martedì 27 luglio 2021

santa Veronica Giuliani

 


CREATO 

(lode e benedizione) 

 

Con uno spirito tipicamente francescano, Veronica  associa alla sua lode l’intero creato e le creature. Come  Francesco, il suo sguardo sa cogliere in ogni cosa un dono  del grande Donatore. Tutto è per noi, per la nostra gioia e  felicità… Veronica, ci insegna a dire “grazie”. 


49- Mi sedevo per terra, e dicevo: O erbe, o piante, servitemi da voce,  tutte voi e quante mai siete, in questo luogo ed in tutto l’universo. Io  voglio, con tante voci, chiedere più patire al mio Signore. Così  dicendo, mi alzavo e correvo per tutto l’orto. Ora invitavo le stelle,  ora l’aria stessa, ora le piante, ora la terra e tutte le creature  incorporee; e poi, con l’intima considerazione di me stessa, vedevo  la mia ingratitudine. Tutte le cose insensate corrispondevano a Dio,  più di me, ingrata! Mentre consideravo l’infinito amore che Dio ha portato e porta all’anima mia, mi son sentita una certa commozione  intima che mi ha dato ansia a più penare. (D II, 312) 

50- Andando in una stanza, vidi la finestra aperta. Affacciandomi, vidi  il cielo tutto coperto di stelle. Incominciai ad invitarle, perché  venissero come tante voci e lingue, e mi aiutassero a chiamare ed  invitare il Signore. 

 Subito, sentii crescere un desiderio maggiore di chiamare il Signore.  …Cominciai ad invocarlo con più titoli e così cominciai a dirgli: 

Mio Signore, Tu che sei il Re del cielo e della terra, come puoi  sopportare che nel tuo reame ci sia una creatura così afflitta, come  sono io per non poterti ritrovare? Non posso più. Vieni, vieni, mio  sommo Bene, e come Re pacifico dà pace a questo mio cuore. (D V,  763) 

51- E che cosa è un solo dono venuto da Dio? È tanto e di sì grande  pregio, che tutte le creature che sono state e che sono adesso, in  questa vita, con tutti i Beati e con tutto il Paradiso insieme, non  basterebbero per ringraziarlo. Dico di un solo dono; pensate poi di  tanti e tanti che si trovano in me. Tutti, ora, mi fanno conoscere me  stessa; e dalla consapevolezza del mio niente ne traggo grande  sentimento. Quanto è grande ed immenso Dio! E, parimenti  apprendo e conosco la grandezza del dono venuto da un Datore  d’ogni bene, come è Lui. (D II, 1271) 

Silvia Reali 

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