Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)
25.07.2021
Allora vogliamo mettere i nostri cuori nel Cuore di Gesù Misericordioso e chiedere la guarigione. Il mondo ha molto bisogno di guarigione. Le famiglie, le comunità, tutto il popolo di Dio hanno bisogno di guarigione e liberazione; hanno bisogno di aprire gli occhi alla pienezza di San Giuseppe: la pienezza del suo abbandono, della sua fedeltà, del suo amore, della sua onestà come servo del Signore. Apriamo i nostri cuori come si sono aperti il cuore di Sant’Anna e San Gioacchino, apriamoli per accogliere tutte le famiglie, amate dal Cuore Misericordioso di Gesù.
Allora oggi vogliamo riflettere sulla misericordia, in questi tempi difficili. Questo tempo di sofferenza nella carne provoca anche sofferenza nell’anima e nel cuore. Le persone stanno sperimentando angoscia e tristezza, ma è necessario cercare la guarigione nel Cuore di Gesù, è necessario lavarsi, purificarsi. Dove finirà questo mondo se non si rifugerà nelle profondità di questo Cuore? Dove finiranno le comunità, la Santa Chiesa, le famiglie, se non si rifugeranno nelle profondità del Cuore di Gesù?
È necessario immergersi in questo Cuore grandioso, in questo Cuore Misericordioso, perché la sofferenza è chiarissima, è nitidissima. È evidente sulla Terra, nella vita delle persone, la mancanza di pace, la mancanza di tranquillità. Quanto Dio deve avere compassione, pietà e misericordia delle famiglie! Quanto stanno soffrendo i bambini! Ai giovani manca una direzione spirituale sapiente, corretta, vera.
L’esempio della famiglia è tutto. Oggi la famiglia è dispersa, disunita, manca la sapienza, il momento della preghiera, principalmente la preghiera nelle case. È necessario riscattare questo grande appello di Gesù alle famiglie, che è la preghiera. La famiglia che prega unita sarà sempre unita. La famiglia che prega sarà sempre vittoriosa. Questo tempo che state attraversando è un tempo in cui stare di più in preghiera, ma le famiglie non stanno approfittando di questo tempo per vivere la preghiera. Per questo c’è grande disuguaglianza, discordia e disunione dentro le comunità, dentro le famiglie. Perché la famiglia è la formazione del mondo. È la tua famiglia che costituisce questo mondo. Allora, se la tua famiglia non è di esempio, come potrà raccogliere felicità sulla Terra? Come potrà raccogliere frutti buoni?
Allora questo è l’appello che faccio oggi a voi che avete vissuto questo ritiro. Questo incontro è più di un incontro delle famiglie, è un incontro con Gesù, con la Misericordia, con il Sangue dell’Agnello di Dio, per lavare e purificare le famiglie della Terra, le comunità, la Santa Chiesa. Tutto il popolo di Dio ha bisogno di essere purificato. Le famiglie devono dare lezione di amore, devono illuminare questa terra. La terra è nell’oscurità perché manca la luce della famiglia.
Non ci può essere divisione, figli. Dobbiamo fare la divisione dei pani, ma l’unione della famiglia. L’unica divisione che dovete fare sulla Terra è quella del pane: seminare questo pane, portare questo pane, ma stando uniti, in comunione con Dio.
In quest’anno dedicato a San Giuseppe, voi famiglie vi ricorderete che San Giuseppe è il padre della famiglia, è il grande patrono della famiglia maggiore, che è la Santa Chiesa. Allora chiederete a San Giuseppe, padre di Gesù – colui che venne scelto dallo stesso Padre Eterno per guidare Gesù nella sua bellissima missione di Salvatore – di intercedere affinché i padri siano di esempio, affinché guidino i loro figli sul cammino dell’amore. Perché nel mondo manca molto la partecipazione dei padri. San Giuseppe ebbe un ruolo importantissimo come protettore e padre di Gesù.
Allora voi padri dovete assumere questo impegno, che spesso lasciate interamente nelle mani delle madri, e le madri da sole non riescono a trasmettere ai figli tutto ciò di cui essi hanno bisogno: la moltiplicazione nel dono, nel lavoro, nel rispetto, nella dignità, nella santità, lo scudo forte che il padre riflette nella famiglia.
Dunque chiediamo a San Giuseppe di proteggere i padri, di portare questo amore ai padri. I padri oggi abbandonano molto facilmente i figli, spesso anche per il fatto di non conoscere cosa significhi generare vita, ma essi sono essenza di ciò che la madre genera. Allora i padri devono assumere di più questo impegno paterno. È questo che San Giuseppe ci insegna, come padre e protettore di tutte le famiglie.
E le donne hanno bisogno di avere santità nella maternità. La dissolutezza che oggi c’è nel mondo porta le madri a non impegnarsi nella fedeltà a Dio come madri benedette. Perché una madre è benedetta. La madre può benedire i suoi figli, così come il padre può benedire i suoi figli, perché i figli sono una benedizione di Dio. Non dovete guardare questo mondo solo con gli occhi della carne, perché questo porta l’uomo all’immondizia del peccato. L’uomo deve vedere che il corpo è anche un tempio di grazia dello Spirito Santo. È li che entra la luce dello Spirito Santo. Quest’anno è dedicato all’invocazione dello Spirito Santo. Quando ti ricorderai che il tuo corpo è tempio di grazia, allora lo rispetterai. Rispetterai le tue mani, i tuoi piedi, tutto il tuo essere.
Allora, molto più che riunirvi qui e meditare su questo incontro delle famiglie, è necessario che meditiate sull’incontro della famiglia con Gesù Cristo. Questo è l’incontro che oggi sei venuto a cercare. Perché oggi l’umanità è lontana, spesso l’uomo partecipa a una S. Messa ma non vive la S. Messa, non porta Gesù nella sua casa, non porta Gesù alla sua famiglia.
Il mondo riceverà molte grazie, perché Dio è grazia e ama darci grazie. Il Padre è pieno di grazie da darci. Ecco perché i figli sono benedetti, noi siamo benedetti. Io Maria mi sento piena di grazia e anche voi lo siete. Il mondo riceverà molte grazie, perché attraverserà l’abisso della sofferenza e l’umanità avrà bisogno di questa grazia. In tutto avremo bisogno di vedere questa presenza di Dio, questa presenza della misericordia.
Ecco perché questo nostro incontro, nel quale ringraziamo Dio per la famiglia, ci invita ad essere comunità unite. Perché la divisione, se Dio è unione? Perché la discordia, se Dio è amore e pace? Sto parlando per ogni figlio qui presente, ogni figlio deve ascoltare la Madre. La Madre che ama, la Madre che – se necessario – mette i figli sotto il suo manto per difenderli da tutta la sofferenza causata dal peccato, che è quello che offende il Cuore di Dio e causa la sofferenza per la vostra vita.
Sii curato dal Sangue di Gesù. Sii curato! Che il Sangue di Gesù ti guarisca, ti porti la mitezza che ti manca, l’umiltà che ti manca, la certezza che hai bisogno dell’altro, la certezza che da solo non costruirai il regno di Dio qui sulla Terra. Abbiamo bisogno delle famiglie, abbiamo bisogno del popolo di Dio, abbiamo bisogno di famiglie che preghino, di famiglie che si mettano in ginocchio, di famiglie che abbiano la gioia di dire “Io sono figlio di Dio”.
Perché oggi le persone stanno dimenticando di essere figlie di Dio. Quante persone, in questo tempo di sofferenza, non hanno avuto la felicità di dire: “Io sono figlio di Dio, sono di Dio!”. Quando avete avuto delle perdite, ciò che ha portato tranquillità al vostro cuore è stato sapere che noi siamo di Dio, che un giorno ci incontreremo tutti davanti a Dio.
E mentre camminate alla presenza di Dio sulla Terra, dovete essere figli che illuminano questo mondo. Perché il mondo è nelle tenebre, figli! Per questo abbiamo bisogno di Gesù, per questo Gesù è qui, per questo abbiamo bisogno della misericordia, per questo abbiamo bisogno dell’unione. Lavorare per il regno di Dio non si fa così come state facendo: ognuno vuole fare la sua parte da solo. Lavorare per il regno di Dio si fa tutti insieme, collaborando alla costruzione di questo regno di Dio, essendo mattoni, essendo pasta che si lega ad altra pasta, unite dal lievito che è Gesù. Il lievito della Santa Chiesa è Gesù. Allora dobbiamo unirci di più, avere più gioia nella partecipazione.
Allora oggi l’impegno della famiglia è pregare per la conversione della propria famiglia, l’impegno di una comunità è pregare per la conversione della propria comunità e l’impegno della Santa Chiesa – che siamo tutti noi – è supplicare Dio per la conversione della Santa Chiesa. Questa è la missione della famiglia. Per questo vedo qui la misericordia di Dio che scende su questo giardino di Dio, portandovi la fonte della salvezza. Allora aggrappiamoci a questa salvezza.
in questo momento la Madonna benedice tutti
Quando pensi al peso della battaglia, pensa che il Cielo è molto maggiore, che Dio è molto maggiore, che l’amore di Dio è molto maggiore, che l’amore della Santissima Trinità è molto maggiore. Ed è per questo che abbiamo questa missione di andare avanti, di non fermarci mai, di non arrenderci mai. Gli uomini deboli si arrendono, i forti vanno avanti, saldi nella fede. Questa è la missione della famiglia, del bambino, del giovane. Non tiratevi indietro! Il demonio vuole farvi arrendere, perché non vuole che il cuore della famiglia raccolga frutti buoni, ma è necessario avere fede, è necessario avere forza, andare avanti, perché c’è qualcosa di molto più grande delle pietre, esiste il Cielo, la Casa di Dio. E noi possiamo fare questo Cielo anche nelle nostre case. Nei nostri momenti difficili, possiamo vivere questo Cielo di grazia, ringraziando Dio che ci dà il coraggio per andare sempre avanti.
Per questo Gesù ha detto che il più grande di tutti, nella famiglia, è colui che fa la volontà di Dio e non si arrende mai. Perché la volontà di Dio non è la volontà umana, la volontà di Dio è il bene di tutta l’umanità: è la pace in Brasile, è la pace nel mondo, è l’unione delle famiglie, è la fortezza della Santa Chiesa, è vocazioni sante, è giovani che lottano per il matrimonio con la sete di essere padri buoni, madri bellissime, figli veri.
Allora nella vita è felice chi fa la volontà di Dio. Ecco perché Gesù ci affida questa missione bellissima. Diciamo tutti i giorni: “Sia fatta la volontà di Dio nella mia vita”. E la volontà di Dio sarà fatta nella tua vita, sempre.
Per questo oggi chiedo a Gesù che per la sua santa e grandiosa misericordia benedica questi fiori per la guarigione e liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima. Siate fortificati nella fede.
Faccio gli auguri a chi oggi compie gli anni, faccio gli auguri alle famiglie qui presenti, a te che sei venuto portando la tua famiglia nel cuore per chiedere a Gesù – che è qui nella brezza leggera – di accogliere la tua famiglia e di riversare molte benedizioni sul Brasile, sulle famiglie del Brasile e del mondo intero.
Pace a tutti i cuori! È questo il desiderio di Gesù, il desiderio di San Giuseppe e il desiderio della Madre di Gesù, che ama tanto l’umanità. Per questo desidero che rimaniate nella pace che è Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo.
Ecco la Serva di Dio, Maria l’Immacolata Concezione. Il Signore mi chiama.
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