martedì 27 luglio 2021

BERNADETTE E LE APPARIZIONI DI LOURDES

 


CATERINA LABOURÈ (1806 - 1876) E BERNADETTE SOUBIROUS (1844 - 1879)

Prima di terminare queste pagine mi sia lecito fare un parallelo, anche se piuttosto esterno e superficiale, tra le due figure più interessanti della storia mariana del secolo scorso, per meglio conoscerle, ammirarle e soprattutto imitarle: Caterina Labouré e Bernadette Soubirous.

I motivi per cui l'Immacolata ha scelto l'una perché ci trasmettesse la Medaglia Miracolosa e la giaculatoria, e l'altra perché facesse sgorgare la polla d'acqua miracolosa di Lourdes, li possiamo forse intravedere, ma solo la Madonna li conosce appieno.

Intellettualmente né l'una né l'altra erano aquile. Bernadette non riusciva a ritenere a memoria le risposte del catechismo e dovette sudare per imparare a leggere e scrivere.

Di Caterina troviamo scritto nel giudizio dato dai superiori al termine del suo noviziato: «Sa leggere e scrivere per conto suo». Più tardi, è vero, dovette esercitarsi nella scrittura, per poter fissare sulla carta i particolari delle apparizioni ricevute. Tuttavia non fece molto progresso, perché i suoi autografi denotano sempre una mano incerta e pesante, come se impugnasse ancora la zappa, anziché la penna.

La loro salute. Di complessione robusta come le tenaci contadine della Borgogna (estremo Nord della Francia), Caterina era nata il 2 maggio 1806, al culmine della gloria di Napoleone I, ed aveva preso il nono posto in una famiglia che doveva contare 11 figli. Persa la mamma a nove anni di età, Caterina fu la mamma dei fratellini e per seguire la sua vocazione dovette lottare contro il volere del babbo per due anni.

Bernadette invece, cagionevole di salute fin dall'infanzia, travagliata dall'asma, era nata a Lourdes (estremo Sud della Francia) ai piedi dei Pirenei, il 7 gennaio 1844. Trentacinque anni di vita e poi la tisi ossea e l'asma pongono fine alla sua esistenza, in cui il dolore fisico soprattutto ha la prevalenza, il 16 aprile 1879.

Caterina era morta tre anni prima nel 1876, l'ultimo giorno dell'anno, ma a quasi 71 anni di età.

La sua vita non appare tanto travagliata dal dolore fisico, quanto dal martirio interiore, dall'eroismo di un nascondimento che non ha eguale.

I favori celesti. - Condotta a Parigi dal Signore, Caterina aveva ricevuto le apparizioni celesti dell'Immacolata nei primi mesi del suo noviziato, nella cappella della casa madre delle Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli, quando ormai per lei il mondo era una cosa lontana (1830). Aveva 24 anni.

Bernadette invece, quando venne fermata quasi d'improvviso dalla Madonna alla grotta di Massabielle, nel rigido febbraio 1858, era una delle bimbe più semplici e buone del suo paese.

Aveva 14 anni. Non sapeva mentire, non pensava affatto di farsi suora. Per lei (come per la veggente di Fatima) la vocazione fu, direi, una conseguenza dei favori celesti straordinari ricevuti, mentre per Caterina la vocazione religiosa precedette le apparizioni di Maria.

A Caterina Labouré la Vergine apparve tre volte, le lasciò posare le mani sulle sue ginocchia, la trattenne in colloquio nel cuore della notte e le affidò la missione di far coniare una medaglia su modello preciso: quella che poi il popolo denominò «Medaglia Miracolosa».

A Massabielle invece la Bella Signora appare per 18 volte, dall'11 febbraio 1858 al 16 luglio dello stesso anno, quasi sempre poco dopo l'alba, nella nicchia della roccia. Popolarità di Bernadette e nascondimento di Caterina.

- Suor Caterina rimase per tutta la vita in incognito. Bernadette fu venerata dalla folla, che non si stancava di vederla.

Caterina assistette ai miracoli che ogni giorno operava la Medaglia, la distribuì copiosamente, ma nessuno mai seppe, eccetto il suo confessore ed i suoi superiori, che fosse stata la fortunata veggente della Medaglia Miracolosa. Solo dopo la sua morte, si seppe che quell'umile suora era stata la prediletta della Madonna. Silenzio senza dubbio eroico, ma eroico perché umile.

La notizia invece delle apparizioni di Lourdes fece subito il giro del mondo, riportata dai più grandi quotidiani, anche dai più ostili a fatti di carattere soprannaturale. La Francia intera col suo Napoleone III si commosse. Nei piani della Provvidenza, Lourdes doveva avere ed ha tutt'oggi, uno scopo apologetico della fede ben maggiore.

Poi si mossero i primi pellegrinaggi. Accanto alla grotta era sgorgata l'acqua dei miracoli.

Bernadette continuò a vivere con semplicità, in mezzo a tutto quel trambusto ed in mezzo alle aspre battaglie e lunghi interrogatori dell'autorità civile e religiosa, quasi ignara della parte che la sua persona aveva in quegli avvenimenti. Essa viveva assorta nel pensiero della Vergine, compresa da un immenso desiderio di pregare e soffrire per i peccatori.

A 22 anni compiuti finalmente, Bernadette entra in noviziato tra le Suore della Carità di Nerves. Diviene Suor Maria Bernarda e raggiunge la perfezione attraverso la semplicità e la sofferenza (nella sua vita riceverà ben quattro volte l'Estrema unzione).

Suor Caterina, secondo l'indirizzo della spiritualità vincenziana, attende alla perfezione attraverso la semplicità e la carità verso il prossimo sofferente, nell'ospizio dei poveri vecchi di Enghien (Parigi).

La loro gloria. - Cinquantasette anni dopo la sua morte, le mani di S. Caterina, che avevano toccato la SS. Vergine, vengono trovate intatte. Trent'anni dopo la morte di Bernadette, anche il suo corpo viene trovato intatto e candido.

La canonizzazione di S. Bernadette Soubirous avviene 1'8 dicembre 1933; quella di S. Caterina Labouré il 27 luglio 1947.

Le apparizioni del 1830 hanno preparato la definizione del dogma dell'Immacolata Concezione, avvenuta nel 1854. Lourdes ne fu come la conferma, Fatima il compimento, con la devozione al Cuore immacolato di Maria.

Non tutti potranno recarsi a Lourdes, a Fatima, ma ovunque giunge e può giungere l'acqua miracolosa e la Medaglietta dell'Immacolata.

La risonanza e le conseguenze sociali ed apologetiche delle apparizioni di Parigi, di Lourdes e di Fatima, in due secoli razionalisti e sprezzanti di tutto ciò che può aver sentore di soprannaturale, furono e sono grandi. La Madonna non abbandona i suoi figli!

Riflessioni: Assunzione, Regalità e Maternità di Maria

Definizione dell'ultimo dogma mariano. - Il 1° novembre 1950, Anno Santo, il ciclo mariano iniziatosi e svoltosi con la proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione di Maria e con le apparizioni di Parigi, Lourdes e Fatima, aveva, direi, il suo compimento. La definizione del dogma dell'Assunzione di Maria in corpo ed anima al cielo, era una conseguenza logica della sua Concezione Immacolata. Esente fin dal primo istante della sua esistenza dalla macchia d'origine, in vista della sua maternità divina, Maria SS. non doveva soggiacere e non soggiacque alla corruzione del sepolcro.

Il suo corpo purissimo, senza attendere la risurrezione finale, fu portato in cielo dagli angeli trionfalmente, appena Essa si fu addormentata nel Signore e lassù fu coronata Regina degli angeli, dei santi e degli uomini.

Maria Regina. - L'eco della definizione del dogma dell'Assunzione di Maria non era ancora spento, che il Papa Pio XII, il 1 ° novembre 1953, alla vigilia dell'Anno Mariano, proclamava solennemente ed ufficialmente la Regalità della Madonna.

Allora fu compresa da tutti la belleza della visione di S. Giovanni Evangelista nella sua Apocalisse: - Una Donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi ed in capo una corona di dodici stelle.

Tuttavia, benché librata così in alto - nell'azzurro, lontana apparentemente da noi, Maria, che per ben tredici volte noi invochiamo col titolo di Regina nelle litanie lauretane, resta pur sempre la nostra buona Madre di Misericordia. Se il suo trionfo ci fa gioire come figli, il suo potere sul cuore di Gesù, suo Figlio e nostro fratello, aumenta la nostra fiducia perché peccatori.

Madre della Chiesa e Madre nostra. - Fu durante il Concilio Vaticano II, che il Papa Paolo VI, il 21 novembre 1964, proclamò solennemente Maria Madre della Chiesa, perché Madre di Gesù, Capo del Corpo Mistico, e quindi Madre di tutte le altre membra che siamo noi.

Nello stesso tempo Maria è anche figlia della Chiesa, perché prima dei redenti, redenta in modo singolare da Cristo, suo figlio. Così Maria fa parte della Chiesa come noi e ne è la Madre. Essa occupa il posto più vicino a Dio ed il più vicino a noi.

Preghiera di S. Bernardo alla SS. Vergine (Memorare). - Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai sentito dire che alcuno abbia fatto ricorso al tuo patrocinio, implorato il tuo aiuto, chiesto la tua protezione e sia stato abbandonato. Animato da questa.fiducia, ancb'io ricorro a te, o Madre, Vergine delle vergini, a te vengo e, pentito, mi prostro davanti a te. Non respingere, o Madre del Verbo, la mia supplica, ma ascolta benigna ed esaudiscimi. Amen.

p. Luigi Chierotti C.M.


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