sabato 1 febbraio 2020

Regina della Famiglia



IL MESSAGGIO DI GHIAIE 


La Sacra Famiglia luminosa 

Mentre Adelaide stava ammirando un bel fiore di sambuco,  vide un puntino d'oro che scendeva dall'alto e si ingrandiva fino  a scorgere in esso una bella Signora con Gesù Bambino in  braccio e alla sua sinistra San Giuseppe. Le tre persone erano  avvolte in tre cerchi ovali di luce. 
La Sacra Famiglia è apparsa sette volte a Ghiaie. Credo  che sia l'unico caso nella storia delle apparizioni. La luce è il  riflesso di Dio. San Giovanni apostolo scrive: "Dio è luce e in lui  non ci sono tenebre" (1 Gv 1,5). Gesù dice di sé: "Io sono la luce  del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà  la luce della vita" (Gv 8,12). 
Le apparizioni celesti spesso sono accompagnate dalla  luce: la venuta della Vergine a Fatima, a Ghiaie, è preceduta da  lampi o altri segni e seguita dai miracoli del sole. Lucia di  Fatima così descrive il primo incontro con la Madre di Dio:  "Vedemmo una Signora vestita di bianco, più luminosa del sole,  diffondere una luce più chiara e intensa di un bicchiere di cristallo pieno di acqua cristallina attraversato dai raggi del sole più  ardente... eravamo così vicini che restavamo immersi nella luce  che la circondava o che lei diffondeva... aprì per la prima volta le  mani, comunicandoci una luce così intensa, una specie di riflesso  che da essa usciva e ci penetrava nel petto e nel più intimo  dell'anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, che era quella  luce" (v. Memorie, pp. 160-162). 
La dottoressa Maggi, il 19 maggio 1944, notò che Adelaide durante l'estasi teneva gli occhi semiaperti e sulla sclera  proprio lungo l'asse visivo era visibile una netta linea di arrossamento della congiuntiva, che persistette oltre la visione con  una particolare lucentezza del globo oculare. Chiese alla piccola  perché le bruciassero gli occhi ed essa pronta rispose: "È lo  splendore della Madonna che mi fa bruciare gli occhi". Adelaide  vede la Madonna, Gesù Bambino e San Giuseppe avvolti in tre  cerchi ovali di luce. In questa espressione viene richiamato il  mistero della Santissima Trinità. Certo, non si può confondere la  Trinità con la Sacra Famiglia. 
Approfondendo il significato dell'apparizione vediamo che  Gesù è il Figlio unigenito del Padre ed è anche il Figlio di Maria,  la quale ha una particolare relazione con la Trinità. Giovanni  Paolo II, il 24 settembre 2000, a conclusione del XX congresso  mariologico-mariano, disse: "Maria è il luogo in cui la Trinità,  relazione d'amore, si manifesta per la prima volta; Maria è la  figlia prediletta del Padre, la Madre del Cristo, al tempo stesso  discepola dal cuore attento e fedele e sua compagna generosa  nell'opera della redenzione, sacrario purissimo dello Spirito Santo, che rende feconda la sua verginità". 
La Vergine della Rivelazione, apparsa il 12 aprile 1947, a  Bruno Cornacchiola, a Roma, nella località chiamata "Le Tre  Fontane", disse: "Sono colei che sono nella Trinità divina".  Dinanzi al protestante che cercava di abbassarla, negando la sua  verginità ed altri privilegi, lei mostra la sua grandezza, la sua  altezza vertiginosa, usando un'espressione mai pronunciata così  esplicitamente. Maria non è la quarta persona della Trinità, ma  vive e opera nella Trinità che la compenetra tutta, rendendola  simile a sé. Anche San Giuseppe ha una particolare relazione con  la Trinità, perché è sposo di Maria e il padre di Gesù in un  ordine di parentela che non è quello della carne e del sangue.  Tale parentela non può vantare diritti nel Regno di Dio. La vera  parentela che lega a Gesù non è fondata sui diritti naturali, ma  sulla volontà divina (cfr. Mt 12,50). 
Non solo la Santa Famiglia di Nazareth è l'immagine della  Santissima Trinità, ma anche tutte le famiglie, come ogni  persona umana sono immagine della Trinità, perché noi siamo  stati creati ad immagine di Dio, che per la rivelazione di Gesù  Cristo, sappiamo che è uno e trino.

 Severino Bortolan 

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