mercoledì 6 maggio 2020

Regina della Famiglia



Apparizioni a Ghiaie


La deposizione di suor Celestina Algeri 


- Mi trovavo all'asilo. 
- Sì, il curato prima disse a noi di interrogare la bambina,  perché i primi giorni non parlava. Era sotto un incubo e allora  suor Genoveffa un giorno ha chiesto: "È poi vero che hai visto la  Madonna?" E la bambina al momento è rimasta un po' esitante e  poi la suora di nuovo disse: "ma è poi vero sì o no?". E la  bambina: "Sì è vero" Ed ha aggiunto: "Adesso devo andare a  confessarmi perché ho parlato". Si capisce che aveva l'obbligo di  non parlare. E noi: "Perché devi andare a confessarti?" -"Perché  non posso parlare." - "Non sei in collegio, sei con le tue suore".  Allora ha fatto un sospiro come a dire: "È vero che posso  parlare". Poi le abbiamo chiesto come era vestita la Madonna e le  cose di prima. Ed essa confermava. E al curato noi l'abbiamo  riferito e il giorno dopo l'abbiamo presa, su consiglio del curato,  esortandola a scrivere quello che sentiva. E le abbiano dato un  quadernetto su cui ha scritto qualche cosa. Alla sera l'abbiamo  detto al curato, il quale pure ha chiesto alla bambina se era vero  che aveva visto la Madonna e la bambina di nuovo ha  confermato. E allora il curato: "Perché hai scritto quella lettera di  negazione?" - "Perché me l'ha detto don Cortesi" - E il curato:  "Non ti farebbe nulla di scriverlo sul quadernetto? Se non oggi  sarà domani. Devi mettere quanto ricordi." -La bambina: "lo  faccio anche subito". E allora ha preso il suo quadernetto con il  calamaio ed è entrata sola nella sala dell'asilo e ha scritto: " È  vero che ho visto la Madonna". - E ha mostrato il foglio al  curato. Il quale ha espresso il desiderio che scrivesse anche il  motivo perché prima aveva detto che non era vero. 

La bambina ha esitato un momento; si trovava in fastidio.  E noi abbiamo detto: "Dì una Ave Maria alla Madonna e saprà  lei ispirarti. E di fatto si è di nuovo ritirata e ha scritto: "Ho detto  che non avevo visto la Madonna perché me l'ha dettato don  Cortesi". 

Era di sera, alle ore 8,30; era con l'Annunziata; la lettera  l'ha data al signor Curato e allora abbiamo firmato tutte noi presenti. E avendo il curato aggiunto che il foglio l'avrebbe portato  al vescovo, la bambina rispose: "A me non fa niente, faccia  pure". 
- E dopo era tutta contenta. E avendo la suora promesso a  lei un croccante, essa disse che era contenta non per questo, ma  perché aveva detta la verità. 

 Ho sempre sentito l'Adelaide dire che aveva vista la  Madonna. Che abbia detto ad altri che non l'aveva vista, non ho  mai sentito. Noi non abbiamo saputo più niente, dopo che fu  portata via la lettera dal curato. 

 Qualche volta, alla sera di festa, andiamo con le ragazze 
a dire il rosario sul luogo delle apparizioni". 

Suor Celestina Algeri ha fatto la sua deposizione in modo  semplice, sicuro, riaffermando quanto altri testimoni avevano  detto sui motivi della ritrattazione della bambina. 

Dalla sua esposizione appare chiaro che la bambina ha  negato di avere visto la Madonna perché costretta moralmente  dal Cortesi. 

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