Creatore ineffabile, che dai tesori della tua sapienza hai tratto le tre gerarchie degli Angeli, le hai collocate con meraviglioso ordine sopra il cielo empireo ed hai disposto con grandissima precisione tutto l’universo; Tu, che sei celebrato come autentica Fonte della Luce e della Sapienza, e supremo Principio di ogni cosa, dégnati di infondere sulle tenebre del mio intelletto il raggio della tua chiarezza, liberandomi dalle due tenebre in cui sono nato: il peccato e l’ignoranza.
Tu, che rendi faconde le lingue degl’infanti, istruisci la mia lingua e infondi nelle mie labbra la grazia della tua benedizione. Dammi l’acutezza dell’intelligenza, la capacità della memoria, il modo e la facilità dell’apprendere, la perspicacia dell’interpretare, il dono copioso del parlare. Disponi Tu l’inizio, dirigi lo svolgimento e portami fino al compimento: Tu che sei vero Dio ed uomo, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Mio Dio, non dimenticarti di me,
quando io mi dimentico di te.
Non abbandonarmi, Signore,
quando io ti abbandono.
Non allontanarti da me,
quando io mi allontano da te.
Chiamami se ti fuggo,
attirami se ti resisto,
rialzami se cado.
Donami, Signore, Dio mio,
un cuore vigile
che nessun vano pensiero porti lontano da te,
un cuore retto
che nessuna intenzione perversa possa sviare,
un cuore fermo
che resista con coraggio ad ogni avversità,
un cuore libero
che nessuna torbida passione possa vincere.
Concedimi, ti prego, una volontà che ti cerchi,
una sapienza che ti trovi,
una vita che ti piaccia,
una perseveranza che ti attenda con fiducia
e una fiducia che alla fine giunga a possederti.
(San Tommaso d'Aquino)
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