I misteri gloriosi del Santo Rosario, nella pietà mariana dei fedeli, sono la finestra aperta sull' eternità di gioia e di gloria del Paradiso, dove il Signore Risorto e la divina Madre ci attendono per farci vivere nella beatitudine del Regno dei cieli, dove Dio-Amore sarà «tutto in tutti», come insegna l'Apostolo Paolo (1Cor 15,28).
Il Rosario dei misteri gloriosi ci chiama a contemplare e anche a condividere già, nella speranza teologale, la gioia ineffabile che Maria Santissima sperimentò sia quando vide il Divin Figlio Risorto, sia quando Ella fu assunta in anima e corpo al Cielo e incoronata nella gloria del Paradiso quale Regina degli angeli e dei santi. I misteri gloriosi sono la prefigurazione sublime della gioia e della gloria del Regno di Dio che toccheranno a tutti i redenti morti con la grazia di Dio nell'anima.
Se è vero, come è verissimo, che Maria Santissima è la nostra celeste Mamma, è anche verissimo, dunque, che Ella vuole condurre tutti noi, suoi figli, in quella stessa «Casa del Padre» (Gv.14,2) che è la sua dimora eterna, e per questo, come insegna il santo Curato d'Ars, si può anche dire che la celeste Mamma stia sempre alla porta del Paradiso in attesa dell'arrivo di ogni suo figlio, fino all'ultimo dei salvati, alla Casa del cielo.
I misteri gloriosi del Santo Rosario, in effetti, se meditati come si deve, ci fanno innalzare la mente e il cuore in alto, verso i beni eterni, verso le cose di lassù, secondo i richiami salutari di san Paolo che scrive: «Se siete risorti con Cristo cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio, gustate le cose di lassù, non quelle della terra» (Col 3,2); e ancora: «Noi non abbiamo quaggiù una città permanente, ma cerchiamo quella futura» (Eb.13,14).
Ricordiamo l'esempio di san Filippo Neri, il quale, di fronte a chi gli proponeva di accettare il cappello cardinalizio, esclamava: «Che roba è mai questa?... Voglio il Paradiso, il Paradiso! …».
Padre Stefano Manelli
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