venerdì 30 luglio 2021

Lettere di Sant'Agostino

 


LETTERA 12 


Scritta tra il 389 e il 391. 

A. ritorna sul quesito relativo all'Incarnazione, che aveva  cominciato a discutere nell'Ep. precedente; ma la lettera ci è giunta  in minima parte. 


AGOSTINO A NEBRIDIO 

1. Tu mi scrivi d'avermi inviato più lettere di quante io ne abbia  ricevute: eppure né io posso non prestar fede a te né tu a me. Mi  spiego: anche se nel risponderti io non riesco ad essere alla pari  con te, tuttavia le tue lettere io le conservo con una cura non  minore della frequenza con cui mi sono inviate da te. Che tu poi ne  abbia ricevute da me non più di due piuttosto lunghe, siamo  d'accordo, giacché non te ne ho inviata una terza. Ora, controllando  le minute, mi sono accorto d'aver risposto press'a poco a cinque  tuoi quesiti; senonché una questione ivi trattata (per dir così) di  passaggio, pur essendo stata affìdata non avventatamente alla tua  intelligenza, tuttavia non ha forse soddisfatto appieno la tua avidità.  Ma bisogna che tu la freni un poco e accetti di buon grado qualche  trattazione sommaria; naturalmente col patto che se, risparmiando  le parole, io riesco incomprensibile in qualche cosa, tu non mi  risparmi affatto, ma mi chieda tutto ciò che ti è dovuto in forza di  quel diritto [dell'amicizia], di cui vi potrebbe essere per me forse  qualcosa di più efficace, se potesse esserci qualcosa di più  piacevole. Perciò tu potrai annoverare questa lettera tra le mie  minori, ma non ho potuto permettere che non diminuisse per nulla  il mucchio dei miei debiti. Poiché nemmeno tu me ne invii alcuna,  anche se di proporzioni minori, che non contribuisca ad accrescere  questo medesimo mucchio. Pertanto comprenderai molto facilmente  quello che mi domandi riguardo al Figlio di Dio, cioè perché si dica  che Lui ha assunto la natura umana anziché il Padre, pur essendo  entrambi inseparabili, se ricordi le nostre conversazioni in cui, per  quanto ho potuto (giacché è una cosa innegabile, ho cercato di  spiegare che cosa sia il Figlio di Dio, al quale siamo uniti per la  natura da Lui assunta. E per fare qui solo un breve cenno di ciò, si  chiama Figlio la stessa norma e forma di Dio per cui sono state  fatte tutte le cose che sono state fatte. E tutto ciò che è stato  compiuto da Lui tramite la natura umana assunta, è stato fatto per  la nostra istruzione e per la nostra formazione. 

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