...per la loro tiepida testimonianza al bene.
9. 3. Non mi sembra una ragione di poco rilievo che anche i buoni siano colpiti con i cattivi dal momento che Dio vuole punire la immoralità anche con la calamità delle pene nel tempo. Sono puniti insieme non perché conducono insieme una vita cattiva ma perché amano insieme la vita nel tempo, non in maniera eguale, comunque insieme. I buoni dovrebbero averla in minor conto affinché i malvagi efficacemente ammoniti conseguano la vita eterna. E se non volessero esser compagni nel conseguirla, dovrebbero esser sopportati e amati come nemici, giacché finché vivono, non si sa mai se non muteranno in meglio il proprio volere. In proposito, non certamente eguale ma di gran lunga più grave responsabilità hanno coloro ai quali per mezzo del profeta si dice: Egli morrà nel suo peccato, ma io chiederò conto del suo sangue dalla mano della sentinella 29. Le sentinelle, cioè i capi delle comunità sono stati costituiti nelle chiese proprio perché non si astengano dal
rimproverare i peccati. Tuttavia non è del tutto immune da colpa chi, sebbene non sia posto a capo, conosce e trascura di biasimare e correggere molti fatti in coloro, ai quali è unito da particolare condizione di vita, se vuole evitare fastidi in vista di quei beni che in questa vita usa onestamente ma da cui ritrae piacere più del dovuto. Inoltre per i buoni si ha un'altra ragione della loro soggezione ai mali temporali. È il caso di Giobbe. La coscienza dell'individuo nella prova si rende consapevole del disinteressato sentimento di pietà con cui ama Dio.
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