venerdì 9 luglio 2021

CIASCUNO È LIBERO DI SCEGLIERE LE CATENE O LA LIBERTÀ CHE OFFRE IL MIO AMORE.

 


MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA

06 LUGLIO 2021

 

 

Amato Popolo Mio:


GRAZIE ALLA FEDE, L’IMPOSSIBILE DIVENTA POSSIBILE
PER I MIEI FIGLI…


L’unità dei Miei figli è una forza irresistibile che arresta il male (1).


I Miei figli devono prepararsi, devono conoscermi e devono sapere che il male non è un’invenzione, cosicché grazie alle armi della conoscenza, possano lottare con forza contro il male.


In questo momento il male, a causa dell’ignoranza del Mio Popolo riguardo agli aspetti fondamentali concernenti la Fede e la stabilità della Mia Chiesa, sta guadagnando terreno.


Guardate come Vengo trattato nelle mani dei Miei ministri e voi rimanete in un silenzio che è da condannare!


IL CORSO VERSO LO SCATENAMENTO DEGLI EVENTI PROFETIZZATI STA ACCELERANDO IL PASSO, di fronte a un’umanità stordita dal superfluo, dal materialismo, dalla mancanza di rispetto, mentre la natura mostra il suo potere a un essere umano che non reagisce.


Sulla terra aumenterà l’attività sismica.


Pregate, il Messico non deve dimenticare Mia Madre, che è protettrice di questa nazione, ma offendendomi La feriscono.


Pregate per il Nicaragua, tremerà sia il suo suolo che il Mio Popolo.


Pregate, la terra tremerà in Cile e in Equador.


Pregate, la terra d’Argentina tremerà e il popolo rinunciando ad essere sopraffatto dal comunismo, farà tremare l’Argentina.


Pregate, il Brasile patirà a causa della malattia, dovete prepararvi.


 Pregate per il Perù vacillerà.


Pregate, le isole tremeranno, la Repubblica Domenicana, Puerto Rico.


State attenti al vulcano Yellowstone…


Figli, dovete prepararvi, la costa del sud dell’Italia tremerà.
La Turchia soffrirà duramente. Vulcani addormentati si risveglieranno.
La malattia continuerà…


È dovere del Mio Popolo pregare gli uni per gli altri.
Assistetevi vicendevolmente.


La purificazione dei Miei figli è necessaria, la purificazione dei Miei è urgente: alcuni si decideranno per la conversione.


QUESTO MOMENTO È PER UN CAMBIAMENTO, ESIGO CHE CAMBIATE NEL VOSTRO MODO DI COMPORTARVI E DI AGIRE.
CIASCUNO È LIBERO DI SCEGLIERE LE CATENE O LA LIBERTÀ CHE OFFRE IL MIO AMORE.


Amato Popolo Mio, per mantenere un sistema immunitario efficiente, consumate la MORINGAper un periodo non superiore a due settimane, quindi sospendete per tre settimane e riprendete nuovamente.  


Bevete TÈ VERDE, senza eccedere.  

 

LA MIGLIORE MEDICINA PER IL CORPO È UN’ANIMA LIMPIDA, PRIVA DI RANCORI, SENZA PENE, SENZA INVIDIE, SENZA RISENTIMENTI. Se il corpo si ammala, l’anima continuerà ad adorarmi.

 

Vi amo, piccoli figli Miei, vi amo.

 

Assieme alle Mie Legioni Celesti il Mio Popolo trionferà e sarete tutti di Mia Madre.


LA MIA SPECIALE BENEDIZIONE PER I MIEI FIGLI.
IO LI COPRO CON IL MIO SANGUE PREZIOSO, LI PROTEGGO
E LI FORTIFICO.


Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo, il Signore tuo Dio ti metterà sopra tutte le nazioni della terra;. (Dt. 28,1)

Il vostro Gesù


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

  1. Riguardo all’unità del Popolo di Dio, leggere…



COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Un popolo disobbediente e un Dio d’Amore, la storia dell’umanità…

Un’umanità che non obbedisce a quello che è stato annunciato ripetutamente…


Le persone si aspettano benedizioni e prosperità, dimenticandosi che non se le meritano, ma il vivere in un costante trambusto fa sì che si dimentichino di dedicare del tempo a Dio e pertanto non possono chiedere quello che non danno. 


Si sta vivendo in un constante timore, non tanto per quello che deve succedere, ma per quello che ne seguirà: la fame, la sete, la stanchezza, un tetto per ripararsi dall’acqua o dal sole.


Manca la Fede, in quanto veniamo allertati affinché cambiamo il nostro modo di comportarci e di agire, ma non si cambia, si continua ad essere la medesima persona, con i medesimi difetti.


Fratelli, teniamo presente Filippesi 4,19:


”Il mio Dio a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno, secondo le ricchezze che ci ha dato per mezzo di Cristo Gesù.”


Amen.

 


giovedì 8 luglio 2021

SIAMO GIUNTI AI GIORNI PIÙ TERRIBILI DELLA STORIA DELLA TERRA! …NON AVRETE RIFUGIO SE NON IN ME!



Siamo giunti ai giorni più terribili della storia della Terra!
Figli miei, sta per scatenarsi l’inferno sulla Terra, sarete presi alla sprovvista!
… rimarrete spiazzati o voi che non avete creduto ai miei appelli.

Figli miei è giunta l’ora della vostra passione, la crocifissione è imminente, ancora
pochi istanti e poi tutto succederà sotto i vostri occhi.

Non avrete rifugio se non in Me, non troverete luogo dove proteggervi se non in Me.
In questi istanti ancora vi chiedo di rifugiarvi nel mio Sacro Cuore! Sono gli ultimi istanti prima che Io intervenga. Tornate a Me figli miei, rinunciate a Satana, rinunciate alle cose di questo mondo, piegate le vostre ginocchia davanti a Gesù Crocifisso e chiedete perdono per i vostri peccati.
Spazzerò via dalla Terra ogni cosa che a Me non appartiene, … tutto ciò che a Me non  appartiene verrà raso al suolo.
In verità vi chiedo: state al mio fianco, ricoveratevi in Me, seguite le mie Leggi, … seguite i miei Comandi. Eseguite ciò che Io vi chiedo con tutto il mio amore perché è per il vostro bene. Abbandonate le cose di questo mondo e ricoveratevi nelle Cose di Dio.
Sono Gesù, sono il vostro Salvatore, sono Colui che torna per sciogliervi dai lacci di Satana, permettetemi di liberarvi. Per il vostro bene, tornate a Me, assecondatemi in questa missione, state al mio volere e non al vostro, … non pensate diversamente da quello che Io vi comando perché non siete ancora capaci di capire.
Per amore vi avverto:
Chi non rispetterà la mia volontà sarà da Me lasciato.

A breve vedrete aprirsi i Cieli e vedrete una grande luce e vedrete la mia Potenza!
Ecco che Io vengo! Io torno come Re dei re! Torno nella mia gloria.
Abbiate fede, figli miei, quella fede che sposta le montagne!
Ancora un poco e vi abbraccerò a Me per sempre, per l’eternità vivremo assieme.

Preparate i vostri cuori, siate puri, candidi come colombe perché sta arrivando il
momento che Io vi chiamerò per nome.

Siete vicini al sollevamento!
Vi esorto a stare fermi nella mia Parola, rispettate la mia volontà affinché Io possa salvarvi.
Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.
Vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Carbonia 22-02-2020

Oh umanità! Riconosci il tuo tempo, il tuo tempo è il Mio tempo, è il tempo della fine di un'Era di maledizione e peccato, di eresia e bestemmia, di scisma e di inganno!

 


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo al discepolo.


 lunedì 26 aprile 2021.


Gesù, Nostro Signore mi ha detto: Figlio, ehi! figlio dell'uomo, il saggio osserva e apprende, ascolta e tace. Lo stolto non impara a osservare e parla di ciò che non sente. Mi ascolti e insegni ciò che ascolti da Me.

 Ecco perché tu sei il Mio Discepolo che ascolta e insegna.

 

  Ehi, figlio d'uomo... Hai osservato il percorso delle formiche prima che arrivassi io e la tempesta? Ognuno carica con il suo prezioso carico di cibo, uno ad uno, uno ad uno proseguono per la loro strada verso il deposito finale, alcuni vanno e altri vengono… Eh si, e non si scontrano mai. Se il carico è pesante, due o tre o più si uniscono per aiutarsi a vicenda. Scelgono luoghi dove gli uomini non circolano per evitare di essere calpestati. Quando inizia la pioggia vanno nella parte più profonda, non si preoccupano più, perché il loro cibo l'hanno salvato.

 

Dimmi figlio mio... Discepolo... Dimmi... Cosa guardi?

 

Ah figlio d'uomo... un'immagine sfocata... che l'ansia non ti domina.

 

 Qual è la tua fede? La base della tua Fede è che Io Sono Colui che ti dà la vita. Controllo la vita, la materia, il tempo e l'ossigeno.

 

 Ah... vedete cosa segue... Quanti dei Miei figli sprecano il loro tempo per vana curiosità e non sanno valorizzare il dono della vita. Ah! Io sono per chi crede in Me e beve della Mia Parola.

 

 Oh umanità!

 Riconosci il tuo tempo, il tuo tempo è il Mio tempo, è il tempo della fine di un'Era di maledizione e peccato, di eresia e bestemmia, di scisma e di inganno!

 

Di cosa vivi o Umanità quando la Mia Chiesa, il Mio residuo soffre di frustate?

 Quella infame flagellazione avvicina la Perfetta Ira di Mio Padre; e Tuo mio Discepolo, porti su di te come Io, Gesù, ho portato la Croce fino alla fine, là dove mi hanno trafitto le Mani ei Piedi e mi hanno trafitto il Costato... O Sangue e Acqua Santa per te!

 

 Questo è il Mio messaggio al mondo, in quest'ora cruciale, che Mi hanno reso di nuovo prigioniero della morte, il Prigioniero della prigione dei templi chiusi, legato con i ceppi dello scherno e della derisione.

L'Ira del Padre Mio è in vista sul Popolo ribelle e infedele, guidato da coloro che indossano maschere e trascorrono ore e ore con il cellulare... E tu mi dimentichi... Guarda figlio d'uomo agli alti... non mio la solitudine e la Mia tristezza contano. Oh mio profeta. figlio d'uomo, torna dal monte e va' dal mio popolo e dì loro:

 

 Così dice Colui che parla... e la Giustizia Divina che annuncia è perfetta.

Tutta la Terra sarà scossa!... figlio dell'uomo e coloro che non adorano il Padre Celeste che tende l'orecchio all'ascolto cadranno nel profondo abisso dell'inferno di fuoco.

 

 Vescovi e sacerdoti consacrati prostrati, traditori che tacevano per paura e per timore!

 

Presto... figlio dell'uomo..., il mondo entrerà nelle tenebre dell'errore.

Esci dalla montagna figlio dell'uomo e dì al Mio Popolo che la più dolorosa tribolazione ti farà entrare nel calderone della Giustizia Divina.

Non ci sarà pietà né pietà perché hai disprezzato il tempo della grazia. Il semestre che ti ho annunciato è compiuto o Discepolo mio.

 

 Il mese del Mio Preziosissimo Sangue. Il Mio sangue bagnerà e coprirà il Mio Fedele Resto che ho scelto.

 

Argento, oro, intellettualità o conoscenza non ti saranno di alcuna utilità,

finirà l'umano e sarò Io Che Sarò Faccia a Faccia, Faccia a Faccia, nel giorno dell'Illuminazione delle Coscienze.

 

Sacerdoti e Vescovi traditori ritornano a Me e non temono di morire, perché seguendo gli ordini hanno soppresso le sante ore di adorazione.

 

Possano i Miei Vescovi e sacerdoti andare in processione per le valli con la Mia Presenza Sacramentata.

Pie donne, vestite di sacco, gridano e gridano agli angoli delle strade e delle pubbliche piazze, per la giustizia e l'ira divina del Padre mio, il vostro Santo Padre è davanti ai vostri occhi!

 

 Pregate un'Ora Santa e attenti alla vostra ansia da cellulare!

 

 Giovani uomini e donne, smettetela di mettere buchi e tatuaggi sui vostri corpi!

 

 Venite a Me, coloro che hanno sete e ascoltate la voce del profeta...!

 

 L'ira di mio padre inizierà presto.

Stai attento. Io sono il Dio Vivente e Vero!

 

Oh figlio d'uomo ti benedico.

Shalom

L'INFERNO VISTO DAI SANTI

 


Richiami morali ed ascetici da non trascurare 


Le suddette visioni dei Santi costituiscono un invito a parlare del peccato, di quello impuro soprattutto. Almeno in alcune di esse, si insiste a denunciare il triste ruolo che ha l'impurità nella dannazione delle anime: sono tanti a dannarsi per questo peccato. Bisogna insistere nella predicazione sul peccato perché se n'è perduto del tutto il senso. Il che significa che niente più è peccato per la mentalità corrente; e in niente più si vede il peccato. Trasgredire allegramente i precetti di Dio e della Chiesa; favorire e soddisfare le tendenze anche più abnormi; porre come metro assoluto il proprio io; accogliere e propalare le dottrine più strampalate e in pieno contrasto col Vangelo, ecc. ecc., tutto è niente. Per cui né ci si pente né si ritiene materia di confessione. Se ne può avere un'idea da certe confessioni: anime cariche di peccati gravissimi e mortali riducono la loro confessioni - quando si degnano di confessarsi - a... qualche parola...; a qualche bugia e... basta! È lo stato d'animo di innumerevoli uomini e donne che, immersi fino al collo nel disordine morale, vivono tranquilli e sicuri, contenti magari di vedersi "buoni" nel fondo del cuore e di non far male a nessuno. Le visioni dei Santi spingono a parlare del peccato e soprattutto del peccato impuro, generalizzatosi nelle sue forme anche più repellenti e portato addirittura in trionfo come una conquista di libertà. Se ne deva parlare, non perché il peccato impuro è il più grave, ma perché è certamente quello in cui incorre la quasi totalità degli uomini, ed è quello che più facilmente fa perdere la fede e trascina all'inferno. Una situazione morale, quella odierna, disastrosa. E tuttavia gli annunciatori della Parola di Dio, vescovi e sacerdoti e cristiani impegnati esitano più che mai a parlarne. È questo - oltre tutto - uno dei tanti segni di una crisi tremenda della Chiesa di oggi, crisi avvertita anche da laici. Uno di questi, Sergio Quinzio, mette in bocca ad una sua creatura letteraria, Papa Pietro, queste parole: "Dobbiamo prendere atto dell'apostasia della Chiesa che elude lo scandalo della fede, che lo stravolge in ciò che fede non è, riducendo a etica la salvezza escatologica, e perciò se ne fa un'opera ragionevolmente umana". E conclude: "Bisogna avere il coraggio di riconoscere che in tempi recenti la verità cristiana non è stata più annunciata nella sua integrità, ma via via ne sono stati accentuati sempre più marcatamente i risvolti e le implicazioni compatibili con la sensibilità degli uomini ... moderni. Il cristianesimo si è praticamente ridotto così, agli occhi dei più, ad una forma di umanesimo (...). Dai supremi pastori della Chiesa fino alle più umili omelie che si pronunciano tutte le domeniche nelle nostre Chiese, il discorso che viene proposto è ormai, quasi sempre, un discorso soprattutto etico, sociale, politico, economico. Non è esagerato dire che, in questo senso, il Magistero ha abdicato al proprio compito. La Chiesa, in quanto istituzione, sembra non avere più il coraggio di proclamare la propria fede. Tutto fa pensare che se ne vergogni, o addirittura finga di credere ancora ciò in cui in realtà non crede più". Come non vedere pure che la scomparsa completa del peccato nell'annuncio della Parola è certamente una delle cause più importanti del generale abbassamento di tono e di fervore della vita cristiana e del rilassamento, sempre più preoccupante, dei costumi? Sì, lo sappiamo bene, le polemiche nel mondo riguardo al sesso sono tante da tutte le parti e da tutti i settori. La Chiesa è accusata di essere sessuofoba; ci si scaglia contro teologi e moralisti accusati di esagerare su questo peccato; si reclama libertà assoluta in fatto di contraccettivi, di mode, di tutte le forme di trasgressioni del sesto comandamento. Si ha l'impressione che il mondo sia impazzito, una volta cancellata o messa da parte la prospettiva della vita o morte eterna. Le visioni dei Santi invitano energicamente a riflettere. È da ribadire ancora una volta che gli annunciatori della Parola di Dio hanno il dovere sacrosanto di predicare a tutte le creature tutto quello che Cristo ha insegnato. E noi sappiamo che nell'insegnamento del Cristo, il peccato, i novissimi, in particolare l'inferno, hanno un posto di tutto rilievo. La lotta alle cattive tendenze, il peccato anche solo di pensiero, il tema della conversione radicale, la realtà dell'inferno si affermano quasi ad ogni pagina del Vangelo. Non si possono illudere le anime con le sole belle parole di amore, di misericordia, ecc. Di fronte, anzi, ad una società che sembra piombata in un coma profondo irreversibile, è più che mai urgente una terapia d'urto, un possente elettroshock che faccia aprire gli occhi su una situazione morale, che potrebbe diventare tragica. Certo, - lo ripetiamo ancora - se si vuole, si può cancellare dalla vita ogni esigenza morale; si può ostinatamente negare l'esistenza dell'inferno. Ma è questa la realtà? Non serve a niente ostinarsi pervicacemente a negare l'esistenza di un muro: andandovi a sbattervi contro, nonostante la contraria persuasione soggettiva, ci si romperà certamente la testa! È quanto, in soldoni, vogliono dirci i Santi con le loro apparizioni o visioni. 

Padre Antonio Maria Di Monda

Le Profezie di Teresa Neumann

 


LE VISIONI DI TERESA NEUMANN 


Le estasi della Resl erano caratterizzate dal raptus improvviso con cui iniziavano e che la distoglievano completamente dal tempo e dal luogo in cui si trovava, rendendola insensibile a ogni cosa terrena. Tra una visione e l'altra subentrava il cosiddetto stato di «quiete soprannaturale», che le ridava forza tra le estasi dolorose e la gioiosa consapevolezza dell'unione col Salvatore. Tale stato si presentava anche dopo ogni comunione. Durante la «quiete soprannaturale» Teresa poteva essere interrogata e rispondeva alle domande. In particolare il pastore Naber le chiedeva chiarimenti e dettagli su ciò che aveva visto nelle visioni, cosa che nello stato normale Teresa non era capace di fare. Nello stato di quiete indicava invece con precisione le caratteristiche dei personaggi che aveva visto, le collegava ad altri incontri e visioni, commentava contenuto e decorso dei fatti. Le descrizioni delle visioni che figurano in questa parte del libro si basano appunto sui racconti fatti da Teresa in quello stato e accuratamente raccolti e registrati da padre Naber, Fritz Gerlich, Johannes Steiner, dal fratello Ferdinand e altri ancora. Come abbiamo già visto, per Teresa Neumann le visioni erano cominciate ben presto: la prima volta quando aveva appena undici anni, in occasione della Prima Comunione. Alla piccola Resl, nel momento in cui riceveva dal parroco l'ostia benedetta, era apparso Gesù Bambino e lei aveva creduto che fosse normale così e che la stessa cosa capitasse anche agli altri bambini. Da quel momento si era destato in lei un grande amore per il Salvatore presente nel sacramento della comunione. Teresa aveva avuto poi numerose altre visioni in occasione delle guarigioni miracolose di cui era stata protagonista: più volte le era apparsa una luce straordinaria, e una voce amichevole le aveva parlato annunciandole la guarigione dalla cecità e poi dalla paralisi. Quando nel 1925 era stata guarita dall'attacco di appendicite acuta, le era apparsa anche una mano bianca e sottile che l'aveva aiutata a sollevarsi dal letto. Le visioni della passione, che continuarono per tutta la vita della Resl, ebbero inizio nella primavera del 1926 e accompagnarono l'apparizione delle stigmate. Ne abbiamo già parlato descrivendo la vita di Teresa Neumann, tuttavia per una più completa e approfondita documentazione dei fatti riportiamo qui di seguito il protocollo di una serie di domande e risposte risalenti al 1953: Teresa si trovava allora ad Eichstàtt e il vescovo Josef Schròffer, col consenso di Teresa stessa, incaricò una commissione composta da due docenti universitari, che erano anche sacerdoti, di interrogare Teresa sotto giuramento sui fatti salienti della sua vita. Il colloquio avvenne il 13 gennaio 1953, previo giuramento di Teresa Neumann davanti a un crocifisso e a due candele accese. Lei ha desiderato di avere le ferite di Cristo? Non ho mai desiderato di avere le stigmate; fra l'altro non sapevo nulla di questa grazia particolare, del modo in cui si manifesta e della sua importanza. Ha personalmente fatto qualcosa per provocare le stigmate? Ovviamente non ho mai fatto nulla per produrle. Si tratta di una cosa a me del tutto estranea. A che cosa stava pensando quando si manifestarono le stigmate? Come si comportò dopo che le ebbe ricevute? Durante la Quaresima del 1926, un giovedì sera ero intenta a pregare; non pensavo in modo particolare alla passione di Cristo quando improvvisamente vidi per la prima volta il Salvatore adulto. Era nell'orto degli ulivi, sudava sangue e pregava così: «te sebud ach». Allora il Salvatore mi guardò con amore e in quel momento io ebbi la sensazione che con un oggetto appuntito mi trapassassero il cuore da destra a sinistra e poi ritirassero l'oggetto. Mi accorsi subito che perdevo sangue caldo (e in seguito vidi anche la ferita). Poi non vidi più il Salvatore nell'orto degli ulivi e non seppi neppure più di essere nel mio letto. Non ero però del tutto priva di coscienza: sentivo un forte dolore al cuore, che fra l'altro, ad accezione della settimana di Pasqua, non mi abbandona mai completamente; ero come fuori di me e riflettevo su ciò che avevo visto e sperimentato. Da una vecchia amica, che era allora la governante del parroco, mi veniva spesso a trovare e per anni mi aveva procurato le bende per le mie piaghe da decubito, mi feci dare qualcosa per coprire la ferita al cuore. A quel tempo, e ancora per molto tempo, non compresi l'importanza di questa ferita e neppure mi resi conto che mi sarebbe rimasta: continuavo infatti a pensare alle missioni. Non so se la mia vecchia amica abbia capito allora questa importanza.  

Mi dava tuttavia da pensare l'annuncio che avevo avuto dalla piccola Teresa, cioè che avrei dovuto soffrire ancora molto e a lungo, e nessun medico avrebbe potuto curarmi. Il venerdì successivo vidi le sofferenze nell'orto degli ulivi e le sofferenze della notte fino alla flagellazione; il terzo venerdì fino all'incoronazione di spine, il quarto anche la Via Crucis fino al ricovero del Salvatore in una tomba diroccata dove dovette aspettare di essere crocifisso; il venerdì santo vidi tutta la passione del Signore fino alla sepoltura. Mentre gli conficcavano i chiodi, il Signore mi guardò con amore come quando avevo ricevuto la ferita al cuore, e in quel momento sentii alle mani un dolore acuto e opprimente, nel punto in cui da allora ho le ferite alle mani. Queste ferite da principio erano soltanto sul dorso delle mani, in forma arrotondata, ben delineata, come scavata; soltanto in seguito, un venerdì dello stesso anno, le ferite hanno attraversato tutta la mano; la data esatta non la ricordo più. Un venerdì santo, credo del 1927, assunsero la forma attuale, quadrata. Quando gli inchiodarono i piedi, il Salvatore mi guardò di nuovo con amore e in quel momento, nel punto dove sono le attuali ferite ai piedi, sentii lo stesso dolore acuto della volta precedente, però ancora più forte. Le ferite ai piedi subirono la stessa trasformazione di quelle alle mani, nello stesso giorno di quelle. Io mi feci fasciare le ferite da mia sorella Crescenzia, che abitualmente mi curava; le feci promettere però che non ne avrebbe parlato con nessuno e personalmente feci l'impossibile per nascondere le ferite. Ero peraltro certa che quelle ferite sarebbero sparite. Usai quindi, insieme a mia madre, diversi rimedi casalinghi (decotti di foglie di begonie e geranio e unguenti vegetali fatti dalla mamma). Naturalmente non mi era stato possibile evitare che mia madre, che dormiva in camera con me, e attraverso di lei il signor parroco, mio padre e i miei parenti si accorgessero delle ferite. Ha fatto qualcosa per impedire una guarigione o una trasformazione delle ferite? Ho fatto il contrario, anche con l'aiuto del nostro medico di famiglia, dottor Seidì, il quale mi fece delle cure che mi procuravano un gran dolore e gonfiore delle mani e dei piedi. Quando non ne potei più, una notte dopo che il medico mi aveva spalmato le ferite di unguento e le aveva fasciate, invocai la piccola santa Teresa, che venero dal 1917, e le chiesi di aiutarmi a far guarire le ferite oppure a darmi in qualche modo consiglio e sollievo. Il medico infatti aveva proibito di cambiare le fasciature. La santa da me invocata mi aiutò. Il gonfiore diminuì e quando le fasciature divenute ormai troppo larghe furono tolte ci si accorse che sui punti feriti, che fino ad allora erano stati umidi, si era formata una pellicola gelatinosa. Che cosa pensa adesso personalmente delle sue stigmate? Ho riconosciuto di aver ricevuto in queste stigmate la volontà di Dio e quindi le porto di buon grado come tutto ciò che Dio manda, soprattutto in spirito di espiazione per gli altri e per avvicinare le anime al Salvatore; a far questo mi invita ogni anno la piccola santa Teresa (il 17 maggio e il 3 ottobre). Osservo ancora che in quello stesso anno (1926) alle altre ferite permanenti si sono aggiunte quelle alla testa, che si sono formate allo stesso modo delle altre (sguardo del Salvatore mentre lo incoronano di spine). Come ferite transitorie porto quella alla spalla destra (durante la Quaresima) e le ferite della flagellazione (il venerdì santo), che si formano anch'esse allo stesso modo delle altre (sguardo del Salvatore quando si carica della croce presso la casa di Pilato e durante la flagellazione). Con riferimento alle due date citate da Teresa Neumann, va detto che il 17 maggio è il giorno della canonizzazione di santa Teresa di Gesù Bambino (in quel giorno, come abbiamo visto, Teresa fu guarita dalla paralisi alla schiena). Il 3 ottobre è di più difficile individuazione. Santa Teresa morì il 30 settembre; tuttavia si può notare che nel 1927 papa Pio XI proclamò santa Teresa di Lisieux patrona dei missionari e delle missioni, e stabilì che fosse solennemente festeggiata il 3 ottobre. In queste due date dunque Teresa Neumann veniva, per sua stessa ammissione, incoraggiata e rafforzata nella fede dalla sua santa protettrice. In che modo Teresa Neumann assistesse ogni venerdì alla passione e morte di Gesù Cristo è già stato descritto nella prima parte di questo libro. Tra le tantissime visioni che la Neumann ebbe durante la sua vita, ne riportiamo alcune di cui traiamo la descrizione soprattutto dai libri di Johannes Steiner dedicati in particolare alle visioni, dal testo di Fritz Gerlich e dal Diario di padre Naber. 

Non Guardate la falsa tranquillità, perché presto si trasformerà in tumulto.

 


Trevignano Romano, 6 luglio 2021

Figli amati, grazie per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Figli miei, guardate intorno a voi, non fatevi ingannare dalle false promesse del demonio. Amati figli miei, tutto sta cambiando intorno a voi e in voi, pregate per i tempi che arriveranno, soltanto con la preghiera potrete sconfiggere il male.  Sento tanti farisei parlare, predicano bene, ma al di fuori peccano davanti a Dio, non siate come loro, parlate nella verità, è l’unica cosa che potrà rendervi liberi.  Non Guardate la falsa tranquillità, perché presto si trasformerà in tumulto. Non abbiate paura se siete in Dio, Io non sono qui per spaventarvi, ma per mettervi davanti ad una realtà cruda, ma Vera e ciò che accadrà sarà causato dall’ umanità che crede di poter fare a meno di Dio. Amatevi e cibatevi di mio Figlio. Ora vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen.