giovedì 29 luglio 2021

Nessun sollievo

 


Immagina all'inferno un luogo dove ci sono tre reprobi. Il primo è immerso in un lago di fuoco sulfureo, il secondo è incatenato a una grande roccia ed è tormentato da due diavoli, uno dei quali gli versa continuamente piombo fuso in gola, mentre l'altro glielo versa su tutto il corpo, coprendolo dalla testa ai piedi. Il terzo reprobo è torturato da due serpenti, uno dei quali avvolge il corpo dell'uomo e lo rosicchia crudelmente, mentre l'altro entra nel corpo e attacca il cuore. Supponiamo che Dio sia mosso a pietà e conceda una breve tregua.

Il primo uomo, dopo il passaggio di mille anni viene estratto dal lago e riceve il sollievo di una bevanda di acqua fresca, e alla fine di un'ora viene gettato di nuovo nel lago. Il secondo, dopo mille anni, viene liberato dal suo posto e gli viene permesso di riposare, ma dopo un'ora viene nuovamente riportato allo stesso tormento. Il terzo, dopo mille anni, è liberato dai serpenti; ma dopo un'ora di sollievo, è di nuovo maltrattato e tormentato da loro. Ah, quanto sarebbe piccola questa consolazione - soffrire mille anni e riposare solo un'ora.

Tuttavia, l'inferno non ha nemmeno questo sollievo. Uno brucia sempre in quelle terribili fiamme e non riceve mai alcun sollievo per tutta l'eternità. Egli è sempre roso e colpito dal rimorso, e non avrà mai riposo per tutta l'eternità. Soffrirà sempre una sete molto ardente e non riceverà mai il ristoro di un sorso d'acqua per tutta l'eternità. Si vedrà sempre aborrito da Dio e non godrà mai di un solo sguardo tenero da parte sua per tutta l'eternità. Si vedrà sempre maledetto dal cielo e dall'inferno e non riceverà mai un solo gesto di amicizia.

È una disgrazia essenziale dell'Inferno che tutto sarà senza sollievo, senza rimedio, senza interruzione, senza fine, eterno.

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