domenica 25 maggio 2025

PASQUA RISURREZIONE DEL SIGNORE

 


Spunti di Riflessione

seguendo la Sacra Scrittura

e gli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta


Vol. 12 – Agosto 14, 1917 =

[…] “Figlia mia, Io non facevo altro che darmi in balia della Volontà del Padre. Sicché, se pensavo, pensavo nella mente del Padre; se parlavo, parlavo nella bocca e con la lingua del Padre; se operavo, operavo nelle mani del Padre; anche il respiro respiravo in Lui, e tutto ciò che facevo andava ordinato come Lui voleva. Sicché potevo dire che la mia Vita la svolgevo nel Padre ed Io ero il portatore del Padre, perché tutto chiusi nel suo Volere e niente facevo da Me. Il punto mio principale era la Volontà del Padre, perché non badavo a Me stesso, né per le offese che facevano Io interrompevo il mio corso, ma sempre più volavo al mio centro; ed allora la mia Vita naturale finì quando in tutto compii la Volontà del Padre”. […]

Vivere nel Divin Volere significa [essere] inseparabile [dal Padre], non fare nulla da sé, perché innanzi al Divin Volere [il figlio] si sente incapace di tutto, non chiede ordini né riceve [ordini], perché si sente incapace d’andare solo e dice: “Se vuoi che faccia, facciamo insieme, e se vuoi che vada, andiamo insieme”. Sicché fa tutto ciò che fa il Padre: se il Padre pensa, fa suoi i pensieri del Padre e non un pensiero in più fa di quelli del Padre; se il Padre guarda, se parla, se opera, se cammina, se soffre, se ama, anch’essa guarda ciò che guarda il Padre, ripete le parole del Padre, opera con le mani del Padre, cammina coi piedi del Padre, soffre le stesse pene del Padre, ed ama coll’amore del Padre. Vive non fuori, ma dentro del Padre, sicché è il riflesso e il ritratto perfetto del Padre - ciò che non è per chi vive solo rassegnato! - Questo figlio è impossibile trovarlo senza del Padre, né il Padre senza di lui; e non solo esternamente, ma tutto il suo interno si vede come intrecciato con l’interno del Padre, trasformato, sperduto tutto, tutto in Dio.

Oh, i voli rapidi e sublimi di questo figlio nel Voler Divino! Questo Voler Divino è immenso, in ogni istante circola in tutti, dà vita e ordina tutto, e l’anima spaziandosi in questa immensità, vola a tutti, aiuta tutti, ama tutti, ma come aiuta ed ama lo stesso Gesù - ciò che non può fare chi vive solo rassegnato -. Sicché a chi vive nel Divin Volere gli riesce impossibile far da solo, anzi sente nausea del suo operato umano, ancorché santo, perché nel Divin Volere [le] cose, anche le più piccole, prendono altro aspetto, acquistano nobiltà, splendore, santità divina, potenza e bellezza divina, si moltiplicano all’infinito, e in un istante [l’anima] fa tutto e, dopo che ha fatto tutto, dice: “Non ho fatto nulla, ma l’ha fatto Gesù; e questo é tutto il mio contento: che, misera qual sono, Gesù mi ha dato l’onore di tenermi nel Divin Volere per farmi fare ciò che ha fatto Lui”. Sicché il nemico non può molestare questa figlia, se bene o male ha fatto, poco o molto, perché tutto ha fatto Gesù e lei insieme con Gesù. Questa è la più pacifica, non è soggetta ad ansietà, non ama nessuno ed ama tutti, ma divinamente; si può dire: è la ripetitrice della Vita di Gesù, l’organo della sua voce, il palpito del suo Cuore, il mare delle sue grazie. […]


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