domenica 26 gennaio 2025

TRATTATO DI DEMONOLOGIA

 


MAGDA N.N., TREVIRI, GERMANIA OCCIDENTALE 1941-1945


Terza fase: il ripudio del demonio comincia

A poco a poco a Magda si aprirono gli occhi. Essa riuscì a capire chiaramente dove si trovava, quello che aveva fatto e l’importanza e la gravità che tutto ciò rivestiva.

Questa scoperta fu uno dei momenti più critici di tutta la vicenda. Essa si era accorta dell’abisso nel quale era precipitata per sua colpa, anzi per sua volontà, e la prima reazione fu quella di Caino: «Il mio peccato è troppo grande perché Dio lo possa perdonare» (Gn 4,13). Ciò significava, per allora, l’impossibilità della conversione. Essa si sentiva come paralizzata, incapace di riprendersi, fissa e immobile nella sua condanna. Bisognava risollevarla con pazienza e con prudenza, riacquistare la sua fiducia e infonderle a poco a poco la speranza del perdono e la ferma volontà di iniziare e continuare una vita buona e veramente cristiana.

Tale volontà di conversione non garbava senz’altro agli ospiti che spadroneggiavano dentro di lei. 

La loro reazione fu tipica, in tutto identica a quella che sant’Ignazio chiama «discernimento degli spiriti»: «Per le persone che vanno intensamente purificandosi dai peccati e nel servizio di Dio nostro Signore, di bene in meglio salendo, è proprio del cattivo spirito mordere, rattristare e portare impedimenti inquietando con false ragioni perché non vada avanti. Mentre è del buono spirito dare coraggio e forze, consolazioni, lacrime, ispirazioni e quiete, facilitando e togliendo tutti gli ostacoli perché proceda innanzi nel bene operare».

Il feroce assalto di otto demoni contemporaneamente, che i diavoli stessi dipingono col nome di «partita a pallone», durò dal 29 settembre, festa di san Michele arcangelo, fìno all’11 dicembre, più di due mesi di lotta terribile. Tutto fu messo in opera contro la povera ossessa e contro il suo esorcista: bugie, astuzia, inganno, veleno e violenza fisica. Ogni giorno c’era qualche cosa di nuovo, una colica renale, una sordità improvvisa, forti bruciori alle gambe. Spesso, durante la crisi, Magda si feriva in diverse parti del corpo con molta perdita di sangue. A fine ottobre, per la festa di Cristo Re, il padre esorcista pensava di essere arrivato alla metà della contesa. I demoni entravano euscivano scambiandosi i ruoli nel tormentare la povera infelice, non sempre di propria volontà ma costretti, come si è detto, da una forza superiore. Finalmente l’11 dicembre, con l’ultimo esorcismo,anche Lucifero se ne andò dicendo:

— La partita a pallone è finita.

Finita per il momento, ma non definitivamente. Alcuni diavoli, non più tutti insieme, si fecero vedere e sentire anche dopo, ripetendo gli stessi fenomeni di prima, più o meno nella stessa forma, senza più cercare di mascherarli o di nasconderli. Si trattava di avversari che sapevano quello che volevano e quello che potevano, sicuri di sè e senza complessi di inferiorità, intenti a evitare tutto ciò che per il momento non servisse allo scopo. Il che naturalmente rendeva lo scontro più difficile.

Paolo Calliari

Nessun commento:

Posta un commento