Ma è bene vedere più da vicino che cosa sia la grazia attuale. Tu ne conosci l'autore che è Dio; ne conosci gli strumenti, che sono le creature; sai come viene a noi, e cioè col movimento delle creature sotto la mano di Dio; ma in sostanza che cos'è? Come t'ho già detto, questa grazia si chiama attuale, perché è prodotta da un movimento, da una azione della creatura sotto la mano di Dio, e nonché a te comunica un movimento. Propriamente parlando, la grazia attuale è quel movimento divino, quell'azione soprannaturale che tu subisci. È dunque uno scotimento soprannaturale, che Dio produce nelle tue potenze, sia per se stesso, sia per mezzo delle creature che mette in movimento.
Dico: sia per se stesso, sia per mezzo delle creature. Ti mostrai infatti l'azione delle creature sotto la mano di Dio, e ho insistito su questo, appunto per attirare la tua attenzione su questo punto così pratico della tua vita e che tu così poco conosci. Ma Dio può anche agire direttamente su di te, con quei tocchi intimi, che le anime sante conoscono così bene e che senza dubbio lo stato della tua dissipazione t'impedì di sperimentare finora. Io non oso parlarti di queste relazioni immediate dell'anima tua col tuo Dio; te le mostrerà meglio lui stesso facendotele gustare, se tu consenti a entrar nella sua intimità.
Ma in che consiste specialmente codesto scotimento che è la grazia? Tu sai di essere mente, cuore e sensi. Sono dunque la tua mente, il tuo cuore e i tuoi sensi che vengono scossi. Nella mente lo scotimento è una luce; nel cuore è un calore; nei sensi è una forza. Movimento di luce nella mente, movimento di calore nel cuore, movimento di forza nei sensi; ecco la grazia attuale. Luce nella mente, per farla vedere; calore nel cuore, per farlo amare; forza nei sensi, per farli agire.
Tu sai come devi conoscere, amare e servire Dio; hai veduto fin dove devi salite. Ebbene, è in vista di questo lavoro infinito, che la grazia, recata dal movimento delle creature, viene ad ogni istante a colpire la tua mente, il tuo cuore e i tuoi sensi. Essa comincia con sollecitare ed eccitare, poi sostiene, anima e vivifica. Ti previene e t'accompagna. Comincia l'opera divina senza di te, e la compie insieme a te. In tal modo i teologi distinguono la grazia preveniente e la grazia concorrente.
I tocchi della grazia variano all'infinito. La disattenzione dell'anima tua ti lascia appena sospettare la verità delle influenze che tu subisci; la moltitudine degli incontri del tuo essere con gli oggetti che ti circondano, è troppo grande nonché tu ne afferri l'azione. Dio varia in tal modo all'infinito il suo lavoro su di te: tu lo sai quanto vi è da fare in te! Ma in una così grande varietà egli si propone uno scopo unico, il tuo perfezionamento di cristiano, la dilatazione della tua vita, il compimento soprannaturale del tuo essere. Nulla mai fallisce a questo scopo: tutto converge verso questo risultato. Cosicché Dio proporziona la misura e la qualità delle sue grazie alle necessità della tua vita, secondo i disegni della sua misericordia sopra di te, e secondo la corrispondenza che tu presti alla sua azione. La grazia infatti aumenta o diminuisce, diviene più o meno penetrante, s'insinua più o meno nelle tue facoltà, secondo che le resisti col peccato o le secondi con la virtù.
Queste influenze, esercitate su di te dal movimento ordinario delle creature sotto la mano di Dio, costituiscono quello che i teologi chiamano soccorsi ordinari della grazia. Tu vedi che questi soccorsi ordinari non sono rifiutati a nessuno, poiché sono dappertutto e per tutti.
Ma la misericordia di Dio riserva a sé certi colpi straordinarii di grazia. Quando atterra S. Paolo sulla via di Damasco o il Sig. de Quériolet a Loudun, quando invia S. Caterina da Siena al papa d'Avignone per farlo ritornare a Roma, e S. Giovanna d'Arco alla Francia per liberarla, e in generale tutte le volte che agisce con un intervento miracoloso, queste sono grazie straordinarie.
D'altra parte Nostro Signore ha costituito nella sua Chiesa dei veri accumulatori di grazie; permettimi di accennare qui alla preghiera e ai Sacramenti, di cui ti parlerò nella quarta parte. Questi accumulatori hanno una potenza illimitata; e quelli che ad essi vogliono ricorrere, possono ottenere i soccorsi più straordinari e più abbondanti. Li hai alla mano, e sono completamente a tua disposizione. Non sarà proprio colpa tua, se trascurando di ricorrervi tu rimarrai troppo povero di elettricità divina, e se non hai la forza di salire fino alle altezze a cui Dio ti chiama?
La grazia attuale è dunque un movimento di luce nella mente, per farla vedere; di calore nel cuore, per farlo amare; di forza nei sensi, per farli a agire. Ma per vedere, amare e compiere che cosa? Vedrai qui ancor meglio come questa grazia è attuale. Questa luce che penetra nella tua mente, le fa vedere esattamente quello che deve vedere in questo momento. Questo calore, che colpisce il tuo cuore, ti porta ad amare precisamente ciò che in quell'istante deve amare. Quella forza che colpisce i tuoi sensi, li sollecita a fare appunto quello ch'essi devono eseguire in quel momento. Come vedi, si tratta proprio di un soccorso del momento.
Ancora una volta, non potresti immaginare come ad ogni istante Dio proporziona la sua azione alle necessità della tua vita. Non è a caso che la sua luce colpisce la tua mente, il suo calore il tuo cuore, la sua forza i tuoi sensi. Non a caso questa luce si proietta sugli oggetti che si devono vedere; questo calore sugli oggetti che bisogna amare; questa forza su ciò che devi fare. La grazia attuale tocca sempre il punto giusto delle tue facoltà, e il punto giusto degli oggetti delle tue facoltà. È come una proiezione elettrica, che mette in luce unicamente ed esattamente ciò che dev'essere illuminato, e ciò che Dio vuole che sia illuminato, e lascia nell'oscurità i punti circostanti. Se tu sapessi conformarti a quest'azione, non saresti mai distratto; e la ragione è evidente. poiché il movimento di Dio non ti fa vedere, se non quello che devi vedere, amare ed eseguire momento per momento; né la tua mente, né il tuo cuore, né i tuoi sensi possono divagare a destra o a sinistra, in quegli sviamenti che si chiamano, distrazioni. Seguendo il movimento di Dio, non si va a destra o a sinistra, non si è mai distratti. Se adesso tu sei in una continua distrazione, la ragione si è che non hai mai saputo conformarti al movimento della grazia, nonché non l'hai compreso.
Così pure non saresti mai inquieto. D'onde vengono le inquietudini? Vengono o dal fatto che non vedi ciò che in quell'istante devi fare, o dal fatto che ti preoccupi dell'avvenire. Quando comprenderai la grazia, il tuo occhio vedrà nell'istante presente con quella chiarezza che Dio vorrà, e avrai quella determinatezza e quella forza che ti sarà necessaria, poiché la grazia ti dà la luce, il movimento e la forza; e mi sembra che ciò debba bastarti. Comprenderai anche che all'avvenire non bisogna pensare, poiché l'avvenire porterà seco la sua grazia, che ad esso basterà.
Non sai con quale insistenza Nostro Signore ha raccomandato di non mai inquietarsi? Leggi di grazia nel Vangelo il capo VI di S. Matteo, alla fine soprattutto, che io non posso riferirti qui per intero. Com'è facile e semplice la vita interiore di un cristiano, che si abbandona al movimento della grazia! Ascolta un esempio. Tu hai certamente sentito parlare di S. Giovanni Bosco, quel Santo prodigioso, che ha fatto opere portentose. Ebbene, volendo io un giorno conoscere più a fondo la santità di quest'anima, domandai varie cose sul suo interno ad uno dei suoi religiosi, che visse trent'anni nella sua intimità - In mezzo alle sue innumerevoli opere, gli dicevo fra le altre cose, Don Bosco era preoccupato? - Don Bosco, mi rispose, non ha mai, un minuto prima, pensato a quello che stava per fare un minuto dopo. - Ecco un Santo che comprendeva l'azione della grazia. Ti cito questo tratto, per farti toccar con mano, come si fanno e a che punto arrivano i Santi. Anche tu devi imparare a seguire questo movimento della grazia, se vuoi progredire nella vita cristiana.
François de Sales Pollien
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