venerdì 25 settembre 2020
Moneta del popolo TASSE ZERO!
Ascoltate la Mia chiamata, figli di Spagna e riiniziate a pregare!
04 settembre 2020
Zaragoza Nostra Signora del Pilar
Ascoltate la Mia chiamata, figli di Spagna e riiniziate a pregare!
Figlia Mia. Mia cara figlia. La Mia gioia di potervi salutare oggi qui da Me, dalla vostra santa Madre di Zaragoza e di tutta la Spagna è grande.
Pregate, figli Miei, pregate per la Spagna, perché il diavolo infuria in questo paese, ed è devastante la grandezza della corruzione, ingiustizia, brama di averi di quelli che hanno solo se stessi e i loro “amici del diavolo”!
Dovete pregare, in modo che la pace ritorni nei cuori dei suoi abitanti perché l’egoismo in questo paese è molto, molto grande e la divisione dei Miei Figli nelle diverse zone del paese arriva a livelli disastrosi e quelli che ”controllano” i Miei amati figli sono TUTTI nascostamente “amici” fra loro perché il denaro, il potere, la fama, , il controllo su di voi, Miei amati figli di Spagna, permette loro di curare e consolidare le “amicizie” e i loro obiettivi vengono tutti dall’uno, che vuole la vostra rovina!
Alzatevi, amati figli di Spagna e pregate, pregate, pregate! Pregate in modo che brilli di nuovo il sole nella vostra oscura politica perché i vostri politici sono comprati e il gioco che è giocato in tutto il vostro paese ha disastrose conseguenze per voi, Miei amati figli, per voi!
Alzatevi quindi e difendetevi, ma restate sempre nella pace! Nella preghiera trovate forza e fede, speranza, fortezza e resistenza e CON LA PREGHIERA MODIFICATE LE COSE!
Alzatevi ed erigetevi così come già succede in particolare in uno dei vostri paesi europei!
Vedete come siete ingannati e imbrogliati e guardate in faccia alla realtà: siete condotti come pecore in una direzione e ciò avrà conseguenze terribili!
Alzatevi dunque e manifestate per la verità e non permettete la divisione! Riconoscete come siete ingannati e che i vostri governi tramano lo stesso obiettivo-autonomamente e centralmente-!
Più grande è la divisione fra i Miei figli più è facile per l’avversario. Il suo potere lo esercita attraverso il governo, attraverso i media e attraverso molti gruppi industriali e così l’avversario si propaga sempre più! Non continuate a cadere nelle sue grinfie, ma combattete-sempre nella pace, nell’amore e INSIEME e per tutti-per i vostri diritti, perché vi verranno presi e voi continuate semplicemente a dormire!
Rivolgetevi di nuovo a Mio Figlio, il vostro Gesù e amate il vostro prossimo come voi stessi! Avete perso il rispetto e la benevolenza di tutti i figli di Dio e così tanti di voi cercano solo il proprio interesse. Così tanti si fanno sfruttare dai governi e dal maligno e causano danni al corpo e all’anima degli altri, senza vederlo!
Ritrovati l’un l’altro, amato popolo spagnolo, perché il Mio cuore batte per voi e il vostro paese e la Mia protezione sarà per quelli che sono fedeli e devoti a Me, alla loro Madre.
PregateMi,la vostra Mamma celeste ed Io intercedo per voi e il vostro paese presso Mio Figlio, Gesù Cristo e presso il trono dell’Altissimo, Dio Padre. Amen.
Pregate, figli Miei, pregate perché la vostra preghiera vi libererà da questa situazione!
Alzate la vostra voce nel bene e nell’amore per il vostro prossimo!
Svegliatevi e vedete la verità!
Svelate le bugie, altrimenti soccomberete tutti. Amen.
Con profondo amore,
La vostra Mamma Celeste.
Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza a Zaragoza il 4 settembre 2020.
Ascoltate il Mio appello, figli di Spagna e riiniziate a pregare! Amen.
PADRE PIO E IL DIAVOLO
Gabriele Amorth racconta...
Padre Gabriele Amorth parla di Padre Pio
***
Era l'altra faccia delle manifestazioni diaboliche, delle botte, dei complotti e delle persecuzioni organizzate contro di lui con una continuità e l'uso di “strumenti” umani assolutamente fuori del comune: padre Agostino Gemelli e Elvira Serritelli, monsignor Maccari e Giuseppina Finocchi, il vescovo Bortignon e padre Faustino, l'uomo dei registratori... Una guerra è uno sporco affare, tanto più se l'avversario è uno specialista da sempre in slealtà e scorrettezze; e Padre Pio ne era cosciente. «Ha detto più volte: le anime si pagano, le anime si pagano; ossia la salvezza delle anime costa, non è che sia gratis. E lui pagava. Come pagava anche un altro grandissimo confessore, completamente diverso da Padre Pio, Padre Leopoldo, confessore a Padova, santo, canonizzato anche lui. Padre Leopoldo Mandich; lo accusavano di assolvere tutti. Proprio il contrario, esattamente il contrario. Dava delle penitenze lievissime perché diceva: le penitenze le faccio io. Ma poi, le faceva davvero. Si assumeva lui il peso dell’assoluzione. Due santi che avevano un metodo di confessione nettamente diverso, però tutti e due grandi salvatori di anime. Ho avuto l’occasione di parlare con diversi figli spirituali di padre Leopoldo, che andavano abitualmente a confessarsi con padre Leopoldo. In quel periodo - parliamo degli anni Quaranta -, Padre Pio, quando vedeva delle persone che venivano da Padova a San Giovanni Rotondo, diceva: “Che venite a fare da me, che avete padre Leopoldo! E andate da padre Leopoldo!”. Ma è bello vedere due cappuccini, della stessa formazione e della stessa spiritualità, contemporanei, perché sostanzialmente sono contemporanei, vissuti nella stessa epoca, confessori tutti e due, dalla mattina alla sera, confessori, applicare due metodi diametralmente diversi. Due santi e due santificatori di anime. Le vie di Dio sono tante, non c’è un unico sistema. Ricordo un sacerdote giovane, padovano, che andava tutti gli anni a trascorrere il mese di ferie da Padre Pio, E vedendo come lui con tanta larghezza mandava via senza assolvere, un anno, di ritorno a Padova, ha creduto opportuno essere più severo del solito, e qualche volta non ha assolto.
Quando è arrivato in estate a San Giovanni Rotondo, Padre Pio lo ha assalito! Ma cosa credi! Credi tu di essere Padre Pio? Credi tu di essere Padre Pio? Tu devi assolvere! Tu devi assolvere! So io quando non si deve assolvere! Tu devi assolvere.»
Eppure, e questo colpisce come un elemento davvero singolare, un monaco santo in contatto quasi quotidiano con il demonio - anzi, quotidiano, secondo il racconto che ne fa don Gabriele Amorth, basato su una consuetudine di oltre cinque lustri - ha praticato poco, pochissimo la strada dell’esorcismo, nella sua guerra. Ce lo conferma il “decano” mondiale di questa categoria: «Esorcismi ne ha fatti pochi. Non era esorcista. Viveva a San Giovanni
Rotondo un frate esorcista, amico mio, padre Tarcisio, che ha scritto anche un libretto sugli esorcismi di Padre Pio, e sul suo rapporto con il diavolo. Una volta che una persona indemoniata giunse al convento, in cerca di aiuto, Padre Pio disse a padre Tarcisio: stai tranquillo, fai l’esorcismo, io ti aiuto. Altre volte il padre ha dato consigli a esorcisti sui casi a loro affidati. Così ha fatto con padre Cipriano di San Severo e con padre Candido di Roma. E durante l'esorcismo, quella persona vedeva Padre Pio, ne avvertiva la presenza, anche se il monaco santo non era lì fisicamente. Devo dire che anch'io ho avuto questa esperienza. Mi è successo molte volte. Io non l'ho mai visto, Padre Pio, mentre pratico l'esorcismo, ma le persone che esorcizzo sì; varie volte persone possedute dal demonio urlano: Via quel frate! Via quel frate! Non voglio vedere quel frate!". "Chi è?" domando. “È Padre Pio! Non voglio vedere quel frate!" Vedono Padre Pio, come qualche volta vedono anche padre Candido Amantini, grande esorcista alla Scala Santa e mio maestro. “Via quel prete con gli occhiali!" gridano. Anche lui santo, di cui Padre Pio disse: “Padre Candido è veramente un sacerdote secondo il cuore di Dio". E questa frase l'hanno incisa sulla pietra tombale di padre Candido».
Don Gabriele confessa però che il libro di padre Tarcisio, per quanto documentato e interessante, non era esaustivo. «Conosco dei fatti che lì non sono narrati.» Per esempio? «Per esempio, io mi ricordo che da giovane sacerdote, che di esorcismi non ne sapeva nulla, ebbi un primo contatto con questo genere di fenomeni a Torbole Casaglia, nella pianura padana, vicino a Brescia. Laggiù viveva un parroco, don Faustino Negrini, che celebrava i quarant'anni di sacerdozio, e mi chiese di andare a predicare in quella tornata di celebrazioni. Cinque prediche al giorno, facevo. Poi fu nominato rettore del santuario mariano della Stella, a Concesio, dove è nato Paolo VI; e infine divenne esorcista. Naturalmente a tavola chiacchieravamo. E fu così che mi raccontò di un esorcismo che stava compiendo, e mi portò a visitare questa persona. Si chiamava Agnese Salomoni. Era una ragazzina di quattordici anni, sua parrocchiana, che fu di colpo posseduta dal demonio. Quando chiedeva al diavolo: “Perché hai preso questa ragazza?” si sentiva rispondere: “Perché è la più buona della parrocchia”. Il vescovo gli diede la facoltà di esorcizzarla, anche se non era ancora un esorcista. Alle volte i vescovi danno la facoltà di esorcizzare una persona in particolare; e solo quella persona lì. Così per tredici anni la esorcizzò. Mi portò anche a trovarla, a Ospedaletti bresciano. Fu liberata a ventisette anni. Durante quel lungo periodo una volta la portò anche da Padre Pio. Fecero un viaggio in automobile da Torbole Casaglia a San Giovanni Rotondo, e fu un viaggio pessimo, perché l'automobile si fermava tutti i momenti, e l'autista guardava dentro il cofano, controllava il motore: tutto a posto, non c'era nulla; allora don Faustino si metteva a pregare, a fare esorcismi, e la macchina ripartiva, e il demonio che rideva. Un viaggio disastroso.
Giunti a San Giovanni Rotondo... il demonio aveva una paura tremenda di Padre Pio. Paura, sempre. Però una volta arrivati lì, don Faustino presentò la ragazza a Padre Pio, che si limitò a darle una benedizione; e non accadde nulla. E allora, il demonio felice, durante il ritorno, un ritorno trionfale, senza nessun intoppo, e il demonio faceva le corna verso Padre Pio, come a dire: gliel'ho fatta. Come si vede, anche Padre Pio non è che tutte le volte liberasse le persone. Il Signore ha dei suoi disegni... Ma io credo che avesse anche una percezione particolare; sapeva, intuiva se una persona indemoniata fosse o no matura per essere liberata. Lo sapeva. Aveva proprio il dono del discernimento. Per cui capiva quella che era la situazione. Magari dava una benedizione, e la persona rimaneva tale e quale. Non succedeva niente. Mi ricordo di un’altra signorina, che andò a San Giovanni Rotondo, indemoniata; la sua presenza fece un grande scalpore, ci furono urla, grida e tutto il resto; ma non fu liberata da Padre Pio. Non era ancora ora, evidentemente. Ci sono i disegni di Dio sulle persone. La liberazione, il momento della liberazione dipendono da tanti fattori. Da come è iniziata la possessione, per esempio; ci sono persone che ne hanno fatte di tutti i colori, che hanno praticato la magia, o addirittura la stregoneria; persone che sono entrare a far parte di sette sataniche, oppure che hanno compiuto del male verso gli altri, con strumenti malefici, e restano indemoniati; poi magari si convertono, ma liberare quelle persone lì... ci vogliono anni, anni e anni. Io sono contento se in un caso di media gravità una persona si libera con quattro o cinque anni di esorcismi. Ho avuto rari casi di liberazione in qualche mese. Ho avuto un caso, potrei dire uno e mezzo, di uno sono incerto, ma di uno sono sicurissimo, di liberazione con un esorcismo. Una ragazzina. Direi che Padre Pio aveva un particolare discernimento per capire se la persona era pronta o no alla liberazione. Una volta un sacerdote ha accompagnato un giovane, sostenuto da due robusti amici, che al momento della comunione era solito urlare e divincolarsi con forza; alla vista di Padre Pio si è messo solo a tremare. Il padre lo ha fissato e ha detto una sola parola: “Vattene”. Da quel momento il giovane è stato liberato. Ma le liberazioni del genere sono rare, rarissime».
***
MARCO TOSATTI
La santità sacerdotale
1. I benefici della talare
Al di là della sua portata simbolica, la talare è al contempo una protezione per colui che la porta ed un prezioso mezzo di apostolato.
Come un militare indossando la propria uniforme sente benissimo che, se lo si chiama a difendere le famiglie del suo paese, le città della sua patria, egli ha una certa responsabilità e deve essere pronto ad andare in guerra e, se occorre, a versare il proprio sangue, così il clero che veste la talare si sente pronto a servire Nostro Signore Gesù Cristo, affinché si estenda il Suo regno nel mondo e nelle anime93.
Sarebbe inammissibile che noi, che abbiamo la grazia di credere in Nostro Signore Gesù Cristo, non fossimo missionari. Voi lo sarete, miei cari amici. Voi lo sarete già con il vostro comportamento, con il vostro abito, più tardi con la parola ed i sacramenti che amministrerete, ed in particolare con il Santo Sacrificio della Messa. Voi sarete missionari94.
La talare: una clausura
Insisterò particolarmente, come manifestano le preghiere che, tra pochi istanti, il vescovo reciterà per voi a nome della Chiesa, sulle disposizioni interiori che dovete avere per ricevere le grazie che stanno per esservi elargite con la vestizione. In un certo modo si potrebbe paragonare la talare ad una clausura. Sì, voi state per entrare in clausura, per ritirarvi in un certo senso in un romitaggio. Oramai la vostra anima sarà separata dal mondo95, come dicono le preghiere, liberata “dai fastidi del mondo e dai desideri del secolo, (…) da ogni accecamento spirituale e umano96”. Voi eviterete questo accecamento, non solo spirituale, ma anche umano, che dà il mondo del peccato, il mondo in quanto sottomesso alle influenze di Satana. La santa Chiesa utilizza il termine umano, tanto è vero che, quando non si ha più la luce di Nostro Signore Gesù Cristo, si perde anche il senso comune, l’intelligenza pura e semplice e davvero sensata della realtà, della verità.
Perché allora questo allontanamento dal mondo? Per riflettere sul gran dono che vi ha fatto Dio dandovi un’anima perché riceviate la luce. E’ ancora quello che chiede il vescovo97, che riceviate la luce della grazia, della vita eterna. Questa luce della vita eterna, voi la ricevete maggiormente, proprio perché siete separati dal mondo grazie alla vostra talare, che è una specie di clausura. Questa luce della vita eterna, sono le luci delle realtà eterne, delle verità di sempre98.
Rivestendovi di Nostro Signore Gesù Cristo, voi vi rivestirete anche di tutta la sua dottrina e, se c’è una dottrina che deve essere la luce della nostra vita, la regola del nostro comportamento, questa è proprio il discorso della montagna e delle Beatitudini.
Sì, voi siete beati perché, con la talare che vestirete tra pochi minuti, manifesterete il vostro spirito di povertà. “Beati quelli che hanno lo spirito di povertà, perché avranno la loro ricompensa eterna. Beati i miti, perché possederanno la terra. Beati quelli che avranno fame e sete di giustizia, di santità. Beati i misericordiosi. Beati i pacifici. Beati quelli che soffriranno persecuzioni a causa del mio nome” (Mt 5, 3-11), dice Nostro Signore.
Così, Nostro Signore vi dà tutto un programma. Vestendo la talare, voi vi rivestite di Nostro Signore e, di conseguenza, vi rivestite anche della sua Legge99.
Mons. Marcel Lefebvre
Spirito di bellezza trascendente
Tu che ci porti nella gioia dell'amore la bellezza ineffabile e imperitura,
Donaci di desiderare le bellezze spirituali che non tramontano e non appassiscono mai;
Aiutaci a cercare la Bellezza assoluta, quella che è nascosta in Dio e che noi dobbiamo scoprire.
Attiraci verso il Bello che non delude, ma dona realmente ciò che promette.
Liberaci dalla seduzione delle bellezze ingannatrici e rendici sensibili alla bellezza segreta del Volto di Cristo. Donaci di percepire la bellezza del Vangelo, la bellezza delle beatitudini, la bellezza di una vita interamente offerta per la salvezza dell'umanità.
Rendici sensibili alla bellezza della carità, alla grandezza dell'oblio di sè e dell'umile dedizione.
Insegnaci a riconoscere in tutti gli esseri la bellezza di cui il Padre celeste li riveste, riflesso della bellezza divina. Aiutaci a realizzare la bellezza del nostro destino, del nostro itinerario verso la casa del Padre.
Riempici della bellezza della grazia, in modo che la nostra vita possa testimoniare la bellezza che Dio vuole diffondere nel mondo.
Il vostro sonno terminerà bruscamente!
03 settembre 2020
Gesù in agonia: ” La Mia Santa Chiesa non soccomberà. Voi (i figli dell’armata rimanente) la mantenete in vita. Amen.”
La Madre di Dio con Gesù morto nelle Sue braccia: Oh figlia Mia. Io la vostra Mamma Celeste soffro molto. Il Mio Santissimo Figlio espia per voi. EGLI ha sofferto e continua a soffrire per voi, con voi. Dov’è il vostro ringraziamento, figli Miei? Soffro molto. Mio Figlio si offre totalmente per voi, per ciascuno di voi, ma guardate, dov’è il vostro ringraziamento!
Se non vi convertite tempi ancora peggiori vi travolgeranno e la vostra anima, per la quale Mio Figlio soffre, soffre ed espia, andrà perduta. Che lo crediate o no amati figli: chi non si converte ora, espia e si pente vivrà tempi duri, molto duri. Mio Figlio lo dovrà abbandonare, perché non ha scelto LUI, il suo Salvatore, ma ha preso invece, a causa della propria tiepidezza, del proprio egoismo, dell’orgoglio, della brama e dell’INCREDULITA’ la via del maligno, l’avversario di Mio Figlio. Vi sveglierete, amati figli, perché il vostro sonno s’interromperà bruscamente e allora sarà troppo tardi per la vostra conversione.
Quando la vostra anima va perduta, soffrirete e questa sofferenza sarà eterna. Non avrete via di fuga e dovrete accettare la pena, il tormento e il dolore-causato dal vostro stesso peccato e dal vostro libero arbitrio che avete usato CONTRO Gesù e Dio Padre-.
La grandezza del tormento dell’anima di un’anima perduta è inimmaginabile, talmente è grande, dolorosa è la sofferenza dell’anima che non ha detto SI a Gesù, che non si è convertita e non si è pentita. Questo tormento dell’anima è immenso ed eterno.
Convertitevi ora perché ancora non è troppo, tardi! Gesù, il Mio Santissimo Figlio, il VOSTRO Salvatore aspetta il vostro SÌ.
Con amore,
La vostra Mamma Celeste che soffre perché non ringraziate e vi smarrite sempre più. Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza. Amen.
“La Mia sofferenza è grande in questo tempo ingrato. Ah se solo poteste vedere in là nel futuro, vi convertireste e correreste a Me.
La vostra incredulità vi porta lontano dalla via della Salvezza, dalla libertà e verso le falsità e dottrine erronee, imbrogli e bugie. La vostra anima deperisce nel corpo vivente, e la vostra sofferenza sarà grande, se non CAMBIATE VOI STESSI!
Nessun possedimento dovreste anteporre a Me, al vostro Gesù, perché esso è passeggero, COME TUTTO IN QUESTO MONDO. Io Sono e Sarò sempre e solo chi si dichiara per Me riceverà la vita eterna. Amen.
Convertitevi dunque, figli Miei, convertitevi! Abbandonate apparenza e falsità! Nessuna stima, casa, bene di lusso è più bello, più grande ed eterno del Mio amore per voi, della Mia cura e misericordia! Solo attraverso di Me diverrete figli realmente felici.
Orsù convertitevi ora, perché la fine si avvicina e con lei, la caduta di tutti i figli che oggi ancora si sentono grandi e forti per le macchinazioni del Mio avversario.
Convertitevi ora, prima che sia troppo tardi, perché la via che percorrete conduce alla perdizione e soffrirete, soffrirete, soffrirete per l’eternità se non trovate la via che porta a Me, al vostro Gesù .Amen.
Solo un’anima che veramente Mi trova, Mi ama, Mi onora e obbedisce a Me, al suo Gesù, entrerà nel Mio Nuovo Regno. A voi che vi allontanate da Me, che non Mi volete, che torturate i Miei figli, dico:
Il diavolo trufferà anche voi e conoscerete il suo vero volto, ma allora non ci sarà più possibilità di ritorno per la vostra anima. Sarà troppo tardi. Così come volete consegnare i Miei figli al diavolo, così e ancora peggio, voi sarete consegnati a lui e il vostro tormento e pena durerà in eterno, senza speranza di liberazione, senza speranza di salvezza!
Decidete bene quindi perché ancora non è troppo tardi: convertitevi ora, Miei amati figli, che amo, e donate a Me, al vostro Gesù, il vostro SÌ! Un SÌ basta, per fare il primo passo. Un SÌ amati figli!
Io, il vostro Gesù vi aspetto. I Miei santi Angeli sono pronti. Chi Mi dona il suo SÌ sincero, vero e sentito non andrà perduto. Le Mie schiere celeste lotteranno anche per voi. Amen.
Con profondo e sincero amore,
Il vostro Gesù della Sacra Croce.
Ho portato la croce per tutti voi. Amen.
Gesù sulla croce: ”Soffro. Ah se solo tutti i figli trovassero la strada che conduce a Me, il Mio cuore esulterebbe di gioia.”.
Mons. Viganò fa l’elogio di Mons. Lefebvre: la sua denuncia del Concilio e dell’apostasia modernista è più che mai di attualità
Pubblicato su Medias Presse Info
Mons Viganò affronta le questioni relative alla FSSPX, Mons. Lefebvre, le consacrazioni episcopali, il Motu Proprio Summorum Pontificum, ed altre.
(…) “il Motu Proprio Summorum Pontificum ha riaffermato che i fedeli e i sacerdoti hanno il diritto inalienabile di avvalersi della liturgia che esprime più perfettamente la loro fede cattolica. Ma questo diritto oggi deve essere usato, non solo per preservare la forma straordinaria del rito, ma per testimoniare l’adesione al depositum fidei che trova una perfetta corrispondenza solo nel Rito Antico (…)
Non si tratta, dunque, di lavorare dall’interno o dall’esterno della Chiesa: gli operai della vigna devono lavorare nella Vigna del Signore, ed è là che devono restare anche a costo della loro vita; i pastori sono chiamati a servire il gregge del Signore, a tenere a distanza i lupi voraci e a cacciare i mercenarii che non si interessano alla salute delle pecore e degli agnelli.
Quest’opera nascosta e spesso silenziosa è stata realizzata della Fraternità San Pio X, che deve essere vista per non aver lasciato estinguere la fiamma della Tradizione in un momento in cui la celebrazione della Messa antica era considerata come sovversiva e motivo di scomunica. Questi sacerdoti sono stati una sana spina nel fianco di una gerarchia che ha visto in essi un punto di paragone inaccettabile per i fedeli, un rimprovero costante del tradimento commesso contro il popolo di Dio, una alternativa inammissibile alla nuova via conciliare.
E se la loro fedeltà ha reso inevitabile la disobbedienza al Papa con le consacrazioni episcopali, grazie ad esse la Fraternità ha potuto proteggersi dall’attacco furioso degli innovatori, e con la sua stessa esistenza ha permesso la possibilità della liberalizzazione del Rito Antico, fino ad allora interdetto.
La sua presenza ha anche permesso alle contraddizioni e agli errori della setta conciliare di emergere, ammiccando agli eretici e agli idolatri, ma implacabilmente rigida e intollerante verso la verità cattolica.
Io considero Mons. Lefebvre come un esemplare confessore della fede e penso che ad oggi è evidente che la sua denuncia del Concilio e dell’apostasia modernista è più che mai di attualità. Non bisogna dimenticare che la persecuzione a cui Mons. Lefebvre è stato sottoposto dalla Santa Sede e dall’episcopato mondiale servì prima di tutto come incitamento per i cattolici refrattari alla rivoluzione conciliare.
Sono anche d’accordo con l’osservazione di Sua Eccellenza Mons. Bernard Tissier de Mallerais sulla compresenza a Roma di due entità: la Chiesa di Cristo è stata occupata ed eclissata dalla struttura conciliare modernista, che si è stabilita in seno alla stessa gerarchia ed ha utilizzato l’autorità dei suoi ministri per prevalere sulla Sposa di Cristo e nostra Madre.
La chiesa di Cristo che, - non solo sussiste nella Chiesa cattolica, ma è esclusivamente la Chiesa cattolica – è oscurata ed eclissata da una strana Chiesa stravagante stabilitasi a Roma, secondo la visione della beata Catherine Emmerich. Essa coesiste, come il grano e la pula, nella Curia romana, nelle diocesi, nelle parrocchie.
Noi non possiamo giudicare i nostri pastori per le loro intenzioni, né supporre che siano tutti corrotti nella fede e nella morale; al contrario, possiamo sperare che molti di loro, finora intimiditi e silenziosi, comprendano – mentre la confusione e l’apostasia continuano a diffondersi – l’inganno al quale sono stati sottomessi e finiscano per svegliarsi dal loro sonno. (…)
Se voi celebrate solo la Messa tridentina e predicate una sana dottrina senza menzionare il Concilio, cosa mai potranno farvi? Forse vi allontaneranno dalle vostre chiese, e allora?
Nessuno potrà mai impedirvi di rinnovare il Santo Sacrificio, anche su un altare di fortuna in una cava o un granaio, come hanno fatto i preti refrattari alla Rivoluzione Francese, o come si fa ancora oggi in Cina. E se cercano di allontanarvi, resistete: il Diritto Canonico serve a garantire il governo della Chiesa nel perseguimento dei suoi scopi primari, non a demolirlo. Finiamola di temere che l’accusa di scisma incomba su coloro che lo denunciano e non su coloro che lo mettono in atto: gli scismatici ed eretici sono quelli che feriscono e crocifiggono il Corpo mistico di Cristo, non coloro che lo difendono e denunciano i boia! (…)-”
giovedì 24 settembre 2020
La falsa dottrina di Francesco
“Gli uomini si arrenderanno allo spirito del tempo. Diranno che se fossero vissuti ai nostri giorni, la fede sarebbe stata semplice e facile. Ma ai loro tempi diranno che le cose sono complesse; che la Chiesa deve essere aggiornata e resa pertinente ai problemi del tempo. Quando la Chiesa e il mondo saranno uniti, quei giorni saranno venuti ”. (San Antonio Abad)
Un falso Profeta viene catturato, non per le sue parole, ma per le sue azioni che fa contro la fede della Chiesa.
Il Profeta è colui che insegna la verità della Chiesa. E insegna con la vita, con le sue opere, perché la fede non è un insieme di belle idee, pensieri ben concertati, di buone opere umane. La fede è vivere il divino, operare il divino, somigliare al divino.
E quindi, il Profeta dà agli altri ciò che vive nel suo cuore. Dà la verità che riceve dallo Spirito e la trasmette in opere ad altri. Opere che sono divine, che hanno il sigillo del divino. Opere che non si fanno per ottenere gli applausi degli uomini, o per conquistare altri uomini, o per stare bene nella vita. Queste opere sono fatte perché Dio vuole che sia così.
Il falso Profeta è colui che fa l'opposto del divino, perché non ha la Fede, ma piuttosto la inventa. Fa della fede della Chiesa la sua fede umana. Vive ciò che è nella Chiesa, ma prendendo ciò che non gli piace, ciò che non è adatto ai tempi presenti, il che dispiace a molti. Pertanto, il falso Profeta predica cose belle, cose che interessano a tutti, ma senza nuocere, senza ferire, senza chiedere, senza volere che le anime fuggano, dicendo loro la verità sulla loro vita, in modo che possano vedere che sono amate, anche se vivono male.
Il falso Profeta, parlando, dice molte cose che vengono da Dio, cose che sa perché le ha imparate nei libri, ma sono cose che non vive. Predica ciò che non vive nella sua vita quotidiana. Ha imparato e questo resta nella memoria, ma il cuore non si è assimilato. Ed è per questo che al falso Profeta piace predicare sull'amore di Dio, che la Chiesa è Madre, che tutti dovrebbero essere accolti, perché Dio ama tutti, ma non dice le esigenze dell'amore di Dio, non dice cosa a la madre dovrebbe fare quando i suoi figli vivono nel peccato, non insegna a camminare coloro che hanno fatto del peccato la loro vita.
Questo è ciò che si percepisce in tante omelie di Francesco: questa è la caratteristica del Falso Profeta. Parla di ciò che ha studiato, imparato con la sua intelligenza. Ma non parla di ciò di cui vive. Nascondi il tuo peccato, nascondi le tue difficoltà nella vita, nascondi il vuoto nel tuo cuore.
E quando parla di tante cose, che sono mezze verità, che sono belle, che sono belle, allora fa il contrario di ciò che predica. Allora le tue opere sono ciò che è la tua fede, la tua fede inventata, costruita con la tua ragione, con il tuo pensiero sciocco.
La fede di Francisco è una fede che nasce dal suo pensiero umano. Con il suo pensiero umano, ha rotto con la Tradizione, i Dogmi della Chiesa, le Verità che sono per sempre e ha costruito le sue verità. Ed è così che ha costruito la sua vita: prestare attenzione a quelle verità che il suo pensiero trova. Non puoi creare la vita che Dio dà a coloro che credono nella sua parola. Francesco crede solo alle parole che escono dal suo pensiero umano.
1. Un sacerdote che non crede che esista la Verità Assoluta ("Non parlerei, nemmeno per chi crede, di una verità 'assoluta' ... la verità è una relazione!"), Ma sono tutte verità relative;
2. Un sacerdote che considera il peccato solo una questione di coscienza di ogni persona ("Il peccato, anche per coloro che non hanno fede, esiste quando va contro la coscienza"), e non una questione di anima e di Dio, dell'anima e la Chiesa, l'anima e la sua famiglia, l'ambiente sociale;
3. Un prete che invita a cercare uomini ("Vado a convincere un altro a diventare cattolico? No, no, no! Lo troverai, è tuo fratello! Basta! E lo aiuterai, il resto lo fa Gesù , lo Spirito Santo fa ”), ma non per spingerli a lasciare i loro peccati, le loro vite, ma per farli diventare i loro amici e formare così una Chiesa in cui tutti si inseriscano, anche il diavolo stesso, è un sacerdote che lascia molto a desiderare nella fede della Chiesa.
Se quel prete pensa come quello della Fede della Chiesa, allora fa della Fede della Chiesa una falsa fede. Fa della Chiesa un insieme di idee, norme, opere umane. Ecco perché è così interessato agli aspetti sociali della Chiesa. Non è interessato allo spirituale. Francesco è un sacerdote socialista, lo Spirito di verità non vive nel suo sacerdozio.
Il problema è che si comporta come se fosse il vero Papa. E poi cosa dice, cosa fa, come dice il Papa, come fa il Papa, come è il Papa ..., nessuno dice niente contro, nessuno si oppone, ma tutti approvano e nessuno agisce contro Francesco nella Chiesa. Questa è falsa obbedienza. Non puoi obbedire a qualcuno che lavora contro la verità della Chiesa.
Non c'è bisogno di dialogare con Francesco, perché non ascolta la verità della Chiesa.
Ora che un nuovo governo nella Chiesa inizierà con le otto teste, non dobbiamo parlare con lui in modo che la Chiesa mantenga lo stesso vecchio, perché non ascolterà nessuno. Sentirai solo quel governo nascosto nella Chiesa, che si chiama Massoneria ecclesiastica, e che ha iniziato il suo gioco nella Chiesa.
Ora, nella Chiesa la battaglia per il potere avrà luogo. Entrambi lotteranno per avere il capo della Chiesa e imporranno il loro pensiero umano alla Chiesa.
Ciò che è stato fatto nella Chiesa per secoli in segreto, nascosto, segreto, sarà ora fatto in bella vista. E nessuno si stupirà di quello che vedono i loro occhi, perché è quello che vede il mondo: discussioni, dialoghi, incontri per trovare soluzioni ai problemi. E nessuno ne ha paura. Ebbene, nemmeno nella Chiesa, le persone avranno paura di ciò che vedranno, perché non c'è più Fede nella Chiesa. La dottrina di Cristo non è più vissuta. Appare già la falsa dottrina, quella che la Chiesa ha attraversato per tanti anni, quella che è stata imposta al Concilio Vaticano II, quella che tanti preti e vescovi vivono nella loro vita quotidiana. Una vita senza preghiera, senza penitenza, senza arrendersi alla conoscenza dei propri peccati, senza combattere il diavolo, vivere solo per essere un uomo, per compiere le opere degli uomini,
La falsa dottrina di Francisco è in ciò che fa, non in ciò che dice. Dall'inizio del suo regno nella Chiesa, dal suo falso pontificato, ciò che ha vissuto ha funzionato: il suo modo di intendere il Papato, la Chiesa, la Messa, ecc. Questa forma di comprensione è una vita per lui. Ha imparato questo modo di intendere trasformando la Verità della Chiesa, le sue Tradizioni, i suoi Dogmi, in ciò che crede essere tradizione, dogma, verità nella Chiesa.
Ciascuno è ciò che vive, non ciò che pensa o dice.
Il falso Profeta è intrappolato nella vita, nelle opere della vita, nel suo peccato, non nelle sue parole. Il falso Profeta è abile nel mentire, barare, dire ciò che deve essere detto tutto il tempo e quindi non farsi prendere da nulla. Ma il falso Profeta non può nascondere ciò che vive, ciò che è nel suo cuore. E lo mostra con opere che vanno contro la santità della Chiesa, contro la sacralità della Chiesa, contro la Verità della Chiesa.
Con l'inizio di questo falso Profeta, inizia la falsa dottrina di Cristo, che consiste nel parlare dell'amore di Cristo e non dire nulla, non insegnare cosa significa quell'amore, non tracciare i sentieri di quell'amore, ma solo dire belle parole, perché che tutti siano felici e gioiosi dopo, seguendo i peccati che hai nella tua vita.
Che l'omosessuale rimane omosessuale. Non importa. Ciò che conta è che Dio ti ama. Possa l'ateo rimanere ateo. Questa è la tua vita, la tua verità. E Dio lo ama così com'è. Lascia che le donne abbiano accesso al sacerdozio. Sono anche sacerdoti come gli altri. Dobbiamo aprire loro la strada dando l'esempio nel lavapiedi.
Parla dell'amore e commetti il peccato. Questa è la falsa dottrina di Cristo. Questa è la nuova Chiesa che questo falso Profeta presenta nelle sue omelie, nei suoi discorsi, in quell'enciclica che è un mare di errori per la Chiesa.
E nessuno dice niente. Tutti sono così felici di avere un idiota, nel suo pensiero sciocco, per dire cose buone e lasciare che le persone vivano la loro vita, come tutti capiscono nella loro ragione umana.
https://josephmaryam.wordpress.com/2013/09/18/falsa-doctrina-de-francisco/
Guardiamo oltre, che possiamo essere acclamati
Gesù al servo di Dio Luisa Piccarreta , 24 aprile 1927:
Ah! figlia mia, devono accadere cose gravi. Per riordinare un regno, una casa, prima accade un tumulto generale e molte cose periscono: alcune perdono, altre guadagnano. Insomma, c'è il caos, una lotta più grande, e tante cose si soffrono per riordinare, rinnovare e dare una nuova forma al regno, o alla casa. C'è più sofferenza e più lavoro da fare se si deve distruggere per ricostruire, che se si dovesse solo costruire. Lo stesso accadrà per ricostruire il Regno della mia Volontà. Quante innovazioni bisogna fare. Occorre capovolgere tutto, abbattere e distruggere gli esseri umani, sconvolgere la terra, il mare, l'aria, il vento, l'acqua, il fuoco, perché tutti si mettano all'opera per rinnovare il faccia della terra, per portare l'ordine del nuovo Regno della mia Divina Volontà in mezzo alle creature. Pertanto, molte cose gravi accadranno, e vedendo questo, se guardo il caos, mi sento afflitto; ma se guardo oltre, vedendo ricostruire l'ordine e il Mio nuovo Regno, vado da una profonda tristezza a una gioia così grande che tu non puoi comprendere ... Figlia mia, guardiamo oltre, affinché possiamo essere rallegrati. Voglio che le cose tornino come all'inizio della Creazione ...