martedì 27 luglio 2021

Il Terzo Segreto predice: La Grande Apostasia nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Non vi può essere una “nuova interpretazione” dei Dogmi Cattolici

Questo attacco post-conciliare ai dogmi di Fede, condotto per  mezzo di critiche indirette così come da contraddizioni esplicite e  implicite, non può essere giustificato come uno “sviluppo” o un “nuovo  approfondimento” del dogma. Come ha insegnato solennemente il  Concilio Vaticano I: “Lo Spirito Santo infatti, non è stato promesso ai  successori di Pietro per rivelare, con la sua ispirazione, una nuova dottrina,  ma per custodire con scrupolo e per far conoscere con fedeltà, con la sua  assistenza, la rivelazione trasmessa dagli Apostoli, cioè il deposito della  fede”.336

In più, il Vaticano I ha insegnato che non vi può essere una “nuova  interpretazione” di ciò che la Chiesa ha già definito infallibilmente: 

Quindi deve essere approvato in perpetuo quel significato dei  sacri dogmi che la Santa Madre Chiesa ha dichiarato, né mai si  deve recedere da quel significato con il pretesto o con le apparenze di una più completa intelligenza.337

È pertanto un dogma di Fede Cattolica il fatto che nessuna nuova  dottrina sia stata rivelata dal Signore dopo la morte dell’ultimo Apostolo,  San Giovanni, e che non può esservi una nuova interpretazione della  dottrina a causa del Vaticano II o di chissà quale altro motivo. 

Pertanto, questa “nuova” dottrina o “contro”-dottrina di cui  abbiamo sentito tanto parlare dopo il Vaticano II può essere solo una  pseudo-dottrina, che viene insegnata in modo assai subdolo. Quando  una pseudo-dottrina contraddice la dottrina definita infallibilmente, i  Cattolici sono tenuti ad attenersi alla dottrina infallibile e a rifiutare  quella “nuova”. 

Il dogma della Fede non può essere in errore, ma le novità sì. Tutti  uomini possono sbagliare: laici, sacerdoti, vescovi, Cardinali; persino  il Papa, quando non si tratta di argomenti che riguardino il suo crisma  dell’infallibilità, può essere in errore, come ben ci insegna la storia nel  caso di Papi che hanno insegnato, o che sembravano insegnare, alcune  novità rivelatesi poi un errore. 

Prendiamo ad esempio Papa Onorio: egli fu condannato postumo  dal Terzo Concilio di Costantinopoli, nel 680 d.C., per aver aiutato la  diffusione dell’eresia338; questa condanna fu approvata da Papa Leone II  e confermata dai Papi seguenti. Un altro esempio è Papa Giovanni XXII,  il quale nel 14° secolo (1333) pronunciò delle omelie (non definizioni  solenni) durante quali affermava che i beati defunti non beneficiavano  della Visione Beatifica fino al giorno del Giudizio Universale. Per questo  motivo, egli fu smentito e corretto dai teologi ed infine, in punto di  morte, ritrattò la propria opinione eretica. 

Nel caso di Papa Giovanni XXII339, i Cattolici più eruditi (in questo  caso i teologi) sapevano che Giovanni XXII era in errore nei suoi  insegnamenti sul Giudizio Universale. Sapevano che qualcosa era  sbagliato, dal momento che il Papa stava contraddicendo ciò che la  Chiesa aveva sempre insegnato e creduto, anche se non vi era mai stata  una definizione infallibile in tal senso. I Cattolici che nel 14° secolo  conoscevano bene la propria Fede non dissero: “Oh, lo ha detto il  Papa nell’omelia, quindi dobbiamo cambiare il nostro credo”. Alla luce  del costante insegnamento della Chiesa sulle anime morte in stato di  grazia, che partecipano della Visione Beatifica subito dopo aver lasciato  il Purgatorio, i teologi sapevano che Papa Giovanni XXII era in errore,  e glielo dissero. 

Per questo, l’immediatezza della Visione Beatifica fu solennemente  ed infallibilmente definita dal successore di Giovanni XXII, nel 1336. 

Questo mise l’argomento al di fuori di qualsiasi altra successiva  discussione – ed è proprio questo il motivo che rende necessarie le  definizioni infallibili. Lo stesso si può dire riguardo a qualsiasi altro  argomento definito infallibilmente dalla Chiesa. Noi possiamo, e anzi  dobbiamo, far affidamento su queste definizioni infallibili con assoluta  certezza, rifiutando ogni opinione contraria – anche se proviene da un  Cardinale o persino da un Papa. 

Vi sono altri esempi di errori commessi da un Papa. Anche il  primo Vicario di Cristo in Terra, San Pietro, commise un errore, come  riportato dal Vangelo (non per le cose che disse ma per l’esempio che  aveva dato). Nel 50 d.C, mentre si trovava ad Antiochia, San Pietro si  rifiutò di sedere al tavolo insieme ai Gentili (i non Ebrei) convertiti.  Allontanando da sé quei convertiti, San Pietro dette l’impressione che  l’infallibile insegnamento del Primo Concilio di Gerusalemme, sul fatto  che la legge cerimoniale Mosaica - che includeva il divieto per gli Ebrei  di mangiare con i Gentili “impuri” - non valesse per la Chiesa Cattolica,  fosse errato. Per questo motivo San Paolo rimproverò pubblicamente  San Pietro, faccia a faccia. (Gal. 2.11)

Un altro esempio ci viene da Papa Liberio, il quale nel 357 (circa)  commise l’errore di promulgare un Credo propostogli dagli ariani, che  tralasciava completamente il fatto che il Figlio fosse consustanziale al  Padre. Egli lo promulgò perché era stato in esilio 2 anni e sotto minaccia  di morte, commettendo anche l’errore (sempre per colpa della durezza  dell’esilio) di condannare e scomunicare – ma in pratica era solo una  scomunica apparente – il grande Sant’Atanasio, il quale stava solo  difendendo la Fede in merito a quest’argomento. Liberio (che è il primo  Papa a non essere stato proclamato santo dalla Chiesa) si sbagliava,  perché Sant’Atanasio stava difendendo la Dottrina Cattolica – unica e  infallibile – insegnata infallibilmente dal Concilio di Nicea nel 325 d.C.  Era quella definizione infallibile a dover essere seguita, in questo caso,  e non l’erroneo insegnamento di Papa Liberio.

Da questi esempi della storia della Chiesa possiamo imparare che tutto ciò che ci viene proposto in materia di Fede deve essere prima  passato al vaglio di quelle definizioni. Pertanto, se un Cardinale, un  vescovo, un prete, un laico o persino un Papa ci insegnano qualcosa di  nuovo e di contrario a una qualsiasi definizione di Fede, possiamo essere  certi che quell’insegnamento è errato e deve essere quindi rifiutato, per  il bene e la salvezza delle nostre anime immortali. Sì, anche un Papa  può sbagliare, ed egli sbaglia se esprime un’opinione contraria ad una  definizione solenne ed infallibile della Chiesa Cattolica. Questo non vuol  dire che sia la Chiesa in quanto tale a sbagliarsi, quando questo accade,  ma semplicemente che il Papa ha commesso un errore personale,  senza imporlo per forza a tutta la Chiesa. Ovviamente, se un Papa può  commettere un errore insegnando qualcosa di nuovo, allora a maggior  ragione possono sbagliare nelle proprie opinioni e insegnamenti anche  i Cardinali, i vescovi ed i sacerdoti.

Quindi, quando la Madonna parla del “dogma della Fede”, Ella  ci sta indicando “i pericoli che incombono sulla Fede” – e su “la vita  del cristiano e dunque (la vita) del mondo”, per richiamare le parole  del Cardinale Ratzinger. I pericoli incomberanno sulla Fede quando  si arriverà a corrompere o negare le definizioni dogmatiche infallibili  della Fede Cattolica; perché sono proprio queste definizioni a costituire  le fondamenta stesse della Fede Cattolica e quindi della nostra salvezza,  per usare le parole dell’omelia di Papa Giovanni Paolo II a Fatima, nel  1982. 

A chi obietta che i semplici sacerdoti o i laici non possano opporsi ai  prelati di rango superiore o al Papa (è il caso degli esempi straordinari  che abbiamo appena esaminato), la risposta è semplice: è per questo  che la Chiesa possiede le definizioni infallibili. Solo confrontando  un‘opinione o un insegnamento con una definizione infallibile si  può sapere se quell’insegnamento sia vero o falso – questo giudizio  non può basarsi sulla carica ecclesiastica rivestita da chi pronuncia  l’insegnamento. Come disse San Paolo: “Orbene se anche noi stessi od  un angelo dal Cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi  abbiamo predicato, sia anatema!” (Gal. 1:8) I fedeli possono pronunciare  un anatema persino contro un apostolo – e cioè a considerarlo un reietto  della Chiesa, degno delle fiamme dell’inferno – se egli contraddicesse  gli infallibili insegnamenti della Chiesa. Ecco perché i teologi furono in  grado di correggere Papa Giovanni XXII nei suoi erronei insegnamenti  pulpito pronunciati dal pulpito; ed è per questo che i Cattolici di oggi  hanno il diritto di discernere il giusto insegnamento da quello sbagliato,  anche se sono di rango inferiore rispetto al prelato che sta commettendo  quell’errore. 

Un esempio storico di grande importanza a questo riguardo, è  quello di Eusebio, l’avvocato che sconfessò pubblicamente Nestorio,  Arcivescovo di Costantinopoli (la personalità ecclesiastica all’epoca di  rango più alto, dopo il Papa), secondo il quale Maria non era la Madre di  Dio. Eusebio si alzò dai banchi della chiesa il giorno di Natale, durante  la Santa Messa, e accusò Nestorio di eresia. Tutti gli altri preti e vescovi  “di alto rango” erano rimasti in silenzio di fronte a questa chiara eresia  di Nestorio. Un laico aveva ragione, mentre tutti loro erano in errore.  Fu indetto il Concilio di Efeso per chiarire il dilemma, e fu definito  solennemente ed infallibilmente il dogma secondo cui Maria è la Madre  di Dio. E dal momento che Nestorio si era rifiutato di ritrattare, egli  venne deposto, dichiarato eretico e successivamente scomunicato!

Per riassumere, la verità non è cosa che si possa valutare dai numeri  o dal rango. La verità è ciò che Cristo e il Signore hanno rivelato nelle  Sacre Scritture, nei dogmi e nella Tradizione, ciò che è stato definito  solennemente dalla Chiesa Cattolica, e quello che essa ha sempre  insegnato – sempre, non solo dal 1965!

Padre Paul Kramer

Solo chi in Me confida, avrà forza per sostenere il peso degli eventi…

 


Gesù 23-10-2001

Amata sposa, il mondo è diviso tra coloro che sono pieni di speranza viva - sono gli eletti che sentono il palpito del Mio Cuore ogni giorno e ne sono rinvigoriti -, altri vi sono che vivono nell’angoscia vedendo come i fatti non sono più controllabili, come quando un agricoltore brucia poche frasche ma vede sfuggirgli il fuoco dal controllo ed invadere tutta la radura.
Amata, solo chi confida pienamente in Me ed ha fede viva non si fa prendere dal panico ma tutti coloro che hanno confidato nell’uomo resteranno delusi.

Guai all’uomo che pone tutta la sua speranza nell’uomo, quanta amarezza resterà nel suo cuore, vedendo che egli non sa, non può controllare più la situazione!
Amata sposa, solo chi in Me confida, avrà forza per sostenere il peso degli eventi, solo il cuore stretto al Mio avrà forza e vigore, Luce e guida!


Maria Santissima 26-11-2001

Vi dico, cari figli: siate umili e sottomessi, siate tutti di Gesù nel pensiero, nell’anelito dell’anima, in ogni battito del cuore.   Questi sono i tempi di grave tempesta, quella che il nemico ha scatenato in ogni parte della terra.

Solo l’Aiuto di Dio può aiutarvi a restare saldi, nessuno pensi di farcela da solo, nessuno conti su sé stesso soltanto.


La Parola di Dio illumina il tuo cammino


Salmo 127 (126)

Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori. Se il Signore non custodisce la città, invano vigilano le sentinelle. Se il Signore non è d'accordo sulle nostre opere, se agiamo lontani dalla sua Volontà, invano ci affanniamo e compiamo grandi imprese. Tutti i nostri progetti crolleranno come castelli di carte da gioco e di essi non rimarrà nemmeno il ricordo. Invece, quando lavoriamo con il Signore e compiamo la sua Volontà, anche se i malvagi si oppongono e il demonio stesso, direttamente, interviene contro di noi, Dio vince e ci protegge, e le nostre azioni giungono a compimento con la potenza del Signore.

Invano molte coppie cercheranno di avere dei figli attraverso la fecondazione artificiale o con mezzi illeciti; se il Signore non li vuole, invano faticheranno. Invece, quando ormai tutto sembra perduto per una donna sterile, e non c'è più alcuna speranza, Dio può far sbocciare dalle sue viscere virgulti che rallegreranno la sua vita. Perché l'eredità che Dio dona a coloro che confidano in Lui sono i figli, tesoro e  benedizione dei loro genitori. Beato chi ne ha piena la casa, perché una famiglia numerosa è una benedizione di Dio e sia il padre che la madre riceveranno sostegno nella vecchiaia. E il Signore continuerà a benedirli coi figli dei loro figli. Amen.

 P. ÁNGEL PEÑA O. A. R. 

CONSACRATEVI A ME IO VI AMO

 

"Preghiera di adorazione, di ringraziamento, preghiera di riparazione. Quanto più il gelo dell'abbandono e il silenzio circonda Mio Figlio presente fra voi nell'Eucaristia, tanto più Io stessa raccolgo le voci dei Miei figli, perché, unite alla Mia voce, si componga insieme, anche quaggiù, un'armonia di amore da presentare al Cuore di Mio Figlio, perché sia consolato". "Non vi accorgete, figli, come sotto il Mio personale influsso, la vostra vita stia veramente cambiando? Non guardatevi mai. Sarete sempre più belli per me e per Mio Figlio Gesù, quanto meno apparirete belli a voi stessi. È il Mio manto che vi ricopre. È la Mia stessa purezza che vi illumina. Voi avete difficoltà esteriori: sono quelle dell'ambiente in cui vi trovate: incomprensioni, critiche. Talvolta il disprezzo e la calunnia. Di questa, soprattutto, il Mio avversario se ne fa strumento preferito per colpirvi e per scoraggiarvi. Voi come dovete rispondere? Come Gesù: col silenzio, con la preghiera, col vivere in intima unione col Padre. Poiché voi siete nel Mio Cuore Immacolato, nulla vi può toccare. Chi appositamente vorrà farvi del male, non riuscirà a colpirvi; chi agirà in buona fede avrà la luce prima ancora che il male vi raggiunga".


Preghiera contro depressione:

 


A MARIA SS. DELLA RUOTA DEI MONTI   

1.   1.   1.      O Vergine potentissima e Madre nostra Maria, noi che vi  invochiamo con  il dolce titolo di Maria SS. Della Ruota dei Monti, vogliate, ve ne preghiamo, dare  salute e rassegnazione a tanti infermi che a voi ricorrono fiduciosi. Donateci grazie!  

            Ave Maria….. 

2.   2.   Aprite le vostre mani, piene di grazia e, dalla collina silenziosa, quale faro di  luce, illuminate tante menti tenebrose che, vinte dall’ invidia del Demonio, si  rifugiano a voi nel vostro tempio, vicino al vostro Cuore Materno. Fate che in essi  ritorni la grazia divina.  

      Ave Maria….. 

3.   3.   O rosa d’ inviolata purezza, con i verginali profumi che effondete all’ intorno,  traete all’ amore vostro la gioventù e fate che non resti illusa dalla vanità mondana;  la vostra voce di Madre sia sempre da essa ascoltata.  

           Ave Maria…. 

4.   4.   Esempio mirabile di povertà vissuta nella casa di Nazareth, sottomessa alla  volontà di Dio, aiutate e provvedete con il vostro Cuore materno tante povere  famiglie che solo in Voi confidano.  

           Ave Maria….   

5.   5.   Voi come Regina del Paradiso, coprite l’universo con il manto stellato, perché  siete Madre di Gesù, Figlia dell’ eterno Padre e Sposa dello Spirito Santo;  proteggete la Chiesa come nave sbattuta e sconvolta sul mare tempestoso del  mondo e fate che con il vostro aiuto e con le vostre grazie, arrivino tutti i figli di  Adamo al porto del Cielo a cantare le lodi di Dio e a Voi; e siate benedetta in  eterno.  

      Ave Maria…. 

6.   6.   Vi preghiamo ancora, o potente Avvocata nostra,  per il sommo Ponteficee per i  Vescovi e Sacerdoti che diffondono la nostra santa Religione e guidano la navicella  della Chiesa attraverso il mare tempestoso del mondo. Fate che essi siano sempre  animati da zelo apostolico per la salvezza delle anime e per il trionfo della Chiesa.  

      Ave Maria…. 

7.   7.   I vostri occhi che brillano di luce celeste e il vostro volto diffuso di grazia divina  e di eterna letizia, aprano il cuore dei fedeli alla speranza di essere da Voi ben  accolti; concedete pertanto le grazie ai miseri mortali che, prostati davanti a Voi,  espongono le loro necessità spirituali e temporali.  

      Ave Maria…. 

8.   8.   Il Bambino che ammiriamo sul vostro braccio e la vostra mano che regge il  gomito ispira a noi fiducia di ricevere la vostra celeste benedizione; che scenda  sulla nostra Italia, sulla Chiesa nostra madre, sui nostri benefattori spirituali, sui  lontani e presenti e sulle  anime sante del Purgatorio.  

      Ave  Maria….   

9.   9.   Noi tutti genuflessi davanti al vostro simulacro, sui monti di Leporino, con cuore  commosso vi invochiamo con tanto amore e vi chiamiamo bella Madre nostra,  consolatrice degli afflitti, dispensatrice di grazie, specialmente ai vostri fedeli.  Vogliate, o Madre buona, farci questa grazia…(la liberazione definitiva dai tormenti  della depressione..).  Le madri della terra non negano mai grazie e favori ai propri  figli. Gesù dalla croce assegnava a Voi noi tutti, per nostra Madre. Se siamo vostri  figli, figli ingrati che con il peccato abbiamo crocifisso Gesù,  ma sempre come figli  Voi accoglieteci sotto la vostra protezione ed assisteteci nell’ ultima ora della nostra  vita. Così sia. 

IL PURGATORIO NELLA RIVELAZIONE DEI SANTI

 


A proposito  dell'eccessiva facilità di giudicar santi alcuni defunti,  riportiamo un esempio tratto dalla Cronaca dei Frati Minori.  (Parte II, libro IV, cap. 7).

Nel convento dei Frati Minori di Parigi, essendo morto un  santo religioso, che per la sua eminente pietà veniva  soprannominato l'Angelico, uno de' suoi confratelli, dottore in  teologia e uomo di molte virtù omise di celebrare le tre Messe  solite a dirsi dai religiosi alla morte di ciascun confratello,  sembrandogli di far quasi ingiuria alla misericordia e giustizia  di Dio pregando per la salvezza di un uomo sì santo e che,  secondo lui, doveva già trovarsi elevato al più alto grado di  gloria. Ma ecco che in capo a pochi giorni, mentr'egli stava  passeggiando assorto in meditazione per un viale del giardino,  gli apparve il defunto tutto circondato di fiamme, gridando con  voce lamentevole: - Caro maestro, ve ne scongiuro, abbiate pietà di me e soccorretemi. - E qual bisogno avete de' miei  poveri aiuti, o anima santa? rispose il religioso. – Ahimè!  Ahimè! Io sono ancor trattenuto nel fuoco del Purgatorio, in  attesa delle tre Messe che voi avreste dovuto celebrare per me.  Se aveste esattamente soddisfatto all'obbligo che le nostre  costituzioni c'impongono, a quest'ora sarei già nella celeste  Gerusalemme. - E poiché il religioso allegava per iscusa la vita  santa ch'egli aveva menato, le preghiere, le penitenze,  l'esattezza scrupolosa da lui usata nell'osservanza della regola e  tante altre sublimi virtù, il defunto esclamò: - Ahimè! Ahimè!  Nessuno crede, nessuno comprende con quanta severità Iddio  giudica e punisce le sue creature. L'infinita purezza di lui  scopre difetti in tutte le nostre azioni. Se i cieli medesimi non  vanno esenti da imperfezioni davanti ai suoi occhi purissimi,  come l'uomo, creatura tanto miserabile, potrà comparire  davanti a lui? Occorre rendere conto a Dio fino all'ultimo  centesimo, usque ad novissimum quadrantem. Se con tutta la  scienza che possedete, voi aveste compreso un po' meglio la  santità infinita di Dio, oh! non mi avreste trattato con tanto  rigore! - E ciò detto scomparve. Affrettatosi il buon religioso a  celebrare le tre Messe domandate, nel terzo giorno gli apparve  di nuova quell'anima benedetta per ringraziarlo e per  annunziargli che, finite le pene, se ne andava a ricevere la  ricompensa delle sue virtù. Da tutto questo dobbiamo  concludere che purtroppo non si pensa abbastanza ai rigori del  Purgatorio e alla santità di Colui che non tollera la più lieve  macchia nei suoi Santi. Se si meditassero un po' più spesso  queste verità si eviterebbero con maggior cura quei falli  leggeri, di cui facciamo si poco conto, e si pregherebbe con più  fervore per quelle povere anime martoriate, che mentre  viviamo ci sarebbe tanto facile soccorrere.

Sac. Luigi Carnino

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO

 


Adoro Te, o Croce preziosa

Come adoro Cristo morto in croce per me, così adoro te, o Croce preziosa, che accogliesti le sue membra santissime, presentandole dalla vetta del Calvario a tutte le generazioni e per tutti i secoli, crocifisse, straziate, sanguinanti.

O Croce del mio Gesù, trasfondi in me le virtù che attingesti dal suo Corpo immolato, dal suo Cuore squarciato, dal suo Sangue prezioso.

Debbo continuare nella mia vita il tuo ufficio di pietà, devo saper portare Cristo Crocifisso, gustarlo per me, unirmi a Lui, formare una sola cosa con la sua immolazione e presentarlo a Dio, ai peccatori, a tutte le anime e ottenere che la sua redenzione sia copiosa.

O Croce del mio Gesù! Tu sei il faro risplendente dell'anima cristiana, il suo sostegno, la sua salvezza, la sua ricchezza e il suo amore.

A' tuoi piedi si ritemprano tutte le virtù, si calmano tutti i dolori, l'anima trasforma le sue aspirazioni, si purifica, si eleva, pensa alle sue miserie, si pente, confida, spera e ama.

Tutte le Scritture e tutti i prodigi, tutta la vita di Gesù e tutte le sue misericordie, le sue grandezze e le sue umiliazioni, il suo dolore e il suo amore, tutto è svelato dalla Croce, purché l'occhio che la contempla sia semplice e il cuore puro e l'anima ardente.

Oh! ineffabili, mistici, sovrumani godimenti fluiti dalla Croce, dalle piaghe, dal Sangue, dal Cuore ferito di Gesù! Ma il godimento caro e gradito che devo dare a Gesù è la mia crocifissione alla sua volontà, lo spogliamento di me stessa, dell'amor proprio, del mio giudizio e della mia volontà.

La croce è squallida: essa m'insegna il distacco, la rinunzia, il sacrificio.

Sullo squallore della croce Gesù ha disteso, per l'immolazione, le sue membra adorabili e da quell'altare di umiliazione e di morte è salita gradita al Padre Celeste l'immolazione della vittima augusta, consumata per la nostra Redenzione.

O Gesù Crocifisso! O Croce del mio Gesù! O Vittima divina! O altare divinizzato! O Misteri augusti della nostra fede, o segreti profondi dell'amore di Dio, della sua misericordia e della sua bontà!

Prostrata nella polvere adoro tutte le tue virtù, o Cristo Crocifisso, le virtù della tua Croce, le grandezze del tuo Mistero. Chiedo, per queste virtù possenti, il perdono delle colpe, una purificazione sempre più profonda, sempre più perfetta; lumi alla mente e fervore per il cuore, la fedeltà, la giustizia, la grazia, la generosità e l'amore.

O Crux, ave spes unica! q. 22 : 14 settembre 

 SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


L’eternità è lunga e non finirà mai!

 


Figlia Mia. Mia cara figlia. Scrivi, MIA amatissima figlia e ascolta ciò che IO, tuo Padre Celeste, che ti amo moltissimo, oggi ho da dire ai figli della terra:

Convertitevi e dichiaratevi, figli Miei perché il tempo che vi resta è breve! Cambiate vita e correte verso Gesù, perché soltanto LUI vi regalerà la Salvezza, l’avversario invece vi torturerà e andrete perduti vergognosamente!

Andrete a fondo! Entrerete nell’inferno! E se ancora pensate che l’inferno non esista, allora Miei amatissimi figli, vivete pericolosamente in questo mondo di menzogne e non vedete il pericolo!

La vostra fine però sarà penosa, perché non avete ascoltato la MIA Parola! Non avete accettato la MIA Parola! Non avete messo in pratica le MIE suppliche! E non avete preso a cuore i MIEI avvertimenti!

Per questo la vostra eternità sarà atroce! Piena di sofferenza, di pena e di travaglio! Andrete a fondo dolorosamente, ma non “morirete” mai, perché siete stati creati per l’eternità da ME, vostro Padre, che vi amo moltissimo e che  desidero ardentemente il vostro ritorno. Non avendo voi voluto ascoltare il diavolo vi torturerà -la vostra anima - e questo tormento non finirà mai, perché siete voi che non morirete mai!!!

Figli Miei. Miei amatissimi figli. Trovate la via verso di ME, verso il vostro Santo Padre Celeste, il vostro Creatore, COLUI CHE È, ed entrate nella Mia gloria! Lasciatevi ricolmare di doni da MIO Figlio, perché LUI è la via verso di ME, verso vostro Padre, CHE SONO L’AMORE PURO. Non andate perduti seguendo il Mio avversario perché l’eternità è lunga e non passerà mai!

Cambiate strada dunque, Miei amatissimi figli e regalate a Gesù il vostro SI, soltanto LUI vi libererà, vi salverà e vi redimerà; senza di LUI però sarete perduti. Amen.

Con paterno amore,

Vostro Padre Celeste.

Creatore, COLUI CHE È, il Sovrano del Cielo e della terra e di tutto ciò che è. Amen.


“Andate in pace e trovata la strada per MIO Figlio! Allora la vostra eternità sarà bella e vivrete nella gloria prima con Gesù (Nuovo Regno) e poi al MIO fianco. Amen.

Vostro Padre Celeste che provvede a tutto. Amen.”

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“Figli Miei. Espiate, confessatevi, pentitevi dei vostri peccati, perché soltanto così essi possono essere perdonati da Gesù, Mio Figlio, soltanto così il Padre Celeste può regalarvi il perdono. Amen.

Con profondo amore,

La vostra Mamma Celeste.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza. Amen.”

10 ottobre 2014

LA CITTÀ DI DIO



...per la loro tiepida testimonianza al bene. 

9. 3. Non mi sembra una ragione di poco rilievo che anche i buoni  siano colpiti con i cattivi dal momento che Dio vuole punire la  immoralità anche con la calamità delle pene nel tempo. Sono puniti  insieme non perché conducono insieme una vita cattiva ma perché  amano insieme la vita nel tempo, non in maniera eguale, comunque  insieme. I buoni dovrebbero averla in minor conto affinché i  malvagi efficacemente ammoniti conseguano la vita eterna. E se  non volessero esser compagni nel conseguirla, dovrebbero esser  sopportati e amati come nemici, giacché finché vivono, non si sa  mai se non muteranno in meglio il proprio volere. In proposito, non  certamente eguale ma di gran lunga più grave responsabilità hanno  coloro ai quali per mezzo del profeta si dice: Egli morrà nel suo  peccato, ma io chiederò conto del suo sangue dalla mano della  sentinella 29. Le sentinelle, cioè i capi delle comunità sono stati  costituiti nelle chiese proprio perché non si astengano dal 

rimproverare i peccati. Tuttavia non è del tutto immune da colpa  chi, sebbene non sia posto a capo, conosce e trascura di biasimare  e correggere molti fatti in coloro, ai quali è unito da particolare  condizione di vita, se vuole evitare fastidi in vista di quei beni che in  questa vita usa onestamente ma da cui ritrae piacere più del  dovuto. Inoltre per i buoni si ha un'altra ragione della loro  soggezione ai mali temporali. È il caso di Giobbe. La coscienza  dell'individuo nella prova si rende consapevole del disinteressato  sentimento di pietà con cui ama Dio. 

Le Rivelazioni Celesti di Santa Brigida di Svezia

 


Parola di esortazione della Vergine alla sposa ad amare il Figlio suo sopra tutte le cose e 

come nella gloriosa Vergine siano tutte le virtù e grazie. 


Capitolo Quarantaduesimo 

Diceva la Madre: Ebbi tre cose io, con le quali piacqui al Figlio mio. L'umiltà, per cui 

nessuna creatura, né uomo, né angelo, fu di me più umile. Ebbi poi l'obbedienza, con la 

quale attesi ad obbedire in tutto al Figlio mio. Infine una speciale carità. 

Perciò dal Figlio mio sono stata tre volte onorata. Dapprima infatti sono stata fatta più 

onorabile degli Angeli e degli uomini, perché nessuna virtù c'è in Dio, che non sia anche in 

me, sebbene Egli sia la sorgente e il creatore di tutto. Io sono la creatura sua, cui 

concesse in preferenza la grazia sua. Secondariamente, a motivo dell'obbedienza ottenni 

tanto potere, che non c'è peccatore così malvagio che si volga a me con cuore pentito e 

volontà d'emendarsi e non ottenga il perdono. Infine per la carità Iddio mi è tanto vicino 

che chi vede Dio vede anche me e può in me vedere la divinità e umanità come in uno 

specchio e me in Dio. 

Chiunque infatti vede Dio, vede tre Persone. La Divinità poi mi prese anima e corpo e 

mi riempì d'ogni virtù, talmente che non c'è virtù in Dio che non risplenda in me, sebbene 

lo stesso Dio sia Padre e datore di tutte le virtù. Come infatti avviene che in due corpi, 

assieme uniti, quel che riceve uno l'abbia anche l'altro, così fece Dio con me. Così non v'è 

dolcezza che non sia in me. Come chi avendo il più, ne fa parte a un altro. L'anima mia e il 

mio corpo sono più puri del Sole e più chiari d'uno specchio. E come in uno specchio si 

vedrebbero, posto che fosse possibile, le tre Persone, così nella purità mia si può vedere il 

Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. Io difatti ho avuto il Figlio nel mio grembo con la 

Divinità. Così Egli è visto in me, Dio-uomo, come in uno specchio, perché sono stata 

glorificata. Perciò, sposa del Figlio mio, studiati di imitare la mia umiltà e non amare altri 

che il Figlio mio. 

 


Fate la vostra pace con i Miei profeti finché siete in tempo, perché per molti la morte e la distruzione sono davanti a voi quando l'uomo della morte si avvicina.

 


16 luglio 2021

Mio piccolissimo, desidero che tu dica alla gente del mondo ciò che ti rivelo.

Popolo del mondo, vi ho chiamato mio popolo ma voi mi avete rinnegato. Tante persone non ascoltano e non si preoccupano e non rispondono alla Mia chiamata e a quella di Mia Madre per tutti questi anni. Così tanti vivono della carne e del mondo - allora, anche voi morirete della carne e del mondo.

Stupido uomo, come soffrirai attraverso l'uomo della perdizione. Egli è alle tue porte. Tu gli hai aperto la tua vita. L'anticristo ti sta divorando in molteplici modi. La presa del mondo è con te e tu non vedi!

Vi ho offerto tanta protezione, ma avete rifiutato tutto ciò che vi ho offerto. Avete rifiutato Me che sono la Vita e avete seguito la morte. La mia esistenza era lontana dai vostri cuori.

Per i rimanenti ho dato sicurezza nel Mio Sacro Cuore: Ho dato loro la sicurezza della vita in Me. Le 'vergini sagge' risposero. Voi sarete braccati dai cani della morte che hanno pronta la vostra rovina. Sarete costretti a prendere il calice traboccante. Avete rifiutato la vita, ora parteciperete alla morte per mano dell'uomo della morte.

Saranno benedetti quelli del resto che avranno il petalo che ha l'effusione del mio Cuore e quella del Cuore di mia Madre Immacolata.

L'immagine di Mia Madre con le rose porterà una grande protezione alle case dove si recita il Rosario in sua presenza, perché Io farò scorrere molte grazie attraverso di essa. Gente del mondo, come vi ho supplicato di aprire i vostri occhi e i vostri cuori, ma senza risultato. Coloro che avrebbero potuto essere utili per attirare la gente nella consapevolezza dei Miei messaggi hanno preferito il loro status di mondo.

Le Case di Protezione che Mia Madre vi ha supplicato di mettere in atto sono rimaste senza lavoratori: così spesso sono entrati solo quelli che volevano il proprio tornaconto. Non tutti, ma molti cuori erano chiusi.

Ho supplicato per la Casa di New York, ma c'è stato così tanto conflitto e incredulità - tutti hanno detto la loro, ma senza la grazia che ho offerto attraverso il Cuore di Mia Madre. Ora vedrete la parabola delle "vergini stolte" compiersi nel vostro mondo.

Il controllo su di voi è imminente. Sarà imposto su di voi. La morte sarà la vostra ricompensa perché non avete ascoltato. La mia Chiesa sarà distrutta. I pastori hanno permesso all'uomo di perdizione di prendere tutto ciò che è Mio, ma quando tutto sembrerà perduto, verrò a far nascere la Mia Madre Immacolata per salvare il resto.

Ricordatevi dei doni e dei luoghi di rifugio che vi ho offerto - sarà tutto ciò che avrete, per quelli di voi che sopravvivranno. Io sono davanti ad ogni cuore, ma non mi sarà permesso di entrare.

Io salverò quelli del resto che hanno il cuore aperto e portano sulla loro persona il Petalo Prezioso che ho offerto nell'unità del Mio Cuore e del Cuore di Mia Madre Immacolata. Non c'è sicurezza se non attraverso la Mia Vita.

Quelli del mondo che vivevano nelle tenebre hanno rifiutato i Miei più grandi doni e anche il dono della loro vita terrena. Il loro rifiuto li ha lasciati nelle tenebre permanenti - a causa del loro rimprovero a Me, il loro Signore Dio che li ha dati.

Al resto dico: la Mia verità sarà con voi attraverso il più piccolo dei Miei messaggeri che molti di voi hanno disprezzato per tanti anni.

Fate la vostra pace con i Miei profeti finché siete in tempo, perché per molti la morte e la distruzione sono davanti a voi quando l'uomo della morte si avvicina. Fatevi coraggio che potete voltarvi e ascoltare e ricevere la verità che vi viene offerta. Armatevi dei doni offerti prima che sia troppo tardi. Per molti è già troppo tardi. Come si addolora il Mio Cuore per la mancanza di gente che venga nella vigna della Mia Opera - per rispondere alla chiamata della Mia Parola nelle Case di Mia Madre. Sono vuote - proprio come voi, popolo Mio, tutti adorano il mondo e la carne, ma, popolo Mio, Io sono Gesù, Figlio di Dio che ti ho chiamato e ti ho chiamato anche attraverso il Mio Cuore di Madre, ma con poco o nessun risultato...

ma per il piccolo resto che ha risposto, beati quelli che hanno ascoltato e risposto a Me che sono la Vita.

Vi resta poco tempo per rispondere alla Mia Misericordia e allontanare da voi le cose del vostro mondo oscurato. Pregate per la misericordia.

Vi benedico tutti, Padre, Figlio e Spirito Santo.

Christina Gallagher

 


lunedì 26 luglio 2021

L’ARMATA CELESTE È PRONTA A DISCENDERE A PRELEVARE GLI ELETTI DI DIO.



Amati figli, il vostro Dio viene a prendervi, il vostro inizio nuovo è in Colui che vi ha creati.
Stenderò il manto sui miei figli affinché siano protetti.

L’armata celeste è pronta a discendere a prelevare gli eletti di Dio, tutti coloro che si saranno resi disponibili alla sua chiamata e che in verità hanno proclamato la sua venuta nella gloria.

Il tenebroso re è alla sua svolta, capitolerà nella potenza di Dio!
O uomini della Terra, perché siete così lontani dalla Verità?

Perché non credete in Colui che vi ha creati?
In Colui che ha donato la propria vita per la vostra salvezza?

Non è una favola, o uomini, è la verità!
Le false luci di questo mondo vi hanno carpiti e non vi siete più chiesti da dove venite, a quale Dio appartenete veramente. Vi siete donati per un misero pezzo d’argento, vi siete illusi di possedere il mondo ma il mondo vi ha risucchiati e vi ha uccisi. Siete stati sbranati dal Demonio e non vi siete accorti di nulla convinti di essere nella verità.

Poveri figli miei e non più miei per vostra libera scelta, nella vostra stoltezza avete preferito morire anziché vivere. Eccomi ora a voi, saremo uno di fronte all’altro, vedrete il mio Volto e stramazzerete a terra per il timore che verrà in voi perché riconoscerete i vostri peccati, i vostri ignobili abomini a Me.
Il tradimento vi ha resi feccia, siete sudici di melma, puzzate a distanza, siete divenuti figli delle tenebre. Il vostro dio banchetta sulle vostre teste e si nutre della vostra linfa, vi ha ridotti a larve. Pietà, pietà di voi!
Eccomi! Ora entro con la mia potenza a separare i miei figli dai figli del Demonio, l’ora è questa.
è giunto quell’istante tanto atteso da tutti i miei amati figli.
Avanti figli miei il vostro Dio è con voi, sarete per sempre nelle sue beltà.

Carbonia 25.03.2020 

Il tuo Amico, l'Angelo

 


Non ti piacerebbe portare un sigillo nella tua anima che dicesse: “amico dei serafini”, 

del “coro dei serafini?” 


Poesia agli angeli custodi 


Chi siete voi, o angeli puri? 

siete stelle trasparenti 

amici inseparabili 

con un cuore di fiamme lucenti 

e una bellezza immacolata. 

Siete raggi celestiali scintille del Dio vivo stelle d’amor divino luce e vita delle anime. 

Siete purezza, amore, carezza pace, allegria dell’anima, sorriso sulle labbra 

tenerezza nello sguardo. 

Siete messaggeri divini, compagni del cammino, guide, guardiani e custodi, difensori della vita. 

Amen 



Angelo mio custode, dolce compagnia, non mi abbandonare né la notte né il dì 

Angelo mio custode, dolce compagnia, non mi lasciar solo che perderei la via 

Angelo  mio  custode,  dolce  compagnia,  conducimi  a 

Gesù perché tu sei mia guida 

Angelo mio custode, dolce compagnia, non mi lasciar 

solo nell ’ultima agonia 

Angelo  mio  custode,  dolce  compagnia,  che  trovi  io 

riposo fra le braccia di Gesù e di Maria 

Angelo mio custode, dolce compagnia, non mi 

abbandonare né la notte né il dì. 

 

[ Canzone composta, musicata e cantata da padre Angel Peña, 


Padre Angel Peña 

AMORE E MISERICORDIA

 


"Trasformami tutta nel tuo amore, Gesù mio; che in te scompaiano tutte le mie imperfezioni, che io respiri solo te e che mai badi ad altra cosa o ad altre creature fuori di te".

Serva di Dio Madre Speranza di Gesù


PREGHIERA ALLA SS. TRINITA'

 


(S. AGOSTINO) 

 

Signore nostro Dio, crediamo in te, Padre e Figlio e Spirito Santo.  

Perché la Verità non avrebbe detto: Andate, battezzate tutte le genti nel nome del Padre e  del Figlio e dello Spirito Santo, se Tu non fossi Trinità.  

Né avresti ordinato, Signore Dio, che fossimo battezzati nel nome di chi non fosse Signore  Dio.  

E una voce divina non avrebbe detto: Ascolta Israele: Il Signore Dio tuo è un Dio unico, se  Tu non fossi Trinità in tal modo da essere un solo Signore e Dio.  

E se Tu fossi Dio Padre e fossi pure il Figlio tuo Verbo, Gesù Cristo, e il Vostro Dono lo  Spirito Santo, non leggeremmo nelle Sacre Scritture: Dio ha mandato il Figlio suo, né Tu,  o Unigenito, diresti dello Spirito Santo: Colui che il Padre manderà in mio nome e: Colui  che io manderò da presso il Padre. 

Dirigendo la mia attenzione verso questa regola di fede, per quanto ho potuto, per quanto  tu mi hai concesso di potere, ti ho cercato ed ho desiderato di vedere con l'intelligenza ciò  che ho creduto, ed ho molto disputato e molto faticato.  

Signore mio Dio, mia unica speranza, esaudiscimi e fa sì che non cessi di cercarti per  stanchezza, ma cerchi sempre la tua faccia con ardore.  

Dammi Tu la forza di cercare, Tu che hai fatto sì di essere trovato e mi hai dato la  speranza di trovarti con una conoscenza sempre più perfetta. 

Davanti a Te sta la mia forza e la mia debolezza: conserva quella, guarisci questa. Davanti  a Te sta la mia scienza e la mia ignoranza; dove mi hai aperto ricevimi quando entro; dove  mi hai chiuso, aprimi quando busso.  

Fa' che mi ricordi di te, che comprenda te, che ami te. Aumenta in me questi doni, fino a  quando Tu mi abbia riformato interamente. 

So che sta scritto: Quando si parla molto, non manca il peccato, ma potessi parlare  soltanto per predicare la tua parola e dire le tue lodi!  

Non soltanto eviterei allora il peccato, ma acquisterei meriti preziosi, pur parlando molto.  Perché quell'uomo di cui Tu fosti la felicità non avrebbe comandato di peccare al suo vero  figlio nella fede, quando gli scrisse: Predica la parola, insisti a tempo e fuori tempo.  

Non si dovrà dire che ha molto parlato colui che non taceva la tua parola, Signore, non  solo a tempo, ma anche fuori tempo?  

Ma non c'erano molte parole, perché c'era solo il necessario.  

Liberami, o mio Dio, dalla moltitudine di parole di cui soffro nell'interno della mia anima  misera alla tua presenza e che si rifugia nella tua misericordia.  

Infatti non tace il pensiero, anche quando tace la mia bocca.  

Se almeno non pensassi se non ciò che ti è grato, certamente non ti pregherei di liberarmi  dalla moltitudine di parole.  

Ma molti sono i miei pensieri, tali quali Tu sai che sono i pensieri degli uomini, cioè vani.   Concedimi di non consentirvi e, anche quando vi trovo qualche diletto, di condannarli  almeno e di non abbandonarmi ad essi come in una specie di sonno. Né essi prendano su  di me tanta forza da influire in qualche modo sulla mia attività, ma almeno siano al sicuro  dal loro influsso i miei giudizi, sia al sicuro la mia coscienza, con la tua protezione. 

Parlando di Te un sapiente nel suo libro, che si chiama Ecclesiastico, ha detto: Molto  potremmo dire senza giungere alla meta, la somma di tutte le parole è: Lui è tutto.  

Quando dunque arriveremo alla tua presenza, cesseranno queste molte parole che 

diciamo senza giungere a Te; Tu resterai, solo, tutto in tutti, e senza fine diremo una sola  parola, lodandoti in un solo slancio e divenuti anche noi una sola cosa in Te. 

Signore, unico Dio, Dio-Trinità, sappiano essere riconoscenti anche i tuoi per tutto ciò che  è tuo di quanto ho scritto in questi libri.  

Se in essi c'è del mio, siimi indulgente Tu e lo siano i tuoi.  

Amen. 

Scoprite ciò che (ancora) è incerto per voi!

 


Figlia Mia. Mia cara figlia. Eccoti qui. Comunica oggi, per favore, ai figli della terra quanto segue:

Dovete andare, mettervi in marcia, prendere la vostra croce su di voi e guardare in faccia alla verità una volta per tutte!

Soltanto Mio Figlio vi regalerà la Salvezza! Correte dunque verso di LUI! SeguiteLO! Parteggiate per LUI! E dichiaratevi per LUI!

Figli Miei. Accettate la vostra croce e uscite verso ciò che è incerto per voi, perché Dio il Signore si prenderà cura di voi e non permetterà che vada perduto neanche uno dei Suoi figli, che si è dichiarato per Gesù, che porta la propria croce e si mette in marcia!

Liberatevi! Correte incontro a Gesù, in questo modo la materia non ha più effetto su di voi e il diavolo perde OGNI potere su di voi, perché egli vi può tenere prigionieri soltanto con il vostro essere vincolati a cose terrene; non appena voi però vi liberate, rinunciate a tutte le cose materiali-terrene e correte verso Gesù, il diavolo non ha più nessun appiglio per sedurvi!

Donatevi completamente a Gesù e scoprìte ciò che è (ancora) incerto per voi, perché chi vive con Gesù, non è mai solo! Si provvederà sempre per chi è con Gesù, chi prende la propria croce su di sé e segue Gesù riceverà in dono la gloria. Così sia. Amen.

Mettetevi in moto e liberatevi! Gesù è la vostra meta! Amen.

Con profondo materno amore,

La vostra Mamma Celeste.

Mamma di tutti i figli di Dio è Madre della Salvezza. Amen.

“Gesù vi aspetta! Attende ciascuno di voi. Amen.”

ottobre 2014



 

Adesso si compie il Giudizio.

 


In che consiste il Giudizio? Nell’esaminare e quindi separare ciò che è vero da ciò che è falso, ciò che è bene da ciò che è male, ciò che è conforme alla Volontà di Dio da ciò che non lo è. In ultima analisi è vedere se amiamo di più la Verità o invece il nostro “io”. In questo consiste la prova della vita. 

“Sarà l’Amore di Dio portato fino al disprezzo di sé, o sarà l’amore di sé portato fino al disprezzo di Dio” (San Giovanni Paolo II). Chi è il tuo Dio? 

Alla fine della storia, il Giudizio finale lo farà il Signore e “non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato” (Mt 10,26). Ma per adesso, momento per momento, il Giudizio sulla nostra vita lo facciamo noi stessi in ogni nostra intenzione e decisione. 

Abbiamo già visto che non esiste nulla che non contenga una finalità, un motivo di esistere. Tutto ciò che Dio ha fatto è a motivo del suo Amore per noi e ha come finalità condurci ad una piena comunione di Vita e di Amore con Lui. Quindi, il valore di tutto ciò che esiste e di tutto ciò che accade lo dà la finalità che si propone chi lo fa. Per questo, “sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio” (1 a Cor 10,31). 

Così, se la finalità di quello che noi facciamo non converge, non sintonizza con la finalità di Dio, si risolve in pura perdita. “Chi non è con Me è contro di Me, e chi non raccoglie con Me, disperde” (Mt 12,30). Dovremmo chiederci sempre in ogni cosa che facciamo: perché lo faccio? O meglio: per Chi lo faccio? 

Tutta l’arte della vita si potrebbe riassumere in questo: saper ricevere tutto da Dio     e quindi mettere tutto in mano a Dio. Ogni cosa, in ogni istante. Le situazioni in cui    mi trovo, le cose che mi succedono, le notizie che mi arrivano, le cose gradevoli o sgradevoli che mi fanno…, che Dio non permetterebbe se non fossero per il mio bene, per una finalità di bene, per un frutto buono che dovrebbero produrre (se ci sto “al gioco”). E le permette “in tanto in quanto” possono essermi di aiuto, farmi del bene in vista della finalità ultima. 

Se mi arriva una lettera, non importa se il postino sia simpatico o antipatico: l’importante è il messaggio e Chi è che me lo invia… Così tante cose possono arrivarmi attraverso le cause secondarie, attraverso le creature, che spesso non sanno di che si tratta; ma io devo riconoscere che vengono da Dio. E che Dio attende una mia risposta.  

Questo è il mio rapporto con Dio! Perché ognuno di noi è unico davanti a Dio. Se  un padre ha dieci figli, ogni figlio è “unico” per lui. Per questo, ognuno di noi è venuto al mondo “solo”, e “solo” se ne andrà. Quando arriverà l’ora, anche se attorno a noi avessimo cinquecento cari amici che ci vogliono un mar di bene, niente potranno fare per noi: saremo soli. O meglio: saremo soli con Dio. E se questo è evidente nell’inizio e nel finale della vita, è ugualmente vero tutti gli altri giorni. Alla fine della giornata, quando cala il sipario e si spengono le luci del teatrino della vita, in questo grande teatro vuoto restiamo soltanto in due: mio Padre del Cielo ed io. E in quel momento, posso immaginarlo, seduto accanto a me, che mi abbraccia e mi dice: “allora, figlio mio, che abbiamo fatto oggi di buono?”… 

E tutti gli altri? Non ci sono. O meglio, sono le occasioni di Dio, sono i canali dei quali si serve per farmi arrivare normalmente la sua Provvidenza, le sue Notizie, il suo Amore… e attraverso i quali desidera che io Gli dia la mia risposta di gratitudine e di amore. Questo è il compito e il significato delle creature e del mio prossimo… Così prossimo, che dall’eternità il Padre ha guardato Gesù e, nella sua Umanità, ha visto tutti e tutto. Quindi ha conosciuto e amato me in quanto membro del suo Corpo Mistico,  non indipendentemente dal Capo e da tutte le altre membra del Corpo.  

Perché è vera la prima dimensione “personale” dell’uomo: che ognun o è unico e solo davanti a Dio (infatti, se io mangio, non è che un altro fa la digestione…), ma è anche vera questa seconda dimensione: la dimensione “sociale”, per la quale ciò che sono io mi arriva quasi tutto attraverso gli altri, e quello che io faccio ha delle conseguenze in bene o in male per gli altri. Il mio rapporto con Dio ha queste due dimensioni: di esso fa parte il mio prossimo e persino tutto il resto del Creato. 

Tra il Corpo fisico, “personale” di Cristo ed il suo Corpo “mistico” (la sua Chi esa) c’è un profondo legame, una interdipendenza, per cui tutto che accade a noi e che facciamo noi si ripercuote in Lui, e viceversa. Ecco il perché della sua Passione, come anche dell’Eucaristia. Il Padre ha guardato Gesù e ha visto tutti noi, ognuno di noi. Adesso, guardando noi, vuole vedere il suo Unico Figlio, Gesù. E in noi vuole trovare Gesù insieme con tutto il suo Corpo Mistico e addirittura con tutte le creature: in noi! Vuole che ci facciamo carico di tutti e di tutto, che abbracciamo tutti e tutto, che insieme a Gesù e come Gesù diamo al Padre la risposta d’amore di tutti e di tutto.  

A questo rapporto “universale” con Lui ci chiama! 

Ecco che, fin dal mattino, il Padre mi attende con tanto amore; devo andare da Lui rivestito di suo Figlio, insieme con Gesù, affinché mi riconosca: “Eccomi, o Padre, che vengo per fare la tua Volontà”, e oltre alla mia risposta personale Egli desidera che Gli presenti tutti gli omaggi di adorazione, di lode e gloria, di benedizione e ringrazia- mento, di amore, che Gli devono tutte le creature… Nel mio rapporto con Lui devono essere presenti i rapporti di tutte le creature: “Tutto ciò che è mio è tuo, e tutto ciò che è tuo è mio”. Di più, siccome per un figlio, la vera eredità non sono tanto le cose di suo padre, ma il Padre stesso: “io sono Tuo e Tu sei mio!” 

P. Pablo Martin Sanguiao

“In realtà l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell'ingiustizia” (Rm 1,18).

 


SAN GIOVANNI APOSTOLO APOCALISSE


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Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio (Rm 2,5).

Grande, sotto ogni aspetto. Anzitutto perché a loro sono state affidate le rivelazioni di Dio. (Rm 3,2).

Ciò che è bene è allora diventato morte per me? No davvero! E` invece il peccato: esso per rivelarsi peccato mi ha dato la morte servendosi di ciò che è bene, perché il peccato apparisse oltre misura peccaminoso per mezzo del comandamento (Rm 7,13).

Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi (Rm 8,18).

La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio (Rm 8,19).

A colui che ha il potere di confermarvi secondo il vangelo che io annunzio e il messaggio di Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero taciuto per secoli eterni (Rm 16,25).

Ma rivelato ora e annunziato mediante le scritture profetiche, per ordine dell'eterno Dio, a tutte le genti perché obbediscano alla fede (Rm 16,26).

Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio (1Cor 2,10).

E ora, fratelli, supponiamo che io venga da voi parlando con il dono delle lingue; in che cosa potrei esservi utile, se non vi parlassi in rivelazione o in scienza o in profezia o in dottrina? (1Cor 14,6).

Che fare dunque, fratelli? Quando vi radunate ognuno può avere un salmo, un insegnamento, una rivelazione, un discorso in lingue, il dono di interpretarle. Ma tutto si faccia per l'edificazione” (1Cor 14,26).

Se uno di quelli che sono seduti riceve una rivelazione, il primo taccia (1Cor 14,30).

Bisogna vantarsi? Ma ciò non conviene! Pur tuttavia verrò alle visioni e alle rivelazioni del Signore. (2Cor 12,1).

Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia (2Cor 12,7).

“Infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo (Gal 1,12).

Di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo (Gal 1,16).

“Vi andai però in seguito ad una rivelazione. Esposi loro il vangelo che io predico tra i pagani, ma lo esposi privatamente alle persone più ragguardevoli, per non trovarmi nel rischio di correre o di aver corso invano (Gal 2,2). 

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MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI