il vero é  completo Terzo Segreto di Fatima predice l’apostasia nella Chiesa. 

Il Cardinale Oddi

Il Terzo Segreto non ha nulla a che fare con Gorbacev. La  Beata Vergine Maria ci sta avvertendo della grande minaccia  dell’apostasia nella Chiesa.

Il Cardinale Ciappi

A questi dobbiamo aggiungere altri due testimoni. Il primo è il  Cardinale Mario Luigi Ciappi, nient’altri che il teologo personale di  Papa Giovanni Paolo II e dei suoi quattro predecessori. In un documento  personale inviato al Professor Baumgartner, di Salisburgo, il Cardinale  Ciappi rivelò che: 

Nel terzo segreto si profetizza, tra le altre cose, che la grande  apostasia nella Chiesa partirà dalla sua sommità.325

A questa lunga serie di testimoni dobbiamo aggiungerne altri due,  che hanno parlato più di recente: il primo è Padre Josè dos Santos  Valinho, nipote di Suor Lucia. L’altro è niente meno che Giovanni Paolo  II in persona.

Padre Valinho

In un libro scritto da Renzo e Roberto Allegri, intitolato Reportage su  Fatima (Milano, 2000), pubblicato – provvidenzialmente – poco prima  della rivelazione della visione del Terzo Segreto e la pubblicazione del 

MDF, Padre Valinho espresse l’opinione che il Terzo Segreto predice  l’apostasia nella Chiesa.326 Provenendo dal nipote dell’ultima veggente  sopravvissuta di Fatima, che aveva avuto modo di parlare con sua zia  innumerevoli volte nel corso degli anni, quest’opinione ha un peso  decisamente notevole. 

Papa Giovanni Paolo II ha già rivelato due volte l’essenza del Segreto – nel 1982 e nel 2000

Come se tutto questo non bastasse, sembra che Giovanni Paolo II  abbia rivelato gli elementi essenziali del Terzo Segreto durante la sua  omelia del 13 maggio 1982 e in quella pronunciata in occasione della  cerimonia di beatificazione di Giacinta e Francesco Marto, il 13 maggio  2000. 

Durante la prima cerimonia del 1982, il Papa si chiedeva:“Può la  Madre, la quale con tutta la potenza del suo amore, che nutre nello  Spirito Santo, desidera la salvezza di ogni uomo, tacere su ciò che  mina le basi stesse di questa salvezza?” Il Papa rispose da solo alla sua  domanda: “No, non lo può!”. È il Papa stesso a dirci che il Messaggio di  Fatima riguarda gli avvertimenti della Madonna secondo i quali le basi  stesse della nostra salvezza vengono minate. È sorprendente il parallelo  tra quest’affermazione e quella di Papa Pio XII, il quale parlò di un vero  e proprio suicidio dell’alterare la Fede nella liturgia, nella teologia e  nell’anima stessa della Chiesa. 

Successivamente, nella sua omelia del 13 maggio 2000 durante  la cerimonia di beatificazione, Papa Giovanni Paolo II mise in guardia  tutto il mondo Cattolico con questa sorprendente affermazione: 

“Allora apparve un altro segno nel Cielo; un enorme drago  rosso” (Ap. 12:3). Queste parole che abbiamo ascoltate nella  prima lettura della Messa ci portano a pensare alla grande lotta tra il bene e il male, nonché a costatare come l’uomo, mettendo  Dio da parte, non possa raggiungere la felicità, anzi finisca per  distruggere se stesso …

Il messaggio di Fatima è un richiamo alla conversione, facendo appello all’umanità affinché non stia al gioco del “drago”, il quale con la “coda trascinava giù un terzo delle stelle  del Cielo e le precipitava sulla terra”. (Ap. 12, 4) …

L’ultima meta dell’uomo è il Cielo, sua vera casa, dove il Padre  celeste, nel Suo amore misericordioso, é in attesa di tutti. Dio  vuole che nessuno si perda; per questo, duemila anni fa, ha inviato  sulla terra il Suo Figlio a “cercare e salvare quel che era perduto”. 

(Lc. 19, 10) …

Nella Sua sollecitudine materna, la Santissima Vergine è  venuta qui, a Fatima, per chiedere agli uomini di “non offendere  più Dio, Nostro Signore, che è già troppo offeso”. È il dolore di  mamma che L’obbliga a parlare; è in palio la sorte dei Suoi figli. 

Per questo Ella chiede ai pastorelli: “Pregate, pregate molto e fate  sacrifici per i peccatori; tante anime finiscono nell’inferno perché  non c’è chi preghi e si sacrifichi per loro”.

Abbiamo già visto che il Papa ha citato il Capitolo 12, versi 3 e  4 del Libro dell’Apocalisse, e che quei versi vengono comunemente  interpretati nel senso che un terzo del clero Cattolico verrà spazzato  via dal suo stato di esaltazione, per colpa della loro perdita di fede  o corruzione morale – ed entrambe sono probabilmente presenti in  un terzo nel clero di oggi. È da notare inoltre l’esatta coincidenza tra l’omelia del Papa e l’avvertimento che Suor Lucia aveva lanciato a Padre  Fuentes, sul fatto che “il diavolo sa che i religiosi ed i sacerdoti che  abbandonano il cammino della loro bella vocazione portano con se un  numero enorme di anime all’inferno”.

Ci sembra quindi chiaro che Papa Giovanni Paolo II stesse cercando  di dirci che il Terzo Segreto si riferisce alla grave apostasia predetta  nelle Sacre Scritture. Perché il Papa non disse queste cose in maniera  diretta ed esplicita, ma lo fece invece in modo piuttosto oscura, usando  un linguaggio che solo i più eruditi potevano comprendere? Che il Papa  stesse cercando di inviare un segnale ai più accorti su ciò che pensava  sarebbe stato rivelato molto presto – e cioè l’intero Segreto di Fatima?  Come abbiamo visto, nel MDF abbiamo potuto leggere solo la visione  del “Vescovo vestito di Bianco” ed il cosidetto “commento” teologico.  Forse il Papa aveva capito l’entità della resistenza che il Cardinale  Sodano ed i suoi collaboratori stavano ponendo nei confronti di Fatima,  ed aveva sperato di riuscire almeno a spiegare, nella sua omelia,  l’essenza stessa del Segreto, con la speranza che prima o poi l’intera  verità sarebbe uscita fuori. Forse Giovanni Paolo II non riteneva di poter  parlare apertamente, proprio perché aveva permesso a se stesso di  essere circondato da chierici, religiosi, vescovi e cardinali che si erano  poi rivelati inaffidabili, ma che pensava di non riuscire a rimpiazzare  (proprio come Re Davide nei riguardi del suo generale, Ioab (2 Re 3:2639; 3 Re 2:5). Questi chierici inaffidabili erano ancora in carica nei  loro uffici, erano la causa dell’indebolimento della Fede e facevano parte di quel terzo di anime consacrate spazzate via dal demonio. Forse il  Papa non sapeva chi fossero esattamente queste persone, o magari lo  sapeva ma non pensava di poterne parlare apertamente a meno di non  rischiare la morte (ricordiamoci la morte improvvisa di Papa Giovanni  Paolo I). Qualunque sia stata la ragione, giovanni Paolo II non parlò  con chiarezza assoluta – tuttavia, lo fece abbastanza da poter riuscire a  capire ciò che intendeva dire. Come disse Gesù ai Suoi discepoli: “Chi  ha orecchie per intendere, intenda”.

Per concludere, tutti i testimoni di questa vicenda - da colui che  sarebbe diventato Papa Pio XII negli anni 30 fino al nipote di Suor Lucia  nel 2000, e non ultimo l’attuale Papa regnante, quando era ancora il  Cardinale Ratzinger - concordano su di un punto: i contenuti del Terzo  Segreto riguardano una crisi di Fede nella Chiesa Cattolica, un’apostasia  con gravi conseguenze per tutta l’umanità. Non un singolo testimone ha  mai negato che questi siano i veri contenuti del Terzo Segreto. Nè Suor  Lucia ha mai confutato una qualsiasi di queste testimonianze prima  della sua morte nel 2005, malgrado – è bene ricordarlo – la religiosa  abbia sempre corretto, nel corso degli anni, chiunque fornisse una  versione o un’interpretazione sbagliata dei contenuti del Messaggio di  Fatima. 

Padre Paul Kramer

Si prepari ogni uomo a subire la prova che gli serve per consolidarsi e prepararsi al Mio Ritorno…

 


Gesù 09-12-2001

Amata sposa, ripeti al mondo le Mie Parole: le prove sono necessarie a qualunque anima, esse sono Grazia da accogliere con amore, esse servono sempre, se non servissero non le darei.  

Dopo la prova superata, l’anima diviene più bella.

Pensa, amata, a quante prove subì la Madre Mia che mai peccò, che fu concepita senza peccato.   Ebbe le prove più dure e difficili da sopportare, Ella resistette proprio come quella quercia solidissima che, anche colpita dalla bufera, non perde neppure una foglia; perché, sposa amata, Ella poté resistere così anche al più grande Dolore? Perché amata?    Perché la Sua fede era granitica e completo l’abbandono a Dio.

Ricorda che le prove sono per tutti anche per le anime più belle, esse hanno un profondo significato che non sempre è palese, spesso è nascosto ma chi è in Me, al momento giusto, lo comprenderà.   

Ripeti al mondo le Mie Parole, dolce Mia sposa.

Si prepari ogni uomo a subire la prova che gli serve per consolidarsi e prepararsi al Mio Ritorno.

Nessuno chieda: “Perché, perché proprio a Me che servo Dio e L’amo con tutto il cuore?”    Vi ho portato l’esempio sublime della Madre Mia Santissima.

Ella superò tutte le prove ed ora è in Paradiso nella più grande Felicità.

Vi darò forza, anime da Me tanto amate, per superare tutte le prove, vi dico che nessuna sarà superiore alle vostre forze ma qualcuna può essere al limite.

Fidatevi di Me che sono l’Amore…   

Amata, mai tolgo una cosa ad un’anima bella se non per dare di più, sempre di più.

Confidate tutti in Me che sono l’Amore, molto concederò a chi molta fiducia ha in Me.      Poco darò a chi poco si fida.

TEMPO ED ETERNITÀ

 


L’inutile ridda dei piaceri .

In questa immagine vediamo rappresentato lo stato degli uomini, i quali, dimentichi dei pericoli di cui questa vita è così piena, si danno ai loro piaceri. L'unicorno è la morte che insegue l'uomo fin dalla sua nascita. La fossa è il mondo ch'è pieno di mali e di miseria. Quell'albero è il corso della vita. I sorci che rodono le sue radici, uno bianco ed uno nero, sono il giorno e la notte, i quali succedendosi continuamente, le vanno ad ogni istante distruggendo. I quattro serpenti sono gli elementi che costituiscono il nostro essere; eccedendo uno di essi, tutto il composto umano viene intaccato e si esaurisce e con esso la vita. Quell'orribile e spaventoso drago è l'eternità dell'inferno, che spalanca la sua bocca per inghiottire i peccatori. Le gocce di miele sono i piaceri ed i divertimenti di questa vita; e ne sono così avidi gli uomini, che per un breve piacere non avvertono i gravissimi pericoli a cui sono esposti! 

Pur vedendosi accerchiati da tutte le parti da tanti pericoli di morte, quanti sono i modi e le cause del morire, infiniti e sempre aperti come altrettante bocche dell'eternità, essi stanno assaporando in una goccia di miele un piacere momentaneo, che li farà poi soffrire per tutta l'eternità. 

Spaventosa dimenticanza questa, ma anche più incomprensibile che non ci atterrisca un tanto rischio. E come! in ogni momento ci minaccia un'eternità, eppure ci trascuriamo per tanti giorni e mesi? Qual uomo anche il più forte e vigoroso può dire di aver un anno in cui non lo raggiunga la morte, che lo lanci di botto nell'abisso dell'eternità? Ma che dico un anno? un mese dell'anno? una settimana del mese, un giorno della settimana, un'ora del giorno, un istante di ogni ora? E allora come possiamo mangiar senza preoccupazione, come dormire sicuri, come godere con gusto di questo mondo? 

Se uno, entrato in un campo pieno di pericoli e trappole segrete, sì che ponendo il piede in una di queste abbia da cadere sopra alabarde e lance o nella bocca di un dragone, e vedendo che altri uomini, entrati con lui nel campo, vanno cadendo e scomparendo in queste trappole, egli andasse ballando e correndo in quel campo senza badare a nulla, chi non direbbe che quell'uomo è pazzo? Certamente più stolto sei tu, poiché, vedendo che il tuo amico è caduto nella trappola della morte, che l'eternità ha già inghiottito il tuo vicino e che tuo fratello è disceso già nella tomba, tu te ne stai tanto sicuro, come se non ti aspettasse altrettanto. 

Sebbene sia incerto il tempo del morire, ti dovresti svegliare al solo dubbio o pericolo della morte. Essendo certo che presto o tardi devi cadere nella bocca dell'eternità, che cosa devi fare? 

Stupisce vedere come gli uomini sanno prevenire i pericoli anche incerti. Se sentono dire che vi sono per una strada degli assassini che derubano la gente, nessuno vi passa da solo e senza armarsi; se uno viene a sapere che vi sono delle pestilenze, cerca degli antidoti e rimedi contro la peste; se sospetta che dovrà patire la fame, si provvede per tempo di frumento. E allora, sapendo noi che la morte viene, che c'è un giudizio di Dio, che esiste l'inferno, l'eternità, perché non stiamo all'erta e non ci apparecchiamo? 

P. Gian Eusebio NIEREMBERG S. J.