lunedì 5 maggio 2025

Esistenza dell'inferno

 


L'ALDILA’ STUPENDA REALTA’


INFERNO

A - La Sacra Scrittura al riguardo è categorica. Qualche citazione.

1) Nel Giudizio Universale, Gesù Cristo (Mat. 25,41 e 46) dirà ai cattivi: «Via da me, maledetti, nel fuoco eterno (cioè l'Inferno) preparato per il diavolo e i suoi angeli... ed essi andranno al supplizio eterno».

2) In Mat. 10,28, Gesù dice: «Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto Colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna (cioè l'Inferno) ».

«Geenna o Gehenna» è voce composta da «ghe = valle» ed «Hennon» = nome del padrone di una valle ai piedi del Sion e dell'Ofel, presso Gerusalemme, nella quale gli ebrei, caduti nell'idolatria, offrivano i loro figli a Molok, falsa divinità sacrificandoli nel fuoco. Il re Giosia, tolta via quell'orribile superstizione idolatrica, per rendere il luogo più abbominevole, ordinò che vi fossero gettate le immondizie della città ed anche i cadaveri dei giustiziati, che dovevano rimanere insepolti. Per distruggere i miasmi, vi si manteneva quasi sempre il fuoco acceso. Questo fatto diede a Gesù l'occasione di prendere la Geenna come immagine dell'Inferno.

3) S. Paolo (1 Cor. 6,9-10) dice: «Non illudetevi: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti (omosessuali e lesbiche), né ladri, né avari, né ubbriaconi, né maldicenti, né rapaci, erediteranno il regno di Dio (cioè il Paradiso);

4) In Gal. 5,19-21, l'Apostolo continua l'elenco: «fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizia, lite, gelosia, ire, ambizioni, discordie, divisioni, invidie, ubriachezze, orgie, e opere simili a queste: coloro che compiono tali opere non erediteranno il Regno di Dio (cioè il Paradiso)».

P. GNAROCAS N.I.


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