lunedì 12 luglio 2021

Il Terzo Segreto predice: La Grande Apostasia nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Il Cardinale Ratzinger

Stando al giudizio dei pontefici, [il Terzo Segreto] non  aggiunge nulla di diverso a quanto un cristiano deve sapere dalla  rivelazione: una chiamata radicale alla conversione, l’assoluta  serietà della storia, i pericoli che incombono sulla fede e la vita del  cristiano e dunque del mondo. E poi, l’importanza dei Novissimi [gli ultimi eventi alla fine dei giorni]. Se non lo si pubblica –  almeno per ora – è per evitare di far scambiare la profezia religiosa con il sensazionalismo. Ma i contenuti di quel “terzo segreto”  corrispondono all’annuncio della Scrittura e sono ribaditi da molte  altre apparizioni mariane, a cominciare da quella stessa di Fatima, nei suoi contenuti noti. Conversione, penitenza, sono condizioni  essenziali alla salvezza”.322 (11 novembre 1984)

Il Vescovo do Amaral

Il suo contenuto riguarda solo la nostra fede. Identificare il  [Terzo] Segreto con avvenimenti catastrofìci o con un’olocausto  nucleare vuol dire stravolgere il significato del Messaggio. La perdita della fede in un continente è peggiore dell’annientamento di una nazione; ed è vero che la fede sta diminuendo costantemente in Europa.323

È importante notare, in quanto esemplificativo dei numerosi  tentativi di nascondere e seppellire la verità su Fatima, che il Vescovo  do Amaral era stato costretto a ritrattare le sue affermazioni poco dopo averle fatte. Tuttavia, dieci anni dopo, una volta in pensione, il vescovo  aveva casualmente riconfermato la propria testimonianza in un‘intervista  del 1995, aggiungendo ad essa un elemento importantissimo: “Prima  di affermare a Vienna (nel 1984) che il Terzo Segreto riguardava solo  la Fede e la sua perdita, avevo preventivamente consultato di persona  Suor Lucia ed avevo ottenuto la sua approvazione”.324 Così, Suor Lucia  stessa aveva indirettamente confermato, ancora una volta, che il vero é  completo Terzo Segreto di Fatima predice l’apostasia nella Chiesa. 

Il Cardinale Oddi

Il Terzo Segreto non ha nulla a che fare con Gorbacev. La  Beata Vergine Maria ci sta avvertendo della grande minaccia  dell’apostasia nella Chiesa.

Il Cardinale Ciappi

A questi dobbiamo aggiungere altri due testimoni. Il primo è il  Cardinale Mario Luigi Ciappi, nient’altri che il teologo personale di  Papa Giovanni Paolo II e dei suoi quattro predecessori. In un documento  personale inviato al Professor Baumgartner, di Salisburgo, il Cardinale  Ciappi rivelò che: 

Nel terzo segreto si profetizza, tra le altre cose, che la grande  apostasia nella Chiesa partirà dalla sua sommità.325

A questa lunga serie di testimoni dobbiamo aggiungerne altri due,  che hanno parlato più di recente: il primo è Padre Josè dos Santos  Valinho, nipote di Suor Lucia. L’altro è niente meno che Giovanni Paolo  II in persona.

Padre Valinho

In un libro scritto da Renzo e Roberto Allegri, intitolato Reportage su  Fatima (Milano, 2000), pubblicato – provvidenzialmente – poco prima  della rivelazione della visione del Terzo Segreto e la pubblicazione del 

MDF, Padre Valinho espresse l’opinione che il Terzo Segreto predice  l’apostasia nella Chiesa.326 Provenendo dal nipote dell’ultima veggente  sopravvissuta di Fatima, che aveva avuto modo di parlare con sua zia  innumerevoli volte nel corso degli anni, quest’opinione ha un peso  decisamente notevole. 

Papa Giovanni Paolo II ha già rivelato due volte l’essenza del Segreto – nel 1982 e nel 2000

Come se tutto questo non bastasse, sembra che Giovanni Paolo II  abbia rivelato gli elementi essenziali del Terzo Segreto durante la sua  omelia del 13 maggio 1982 e in quella pronunciata in occasione della  cerimonia di beatificazione di Giacinta e Francesco Marto, il 13 maggio  2000. 

Durante la prima cerimonia del 1982, il Papa si chiedeva:“Può la  Madre, la quale con tutta la potenza del suo amore, che nutre nello  Spirito Santo, desidera la salvezza di ogni uomo, tacere su ciò che  mina le basi stesse di questa salvezza?” Il Papa rispose da solo alla sua  domanda: “No, non lo può!”. È il Papa stesso a dirci che il Messaggio di  Fatima riguarda gli avvertimenti della Madonna secondo i quali le basi  stesse della nostra salvezza vengono minate. È sorprendente il parallelo  tra quest’affermazione e quella di Papa Pio XII, il quale parlò di un vero  e proprio suicidio dell’alterare la Fede nella liturgia, nella teologia e  nell’anima stessa della Chiesa. 

Successivamente, nella sua omelia del 13 maggio 2000 durante  la cerimonia di beatificazione, Papa Giovanni Paolo II mise in guardia  tutto il mondo Cattolico con questa sorprendente affermazione: 

“Allora apparve un altro segno nel Cielo; un enorme drago  rosso” (Ap. 12:3). Queste parole che abbiamo ascoltate nella  prima lettura della Messa ci portano a pensare alla grande lotta tra il bene e il male, nonché a costatare come l’uomo, mettendo  Dio da parte, non possa raggiungere la felicità, anzi finisca per  distruggere se stesso …

Il messaggio di Fatima è un richiamo alla conversione, facendo appello all’umanità affinché non stia al gioco del “drago”, il quale con la “coda trascinava giù un terzo delle stelle  del Cielo e le precipitava sulla terra”. (Ap. 12, 4) …

L’ultima meta dell’uomo è il Cielo, sua vera casa, dove il Padre  celeste, nel Suo amore misericordioso, é in attesa di tutti. Dio  vuole che nessuno si perda; per questo, duemila anni fa, ha inviato  sulla terra il Suo Figlio a “cercare e salvare quel che era perduto”. 

(Lc. 19, 10) …

Nella Sua sollecitudine materna, la Santissima Vergine è  venuta qui, a Fatima, per chiedere agli uomini di “non offendere  più Dio, Nostro Signore, che è già troppo offeso”. È il dolore di  mamma che L’obbliga a parlare; è in palio la sorte dei Suoi figli. 

Per questo Ella chiede ai pastorelli: “Pregate, pregate molto e fate  sacrifici per i peccatori; tante anime finiscono nell’inferno perché  non c’è chi preghi e si sacrifichi per loro”.

Abbiamo già visto che il Papa ha citato il Capitolo 12, versi 3 e  4 del Libro dell’Apocalisse, e che quei versi vengono comunemente  interpretati nel senso che un terzo del clero Cattolico verrà spazzato  via dal suo stato di esaltazione, per colpa della loro perdita di fede  o corruzione morale – ed entrambe sono probabilmente presenti in  un terzo nel clero di oggi. È da notare inoltre l’esatta coincidenza tra l’omelia del Papa e l’avvertimento che Suor Lucia aveva lanciato a Padre  Fuentes, sul fatto che “il diavolo sa che i religiosi ed i sacerdoti che  abbandonano il cammino della loro bella vocazione portano con se un  numero enorme di anime all’inferno”.

Ci sembra quindi chiaro che Papa Giovanni Paolo II stesse cercando  di dirci che il Terzo Segreto si riferisce alla grave apostasia predetta  nelle Sacre Scritture. Perché il Papa non disse queste cose in maniera  diretta ed esplicita, ma lo fece invece in modo piuttosto oscura, usando  un linguaggio che solo i più eruditi potevano comprendere? Che il Papa  stesse cercando di inviare un segnale ai più accorti su ciò che pensava  sarebbe stato rivelato molto presto – e cioè l’intero Segreto di Fatima?  Come abbiamo visto, nel MDF abbiamo potuto leggere solo la visione  del “Vescovo vestito di Bianco” ed il cosidetto “commento” teologico.  Forse il Papa aveva capito l’entità della resistenza che il Cardinale  Sodano ed i suoi collaboratori stavano ponendo nei confronti di Fatima,  ed aveva sperato di riuscire almeno a spiegare, nella sua omelia,  l’essenza stessa del Segreto, con la speranza che prima o poi l’intera  verità sarebbe uscita fuori. Forse Giovanni Paolo II non riteneva di poter  parlare apertamente, proprio perché aveva permesso a se stesso di  essere circondato da chierici, religiosi, vescovi e cardinali che si erano  poi rivelati inaffidabili, ma che pensava di non riuscire a rimpiazzare  (proprio come Re Davide nei riguardi del suo generale, Ioab (2 Re 3:2639; 3 Re 2:5). Questi chierici inaffidabili erano ancora in carica nei  loro uffici, erano la causa dell’indebolimento della Fede e facevano parte di quel terzo di anime consacrate spazzate via dal demonio. Forse il  Papa non sapeva chi fossero esattamente queste persone, o magari lo  sapeva ma non pensava di poterne parlare apertamente a meno di non  rischiare la morte (ricordiamoci la morte improvvisa di Papa Giovanni  Paolo I). Qualunque sia stata la ragione, giovanni Paolo II non parlò  con chiarezza assoluta – tuttavia, lo fece abbastanza da poter riuscire a  capire ciò che intendeva dire. Come disse Gesù ai Suoi discepoli: “Chi  ha orecchie per intendere, intenda”.

Per concludere, tutti i testimoni di questa vicenda - da colui che  sarebbe diventato Papa Pio XII negli anni 30 fino al nipote di Suor Lucia  nel 2000, e non ultimo l’attuale Papa regnante, quando era ancora il  Cardinale Ratzinger - concordano su di un punto: i contenuti del Terzo  Segreto riguardano una crisi di Fede nella Chiesa Cattolica, un’apostasia  con gravi conseguenze per tutta l’umanità. Non un singolo testimone ha  mai negato che questi siano i veri contenuti del Terzo Segreto. Nè Suor  Lucia ha mai confutato una qualsiasi di queste testimonianze prima  della sua morte nel 2005, malgrado – è bene ricordarlo – la religiosa  abbia sempre corretto, nel corso degli anni, chiunque fornisse una  versione o un’interpretazione sbagliata dei contenuti del Messaggio di  Fatima. 

Padre Paul Kramer

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