mercoledì 7 agosto 2019

L’UMILTÀ CI FA AMARE L’ABIEZIONE



Procedo oltre, Filotea, e ti dico di amare l’abiezione sempre e in tutto. Ma, mi chiederai, che cosa vuol dire amare la propria abiezione? In latino abiezione vuol dire umiltà e umiltà vuol dire abiezione; di modo che, quando la Madonna nel suo Cantico dice che, poiché il Signore ha visto l’umiltà della sua serva, tutte le generazioni la chiameranno beata, vuol dire che il Signore, con bontà, ha guardato la sua abiezione, la sua meschinità, la sua bassezza, per colmarla di grazia e di favori. C’è tuttavia differenza tra la virtù dell’umiltà e l’abiezione; l’abiezione è la pochezza, la bassezza e la meschinità che alberga in noi, senza che ci pensiamo; la virtù dell’umiltà invece, è la conoscenza veritiera e l’ammissione della nostra abiezione.
L’apice dell’umiltà così intesa consiste non soltanto nel riconoscere la nostra abiezione, ma nell’amarla ed esserne contenti; non per mancanza di coraggio o di generosità, ma per esaltare maggiormente la Maestà divina e dare al prossimo una stima maggiore che a noi stessi. Ti incoraggio a questo e, per essere più esplicito, ti dirò che, tra i mali che ci affliggono, alcuni sono spregevoli, altri onorati; a quelli onorati molti si adattano, ma nessuno vuol saperne di quelli spregevoli. Prendi, per esempio, un devoto eremita, coperto di cenci e tremante dal freddo: tutti onoreranno il suo abito a brandelli e proveranno compassione per la sua sofferenza; ma se un povero artigiano, un povero galantuomo o una povera ragazza si trovano nelle stesse condizioni, verranno coperti di disprezzo, derisi e la loro povertà sarà spregevole.
Se un Religioso accetta con devozione un duro richiamo dal superiore, o un figlio dal padre, tutti chiameranno quel comportamento mortificazione, obbedienza, saggezza; se un cavaliere o una dama dovessero subire, per amore di Dio, la stessa cosa da parte di qualcuno, di qualunque cosa si tratti, tutti la chiameranno codardia o vigliaccheria: ecco un altro male spregevole.
Poni il caso che uno abbia un tumore al braccio e un altro al volto: il primo soffre soltanto il male, ma il secondo, con il male, si trova il disprezzo, l’isolamento e l’abiezione.
Io ti dico che non soltanto devi amare il male, il che è opera della virtù della pazienza; 
tu devi amare anche l’abiezione, e questo è opera dell’umiltà.
Ci sono poi delle virtù disprezzate e delle virtù onorate: la pazienza, la dolcezza, la semplicità e la stessa umiltà, per i mondani , sono virtù vili e da disprezzare; per contro stimano molto la prudenza, il valore, la liberalità.
Ci sono addirittura atti della stessa virtù che a volte sono disprezzati e a volte onorati; prendi, ad esempio, l’elemosina o il perdono delle offese; sono entrambi atti di carità: la prima è onorata da tutti, il secondo è disprezzato dal mondo. Un giovanotto o una ragazza che non si lasciano trascinare ai disordini di una brigata dissoluta nel parlare, nel giocare, nel ballare, nel bere, nel vestire come loro, saranno scherniti e criticati e il loro riserbo sarà chiamato bigottismo o esibizionismo. Amare queste conseguenze vuol dire amare la propria abiezione.
Passiamo a un altro campo: la visita agli ammalati. Se ti mandano dal più reietto secondo il mondo, per te sarà un’abiezione; per questo l’amerai. Se ti mandano da gente bene sarà un’abiezione secondo lo spirito, perché il merito e le virtù saranno minori; amerai anche quella abiezione. Se si cade nel bel mezzo della strada, oltre al male, ci trovi la vergogna; anche questa va amata. Ci sono alcune colpe che non comportano altro male all’infuori dell’abiezione; l’umiltà non esige che le commettiamo apposta, ma, che una volta commesse, non ce ne preoccupiamo. Si tratta di certe sciocchezze, mancanze di educazione, o sbadataggini, che vanno evitate finché si è in tempo, per comportarsi educatamente e con prudenza; ma una volta che ci siamo caduti, bisogna accettare l’abiezione che ne consegue ed accettarla di cuore per amore dell’umiltà.
Ma vado oltre: se per collera o mancanza di controllo, mi sono lasciata andare a parole indecorose o offensive di Dio e del prossimo, me ne pentirò sinceramente e sarò profondamente dispiaciuta per l’offesa che cercherò di riparare meglio che potrò; ma non lascerò passare l’occasione per accettare volentieri l’abiezione e il disprezzo che ricadranno su di me. Se fosse possibile separare le due cose, respingerei con forza il peccato e terrei umilmente l’abiezione.
Ma pur amando l’abiezione che deriva dal male, non bisogna arrendersi alle fatalità del male che ne è la causa; bisogna correre ai ripari. Occorre farlo in modo efficace e con cura, soprattutto poi, quando il male è soltanto una conseguenza.
Se sono afflitta da un male spregevole al volto, farò di tutto per guarire, senza far nulla perché sia dimenticata l’abiezione che me ne è venuta. Se ho commesso qualche cosa che non offende alcuno, non cercherò scuse, perché, pur trattandosi di un difetto, non è permanente; se mi scusassi sarebbe solo per evitare l’abiezione che me ne viene. Questo l’umiltà non lo permette. Ma, se per disattenzione o leggerezza, ho offeso o scandalizzato qualcuno, riparerò l’offesa con qualche scusa che risponda a verità; perché in tal caso, il male ha radici e la carità esige che lo sradichi.
Qualche volta capita anche che la verità esiga che poniamo rimedio all’abiezione per il bene del prossimo, al quale è necessaria la nostra buona reputazione; in tal caso pur togliendo l’abiezione dagli occhi del prossimo, per impedirne lo scandalo, dobbiamo rinchiuderla e nasconderla nel nostro cuore perché ne sia edificato.
Tu, Filotea, vuoi sapere quali sono le abiezioni migliori: ti dico subito, e senza esitazione, che quelle più utili all’anima e più gradite a Dio, sono quelle che incontriamo per caso o che sono legate alla nostra condizione; la ragione è che non le abbiamo scelte noi, ma le abbiamo ricevute come Dio ce le ha mandate. E Lui sa scegliere sempre meglio di noi. Se fosse necessario scegliere, ricordati che le più grandi sono le migliori; e sai quali sono le più grandi? Quelle maggiormente contrarie alle nostre inclinazioni, sempre, beninteso, in linea con la nostra vocazione. Te lo dico una volta per sempre: la nostra scelta e la nostra preferenza rovina, o almeno diminuisce, tutte le nostre virtù. Chi ci farà la grazia di poter dire con il grande Re Davide: “Ho scelto di essere abietto nella casa del Signore. Piuttosto che abitare nelle tende dei peccatori”? 
Il solo che lo può, cara Filotea, è Colui che per innalzare noi, è vissuto e morto come obbrobrio degli uomini e abiezione del popolo.
Ti ho detto molte cose che potranno sembrarti dure quando ci rifletterai sopra; ma, credimi, risulteranno più dolci dello zucchero e del miele, quando le metterai in atto.

S. Francesco di Sales

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO



Vieni, o Spirito di Sapienza, distaccaci dalle cose della terra, e infondici amore e gusto 
per le cose del cielo. Vieni, o Spirito d'Intelletto, rischiara la nostra mente con la luce 
dell'eterna verità e arricchiscila di santi pensieri.
Vieni, o Spirito di Consiglio, rendici docili alle tue ispirazioni e guidaci sulla via della 
salvezza.
Vieni, o Spirito di Fortezza, e dacci forza, costanza e vittoria nelle battaglie contro i 
nostri nemici spirituali. Vieni, o Spirito di Scienza, sii maestro alle anime nostre e 
aiutaci a mettere in pratica i tuoi insegnamenti. Vieni, o Spirito di Pietà, vieni a 
dimorare nel nostro cuore per possederne e santificarne tutti gli affetti. Vieni, o Spirito 
di Santo Timore, regna sulla nostra volontà, e fa' che siamo sempre disposti a soffrire 
ogni male anziché peccare.
O  Spirito  Santo,  fonte  di  santità,  Spirito  d'amore  e  di  verità,  ti  adoriamo  e  ti 
ringraziamo per i doni della misericordia che riceviamo. Rischiara la nostra mente, 
fortifica la nostra volontà, purifica i nostri cuori, guida i nostri passi e rendici sempre 
pronti  a  rispondere  alle  tue  ispirazioni.  Perdonaci  tutte  le  infedeltà  e  l'indegno 
accecamento per la colpa del quale spesso rifiutiamo di obbedire ai più dolci e più 
toccanti impulsi della tua grazia. Desideriamo, infine, con il tuo aiuto, seguirti con 
tanta docilità da gustare i frutti e gioire delle beatitudini che producono i tuoi sacri 
doni nelle anime. Amen.

Tuoni e fulmini cadranno sopra il Tempio del Signore



Mia amatissima figlia, quando Dio trasmise al mondo la Verità, per mezzo dei profeti, fu un Atto di Misericordia da parte Sua. Moltissimi avevano dimenticato Dio e adoravano falsi dèi che provenivano dalla gerarchia di Satana, tanto che si cominciò a credere nella loro invincibilità. Se non fosse stato per l‟Intervento di Dio, molte persone avrebbero subito una punizione terribile. 

Ciò che Dio disse ai profeti, fin dal principio, è accaduto. Gli avvertimenti che Egli diede all‟umanità si tradussero nella salvezza di coloro che ne tennero conto mentre invece, coloro che li ignorarono, furono respinti. Tutto quello che è stato predetto, dovrà accadere, e coloro che si opporranno a Dio nei Suoi tentativi di portare la pace e la salvezza ai Suoi figli, dovranno rendere conto della loro sfida. Considerato che la Verità è stata alterata e la Parola di Dio ignorata, le persone continueranno a voltare le spalle alla Sua Santa Parola; la loro caduta nelle tenebre si tradurrà in una punizione da parte di Dio, l‟Altissimo. 

Il Mio Eterno Padre è addolorato nel vedere fino a quali profondità l‟uomo è caduto nel suo ricercare tutto ciò che procura piacere; ma, il giorno in cui cesserà il Santo Sacrificio e l‟ora in cui gli impostori profaneranno il Mio Altare, costituiranno l‟ultima spina con la quale essi lacereranno il Mio Fianco. Al tempo fissato, tuoni e fulmini cadranno sopra il Tempio del Signore ed esso incredibilmente crollerà. 
Guai all‟uomo che partecipa a questo sacrilegio, poiché sarà escluso da qualsiasi sospensione del giudizio e cadrà nell‟abisso come se fosse una pietra. Nessuno potrà difendere l‟uomo che profana il Mio Altare e quindi, una volta che la Mano di Dio si abbatterà come una pesante scure, essi capiranno la Verità. 

Molti possono essere caduti in disgrazia e lontano da Dio ma, la maggior parte di essi, chiederanno ancora il Suo aiuto, cercando il conforto delle Sue Braccia. Esiste però uno zoccolo duro – una banda di bestie – il cui aspetto esteriore cela la malvagità che si trova al loro interno, che solleciterà, sedurrà e attirerà verso di sé le anime, che a causa del cuore indurito sono diventate complici ideali nel complotto organizzato per profanare il Mio Corpo. Questo è il gruppo del quale fu predetto molto tempo fa, e che cercherà di distruggere l‟umanità; tuttavia, il suo potere sarà limitato, anche se può sembrare grande. Il Padre Mio non permetterà tutta questa opposizione contro di Me, il Suo unigenito Figlio, ancora per lungo tempo. 

Colui che ha il cuore buono si ristabilirà e verrà a Me. Sarà a causa dei peccati d‟orgoglio ed arroganza che si creerà la più grande divisione fra gli uomini ed, a meno che non respingano le loro debolezze, essi troveranno impossibile accettare Mia Misericordia. 

La Verità deve essere accolta, poiché se voi accettaste qualsiasi altra cosa, tranne la Verità della Parola di Dio, non ne ricavereste niente. 

Il vostro Gesù 

3 Gennaio 2015


Madre Maria Candida dell’Eucaristia



Se trascini la Croce, questo non è amore! Ma è un giocoforza. . . perché non te ne puoi esimere; portarla, invece, è dei figli, degli amanti di Gesù! Questi la portano con dolcezza, dietro il Maestro dolcissimo.

SATANISMO MASSONERIA OCCULTISMO



Trattato di Demonologia

Il contrasto Cristo-satana si manifesta anche nelle diverse concezioni del potere come strumento di penetrazione e di dominio. Il potere di Cristo è essenzialmente spirituale, il potere di satana materiale. Il primo rifugge per istinto e per programma dal dominio della materia, fosse pure il mondo intero con tutte le ricchezze che contiene, per reclamare i diritti dell’anima, il massimo bene a cui ciascuno deve tendere: «Che cosa serve guadagnare tutto il mondo se poi perde la sua anima?»(Mt 16,26). Tutto il contrario per satana: «Tutto io darò a te se prostrato mi adorerai» (Mt 4,9).
Con questa differenza: che Cristo è il vero «re del mondo» anche se non ne proclama il possesso. 
Satana invece, che vanta diritti inesistenti, non fa che ripetere una delle sue molte menzogne.
Il dominio del mondo, come ha formato l’aspirazione e l’ambizione di satana, così ha formato e continua a formare l’aspirazione e il desiderio dei suoi seguaci che non sono mai mancati nella storia. Viene in mente la celebre pagina di Dostojewski che fa dire dal grande Inquisitore a Gesù queste enormità:
«Ascolta dunque. Noi non teniamo per te ma per lui, il diavolo. Abbiamo accettato da lui tutto ciò che tu hai respinto quando ti offri tutti i regni della terra. Abbiamo preso da lui la spada e ci siamo messi in campo come soli dominatori del mondo... Diventeremo cesari e allora renderemo felici tutti gli uomini della terra. Daremo loro una felicità tranquilla, modesta, la felicità degli impotenti, di coloro che sono contenti nell’impotenza. Essi saranno sgomenti e ci guarderanno timorosi, pieni di ammirazione e di meraviglia per essere noi stati così abili e potenti da domare una così furiosa torma di migliaia di individui. Tremeranno innanzi alla nostra collera e il loro intelletto s’impicciolirà. Noi li terremo al lavoro e nelle ore libere li divertiremo con giochi infantili ... 
Permetteremo loro anche il peccato e per questo ci ameranno come bambini».
Il dominio del mondo, rifiutato da Gesù Cristo, è quindi ceduto da satana, presunto dominatore del mondo, ai suoi seguaci e alleati che Dostojewski identifica nel vecchio Inquisitore spagnolo, ma cheun moderno scrittore, Pierre Loyer, distingue in tre gruppi, il giudaico, il massonico e l’occultista. 
Egli scrive:
«Non ci può essere dubbio sull’esistenza di tre gruppi che tendono alla conquista e al dominio del mondo intero. Questi gruppi si trovano intersecati e inseriti l’uno nell’altro, tuttavia restano distinti e separati nell’ideologia e nell’azione pur intendendo raggiungere lo stesso obiettivo. Essi sono: il gruppo giudaico, il gruppo occultista e il gruppo massonico.
E comunemente ammesso che la massoneria è sotto il controllo del gruppo giudaico, come d’altra parte è chiaro che il gruppo comprendente le diverse società occultistiche è ispirato, e diciamo anche compenetrato, dallo spirito e dall’insegnamento della cabala ebraica. Non è dubbio che questitre gruppi sono strumenti di satana nella sua guerra contro la chiesa cattolica.
Il gruppo massonico è in alcuni paesi veicolo di odio settario, in altri è agenzia per la diffusione e il sostegno dell’indifferentismo religioso e del liberalismo disfattista col portare avanti la lotta politica, elettorale e parlamentare. 
Il gruppo occultista, sotto la maschera di un discutibile misticismo, contribuisce alla corruzione morale dell’individuo e della società sfruttando gli istinti animaleschi dell’uomo.
Il gruppo ebraico, il più segreto di tutti, agisce dietro le quinte della politica internazionale, la prepara e la determina in precedenza e si serve degli altri due gruppi per la sua attuazione e sistemazione definitiva.
Quali sono gli obiettivi che questi tre gruppi intendono raggiungere? Sono senz’altro diversi tra loro. Sarebbe troppo facile pensare che tutti e tre possiedano il segreto per conquistare il mondo e che poi lavorino di comune accordo e apertamente per raggiungerlo. Ognuno ha i suoi metodi di lotta e di azione. La massoneria porta avanti l’ideale della completa liberazione dell’individuo e della «divinizzazione» dell’umanità con segni e conquiste del vero «progresso».
Si notano nella massoneria due tendenze apparentemente contrastanti tra loro e dialettiche: da una parte l’aspetto misticheggiante e dall’altra gli interessi materiali dei suoi membri. Una specie di religione astratta che gioca intorno alle parole umanità, umanitarismo, uguaglianza, ma che nello stesso tempo non rifugge dal servirsi abbondantemente dell’intrigo per arrivare al potere politico e finanziario.
Il gruppo occultistico si tiene volutamente estraneo a queste faccende, interessato più che altro a stare in contatto con forze e poteri misteriosi, dove il demonio può muoversi e agire direttamente e in piena libertà. A questo gruppo non interessa tanto la rivoluzione mondiale quanto l’affermazione e l’espansione illimitata dell’ego animalesco dell’uomo.
Gli ebrei, attraverso la loro cabala, sono molto vicini, si direbbe i parenti più prossimi, agli occultisti, ma sotto un altro aspetto sono anche freddi calcolatori, atei e pantesisti — i due termini siequivalgono —. Alcuni mantengono un rispetto esteriore per la lettera della Bibbia, per i profeti e per il Dio d’Israele; altri, gli scettici, aspettano la vendetta per le umiliazioni subite da Israele e il raggiungimento di un gigantesco potere materiale su tutti e su tutto; altri ancora, i credenti, prevedono il compimento delle promesse fatte da Dio ad Abramo, cioè l’avvento di un Messia conquistatore che imporrà la sua legge a tutti i popoli della terra e esalterà Israele.
Tutti questi tre gruppi — conclude il Loyer — sono tra loro uniti e lavorano in pieno accordo71 su un punto: la chiesa di Cristo deve essere distrutta e fatta fuori. L’odio contro la chiesa li unisce tutti insieme. Il massone odia la chiesa perché è un ostacolo al suo concetto di libertà personale. 
L’occultista la odia dell’odio che si è già riscontrato in satana. L’ebreo odia la chiesa perché, avendorigettato la pietra angolare Cristo, pretende di ricostruire la Gerusalemme ideale solo sulle rovine della chiesa e della civiltà nata da Cristo»72.
Per arrivare al dominio del mondo è necessario prima di tutto destabilizzare e distruggere l’ordine esistente. Solo facendo piazza pulita di un passato ingombrante sarà possibile far sorgere il mondo nuovo. E siccome il passato, nel  mondo occidentale principalmente, è imperniato tutto sul cristianesimo, il «passato» è il cristianesimo, e bisogna abbatterlo in primo luogo con tutti i mezzi per instaurare finalmente, sulle rovine del regnum Dei, il regnum hominis.
I tre gruppi sopra nominati, partendo da campi diversi e seguendo strategie diverse, sono coalizzati per il raggiungimento dello stesso fine.
E storicamente accertato che gli ebrei, dai tempi antichi fino ai più recenti, sono stati i primi collaboratori e i più convinti sostenitori di tutti i movimenti contrari alla religione cristiana in genere a alla pace sociale in ispecie. Sono note le lotte occulte e gli ostruzionismi di diversa forma che gli ebrei spagnoli, collegati con gli arabi, hanno creato alla nazione spagnola nel Quattrocento e nel Cinquecento per impedire — ma invano — la sua unità e indipendenza nazionale e il suo ulteriore sviluppo politico e economico, come sono noti gli aiuti dati dai banchieri ebrei, Rotschild ealtri, alla rivoluzione francese la quale, nata non contraria alla religione cattolica, prese poi un aspetto terribilmente persecutorio e vessatorio proprio per l’influsso esercitato dalla massoneria guidata dall’ebraismo del tempo73.
Da tre secoli il nemico numero uno della chiesa è decisamente la massoneria, l’anti-chiesa per programma e per metodo, come si è già accennato più volte. Ora le collusioni tra massoneria e ebraismo sono evidentissime e frequentissime, a confessione degli stessi scrittori ebrei, di cui ecco alcune testimonianze recenti:
«La massoneria è un’istituzione ebraica, la cui storia, i gradi, gli incarichi, le parole di passo, le interpretazioni, sono ebraiche dall’inizio alla fine»74.
«I rapporti tra massoneria e giudaismo sono più intimi di quanto si pensi. Il suo spirito è lo spirito del giudaismo nelle sue convinzioni più fondamentali. Sue sono le idee, il linguaggio e quasi l’organizzazione»75.
«La massoneria è presente in Israele, la terra che ha fornito all’istituzione la parte più cospicua dellasimbologia, la Bibbia, il tempio di Salomone, Hiram, l’acacia».76
«Il grande ideale del giudaismo è che il mondo intero sia compenetrato dall’insegnamento ebraico eche una fraternità universale delle nazioni, un giudaismo allargato, subentri a tutte le razze e a tutte le religioni»77.
«Le societt segrete rappresentano le due facce dello spirito ebraico: il razionalismo pratico e il panteismo. Si dimostrer facilmente l’accordo fra le due tendenze e il modo in cui, malgrado la loro opposizione, giungeranno allo stesso risultato, vale a dire indebolire il cristianesimo» 78.
È storicamente certo, e ormai di dominio pubblico, il valido contributo dato dagli ebrei alla rivoluzione russa del 1917, non solo da parte dei finanziatori ebrei Oppenheim, Warburg, Kahn, Loeb, e degli altri potentati ebraici di Wall Street e della City, che resero possibile il rientro di Leninin Russia e il suo primo affermarsi rivoluzionario, ma anche per il grande numero di ebrei — più di tre quarti— che furono subito ammessi a far parte del nuovo governo bolscevico instaurato a Mosca, di cui occupò un posto rilevante Leone Trotski, poi eliminato da Stalin79. Del resto si sa che Karl Marx — cioè, nome ebraico, Kassel Mordechai — era ebreo.
Meno noto è invece, ma non meno storicamente accertato, il contributo dato dall’alta finanza ebraica nel 1933 e negli anni seguenti al nazismo hitleriano. La cosa a prima vista appare improponibile e quasi assurda, ma non può essere messa in dubbio. I molti ebrei tedeschi massacratinei lager e nei forni crematori — un milione o poco più circa, non 6 milioni come fu ripetutamente scritto80 —erano denunciati e perseguiti da ufficiali e poliziotti di razza ebraica, legati al regime e daesso protetti, come ha affermato la scrittrice e intellettuale ebrea Hannah Arendt (1906-1975):
«Senza l’aiuto degli ebrei nel lavoro amministrativo e poliziesco, o ci sarebbe stato il caos completo, oppure i tedeschi avrebbero dovuto distogliere troppi uomini dal fronte. E per questo che l’insediamento dei governi fantoccio nei territori occupati fu sempre accompagnato dalla creazione di un ufficio centrale ebraico. Per un ebreo il contributo dato dai capi ebraici alla distruzione del proprio popolo è uno dei capitoli più foschi di tutta quella fosca faccenda. Ovunque c’erano ebrei c’erano stati capi ebrei riconosciuti, e questi capi, quasi senza eccezione, avevano collaborato coi nazisti”.81
Né meno numerosi sono i rapporti tra l’ebraismo e l’occultismo in genere. A questo riguardo il discorso ci porterebbe molto lontano, accenniamo soltanto alla posizione che la Cabala ebraica occupa in tutte le espressioni e le manifestazioni occuitistiche82.
La Cabala — in ebraico Qabbalah — di cui la massoneria e l’occultismo proclamano e diffondono iprincipi, è una dottrina esoterico-gnostica nata nel mondo ebraico della dispora. Qabbalah vuoi dire «tradizione». Questa dottrina impregnata di magia pretende di spiegare e «tramandare» il vero significato della Torah, ossia dei cinque iibri di Mosé, il così detto Pentateuco, rimasto per tanto tempo occulto ai profani ed ora spiegato ai soli «iniziati». I riti religiosi — o piuttosto pseudo-religiosi — degli Illuminati di Baviera, di Swedenborg, del Saint-Martin e di molti altri, derivano 
tutti dalla cabala. Tutte le associazioni massoniche, dedite più o meno alle pratiche occultistiche, devono ad essa i loro segreti e i loro simboli83.
Nel 1875 nasceva a New York la società teosofica, società illuministica a larga diffusione per iniziare un più vasto gruppo di aderenti ai misteri luciferiani. Fondatrice era l’occultista russa Helena Petrovna Rottenstern Hahn, nota col nome di madama Blavatski, discepola del Rosacroce Bulwer Lytton. In questa donna il motivo luciferiano non era meramente fantastico. Nel 1887 la Blavatski fondava a Londra una rivista dal titolo Lucfèr. A suo dire «satana è il dio, il solo dio del nostro pianeta, egli non è che una cosa sola col Logos, però la chiesa cattolica. maledicendo satana, maledice Dio e la sapienza rivelatasi come luce e ombra, bene e male nella natura. Nostro scopo — conclude la Blavatski — non è la restaurazione dell’induismo, ma spazzar via il cristianesimo dalla faccia della terra»84.
L’occultismo, come si vede, ha radici molto antiche e deriva nella sua quasi totalità dal paganesimo.
Ciò non toglie che anche oggi sia largamente praticato nel mondo occidentale caratterizzato da alta civiltà, come nel mondo primitivo ancora legato a vecchie abitudini ancestrali. La stregoneria e la magia, tanto diffuse ai nostri giorni — come diciamo in altra parte di questo lavoro — sono tutte impostate sull’occultismo e sul sessualismo con frequentissimi e immancabili rapporti col satanismo. Il contrario della fede— osserva Vittorio Messori — non è la laicità ma la superstizione. In certo senso siamo tutti drogatinella misura in cui prendiamo sul serio il mago, il guaritore, il veggente, l’astrologo. Quello che coca ed eroina sono per il corpo, un certo esoterismo lo è per lo spirito.
La conoscenza del futuro e la conquista del mondo intero sono i traguardi a cui tendono i moderni adoratori di satana, traguardi che non raggiungeranno mai anche se si illudono di averli raggiunti.
Abbiamo già accennato, e torneremo ancora su questo tema, agli effetti deleteri e disastrosi della musica rock sulla gioventù — ma sarà poi solo la gioventù? — del nostro mondo occidentale. 
Questa musica si è dimostrata un poderoso strumento di disgregazione di quanto rimane dell’ordine sociale cristiano in occidente attraverso il plagio delle singole volontà mediante comunicazioni trasmesse per via così detta subliminale. Uno psichiatra canadese, il religioso Pierre-Paul Regirnbal,in un recente studio85, in base a relazioni e confessioni dirette degli interessati, ha verificato l’esistenza di messaggi subliminali evidenziabili solo con l’ascolto alla rovescia dei brani musicali. 
Fra gli innumerevoli messaggi subliminali blasfemi e sovversivi, uno in particolare merita la nostra attenzione in quanto rivelatore dei patrocinatori occulti del fenomeno rock: si tratta di due frasi prese pari pari da due scritte del dollaro americano: ANNUIT COEPTIS e NOVUS ORDO SECLORUM (al posto di saeculorum), ossia il vertice della piramide «favorisce le imprese» (annuitcoeptis) e il governo mondiale per mezzo dell’«ordine nuovo dei secoli» (novus ordo saeculorum)86.
E proprio vero: quando il cielo si vuota di Dio la terra si popola di idoli. L’ha detto Karl Barth.

Paolo Calliari

Preghiera Miracolosa per sentire la Presenza di Gesù



Oh Padre Onnipotente, Creatore di tutto ciò che è e sarà,  
aiuta tutti noi che riconoscono la Presenza del Tuo Figlio prediletto nella 
Chiesa di oggi, a diventare più forti. 
Aiutami a superare la mia paura, la mia solitudine e il rifiuto che soffro da 
parte dei miei cari poiché seguo Tuo Figlio, Gesù Cristo, mio Salvatore. 
Ti prego di proteggere i miei cari dal cadere nella trappola di credere alle 
menzogne elaborate da satana per distruggere, dividere e provocare il caos 
tra tutti i figli di Dio. 
Ti prego di aiutare tutti coloro che seguono l’abominio nella Tua Chiesa 
affinché siano salvati dal fuoco eterno dell’inferno. 
Amen. 

La Madre della Salvezza: Si verificheranno molte sostituzioni, fino a quando, infine, si formerà la nuova religione



Miei cari figli, il volto della Chiesa di mio Figlio sulla terra diventerà irriconoscibile e verrà sostituito da un altro volto, che non è quello Suo. Sostituzione dopo sostituzione esso verrà trasformato così come accadrà agli Insegnamenti di mio Figlio, i quali verranno stravolti e sostituiti con delle false dottrine secolari. 

Non c‟è alcuno spazio per nient‟altro che la Parola di Dio in qualsiasi Chiesa professi di camminare sulle orme di Gesù Cristo. Ci sarà però un tempo in cui, la Chiesa di mio Figlio, entrerà a far parte di un movimento politico che agirà su grande scala, aprendo la strada a tutte le cose che riguardano il mondo, ma non rimarrà fedele alla Parola così come invece fu stabilito da Dio. Tutte queste cose accadranno, come predetto, in quanto il mio Eterno Padre permetterà ai Suoi nemici di divorare il Corpo del Suo unigenito Figlio, ma questo solo per un periodo di tempo limitato. Egli permette queste prove per testare la forza di coloro che conoscono la Verità e di coloro che restano leali alla Sua Chiesa, così come di coloro che l‟abbandoneranno in favore della dottrina delle tenebre. 

Ci vorrà del tempo prima che tutti questi cambiamenti si avverino, ma i semi sono stati piantati. Tutte le religioni verranno riunite in una sola e poi, ad essa incorporeranno i governi quale parte di una nuova unità mondiale, che farà da guida fino al momento in cui l‟uomo del peccato, non entrerà a prendere il suo posto. Si verificheranno molte sostituzioni, fino a quando, infine, si formerà la nuova religione. Essa proclamerà che tutto ciò che è presente sulla superficie della terra, sia per il bene di tutti. 

Pregate, pregate, pregate cari figli per avere la forza di sopportare la pena, che ne conseguirà. 
Mio Figlio, Gesù Cristo, versa lacrime d‟immenso dolore per il modo in cui viene tradito e per le anime che Lui perderà sulla strada. Spetterà ai Suoi leali servitori consacrati governare la barca, che manterrà la Sua Vera Chiesa in rotta, poiché essa navigherà in acque agitate e tempestose; ad ogni modo vi prego di essere fiduciosi del fatto che, a coloro che durante questi tempi strazianti e difficili, rimarranno fedeli al Salvatore e Redentore del mondo, verrà accordata ogni buona grazia. 

La vostra amata Madre 

Madre della Salvezza 

3 Gennaio 2015 


martedì 6 agosto 2019

Preparatevi per questo meraviglioso viaggio verso Dio Padre.



Figlia Mia. Mia cara figlia. Il vostro mondo è molto bello, ma voi non sapete apprezzare questo  vostro lascito, quest’opera d’arte di Dio, un regalo per tutti i Suoi tanto amati figli.
La vostra terra fu creata da Dio Padre, l’Altissimo, in modo che voi possiate vivere insieme pieni di gioia e di fiducia  in reciproco amore e in pace. Per ognuno di voi, i Suoi figli, Egli ha creato abbastanza da mangiare, si è occupato in modo perfetto di voi tutti, ma voi avete voluto prendere la vostra vita nelle vostre mani e vi siete sempre più allontanati da Lui.
Adesso, Miei amati figli è ora di tornare indietro, di pentirsi e di prendere la strada di casa verso Dio, vostro Padre! Alzatevi quindi e preparatevi, perché la via divina è l’unica, che vi porta nelle braccia di vostro Padre, il quale vi aspetta con tutto il Suo amore e vi regala la pace eterna!
Venite tutti Miei amati figli in questo meraviglioso viaggio che fa giubilare i vostri cuori e ricolma le vostre anime con tutto l’amore, la felicità e la gioia cui esse aspirano e dove la pace e la vostra eterna compagna!
Il male non avrà più alcun potere, perché sarà vinto.
Dietro alle porte della nuova Gerusalemme, in cui Mio Figlio regnarà, c’è unicamente il Paradiso. 
Dio Padre si è nuovamente preso cura di tutti i Suoi figli e non vi mancherà nulla. La vostra anima si può finalmente dispiegare verso quello che essa è realmente: un delicato “contenitore”, creato per l’amore che le permette di crescere, fiorire e prosperare e che senza amore non può esistere. Solo l’amore, il vero amore è il suo nutrimento. Senza amore essa avvizzisce.
Questo, Miei amati figli, è il motivo per cui così tanti di voi stanno male, nell’odierno mondo che è così “congelato”. Oltre alle difficili circostanze esterne, cui vi espone il male con i suoi gruppi malvagi, in molti cuori manca l’amore. Quando un cuore congela, non può più regalare amore, perché non può donare agli altri, ciò che non ha. Quest’amore è però l’elemento indispensabile alla sua esistenza; ciò di cui necessita la vostra anima per poter “fiorire” è proprio l’amore. Per questo, Miei amati figli, venite a Noi, a Gesù e Dio Padre, perché NOI vi regaliamo quest’amore indispensabile alla vostra vita. “Riempiamo” ognuno di voi con quest’amore, rendendovi capaci di regalarlo  ad altri figli di Dio!
“Fate rifornimento presso di NOI” presso tutto il Cielo, perché Noi abbiamo tutto pronto per voi, tutto ciò di cui avete bisogno per vivere! Per chi è pieno dell’amore divino, è facile regalare quest’amore ai suoi fratelli.
Vedete, come Dio Padre ha creato tutto in modo così meraviglioso e disposto ogni cosa  nel minimo dettaglio. 
Il pane della vita è l’amore, dove regna l’amore c’è anche la pace e si è in grado di dividere. 
È così semplice il concetto che Dio Padre ha creato. Ma purtroppo viene distrutto sistematicamente da coloro che si sono fatti imbrogliare da Satana.
Alzatevi quindi e preparatevi per questo meraviglioso viaggio verso Dio Padre, perché là e soltanto là raggiungerete la vita, che Dio Padre dall’inizio dei giorni aveva creato per voi!
Così sia.
La vostra amata mamma celeste.


“Amen, Io vi dico questo:
Io andrò a prendere chi non vuole cominciare questo viaggio.
Chi però, dopo averlo rincorso, Mi gira ancora le spalle, andrà perduto.
Io porterò con Me in questo meraviglioso viaggio chiunque cominci a credere in Me e tutti quelli, che verranno con Me, entreranno nel Mio Nuovo Regno.
Così sia.
Il vostro Gesù.”


“Figlia Mia. Io il Padre di tutti voi sono felice per i numerosi e positivi progressi dei Miei tanto amati figli.
Aspetto, pieno di nostalgia, tutti i Miei figli. Le mie braccia sono aperte per ognuno di voi, per chiunque che ritorna a Me.
Io vi amo molto, il Mio desiderio è di poter salvare tutti i Miei figli, e che neanche uno vada perduto al malvagio avversario che lo torturerà e lo farà soffrire per tutta l’eternità.
AiutateMi, a evitarlo, e regalate  le vostre preghiere a Noi, a Mio Figlio, a Me, a tutti i vostri Santi e agli amorevoli Angeli, perché con esse voi create il cambiamento, e molti figli trovano la strada verso di Noi, verso di Me vostro Padre che vi ama.
Così sia.
Vostro Dio Padre.
Creatore di tutti i figli.”


“Figlia Mia. 
Questa missione rende possibili molte conversioni miracolose
Sono così numerose che il desiderio di Mio Figlio, il vostro Gesù, sembra avverarsi.
Pregate ancora, così pieni di dedizione a Mio Figlio, secondo le Sue intenzioni, in modo che queste conversioni diventino ancora più numerose.
Io vi ringrazio.
In intimo amore.
Il vostro San Giuseppe.”


“Figlia Mia. Bambina Mia. Io il vostro santo Arcangelo Michele Mi rallegro per le vostre preghiere e combatterò per voi tutti così sarete salvati e il giorno della grande gioia attraverserete le porte della nuova Gerusalemme, per vivere per sempre con il vostro Creatore.
Così sia.
Il vostro Arcangelo Michele

L'umiltà è il sale che preserva dalla corruzione



San Girolamo scriveva ad una persona da lui diretta: «Non aver niente di più prezioso e di più interessante dell'umiltà, perché è la principale conservatrice e custode di tutte le virtù». L'umiltà conserva e custodisce tutte le virtù, in quanto le difende dalla corruzione della superbia.
Più una virtù è grande, tanto più grande è la presa che offre alla superbia. Qualunque bene si presta, infatti, alla propria vana compiacenza e all'applauso degli altri.
La vana compiacenza dà l'avvio alla corruzione. Come sono dolci i suoi suggerimenti e come si fa ascoltare! Com'è fluttuante e sa ben mascherarsi! Quale veleno mescolato a cibi sani, la vana compiacenza si insinua nella contentezza per la gloria di Dio e la salvezza delle anime. Penetra nelle consolazioni sensibili e nelle elevazioni più sublimi.
Insensibilmente progredisce e compie stragi. La lentezza dei suoi movimenti elude la vigilanza e in questo modo il veleno si intromette nelle virtù più preziose.
L'opera di corruzione, iniziata dal vano compiacimento, viene portata a termine dal desiderio della stima e della lode. Il mormorio esterno di approvazione risuona tanto gradevole al di dentro. Certo, si è convinti che non ci si lascerà incantare; che contro volontà si subisce ciò che non si può evitare; che tutta la gloria la si riferisce a Dio. Eppure il compiacimento si fa largo, ed è profondo!
Sotto questo doppio influsso il male progredisce; non un atto passeggero casualmente inquinato, ma tutta una serie di circostanze similari, che avvolgerà ben presto l'insieme della nostra persona: tutta l'impresa della perfezione ne sarà corrotta.
Per un certo tempo l'edificio interiore resta in piedi per la forza dell'abitudine ed anche per le esigenze dell'orgoglio stesso. Ma questa vita fittizia non potrà sostenersi a lungo. Tentazioni più forti, circostanze impreviste, dei nonnulla... alla prima occasione metteranno a segno la rovina.
Chi darà la forza di preservare da tanta disgrazia? L'umiltà. «La virtù - dice s. Agostino - non esiste che unita all'umiltà». Questa si diffonde nella vita spirituale come il sale gettato su di un cibo che si vuole conservare.
L'umiltà si oppone ad ogni fermentazione nociva, elimina giudizi e decisioni troppo personali e fissa in Dio intenzioni e godimenti.
Per ottenere un tale effetto, l'umiltà deve essere veramente una virtù, deve cioè agire con la facilità, la spontaneità e la prontezza che solamente l'abitudine dona. Altrimenti, quante sorprese e che enorme fatica! Bisogna che la spinta dell'umiltà diventi tanto connaturale quanto lo era quella della superbia.




Il Sacro Cuore



«Come in Cielo, così in Terra»


«Instaurare tutto in Cristo»

San Pio X, il Papa che aveva scelto il motto paolino Instaurare tutto in Cristo, si rivolgeva così ai laici: «Restaurare tutto in Cristo: non solo ciò che appartiene propriamente alla divina missione della Chiesa, ossia il condurre le anime a Dio, ma anche tutto quello che (...) deriva spontaneamente da questa missione: ossia la civiltà cristiana. (...) Vedete dunque, venerabili fratelli, quanto aiutano la Chiesa questi gruppi scelti di cattolici, che si propongono appunto di riunire e concentrare tutte le sue forze vive allo scopo di combattere la civiltà anticristiana con tutti i mezzi giusti e legali, di riparare ad ogni costo i gravissimi disordini da questa provocati, di reintrodurre Gesù Cristo nella famiglia, nella scuola, nella società» E Pio XII aggiungeva: «Desideriamo che tutti coloro che (...) lottano attivamente per stabilire il Regno di Gesù nel mondo, considerino la devozione al Sacro Cuore di Gesù come loro bandiera. (...) Volendo ardentemente opporre una sicura barriera alle empie macchinazioni dei nemici di Dio e della Chiesa, e anche far sì che le famiglie e le nazioni ritornino all’amore di Dio e del prossimo, non esitiamo a proporre la devozione al Sacro Cuore di Gesù come efficacissima scuola della carità divina, di questa carità sulla quale bisogna costruire il Regno di Dio nelle anime degli individui, nella società domestica e nelle nazioni» 105.

Guido Vignelli

PREGHIERE DI LIBERAZIONE AL SIGNORE GESÙ



O Gesù Salvatore, Signore mio e Dio mio, mio Dio e mio tutto,
che con il sacrificio della croce ci hai redenti e hai sconfitto il potere di Satana,
Ti prego di liberarmi da ogni presenza malefica e da ogni influenza del Maligno.
Te lo chiedo nel tuo Nome, Te lo chiedo per le tue Piaghe, Te lo chiedo per il tuo 
Sangue, Te lo chiedo per la tua Croce, Te lo chiedo per l'intercessione di Maria, 
Immacolata e Addolorata.
Il  Sangue  e  l'Acqua  che  scaturiscono  dal  tuo  costato,  scendano  su  di  me  per 
purificarmi, liberarmi, guarirmi. Amen.

L’arma più potente contro il male sulla vostra terra è e resterà la preghiera.



 

Maria Madre di Dio

Miei cari figli l’arma più potente contro tutto il male sulla vostra terra è e resterà la preghiera
Per la forza della vostra preghiera giorno per giorno si convertono numerose anime e lo stuolo di figli di Dio che si uniscono a Mio Figlio ingrandisce rapidamente.
 La ricompensa di ogni anima sarà grande e molti di voi già ora, sperimentano i numerosi miracoli che Mio Figlio vi dona.
Voi, Miei amati figli, siete il motivo della grande sofferenza che il Mio Santo Figlio Gesù Cristo, ha preso su di sé. Siete tutti voi che Lui desidera condurre con sé nel bel Nuovo Mondo di pace. Vorrebbe riportarvi fra le sante braccia di Dio Padre, che con amore infinito ha creato ognuno di voi e desidera intensamente il vostro ritorno nel Suo Regno.
Un Regno creato per l’eternità, che può essere raggiunto senza la morte fisica
poiché quando nel giorno della grande gioia, Mio Figlio Gesù verrà a voi, dal Cielo con tutti i segni, LUI combatterà per ciascuno di voi, libererà la vostra anima dalle grinfie del male e getterà il male e i suoi seguaci nel mare di fuoco. 
Allora Miei cari figli  inizia il tempo della Nuova Era, in cui il cielo si fonde con la terra 
e Gesù, il Mio Amato Figlio, condurrà voi, che Ci avete donato la vostra fedeltà in questi tempi gravosi e che Lo avete riconosciuto, nella nuova Gerusalemme, il Paradiso, creato da Dio nostro Creatore per tutti i Suoi figli, per vivere insieme in un’eternità di pace.
Rallegratevi figli Miei perché ben presto inizierà questa Nuova Era. Solo chi rifiuta Mio Figlio non potrà essere preso. Tutti quelli che si convertono a LUI, si convertono con tutte le conseguenze prima di quel giorno, saranno degni di entrare e poi ricevere il più grande dei premi.


Amen, questo vi dico:
Non potrò salvare chi non Mi riconosce.
Chi Mi volge le spalle sarà perduto.
Chi invece Mi dona il suo SÌ, lo libererò da ogni male.
A chi Mi ama veramente, dono la Mia gloria.
Così sia.
Il vostro Gesù.

Fior di parabole



Sulla lotta tra Bene e Male che impegna la libera volontà dell’uomo 

«… La mia venuta è vaglio delle coscienze. Io raccolgo il mio grano sull’aia e lo batto colla dottrina di sacrificio e lo crivello col crivello della sua stessa volontà. La pula, le saggine, le vecce, le zizzanie voleranno via leggere e inutili, cadranno pesanti e nocive e saranno pasto ai volatili, e nel mio granaio entrerà solo il grano eletto, puro, solido, buono. Il grano: i santi. […] Sì, che Satana vi insidia per vagliarvi. Ed Io pure vi circuisco per vagliarvi. I contendenti sono due: Io e lui. Voi nel mezzo. Il duello dell’Amore con l’Odio, della Sapienza con l’Ignoranza, della Bontà col Male è su voi e intorno a voi. A stornare i colpi malvagi su voi, Io basto. Mi frappongo fra l’arma satanica e il vostro essere, e accetto di esser ferito in vostra vece perché vi amo. Ma i colpi all’interno di voi, voi li dovete stornare con la vostra volontà, correndo verso di Me, mettendovi nella mia Via che è Verità e Vita. 
Chi non è voglioso di Cielo non avrà il Cielo. Chi non è atto ad esser discepolo del Cristo sarà pula leggera che il vento del mondo seco trasporta. Chi è nemico del Cristo è seme nocivo che rinascerà nel regno satanico…». 

tratte dall’Opera di Maria Valtorta 

PADRE PIO E IL DIAVOLO



Gabriele Amorth racconta... 

Alle estasi furono presenti anche dei medici, per studiare il fenomeno. Una relazione riporta: «Non c'è corrispondenza tra i battiti del cuore e le pulsazioni, queste erano accelerate e forti, ma i battiti del cuore erano acceleratissimi e fortissimi, come se il cuore volesse scoppiare». Una simile discordanza stupiva i medici di allora; e anche oggi non appare spiegabile. 

Nel frattempo l’avversario prova i suoi trucchi. É a Venafro, che Padre Pio vorrebbe confessarsi con padre Agostino. Il demonio gli appare «sotto la forma del padre spirituale, dicendogli che è venuto per confessarlo...». Ma il falso confessore ha una ferita in fronte; dice che l’ha riportata «essendo precipitato per le scale». Ma, sia la ferita, sia «il fenomeno di disgusto» che Padre Pio prova in simili apparizioni mettono il frate in guardia e gli fanno riconoscere il maligno. Già in precedenza, a Pietrelcina, gli era apparso un frate latore di un «severissimo ordine del padre provinciale» di non scrivere più a padre Agostino perché ciò è «contrario alla povertà e di grave impedimento alla perfezione». E quasi quasi Padre Pio ci cascò. 

Infine, l’arrivo a San Giovanni Rotondo, dove trascorrerà il resto della sua vita. É il 1917, l’anno più movimentato dell’esistenza del monaco santo, quello in cui ha sicuramente viaggiato di più. Si occupa della formazione dei collegiali; in senso molto ampio, come si può desumere dall’episodio che lo vede protagonista. I collegiali una notte sentono provenire dalla sua stanzetta urla, colpi, tonfi, rumore di catene e risate, anzi sghignazzi tremendi. La mattina seguente Padre Pio appare in condizioni pietose: ha un occhio pesto, è pieno di lividi, la sua stanza è devastata: persino i ferri del letto sono attorcigliati e contorti. Mastro Vincenzo, calzolaio e fabbro, e factotum del convento, cerca di aggiustare alla bell'e meglio il letto. Ha una “praticacela” di ossa e muscoli, e spesso riesce a rimettere in sesto il monaco santo, che secondo le testimonianze esce a volte da queste lotte diaboliche con slogature e altri malanni, e chiede di essere «aggiustato da lui», che con un solo abilissimo colpo, rimette al posto le ossa slogate. Una volta commenta con una risatina, mentre Padre Pio entra in confessionale: «Te l'ha fatta stanotte, eh! Te l'ha fatta!». Il padre Superiore naturalmente chiede spiegazioni: e il monaco santo riferisce che ha dovuto battersi col demonio, per proteggere un suo allievo da una tentazione. «Fui bastonato, ma ho vinto la battaglia». Una documentazione conservata a San Giovanni Rotondo, e citata da Luigi Peroni, ricorda che: «Ogni volta che Padre Pio usciva dalla lotta con il demonio con le ossa slogate o fratturate, voleva essere “aggiustato” da Mastro Vincenzo. C’è chi ricorda che il Mastro una volta aggiustò, con una rapida mossa, un braccio che il padre teneva fuori dello sportello del confessionale mentre stava confessando le donne. Padre Pio indirizzava a lui anche altri clienti. Il fabbro si chiamava Vincenzo Fino. Spesso veniva chiamato d’urgenza al confessionale delle donne e, dopo aver messo a posto, in un batter d’occhio, polso o spalla o braccia, baciava la mano del padre e gli sussurrava: “Eh! te l’ha fatta stanotte, te l’ha fatta!”. 
Il padre lo abbracciava e lo ringraziava». 

MARCO TOSATTI