Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)
14.02.2021
Cari figli,
con grande pace, con grande sapienza, apriamo i nostri cuori per questo momento di preghiera, chiedendo a Dio innanzitutto la grazia di vivere questo momento con umiltà.
L’umiltà è una delle maggiori virtù del cuore del figlio di Dio. Il cuore umile ascolta il richiamo del Cielo, ascolta la voce di Dio. Nel mondo manca molto l’umiltà. Perché Dio parla sempre con noi, Dio sta sempre in mezzo a noi, avvolgendoci con la sapienza che è Dio stesso, che è lo stesso Spirito Santo, dandoci la scienza affinché possiamo costruire ciò di cui il mondo, l’umanità, i figli di Dio hanno bisogno nel momento presente. L’umiltà ci porta al Cielo. Soprattutto quando è rivestita della più sublime carità, che oggi ci porta ad essere più fraterni in un mondo che vive molto poco la fraternità. Anche in questo momento in cui tutte le persone sulla terra hanno bisogno della guarigione del cuore, della guarigione dell’anima. Non solo della guarigione del corpo, ma dello spirito. Ecco perché dobbiamo avvicinarci a questa umiltà bellissima, che ci porta innanzitutto a conoscere i grandi misteri divini, il mistero supremo della Santissima Trinità. Allora oggi supplichiamo a Dio questa grazia, la grazia dell’umiltà.
Soprattutto nei tempi difficili, chi non avrà umiltà non vincerà le grandi battaglie. Perché la più grande delle battaglie è causata dalla mancanza di amore, di carità, dal non tendere le mani in un mondo che dovrebbe essere più fraterno, in un mondo in cui dovrebbe esserci più condivisione, in un mondo in cui le persone dovrebbero ringraziare Dio tutti i giorni per il dono di poter vivere e contribuire alla costruzione di un mondo migliore. Allora vogliamo supplicare a Dio questa grazia, in questo giorno di ritiro spirituale, nel quale lo Spirito Santo si prende cura dei cuori qui presenti, portando loro questa luce magnifica, splendida, celeste, la luce di Dio per l’umanità.
E oggi vogliamo fare anche una richiesta molto speciale, che è la grazia della conversione. L’uomo è molto distante da questo bel cammino di conversione. Sarà che l’umanità ha imparato da questo tempo che oggi il mondo vive, che tutta la Terra vive? È un tempo di riflessione, un tempo di crescita. Nulla è come l’umanità vorrebbe che fosse. In tutti i sensi, figli: materialmente, spiritualmente, temporalmente. Il mondo ha bisogno di guarigione, il mondo ha bisogno di liberazione, il mondo ha bisogno del grande Esorcista, Gesù Cristo. Perché ci sono molte tenebre sul mondo. E molto dolore.
Riflettiamo sulla Parola di Dio, sulla spiritualità. Quest’anno è dedicato a San Giuseppe, che ha vissuto la spiritualità in un modo così bello e soave, perché ha vissuto senza discutere, ha vissuto accettando la volontà di Dio, i disegni di Dio, che non sempre corrispondono alla volontà dell’uomo. Spesso la volontà dell’uomo è qualcosa di completamente diverso da quello che Dio vuole per lui. Spesso non accetti la tua croce, non accetti le tue battaglie, non accetti le difficoltà, non accetti il momento che vivi, che non sempre è quello che vorresti vivere. Molte volte veniamo lavorati e perfezionati dalla volontà di Dio, che ci rende consapevoli che al di sopra di ogni nostra capacità ci sono i disegni del Padre.
Allora dobbiamo cercare questa spiritualità, soprattutto in quest’anno che ci fa guardare al fedele servo San Giuseppe, che ha servito Dio contribuendo all’edificazione del mondo, soprattutto della Sacra Famiglia, della Santa Famiglia di Gesù.
Allora oggi vorrei che ognuno guardasse nel profondo di se stesso e cercasse di incontrare Dio. Dov’è oggi Dio nella tua vita? Oggi è un giorno dedicato al Signore, un giorno di preghiera, un giorno in cui rivestirsi delle vesti della pace, che è lo Spirito Santo, e cercare veramente il silenzio di Dio. Ad esempio: oggi siamo qui in un luogo di silenzio, in una Valle di silenzio, in un luogo scelto da Dio per portarci benedizioni celesti. E cosa ci ha detto Dio in questo ritiro di spiritualità? Che è il primo ritiro che fate in modo edificante, perché il mondo ha bisogno di mettersi davanti a ciò che è sacro. La volontà e il piano di Dio nella nostra vita devono essere per noi qualcosa di sacro.
Non come l’umanità stava vivendo, nella dissolutezza, rivolta solo al piacere del mondo, al piacere della materia. Nessuno pensava: “Chi sono io? Cosa c’è dentro di me? La presenza del Santo è in me, la presenza di Dio è in me”. Allora questo ci porta a vedere profondamente come Dio agisce in noi, quanto il mondo abbia bisogno di guarigione, quanto l’umanità abbia bisogno di liberarsi, cosa Dio ci sta rivelando in questi tempi di battaglie. Sono tempi confusi, tempi in cui l’umanità dovrebbe prendersi più cura di se stessa, amare di più se stessa, avere più prudenza, prendersi più cura dei nostri bambini, prendersi più cura della sua patria, del suo popolo, avere questa generosità che va al di là di quello che gli occhi umani conoscono, ma che il cuore ha realmente bisogno di conoscere.
Costruire un mondo buono per tutti, un mondo felice per tutti, non questo mondo individualista, avido, prevenuto, in cui le persone dimenticano di guardare le une verso le altre con gli occhi della presenza di Dio, della presenza del divino Spirito Santo, che ci insegna a comprendere che agli occhi del Padre noi siamo un tesoro, che abbiamo bisogno di valorizzare la ricchezza che possediamo.
Ad esempio, oggi, pensa alla ricchezza di questo momento di preghiera, pensa alla ricchezza di essere qui in un momento in cui una malattia colpisce la Terra, chiedendo a Dio non solo la guarigione da questa malattia, ma la guarigione del mondo, la guarigione dei cuori. Che gli uomini siano migliori, che l’uomo pensi di più, rifletta di più. Tutto passa, la Terra è un passaggio. Oggi sei qui e improvvisamente potresti non esserci più, ma la tua vita è infinitamente grandiosa, nulla si perde, tutto si trasforma.
È necessario credere alla Resurrezione, credere a ciò che è infinito. L’amore ci rende puri, l’amore ci rende forti, l’amore ci rende capaci. Perché oggi il mondo vive l’impurità, perché oggi il mondo vive la debolezza? Perché il mondo non ama, perché le persone non amano, perché l’amore è diverso dalla cupidigia, è diverso dall’interesse, è diverso dall’avidità. L’amore è donazione.
Riflettiamo su quanto Gesù ci ama, su quanto Gesù ci ha amato nel momento in cui ha dato la vita per ciascuno di noi. Quanto ti ha amato! Si è consegnato affinché tu vivessi pienamente, affinché tu guarissi, ti salvassi, resuscitassi da questo fango che ti rendeva l’uomo più povero e infelice della Terra. Allora oggi abbiamo motivo per avere in noi questa ricchezza, per sentire in noi questa ricchezza, per vedere i prodigi dello Spirito Santo, della pienezza della grazia dello Spirito Santo. Allora ci vuole fiducia.
Quando decidi di andare avanti, molte volte nel guardare indietro cresci, perché scopri quanto eri piccolo, quanto le meschinità del mondo ti avevano affondato, quanto i preconcetti del mondo ti avevano ucciso nel momento in cui avresti dovuto guardare le persone con gli occhi di Gesù, come Gesù ci ha guardati e ci guarda, come Gesù ci ama e ha amato ciascuno di noi.
Allora la spiritualità di questo ritiro è cercare veramente questo Spirito Santo, fare nuove tutte le cose, ripensare le azioni, cercare azioni costruttive, lasciare l’invidia, lasciare la gelosia, lasciare tutto quello che ti imprigiona in un abisso, perché spesso sei prigioniero, libero ma prigioniero dei tuoi atti. L’uomo è libero, ma prigioniero: i suoi pensieri sono prigionieri, confusi, ci sono le tristezze, le depressioni forti, i disturbi orribili.
Allora hai veramente bisogno di questa guarigione piena, di questa grazia piena, di metterti tra le braccia del Padre, di immergerti nelle profondità del Cuore di Gesù Misericordioso. Il Sangue di Gesù ti lava, ti purifica, rende nuove tutte le creature. Allora è questo che il mondo deve fare. Perché se l’uomo non cercherà realmente questa costruzione degna, soffrirà molto. Perché tutto quello che si semina, si raccoglie. Tutto quello che fai oggi, domani lo raccoglierai. Le tue azioni porteranno alla realizzazione della tua felicità o infelicità. Dipende da voi, figli. Se semini un giardino bello avrai fiori belli da raccogliere, frutti belli da raccogliere, ma se semini soltanto le fragilità delle conseguenze dei peccati, raccoglierai le conseguenze dei peccati: epidemie, fame, guerra, vuoto, violenza, tristezza, lacrime.
Arriverà un momento in cui ricorderete quello che Gesù vi ha detto: “molti saranno tristi di essere presenti a motivo della tanta sofferenza che verrà, del tanto dolore che sentiranno”. Ecco perché stiamo ricevendo la misericordia. La Madre di Gesù vi dice: mio Figlio sta traboccando misericordia. Egli vi vuole felici, Egli è il Salvatore, Egli è la Salvezza! Egli vuole vedervi pienamente felici. Dipende dal vostro sì.
Nelle catechesi bellissime che ricevete in questo santuario, Gesù ci dice sempre che la trasformazione del mondo è nelle mani dell’umanità. E in questo tempo della giustizia, che è il tempo della giustizia di Dio sulla Terra, dovrete cercare questa trasformazione. Raccoglieranno fiori solo coloro che li avranno seminati. Avranno un bel giardino. Anche se ci sono le spine, anche se affronti difficoltà, perché per fare il bene molte volte devi versare lacrime. Spesso fai il bene sorridendo ma al tempo stesso piangi, perché non sempre la persona alla quale stai dando il tuo cuore sta facendo lo stesso con te, non sempre le mani si uniscono, non sempre i cuori si abbracciano.
Per questo abbiamo bisogno di questo Cielo di grazia, di questa grazia di Dio. Questo ritiro di spiritualità è un ritiro diverso da tutti i ritiri che avete vissuto in questo santuario, perché siamo in un tempo di meditazione, un tempo differente. Dio non sta dando ai figli soltanto un’opportunità, sta dando loro la grazia di essere felici. Dio ti sta dando questa grazia! Non considerare questo tempo come un tempo di sacrificio. Sacrificio è quello che stavi facendo prima: sacrificare ciò che esiste di più santo in te per vivere il mondo, per vivere ciò che non porta gioia, che sono le cose del mondo, che sono il peccato. Quello che ti porta gioia non è il sacrificio, quello che ti porta gioia è la speranza, quello che ti porta gioia è la felicità.
Quindi state vivendo un ritiro spirituale bellissimo, diverso, perché il mondo ha bisogno di fare più silenzio, di vincere il rumore, di non cercare soltanto le soddisfazioni della materia ma cercare lo Spirito Santo, rinnovare questo mondo, rinnovare questa nazione che ha tanto bisogno di guarigione, di liberazione, di pace. Ed è per questo che siete qui oggi, alla presenza bellissima del Cielo, in un anno di grazia, che è l’anno dedicato a San Giuseppe, che si è messo al servizio della volontà di Dio, del piano di Dio nella sua vita.
Con grande affetto voglio benedire tutti voi, portandovi questa gioia di essere servi del Signore, di essere strumenti del Signore, di essere operai della messe del Signore e lavorare non solo per un Brasile migliore, ma per un mondo di pace, per un mondo fraterno, per un mondo di amore.
in questo momento la Madonna benedice tutti
Cari figli,
benedirvi è ricevere la benedizione di Dio su tutti noi. Felice chi benedice, perché è benedetto da Dio. Può benedire solo chi riceve benedizioni di Dio, e oggi Dio ha molte benedizioni da darci. Dio ci sta dando molte benedizioni, la benedizione di vivere un ritiro di spiritualità.
Dunque diffondi queste benedizioni. Nel profondo del tuo cuore, nell’intimo del tuo cuore, porta questa benedizione a quell’anima che più desideri riceva la benedizione di Dio. A chi soffre, a chi è malato, a chi è perso, a chi è nei vizi, nel peccato, a chi è lontano da Dio, porta questa benedizione e chiedi a Dio questa benedizione per la vita di questi cuori così bisognosi della guarigione che il divino Spirito Santo può realizzare nel cuore di chi realmente desidera abbracciare questo Cielo, abbracciare questa benedizione, abbracciare questa luce.
Sono felice di benedirvi e di chiedere a Gesù di benedire i fiori per la guarigione e la liberazione dei malati nel cuore e nell’anima.
Quanti ricevono benedizioni su benedizioni da Dio. Quanti! Quanti sono benedetti dalla benedizione di Dio, che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Quante benedizioni riceve il mondo! Quante benedizioni sta ricevendo il mondo dalla Santissima Trinità!
Benedico anche chi compie gli anni e auguro loro molta pace.
Benedico i figli qui presenti, perché è stato Dio a portarti a questo momento di grazia, è Dio che ti ha portato qui per essere benedetto e portare le benedizioni a questo mondo così bisognoso delle benedizioni del Cielo.
Ecco la Serva di Dio, Maria l’Immacolata Concezione, Madre della Pietà, ed ecco che il Signore mi chiama.