giovedì 7 maggio 2020

La guerra Europea e le Profezie



Predizione di Blois. 

« 12. 1 grandi malanni giungeranno prima della vendemmia...

« 23. Anteriormente al grande combattimento, i malvagi, i quali vorranno tutto distruggere, saranno i padroni. 

« 24. Questo grande combattimento avrà luogo tra i buoni e i malvagi. 

« 25. I buoni, essendo meno numerosi, saranno in sul punto d’essere annientati ; però, o potenza di Dio ! tutt’i malvagi periranno; ma molti buoni periranno ancora... 

« 27. Quel tempo sarà breve, perchè se fosse lungo nessuno rimarrebbe. Le donne saran quelle che prepareranno le vendemmie; ma gli uomini verranno per farle perchè tutto sarà finito ». L’abate Richendau, che fu cappellano delle Orso line di Blois, e fece un accurato studio critico dei testi della predizione, attribuita ad una suora portinaia della comunità stessa nel principio del secolo decimo nono, riferisce che la Veggente parlando del grande combattimento esclamasse : « Queste povere Carmelitane! La loro festa! Ma voi farete la vostra (festa)? « Quale agitazione! Quale turbamento! È la diciannovesima settimana ». In una copia è detto : « È fra la diciannovesima e la ventunesima settimana dopo la Pentecoste » (che cadrà la festa) (1). 

1) La Sibilla Cumana dice: « Un torrente di fuoco uscendo rapido « Dalle fauci dell Etna, la Sicilia « Incendierà, cadendo in altre spiaggie « Una città nuova, famosa e bella « Assorbita di fuoco in un abisso ». V. Le Sibille ecc., p. 158.

Vicari di Dio.



Essere vicario non è essere sostituto, né tanto meno successore. Vuol dire fare le veci di chi ha l’autorità, il quale si rende presente per mezzo del suo vicario. Il vicario non si appartiene, appartiene interamente a colui che lo ha designato chiamandolo a questa missione. Sommo onore, essere in qualche modo vicario di Dio.  
Cristo ha voluto come suo vicario presso la Chiesa Simon Pietro, designato dal Padre. Sia Pietro che tutti i suoi successori non hanno più diritto ad essere se stessi (ecco perché adottano un nome diverso da quello proprio), ma devono essere “Gesù per mezzo loro” (“il dolce Cristo sulla terra”, come Santa Caterina da Siena chiama il Papa). Quindi Pietro rappresenta (= rende presente) Cristo presso la Chiesa, e viceversa, rappresenta la Chiesa, la Sposa, presso Cristo. Ecco perché a Pietro (alla Chiesa) Gesù domanda “mi ami?”, e alla risposta affermativa aggiunge: “pasci i miei agnelli, le mie pecorelle”. Sono miei, non sono tuoi. Tu non sei il padrone della mia Chiesa, ma mi rappresenti. Presso di essa, tu ed Io siamo una sola cosa, il Buon Pastore. Il plurale maiestatico (“noi”) che prima usavano i Papi, non era per essere “maiestatico”, ma perché sono due in uno. Quindi, caro Pietro, tu sei il Vicario di Cristo, ma se volessi in qualche modo sostituirlo (soppiantarlo) nella cura e nella guida del Gregge, diventeresti il vicario dell’anti-Cristo… Il che, in misura minore, si applica a qualsiasi tipo di autorità. 
Un secondo vicario ha voluto Gesù: l’apostolo Giovanni, suo vicario presso la sua Madre. E come Giovanni, così noi. In ognuno di noi la Mamma deve trovare il suo unico Figlio, il suo Gesù. Gesù per mezzo nostro, Gesù in ognuno di noi vuole continuare ad onorare e ad amare la sua Mamma e in Lei onorare ed amare la Paternità del Padre. 
Ma il Padre Divino ha voluto avere un suo vicario “personale” presso Gesù e Maria, ed è il caro San Giuseppe. E come ha fatto le veci del Padre presso i suoi due Tesori, così dal Cielo continua a prendersi cura della santa Chiesa, la sacra Famiglia mistica   di Cristo. 
Inoltre, tutti noi siamo chiamati ad essere, in diversi modi, vicari di Cristo presso i nostri fratelli: “Chi accoglie colui che Io manderò, accoglie Me; chi accoglie Me, accoglie Colui che mi ha mandato” (Gv 13,20) “In quel giorno voi saprete che Io sono nel Padre e voi in Me e Io in voi” (Gv 14,20). 

P. Pablo Martin Sanguiao

Preghiere e decreti che infrangono le potenze delle tenebre



Fa che l'Assiro sia frantumato nella mia terra (Is. 14:25). 
              Rompo in pezzi le porte di bronzo, e taglio le sbarre di ferro (Is. 45:2). 
              Spezzo ogni giogo dal mio collo largo, e rompo tutte le catene nel nome di Gesù (Ger. 30:8). 
              Spezzali con una verga di ferro, e frantumali come un vaso di argilla (Sal 2:9). 
              Spezza il braccio dei malvagi (Sal 10:15). 
              Spezza loro i denti in bocca;o Signore. Fracassa le mascelle dei leoni. (Sal 58:6). 
              Fa che l'oppressore venga fatto a pezzi (Sal 72:4). 
              Fa che le braccia degli empi siano rotte (Sal 37:17). 
              Fa che le corna degli empi siano spezzate (Dan. 8:8). 
              Fa che i regni delle tenebre siano infranti (Dan. 11:4).  
              Fa che le fondamenta degli empi siano distrutte (Ez 30:4). 
              Fa che i regni di Babilonia siano infranti (Ger. 51:58). 
              Fa che tutti gli archi dei malvagi siano spezzati (Sal37:14). 
              Schiaccio il cavallo e il cavaliere (Ger. 51:21). 
              Schiaccio i carri e chi vi sta sopra (Ger. 51:21). 
              Schiaccio i governatori e i magistrati (Ger 51:23). 
              Fa che la Tua parola dalla mia bocca sia come un martello che rompe le rocce in pezzi (Ger.  23:29). 
              Abbatti ogni muro eretto dal nemico contro la mia vita (Ez 13:14). 
              Abbatto ogni altare eretto dal nemico contro la mia vita nel nome di Gesù (Osea 10:02). 
              Fa che gli idoli e le immagini della terra siano infranti con la Tua potenza, o Signore (Dt  07:05). 
              Rompo e annullo ogni alleanza demoniaca fatta dai miei antenati nel nome di Gesù (Is. 28:18).  

John Eckhardt  

ILLUSTRAZIONI DI UNA SERVA DI DIO SULL'APOCALISSE DI S. GIOVANNI




signor Le Maitre de Sancy

Piano piano toglieranno mio figlio dall' altare, vi faranno credere che questa nuova religione sarà ciò che serve al mondo, affinchè i fratelli si uniscano in un solo Dio , questo sarà falso e sarà l’inganno di satana .



Trevignano Romano 1 luglio 2017

Amori miei, grazie per essere qui, questa vostra preghiera consola il mio cuore e quello di Gesù.

Diletti miei, pregate per questa chiesa modernista, sembra che tutto sia uguale, ma tutto si sta trasformando.
Piano piano toglieranno mio figlio dall' altare, vi faranno credere che questa nuova religione sarà ciò che serve al mondo, affinchè i fratelli si uniscano in un solo Dio , questo sarà falso e sarà l’inganno di satana .
Gesù vi darà dei doni, soprattutto quello del discernimento, affinchè il vero popolo di Dio, possa riconoscersi e unirsi, non abbiate paura e testimoniate con coraggio .

 Vi amo e pregate sempre la Santissima Trinità.
Vi benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo . Amen

Giurare fedeltà al magistero di Bergoglio?



BERGOGLIO E LA DIVINIZZAZIONE DELLA NATURA


La divinizzazione della Natura esclude il soprannaturale e sostituisce la “salvezza dell’anima” con la “preservazione dell’Ambiente naturale”.
Adam Weishaupt, capo fondatore dell’Ordine degli Illuminati di Baviera, scrisse che solo in nome della sacralità panteistica della Natura, si può cancellare l’origine di tutti i mali: la Famiglia, insieme alla Civiltà cristiana...
Il card. Giacomo Biffi scrisse: «L’Anticristo ... mette le vesti di un pacifista elegante e corretto, ambientalista e animalista. ... I valori della solidarietà, della pace e dell’ecologia, se vengono sradicati o contrapposti all’annuncio del fatto salvifico, diventano ISTIGAZIONI ALL’IDOLATRIA».

Ci chiediamo: perché nell’enciclica di Bergoglio, Laudato si’, l’annuncio del fatto salvifico è completamente assente e tutto, persino l’Eucarestia, è vincolata alla Natura?

–La natura è citata 70 volte, mentre le parole: Redenzione di Cristo, Messa, Presenza reale, Sacrificio di Cristo, Confessione, Rosario, Regno di Dio, Paradiso, Purgatorio sono completamente assenti.
–L’Inferno è solo “soffocamento da agglomerazioni residenziali non compensato da relazioni umane che danno il senso di comunione e di appartenenza” (148).
–La salvezza dell’anima è totalmente assente, ma compaiono 4 tipi di salvezza che si possono ottenere con un appropriato rapporto con la natura (71, 79, 79, 112).
–Il Peccato è citato 4 volte, solo in relazione alla natura.
–L’Anima è citata una sola volta, ma solo per “incontrare Dio anche in tutte le cose” (233).
–Il Soprannaturale è descritto come la natura che viene assunta da Dio e trasformata in mediazione della vita soprannaturale (235).
–Il Cristo risorto è maturazione universale che illumina tutto; su Maria e Giuseppe dice solo che ci aiutano a proteggere il mondo che Dio ci ha affidato.
Eucaristia (236): «Unito al Figlio incarnato, presente nell’Eucarestia, tutto il cosmo rende grazie a Dio. L’Eucaristia unisce il cielo e la terra, abbraccia e penetra tutto il creato. Il mondo, che è uscito dalle mani di Dio, ritorna a Lui in gioiosa e piena adorazione: nel Pane eucaristico “la creazione è protesa verso la divinizzazione, ... verso l’unificazione col Creatore stesso”. Perciò, l’Eucaristia è anche fonte di luce e di meditazione per le nostre preoccupazioni per l’ambiente, e ci orienta ad essere custodi del creato».

del dott. Franco Adessa

LA VERGINE MARIA



negli scritti di Luisa Piccarreta

Da tutti i doni e le grazie che Dio ha dato a Maria scendono le grazie per tutti 

“Mio dolce Gesù, mentre sono avvinta a Te, voglio attestarti il mio amore, la mia gratitudine e tutto ciò che  la creatura è in dovere di fare per aver creato la nostra Regina Mamma Immacolata, la più bella, la più santa,  un portento di Grazia, arricchendola di tutti i doni e facendola anche nostra Madre, e questo lo faccio a nome  delle creature passate, presenti e future. Voglio prendere al volo ciascun atto di creatura, parola, pensiero,  palpito, passo, ed in ciascuno di essi dirti: Ti amo, Ti ringrazio, Ti benedico, Ti adoro, per tutto ciò che hai  fatto alla mia e tua Celeste Mamma”. 
Gesù ha gradito il mio atto, ma tanto che mi ha detto: “Figlia mia, con ansia aspettavo questo tuo atto a  nome di tutte le generazioni. La mia Giustizia, il mio Amore, ne sentivano il bisogno di questo  contraccambio, perché grandi sono le grazie che scendono su tutti per avere tanto arricchito la mia  Mamma, eppure non hanno mai una parola, un ‘grazie’ da dirmi”. (12°, 18-12-1920) 

6 maggio 2020 – La nazione che è autosufficiente è la più sicura



Ancora una volta, vedo una Grande Fiamma che ho conosciuto essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

“Gli uccelli dell’aria rimangono indipendenti in quanto non si basano su una fonte unica per il cibo o su questioni di sopravvivenza. Questa è anche una regola generale per ogni nazione che desidera proteggere l’indipendenza nazionale. La nazione che è autosufficiente è la più sicura. Pertanto, è doveroso che ogni nazione diventi internamente forte al fine di mantenere la sua indipendenza. Ciò non sarebbe vero se tutte le nazioni fossero affidabili nel condividere le loro risorse”.
“L’ambizione governa il cuore di molti leaders. Non è saggio fidarsi ingenuamente (del fatto) che alcune nazioni non abbiano piani nascosti. La doppiezza governa il sostentamento di molte nazioni. Questo è il modo migliore per mantenere il rispetto a livello internazionale. Gli eventi futuri dimostreranno ciò come vero.
Leggi Giacomo 3:13-18
Chi è saggio e accorto tra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere ispirate a saggia mitezza. Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità. Non è questa la sapienza che viene dall’alto: è terrena, carnale, diabolica; poiché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. La sapienza che viene dall’alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace.
Holy Love

Ricordatevi bene questa parola "COMMEMORAZIONE", presto sarà la parola che sarà presente nelle Chiese al posto dell'Eucarestia.



Trevignano Romano 13 ottobre 2017
Amati figli miei, vi ringrazio per aver ascoltato la mia chiamata. Sono venuta oggi in questo giorno speciale e vi ho chiamati qui per riunirvi nella preghiera e per dirvi che tutto ciò che sta accadendo all'umanità è anche causato dalla mancata consacrazione della Russia, cosa che avevo chiesto a Fatima, affinchè non avessero inizio le guerre che ora sono imminenti. Miei amati piccoli, ricordatevi bene questa parola "commemorazione", presto sarà la parola che sarà presente nelle Chiese al posto dell'Eucarestia. "commemorazione" . Io ho pregato tanto il mio Gesù affinché voi abbiate tante grazie, e qui, su di voi ne sono scese in abbondanza. Cosa aspettate ad amare con tutto il cuore mio Figlio. Ora vi benedico con amore materno, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Il presente è solo un periodo breve, usatelo dunque saggiamente e intelligentemente!



Voi “passerete “e nulla di quello che possedete resterà su questa terra perché questa dimensione, in cui voi vivete adesso, passerà anch’essa e l’unica cosa che resterà siete voi ma “trasfigurati”.

Per questo, figli Miei, è così importante che voi non vi procuriate ricchezze terrene, ma che vi apriate per i doni, la gloria e la ricchezza di Dio, del vostro Signore, Creatore e Padre che vi ama moltissimo, perché soltanto le Sue ricchezze restano, soltanto nella Sua gloria sarete felici e soltanto i Suoi doni durano per sempre!

Figli Miei. Il qui e adesso è soltanto la preparazione per quello che verrà, che Dio, il Padre ha prepatrato per voi! Non siete in grado di immaginarvi questa bellezza, questa gloria, questa “ricchezza” PERCHÉ EGLI NON È DI QUESTO MONDO!

Convertitevi, figli Miei e trovate la via per la gloria del Signore che dura per sempre! Non lasciate “fumo e cenere” in questo mondo, ma entrate nell’eternità del Padre che dura per sempre! Le cose terrene sono passeggere, la vostra anima invece non muore mai. Essa è creata per l’eternità e vivrà in eterno.

Vivete secondo i comandamenti del Padre e attenetevi alla Sua Parola!

Tenete presente che l’eternità è lunga quindi decidete bene quale via volete percorrere: luccichio terreno, l’apparenza e i piaceri non vi conducono mai a chi vi creò per puro amore, ma vi portano nell’abisso del diavolo che vi abbaglia, v’imbroglia e vi raggira.

Il presente è soltanto un breve tempo, utilizzatelo saggiamente e intelligentemente! Non perdete la vostra eternità al fianco del Signore per il denaro, il potere, il riconoscimento perchè tutto questo non conta davanti a Dio, invece conta un cuore puro e umile che vive insieme gli altri nella pace e nell’amore.

Non pensate al vostro vantaggio personale perché anche questa è una tentazione del diavolo, pensate invece sempre (anche) al vostro prossimo. Amatelo, condividete con lui, ma non lasciatevi sfruttare.

Pregate per i vostri cari e per i vostri nemici perché davanti a Dio siete tutti uguali. Ogni peccatore che trova la via per Gesù da gioia al cuore del Padre e a tutti quelli che sono in Cielo.

Siate buoni, figli Miei, e non lasciatevi sedurre! Pensate sempre: Che cosa farebbe Gesù ora - e pregate lo Spirito Santo affinché vi doni chiarezza IN OGNI SITUAZIONE. In questo modo non seguirete il male, ma resterete fedeli a Gesù e se sbagliate, espiate e pentitevi. Ricorrete alla santa Confessione se potete farlo.

La vostra amorevole Mamma Celeste

mercoledì 6 maggio 2020

Fede e ragione



La ragione è certamente capace di grandi conquiste nel campo della conoscenza e di sicuri orientamenti nella scelta delle opere, ma, quando si trova ad esaminare Dio, tradisce tutti i suoi limiti, che non sono pochi. Non può infatti da sola scandagliare la divinità e tutte le meraviglie che ad essa riconducono; più o meno direttamente. E’ come il sole che, mentre illumina e rivela la terra, nasconde però il cielo. Non è il tutto dell'uomo, ma una parte, per questo rispettabile.
Se quindi vuol capire Dio o, meglio, qualcosa di Dio, non ha che da accettare la compagnia della Fede. Questa non le impedisce affatto di essere se stessa, di svolgere il proprio ruolo e di svilupparsi con il progredire del tempo e della storia, anzi la Fede aiuta la ragione ad essere esattamente quella che essa è, senza trionfalismi come senza avvilimenti, e, restando quella che è, ad esaltare le proprie capacità di scoperte e di successi. La luce non impedisce all'occhio di essere occhio, cioé di vedere, e nello stesso tempo ne fa più grande la forza visiva perché veda subito e meglio.
La Fede è la prima a volere che la ragione ragioni, per diritto e per dovere, anche quando si imbatte nel mistero e nel dogma, e in ogni credente. "Chi non vuol ragionare è un fanatico; chi non sa ragionare è uno sciocco; e chi non osa ragionare è uno schiavo" (Drummond). D'altra parte, a ragionar di propria testa ci si guadagna perché ordinariamente ci si persuade meglio con i motivi trovati da sé stessi che con quelli trovati dagli altri.
Il mistero è una verità superiore, ma non contraria alla ragione. Quando, per esempio, la Fede presenta l'Unità e Trinità di Dio, non dice che in Dio tre persone sono una persona sola e una natura sono tre nature, ma riferisce il numero uno a una realtà (la natura divina) e il numero tre ad un'altra realtà (le persone divine): Dio infatti è uno nella natura e trino nelle persone. - In ciò la ragione non trova nulla di assurdo, anzi ne trova un'immagine in cento cose della natura: ad esempio, nello spazio che è sostanzialmente uno anche se costituito da tre termini di relazione, perfettamente distinti e indivisibilmente uniti, cioé da lunghezza, larghezza e altezza. Si possono allora capire le parole, soltanto in apparenza paradossali, di Chesterton: "Tutto il segreto del misticismo, cioé della Fede è questo: l'uomo può capire tutto con l'aiuto di quello che non capisce. Il logico morboso vuol vedere chiaro in ogni cosa, con il bel risultato di rendere ogni cosa inesplicabile. Il mistico lascia qualcosa nel mistero, e così gli diventa chiaro tutto il resto".
Il dogma è tutt'altro che la prigione del pensiero. Presentandolo, quale esso è, più come pista di lancio che come traguardo, la Fede spinge la ragione a dare il meglio di se stessa contemplando ed esplorando la verità in esso definita. Ciò significa che la Fede rispetta la ragione, la esige, la difende e nello stesso tempo la aiuta portandola necessariamente per il fatto stesso di impegnarla nello studio della teologia, ad una assoluta probità di pensiero, come nell'ordine speculativo naturale così nell'ordine soprannaturale.
È stato il buon Dio a porre i limiti alla ragione e il loro superamento nella Fede. E anche questo, come tutto quello che Dio fa, è giusto. Infatti l'uomo ammirerebbe poco le opere divine se le comprendesse, avrebbe una fede senza merito se con la sua ragione non trovasse nessuna verità incomprensibile, non emetterebbe il più piccolo atto di libertà se tutta la rivelazione brillasse della massima luce incantando l'intelligenza in modo da impedirle ogni possibile resistenza; d'altro lato, è ben naturale che l'Onnipotente possa fare e faccia più di quello che noi possiamo arrivare a capire. Perciò accettare le rivelazioni divine, anche se non si riesce a vederne l'evidenza, è un atto eminentemente logico, degno di un essere provvisto di ragione.
S. Anselmo, Dottore della Chiesa, diceva: "L'intelligenza esercita nella fede la sua ricerca", e aggiungeva: la Fede ha bisogno dell'intelletto, e terminava: "Io non cerco di capire per credere, ma credo per capire".
Più perentoriamente S. Teresa d'Avila affermava: "Più non capisco, più credo".
Per tutti conclude San Tommaso nella sua concisa semplicità: "La Fede non è contro la ragione, ma sopra la ragione".

Sac. Pasquale Casillo 

VOGLIA DI PARADISO



IL PARADISO E’ COMUNIONE CON CRISTO


Cristo è il nostro tutto

Il Paradiso, quindi, prima che un luogo o qualcosa di grandioso e di bello, è una Persona: Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Verbo Incarnato; e, con lui e per lui, il Padre e lo Spirito Santo.
Scopo della vita, perciò, è solamente Cristo. Giacomo Cusano, il santo palermitano della carità, così illustra la felicità dell'incontro con il Salvatore: «Gesù Cristo è nostro, tutto nostro, e abbracciarlo sarà la somma gioia. Egli è la nostra letizia, la nostra pace, la nostra esaltazione, il nostro gaudio, il nostro desiderio, il nostro pensiero, la nostra vita, il nostro alimento, la nostra forza, la nostra sostanza, la nostra speranza, la nostra felicità, il nostro Dio, il nostro Tutto».

Don Novello Pederzini

Un fatto tenebroso accadrà nella Casa di Dio e molti avranno la fede scossa. State attenti.




Cari figli, fatevi coraggio e assumete il vostro vero ruolo di cristiani. Voi siete del Signore e solamente Lui dovete seguire e servire. Non temete. Tutto in questa vita passa, ma la Grazia di Dio in voi sarà Eterna. Vivete nel tempo dei dolori. Cercate forze nelle Parole del Mio Gesù, perché solamente così non sarete ingannati dalle novità del mondo. Siate fedeli al vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della vostra fede. Il Mio Gesù è con voi, anche se non Lo vedete. Un fatto tenebroso accadrà nella Casa di Dio e molti avranno la fede scossa. State attenti. AscoltateMi. Qualunque cosa accada, non vi allontanate dalla verità. Io vi amo e sarò sempre con voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

Regina della Famiglia



Apparizioni a Ghiaie


La deposizione di suor Celestina Algeri 


- Mi trovavo all'asilo. 
- Sì, il curato prima disse a noi di interrogare la bambina,  perché i primi giorni non parlava. Era sotto un incubo e allora  suor Genoveffa un giorno ha chiesto: "È poi vero che hai visto la  Madonna?" E la bambina al momento è rimasta un po' esitante e  poi la suora di nuovo disse: "ma è poi vero sì o no?". E la  bambina: "Sì è vero" Ed ha aggiunto: "Adesso devo andare a  confessarmi perché ho parlato". Si capisce che aveva l'obbligo di  non parlare. E noi: "Perché devi andare a confessarti?" -"Perché  non posso parlare." - "Non sei in collegio, sei con le tue suore".  Allora ha fatto un sospiro come a dire: "È vero che posso  parlare". Poi le abbiamo chiesto come era vestita la Madonna e le  cose di prima. Ed essa confermava. E al curato noi l'abbiamo  riferito e il giorno dopo l'abbiamo presa, su consiglio del curato,  esortandola a scrivere quello che sentiva. E le abbiano dato un  quadernetto su cui ha scritto qualche cosa. Alla sera l'abbiamo  detto al curato, il quale pure ha chiesto alla bambina se era vero  che aveva visto la Madonna e la bambina di nuovo ha  confermato. E allora il curato: "Perché hai scritto quella lettera di  negazione?" - "Perché me l'ha detto don Cortesi" - E il curato:  "Non ti farebbe nulla di scriverlo sul quadernetto? Se non oggi  sarà domani. Devi mettere quanto ricordi." -La bambina: "lo  faccio anche subito". E allora ha preso il suo quadernetto con il  calamaio ed è entrata sola nella sala dell'asilo e ha scritto: " È  vero che ho visto la Madonna". - E ha mostrato il foglio al  curato. Il quale ha espresso il desiderio che scrivesse anche il  motivo perché prima aveva detto che non era vero. 

La bambina ha esitato un momento; si trovava in fastidio.  E noi abbiamo detto: "Dì una Ave Maria alla Madonna e saprà  lei ispirarti. E di fatto si è di nuovo ritirata e ha scritto: "Ho detto  che non avevo visto la Madonna perché me l'ha dettato don  Cortesi". 

Era di sera, alle ore 8,30; era con l'Annunziata; la lettera  l'ha data al signor Curato e allora abbiamo firmato tutte noi presenti. E avendo il curato aggiunto che il foglio l'avrebbe portato  al vescovo, la bambina rispose: "A me non fa niente, faccia  pure". 
- E dopo era tutta contenta. E avendo la suora promesso a  lei un croccante, essa disse che era contenta non per questo, ma  perché aveva detta la verità. 

 Ho sempre sentito l'Adelaide dire che aveva vista la  Madonna. Che abbia detto ad altri che non l'aveva vista, non ho  mai sentito. Noi non abbiamo saputo più niente, dopo che fu  portata via la lettera dal curato. 

 Qualche volta, alla sera di festa, andiamo con le ragazze 
a dire il rosario sul luogo delle apparizioni". 

Suor Celestina Algeri ha fatto la sua deposizione in modo  semplice, sicuro, riaffermando quanto altri testimoni avevano  detto sui motivi della ritrattazione della bambina. 

Dalla sua esposizione appare chiaro che la bambina ha  negato di avere visto la Madonna perché costretta moralmente  dal Cortesi. 

Geremia



Un messaggio per il re Sedecia

1Il Signore parlò ancora a Geremia mentre Nabucodonosor, re di Babilonia, era in guerra contro Gerusalemme e le altre città di Giuda. L'esercito del re era formato di truppe di ogni razza provenienti da tutte le regioni che aveva conquistate. 2Il Signore, Dio d'Israele, ordinò a Geremia di andare a riferire al re di Giuda, Sedecia, queste precise parole: 'Io, il Signore, consegnerò questa città al re di Babilonia. Egli la distruggerà con il fuoco. 3Tu non riuscirai a scappare, ma sarai arrestato e consegnato al vincitore. Ti troverai davanti a lui a faccia a faccia e sentirai direttamente da lui quel che ti dirà. Poi ti manderà a Babilonia. 4Fa' come ti dico, Sedecia re di Giuda, ed eviterai la morte violenta, te lo assicuro io, il Signore. 5Anzi ti prometto che morirai in pace: ai tuoi funerali avrai gli onori tributati ai tuoi antenati, i re di Giuda che ti hanno preceduto;
la gente brucerà incenso e ti piangerà con queste parole: 'È morto il nostro re!''.
6Il profeta Geremia riferì questo messaggio a Sedecia re di Giuda, in Gerusalemme, 7mentre l'esercito del re di Babilonia assediava questa e le altre due città fortificate, Lachis e Azeka. Erano le uniche città di Giuda che ancora gli resistevano.

Gli schiavi liberati e ripresi

8Il Signore parlò ancora a Geremia in un'altra circostanza. Il re Sedecia aveva concluso un accordo con la popolazione di Gerusalemme per concedere la libertà agli schiavi. 9Chi aveva al suo servizio schiavi ebrei, uomini o donne, doveva ridare loro la libertà; nessuno poteva più tenere schiavo uno della propria razza, un abitante di Giuda. 10Tutti i capi e la popolazione che avevano aderito all'accordo di non tenere più uomini e donne come schiavi, ma di ridare loro la libertà, mantennero il loro impegno e li lasciarono liberi. 11Ma in seguito cambiarono parere, ripresero quelli che prima avevano liberato e li costrinsero a diventare di nuovo loro schiavi.
12Allora il Signore ordinò a Geremia di dire al popolo: 13'Questo è il messaggio del Signore, Dio d'Israele: Io ho concluso un accordo con i vostri antenati quando li ho fatti uscire dall'Egitto e li ho liberati dalla schiavitù. I termini dell'accordo erano i seguenti: 14Ogni sette anni ognuno doveva ridare la libertà al proprio fratello ebreo che si era dovuto vendere a lui come schiavo. Dopo sei anni di lavoro, dovevano rimandarlo libero senza nessun altro obbligo. Ma i vostri antenati non mi hanno ascoltato, non hanno dato retta alle mie parole. 15Voi invece nei giorni passati avevate preso una decisione a me gradita, quella di ridare la libertà ai vostri connazionali. Vi eravate impegnati con un accordo solenne davanti a me, nel tempio a me consacrato. 16Ma poi avete cambiato parere e mi avete disprezzato. Ognuno si è ripreso gli uomini e le donne che prima aveva lasciato liberi come essi desideravano, e li ha costretti ad essere di nuovo schiavi.
17'Perciò, io il Signore, dichiaro che avete disubbidito al mio ordine di dare la libertà ai vostri connazionali, al vostro prossimo. Ebbene, io il Signore, darò alla guerra, alla peste e alla carestia la libertà di agire contro di voi. Tutti i regni della terra saranno spaventati quando vedranno quel che vi accadrà.
18-19'I capi di Giuda e di Gerusalemme, i funzionari del palazzo reale, i sacerdoti e tutti gli uomini liberi avevano concluso un accordo solenne con me passando in mezzo alle due parti del vitello che avevano ucciso per il sacrificio. Però, in seguito, non sono stati fedeli ai termini dell'accordo, non hanno mantenuto le promesse fatte davanti a me. Perciò li tratterò come il vitello che essi hanno spaccato a metà. 20Li farò cadere nelle mani dei nemici che li vogliono uccidere. I loro cadaveri saranno divorati da uccelli rapaci e da animali selvatici. 21Farò cadere Sedecia, re di Giuda, e i suoi ufficiali nelle mani dei nemici che li vogliono uccidere, nelle mani dei Babilonesi. L'esercito del re di Babilonia per ora si è allontanato da voi, 22ma io gli darò l'ordine di ritornare contro questa città. La stringerà di nuovo d'assedio, l'occuperà e la distruggerà con il fuoco. Farò diventare le città di Giuda come un deserto disabitato. Lo dico io, il Signore'.

Voi non avete a che fare direttamente con persone, ma con spiriti che influenzano le persone, specialmente negli affari, nel governo e nella politica. Satana è fortissimo nei suoi approcci attraverso quelli con grande influenza. È così, anche in alcuni leader religiosi.



"Satana è in grado di influenzare le persone e di manipolare le situazioni attraverso il suo spirito di confusione e di fuorvianza. Lo potete vedere nelle figure pubbliche che si impongono in accordo con questi spiriti."


11 gennaio 2020

Ancora una volta, io (Maureen) vedo una Grande Fiamma che ho compreso essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

“Questi sono tempi malvagi. Satana è in grado di influenzare le persone e di manipolare le situazioni attraverso il suo spirito di confusione e di fuorvianza. Lo potete vedere nelle figure pubbliche che si impongono in accordo con questi spiriti.
“Voi, figli miei; come figli della Luce, dovete imparare a riconoscere questi spiriti per i loro cattivi consigli e per la direzione delle loro azioni. Pregate spesso durante tutto il giorno per discernere gli spiriti che state seguendo. Voi non avete a che fare direttamente con persone, ma con spiriti che influenzano le persone, specialmente negli affari, nel governo e nella politica. Satana è fortissimo nei suoi approcci attraverso quelli con grande influenza. È così, anche in alcuni leader religiosi. Se pregate spesso, vi sarà data la saggezza di cui avete bisogno per non essere fuorviati”.
Leggi Efesini 6:10-18
Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi,
Holy Love

GESU' EUCARISTIA l’amico che ti aspetta sempre



UNITI PER SEMPRE

Ecco una parabola del chicco di grano che diventa Ostia. Gesù diceva: «In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12, 24).
C’era una volta un piccolo chicco di grano, molto piccolo e semplice, che desiderava essere santo e giungere fino al cielo. Si offrì a Dio... e si mise nelle sue mani di buon seminatore. E subito il Signore, con molto affetto, lo mise in terra buona e si prese cura di lui come di un bimbo. Però il piccolo chicco gridava... trascorreva le buie notti da solo, nella paura e nel freddo... morendo a se stesso, ma senza saperlo, rinascendo a una vita più bella e incantevole. E iniziò a crescere come spiga, debole e timorosa, colpita dalle piogge e sferzata dai venti.
E cresceva, cresceva... accarezzata dal sole... e sognava... chiedeva pregando... Quando divenne matura, un bel giorno d’estate venne il contadino per la mietitura. Allora la spiga allarmata gridò: «Non mietere me, perché sono destinata a essere santa e a innalzarmi fino al cielo». Ma quell’uomo, forse, distratto, la falciò spietato e così svanirono i suoi sogni dorati.
«O Signore, gridò la spiga, non posso più arrivare alle tue braccia. Salvami, Signore, perché muoio». Ma il Signore, come se non udisse nulla, rispose con un intenso silenzio...
E quell’uomo, prendendo la spiga, la trebbiò... I chicchi scricchiolarono... e come collana di perle preziose, rotolarono disfatti per l’aia.
E vennero altri uomini e misero i chicchi di grano in un vecchio sacco, portandoli subito al mulino, dove ne ricavarono finissima farina. Ma questa continuava a piangere. Lassù, in cielo, continuavano a tacere... e qui, in basso, a macinare.
E perché Gesù taceva? E perché negava conforto se la spiga era pura e innocente? Ma ella ubbidiente continuava a soffrire... E Gesù preparava la farina. E ne fecero una bellissima ostia. E la sposa sognava...


La sua bellezza splendeva dinanzi all’altare,
vennero gli angeli a contemplarla.
Gesù e la sua gloria scesero
e le si unirono nella Messa.

Maria, la Madre, gioiva...
La sposa diceva all’Agnello:
Ora sì, che ti amo con tutta la mia anima.
Ora sì, perché tu sei il mio cielo.

E Gesù l’abbracciava sul suo petto
e con voce melodiosa le diceva molto sottovoce:
volevo tu fossi mia sposa
e anelavo a tenerti nel mio cielo

Ma ascolta, amor mio, alle mie braccia
possono giungere solo i bambini,
e chi sempre obbedisce senza timore
e segue i miei passi soffrendo!

Angel Peña

NON ABBIATE PAURA, IO HO VINTO IL MONDO


Io vostra Madre, prego affinché, i miei figli, chiamati al sacerdozio, tornino nella vera Fede e al vero magistero della Chiesa dove è in atto la purificazione.