martedì 27 luglio 2021

IL PURGATORIO NELLA RIVELAZIONE DEI SANTI

 


A proposito  dell'eccessiva facilità di giudicar santi alcuni defunti,  riportiamo un esempio tratto dalla Cronaca dei Frati Minori.  (Parte II, libro IV, cap. 7).

Nel convento dei Frati Minori di Parigi, essendo morto un  santo religioso, che per la sua eminente pietà veniva  soprannominato l'Angelico, uno de' suoi confratelli, dottore in  teologia e uomo di molte virtù omise di celebrare le tre Messe  solite a dirsi dai religiosi alla morte di ciascun confratello,  sembrandogli di far quasi ingiuria alla misericordia e giustizia  di Dio pregando per la salvezza di un uomo sì santo e che,  secondo lui, doveva già trovarsi elevato al più alto grado di  gloria. Ma ecco che in capo a pochi giorni, mentr'egli stava  passeggiando assorto in meditazione per un viale del giardino,  gli apparve il defunto tutto circondato di fiamme, gridando con  voce lamentevole: - Caro maestro, ve ne scongiuro, abbiate pietà di me e soccorretemi. - E qual bisogno avete de' miei  poveri aiuti, o anima santa? rispose il religioso. – Ahimè!  Ahimè! Io sono ancor trattenuto nel fuoco del Purgatorio, in  attesa delle tre Messe che voi avreste dovuto celebrare per me.  Se aveste esattamente soddisfatto all'obbligo che le nostre  costituzioni c'impongono, a quest'ora sarei già nella celeste  Gerusalemme. - E poiché il religioso allegava per iscusa la vita  santa ch'egli aveva menato, le preghiere, le penitenze,  l'esattezza scrupolosa da lui usata nell'osservanza della regola e  tante altre sublimi virtù, il defunto esclamò: - Ahimè! Ahimè!  Nessuno crede, nessuno comprende con quanta severità Iddio  giudica e punisce le sue creature. L'infinita purezza di lui  scopre difetti in tutte le nostre azioni. Se i cieli medesimi non  vanno esenti da imperfezioni davanti ai suoi occhi purissimi,  come l'uomo, creatura tanto miserabile, potrà comparire  davanti a lui? Occorre rendere conto a Dio fino all'ultimo  centesimo, usque ad novissimum quadrantem. Se con tutta la  scienza che possedete, voi aveste compreso un po' meglio la  santità infinita di Dio, oh! non mi avreste trattato con tanto  rigore! - E ciò detto scomparve. Affrettatosi il buon religioso a  celebrare le tre Messe domandate, nel terzo giorno gli apparve  di nuova quell'anima benedetta per ringraziarlo e per  annunziargli che, finite le pene, se ne andava a ricevere la  ricompensa delle sue virtù. Da tutto questo dobbiamo  concludere che purtroppo non si pensa abbastanza ai rigori del  Purgatorio e alla santità di Colui che non tollera la più lieve  macchia nei suoi Santi. Se si meditassero un po' più spesso  queste verità si eviterebbero con maggior cura quei falli  leggeri, di cui facciamo si poco conto, e si pregherebbe con più  fervore per quelle povere anime martoriate, che mentre  viviamo ci sarebbe tanto facile soccorrere.

Sac. Luigi Carnino

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