venerdì 25 settembre 2020

La santità sacerdotale

 


1. I benefici della talare

Al di là della sua portata simbolica, la talare è al contempo una protezione per colui che la porta ed un prezioso mezzo di apostolato.

Come un militare indossando la propria uniforme sente benissimo che, se lo si chiama a difendere le famiglie del suo paese, le città della sua patria, egli ha una certa responsabilità e deve essere pronto ad andare in guerra e, se occorre, a versare il proprio sangue, così il clero che veste la talare si sente pronto a servire Nostro Signore Gesù Cristo, affinché si estenda il Suo regno nel mondo e nelle anime93.

Sarebbe inammissibile che noi, che abbiamo la grazia di credere in Nostro Signore Gesù Cristo, non fossimo missionari. Voi lo sarete, miei cari amici. Voi lo sarete già con il vostro comportamento, con il vostro abito, più tardi con la parola ed i sacramenti che amministrerete, ed in particolare con il Santo Sacrificio della Messa. Voi sarete missionari94.

La talare: una clausura

Insisterò particolarmente, come manifestano le preghiere che, tra pochi istanti, il vescovo reciterà per voi a nome della Chiesa, sulle disposizioni interiori che dovete avere per ricevere le grazie che stanno per esservi elargite con la vestizione. In un certo modo si potrebbe paragonare la talare ad una clausura. Sì, voi state per entrare in clausura, per ritirarvi in un certo senso in un romitaggio. Oramai la vostra anima sarà separata dal mondo95, come dicono le preghiere, liberata “dai fastidi del mondo e dai desideri del secolo, (…) da ogni accecamento spirituale e umano96”. Voi eviterete questo accecamento, non solo spirituale, ma anche umano, che dà il mondo del peccato, il mondo in quanto sottomesso alle influenze di Satana. La santa Chiesa utilizza il termine umano, tanto è vero che, quando non si ha più la luce di Nostro Signore Gesù Cristo, si perde anche il senso comune, l’intelligenza pura e semplice e davvero sensata della realtà, della verità.

Perché allora questo allontanamento dal mondo? Per riflettere sul gran dono che vi ha fatto Dio dandovi un’anima perché riceviate la luce. E’ ancora quello che chiede il vescovo97, che riceviate la luce della grazia, della vita eterna. Questa luce della vita eterna, voi la ricevete maggiormente, proprio perché siete separati dal mondo grazie alla vostra talare, che è una specie di clausura. Questa luce della vita eterna, sono le luci delle realtà eterne, delle verità di sempre98.

Rivestendovi di Nostro Signore Gesù Cristo, voi vi rivestirete anche di tutta la sua dottrina e, se c’è una dottrina che deve essere la luce della nostra vita, la regola del nostro comportamento, questa è proprio il discorso della montagna e delle Beatitudini.

Sì, voi siete beati perché, con la talare che vestirete tra pochi minuti, manifesterete il vostro spirito di povertà. “Beati quelli che hanno lo spirito di povertà, perché avranno la loro ricompensa eterna. Beati i miti, perché possederanno la terra. Beati quelli che avranno fame e sete di giustizia, di santità. Beati i misericordiosi. Beati i pacifici. Beati quelli che soffriranno persecuzioni a causa del mio nome” (Mt 5, 3-11), dice Nostro Signore.

 Così, Nostro Signore vi dà tutto un programma. Vestendo la talare, voi vi rivestite di Nostro Signore e, di conseguenza, vi rivestite anche della sua Legge99.

Mons. Marcel Lefebvre


Nessun commento:

Posta un commento