Il desiderio che tutte le Anime fossero mondate, quando Mi ricevono nel Sacramento dell'Eucaristia, Mi portò a lavare i piedi ai Miei Apostoli.
L'ho fatto anche per rappresentare il Sacramento della Penitenza, nel quale possono lavarsi e recuperare il loro perduto candore, le Anime che hanno avuto la disgrazia di cadere nel peccato.
Lavando loro i piedi, ho voluto insegnare, a quelle Anime, che hanno dei compiti apostolici, ad umiliarsi e a trattare con dolcezza i peccatori e tutte le Anime che sono loro affidate.
Mi sono avvolto in un telo per insegnare loro che, per ottenere dei risultati con le Anime, bisogna cingersi con la propria mortificazione ed abnegazione.
Ho voluto che imparassero la mutua Carità e il modo con cui lavare le colpe che si avvertono nel prossimo, dissimulandole o scusandole sempre, senza mai divulgare gli altrui difetti.
L'acqua che ho fatto scorrere sui piedi degli Apostoli, era un riflesso dello zelo che consumava il Mio Cuore nel desiderio della salvezza degli uomini.
In quel momento, era un infinito Amore che sentivo per gli uomini, e non ho voluto lasciarli orfani...
Per vivere con voi fino alla fine dei Secoli e dimostrarvi il Mio Amore, ho voluto essere il vostro respiro, la vostra vita, il vostro sostegno, il vostro tutto!
Quindi, ho visto tutte le Anime che, nel volgere dei Secoli, dovevano alimentarsi con il Mio Corpo e il Mio Sangue, e tutti gli Effetti Divini che questo Alimento avrebbe prodotto in moltissime Anime...
In molte di esse, questo Sangue Immacolato avrebbe generato purezza e verginità.
In altre, avrebbe acceso la fiamma dell'Amore e quella del Fervore.
Molti Martiri dell'Amore, in quell'ora, si radunavano davanti ai Miei occhi e nel Mio Cuore!
Quante altre Anime, dopo aver commesso molti e gravi peccati, debilitate dalla forza delle passioni, sarebbero venute a Me per rinnovare il loro vigore con il Pane dei forti!
Quanto desideravo fare conoscere i sentimenti del Mio Cuore a tutte le Anime!
Quanto desidero che conoscano l'Amore che sentivo per loro quando, nel Cenacolo, ho istituito l'Eucaristia!
Nessuno potrebbe penetrare i sentimenti del Mio Cuore, in quei momenti: sentimenti di amore, gioia, tenerezza... ma immensa è stata anche l'amarezza che pervase il Mio Cuore.
Eri forse un buon ed idoneo terreno per la costruzione di un magnifico edificio?
Si e no...
Si, per i Doni che ti ho fatto sin dalla tua nascita.
No, per l'uso che hai fatto di essi.
Pensi che il tuo terreno sia adeguato alle proporzioni e alla struttura dell'edificio che Io innalzo?
Oh, è una cosa meschina!
Tuttavia, i Miei calcoli non falliranno, nonostante tutti gli elementi contrari che ci sono in te, perché è proprio da Me scegliere chi è inadatto per lo scopo che Mi propongo.
Io non Mi sbaglio mai, perché uso Arte ed Amore.
Costruisco attivamente, senza che tu lo percepisca.
Lo stesso tuo desiderio di sapere che cosa sto facendo, Mi serve per provarti che nulla puoi e nulla sai, senza che Io lo voglia...
È tempo di lavorare, non Mi chiedere niente, perché c'è qualcuno che pensa a te.
Voglio raccontare alle Mie Anime l'amarezza e il tremendo dolore che riempiva il Mio Cuore, quella notte.
Sebbene fosse grande la Mia gioia per esserMi fatto compagno degli uomini, fino alla fine dei Secoli, e Nutrimento Divino delle Anime, e sebbene vedessi quanti Mi avrebbero reso l'omaggio dell'Adorazione, dell'Amore e della Riparazione, non fu, però, poca la tristezza che Mi causò il contemplare tutte quelle Anime che Mi avrebbero abbandonato nel Tabernacolo e quelle che avrebbero dubitato della Mia Presenza nell'Eucaristia.
In quanti cuori macchiati, sporchi e completamente lacerati dal peccato, avrei dovuto entrare, e quanto la Mia Carne e il Mio Sangue, profanati, sarebbero divenuti motivo di condanna per molte anime!
Tu non puoi capire il modo con cui ho contemplato tutti i sacrilegi, gli oltraggi e le tremende abominazioni che sarebbero state commesse contro di Me... Le moltissime ore che avrei dovuto passare, da solo, nei Tabernacoli.
Quante lunghe notti! Quanti uomini avrebbero respinto gli amorosi richiami che avrei loro rivolto!
Per amore di queste Anime, Io rimango prigioniero nell'Eucaristia affinché, nelle vostre pene e nei vostri dolori, possiate consolarvi con il più tenero dei Cuori, con il migliore dei Padri, con l'Amico più fedele. Ma questo amore, che si consuma per il bene degli uomini, non sarà corrisposto.
Vivo in mezzo ai peccatori per essere la loro salvezza e la loro vita, il loro medico e la loro medicina; ed essi, in cambio, nonostante la loro natura inferma, si allontanano da Me, Mi oltraggiano e Mi disprezzano.
Figli miei, poveri peccatori! Non allontanatevi da Me, Io vi aspetto, giorno e notte, nel Tabernacolo.
Non vi getterò in faccia i vostri peccati. Quel che farò sarà lavarvi nel Sangue delle Mie Piaghe. Non abbiate paura, venite a Me. Non sapete quanto vi amo!
E voi, Anime amate, perché siete fredde ed indifferenti al Mio amore?
So che dovete attendere alle necessità delle vostre famiglie, della casa e del Mondo, che vi sollecita incessantemente, ma non trovate un momento per venire a darMi prova del vostro amore e della vostra gratitudine?
Non lasciatevi trascinare da tante preoccupazioni inutili, riservatevi un momento per visitare il Prigioniero d'Amore.
Se il vostro corpo è malato, non potete forse trovare qualche minuto per cercare il Medico che deve curarvi?
Venite da chi può ridarvi le forze e la salute dell'anima...
Date un'elemosina d'Amore a questo Mendicante Divino, che vi chiama, vi desidera e vi aspetta.
Queste parole produrranno, nelle Anime, l'effetto di una grande realtà. Penetreranno nelle famiglie, nelle scuole, nelle Case Religiose, negli ospedali, nelle prigioni, e molte Anime si arrenderanno al Mio Amore.
I dolori più grandi Mi vengono dalle Anime Sacerdotali e Religiose.
Nel momento in cui ho istituito l'Eucaristia, ho visto tutte le Anime privilegiate che si sarebbero alimentate con il Mio Corpo e il Mio Sangue, e ho visto gli effetti che si sarebbero in esse prodotti.
Per alcune, il Mio Corpo sarebbe il rimedio per la loro debolezza; per altre, un fuoco che riuscirebbe a consumare le loro miserie, infiammandole d'Amore.
Ah!.. Quelle Anime, tutte riunite davanti a Me, saranno un immenso giardino, nel quale ogni pianta produce un fiore diverso, ma tutti Mi dilettano con il loro profumo...
Il Mio Corpo sarà il Sole che ridà loro vita.
Mi accosterò ad alcune per essere consolato, ad altre per nasconderMi, ed in altre ancora Mi riposerò.
Se sapeste, Anime amatissime, quanto è facile consolare, nascondere e dare riposo al vero Dio!
Questo Dio, che vi ama con Amore infinito, dopo di avervi liberato dalla schiavitù del peccato, ha seminato in voi l'incomparabile Grazia della Vocazione Religiosa.
Egli vi ha tratto in modo misterioso nel giardino delle Sue delizie.
Questo Dio, vostro Redentore, si è fatto vostro Sposo. Egli stesso vi alimenta con il Suo Corpo purissimo e con il Suo Sangue placa la vostra sete.
In Me, troverete il riposo e la felicità.
Oh, figliola! Perché tante Anime, dopo essere state colmate di beni e di carezze, sono divenute causa di tristezza per il Mio Cuore?
Non sono, Io, sempre lo stesso?
Forse sono cambiato per voi?...
No, Io non cambierò mai e, fino alla fine dei Secoli, vi amerò con predilezione e tenerezza.
So che siete piene di miserie, ma questo non farà allontanare da voi i Miei sguardi più teneri; Io vi aspetto con ansia, non soltanto per alleviare le vostre miserie, ma anche per colmarvi con i Miei benefici.
Se vi chiedo Amore, non negatemelo: è molto facile amare Colui che è l'Amore stesso.
Se vi chiedo qualcosa che costa caro alla vostra natura, vi do, congiuntamente, anche la Grazie e la forza necessari perché siate il Mio conforto.
FateMi entrare nelle vostre Anime e, se in esse non si troverà niente che sia degno di Me, allora…
diteMi, con umiltà e fiducia: “Signore, vedo bene i frutti che produce questo albero, vieni e dimmi che cosa devo fare, affinché, a partire da oggi, spuntino i frutti che Tu desideri”.
Se l'anima Mi dice questo con un vero desiderio di provarMi il suo Amore, Io le risponderò: “Anima amata, lascia che sia Io stesso a coltivare il tuo Amore... “.
Conosci i frutti che otterrai?
La vittoria sul tuo carattere riparerà le offese, espierà le mancanze.
Se non ti turbi nel ricevere una correzione e l’accetti con gioia, otterrai che le Anime accecate dell'orgoglio si umilino e chiedano perdono.
Ecco ciò che farò nella tua Anima, se Mi lasci operare liberamente. Il giardino non fiorirà immediatamente, ma darai una grande consolazione al Mio Cuore...
Tutto ciò Mi è passato davanti, quando ho istituito l'Eucaristia e ho sentito l'urgente desiderio di nutrire le Anime. Non venivo a dimorare sulla Terra per vivere con degli Esseri perfetti, ma per sostenere i deboli e nutrire i piccoli... Li avrei fatti crescere, avrei irrobustito le loro Anime, avrei riposato nelle loro miserie e i loro buoni desideri Mi avrebbero consolato.
Però, tra i Miei Eletti, vi sono alcune Anime che sono per Me occasione di dolore.
Saranno tutte perseveranti?...
È questo il grido di dolore che sfugge dal Mio Cuore; è questo il gemito che voglio sia udito dalle Anime.
L'Amore eterno sta cercando delle anime che dicano cose nuove sulle verità antiche, che già si conoscono.
L'Amore infinito vuole creare, nel seno dell'Umanità, un tribunale, non di giustizia, ma di pura Misericordia!
Ecco perché si moltiplicano i Messaggi nel Mondo!
Chi li comprende, ammira le loro opere, trae profitto da esse, e fa si che anche gli altri ne traggano profitto.
Chi non capisce, continua ad essere schiavo dello Spirito, che muore e condanna.
A questi ultimi, rivolgo la Mia Parola di condanna, perché ritardano l'Opera Divina e si convertono in complici del Maligno.
Quale astuzia opprime le loro piccole menti, quando condannano, insabbiano e reprimono quel che non proviene da misere Creature, ma dal Creatore?
Io rivelo la Mia Sapienza a coloro che ho chiamato “piccoli”, e la nascondo, invece, ai superbi...
Anima, lascia che Mi riversi in te… diventa una valvola del Mio Cuore, perché non manca chi opprime il Mio Amore...