sabato 28 agosto 2021

Conversazioni Eucaristiche

 


Ducam eam in solitudine. 

1. Eccomi, o Signore, di ritorno ai vostri piedi! Si sta tanto bene qui con Voi! Oggi spero di essere da Voi compatito più a lungo del solito: perchè ho  tante cose da comunicarvi. Che volete?! Ho tanto bisogno d’essere  ammaestrato nella condotta che devo osservare verso di Voi, verso di me, e  verso il prossimo mio, che vi prego ad avere la pazienza di tollerarmi, e di  farmi capire tuttociò che mi conviene per riuscire discepolo degno di Voi, che  vi faccia onore, e vi dia piacevole soddisfazione. 

2. Caro mio Divino Maestro, mio buon Gesù; Voi già conoscete ch’io sono di testa dura, e di difficle comprendimento. Compatirete per ciò se anche  dopo la nostra conversazione non riuscirò così felicemente, come vorrei ad  onor vostro, nella pratica di quei precetti e di quelle regole divine che vi  degnerete dettarmi da questo altare. Mi ricordo di avere letto, che un giorno  essendo Voi seguito da numerosissime turbe, ascendeste sopra a un monte  solitario, e le arringaste con accenti cotanto istruttivi, da renderle beate in  modo d’avviarle alla beatitudine celeste. Deh! se non v’è discaro, giacchè vi  trovo sopra quest’altare che mi rappresenta anche a me quel Monte santo,  parlate al mio cuore, replicando anche a me quel sermone della vostra  benedetta e santa dottrina. Voi mi avete tirato a pie’ di questo altare  solitario, appunto affinchè potessi ascoltarvi con più quiete ed attenzione, e  perchè meglio potessi apprendere la sublimità e profondità delle vostre  lezioni. Da questa Cattedra di amore diffondete dunque i vostri lumi sopra  alla mia mente, e le vostre grazie nel mio cuore, e poi parlate all’anima mia: beatus homo, quem tu erudieris, Domine! Ecco, l’anima mia vi ascolta!… 

3. O Gesù mio vi veggo tutto acceso dal vostro zelo divino, e vi odo a  ripetere enfaticamente quel – Beati pauperes spiritu!… Beati i poveri di  spirito, perchè ad essi sarà dato il regno de’ Cieli!… 

4. Vuoi tu gustare anche in terra i frutti di questa beatitudine?…

Abbraccia la povertà e l’umiltà con intimo studio e trasporto di spirito. Allora  il tuo cuore, trovandosi libero e sciolto da ogni sollecitudine terrestre e  mondana, potrà ricevere la piena affluenza dei celesti tesori di grazia. Lo spirito e il cuore si è che importa tenere distaccato dai beni della terra, e  dall’ambizione degli onori: quindi anche il ricco può e dev’esser povero nel  senso della mia dottrina; povero di spirito! Guarda a me, che quantunque  tuo Dio e Signore di tutto e di tutti, pure godo di starmene quì per amor tuo  tra lo squallore e la povertà di questo altare… 

5. Ah sì, Gesù mio, dite bene! L’esempio vostro mi fa intender meglio com’io debba imitarvi con la pratica del vostro consiglio. Aiutatemi a metterlo  subito in esecuzione. Povertà ed umiltà, che ci fa ricchi e grandi. 

6. Ma vuoi tu, seguita a dire Gesù, avere il bene di una felicità tranquilla e soddisfacente anche sopra la terra? – Sii mite e mansueto verso i tuoi  simili! – Cosi suggerii alli miei seguaci: Beati mites, quoniam ipsi possidebunt  terram! Beati misericordes, quoniam ipsi misericordiam consequentur!  Ricordati che io misericordiam volui, et non sacrificium: per cui comprenderai  da te stesso ciò che più ti conviene per assicurarti la misericordia divina in  questa e nell’altra vita. 

7. Beati qui lugent, quoniam ipsi consolabuntur! Se tu sarai misericordioso  col tuo simile sicut Pater vester misericors est, non potrai dispensarti dal  piangere sopra i tuoi e gli altrui peccati e sopra i mali che per essi incolgono  ed affliggono l’umanità, punita per essi da un Dio offeso, non senza prendere  parte con affettuosa e caritatevole compassione a placare la provocata  giustizia divina e non senza implorare da lui perdono, sollievo, conforto e  consolazione all’istesso tuo prossimo, come vorresti tu essere da me aiutato  e consolato… O mio buon Maestro, datemi grazia di attenermi costantemente  ai vostri slutari insegnamenti!… 

8. Bene, ripiglia Gesù; se farai così, sarai aggregato tra coloro che essendo pacifici con se stessi e col prossimo, meriteranno di essere nominati  figli di Dio. Beati pacifici, quoniam filii Dei vocabuntur! Ma per conseguire  questa pace inalterabile, che è il carattere più marcato dei veri figli di Dio, ti  bisogna virtù maschia, il sacrificio della tua volontà e l’abbandonamento  intero di te nella volontà del Padre celeste: fiat voluntas tua sicut in cœlo, et in  terra. Allora godrai pace con te, co’ tuoi fratelli, con me e con il mio Divin  Padre. 

9. Col Padre mio e con me astenendoti da qualsivoglia azione, ed omissione che ci possa dispiacere: non est pax impiis. Col tuo prossimo,  rispettandone le persone, senza mai contendergli le preminenze e gli onori, senza contraddirlo con insulse opposizioni e sistematiche negative. Vedi  com’io da questo Sacramento non contraddico, nè mi oppongo, come potrei,  neppure a quegli empî peccatori, che dovrei mortificare e punire, specialmente quando con labbra sacrileghe mi fanno discendere dal cielo sull’altare,  con mani sacrileghe si avventano sul mio Corpo e sul mio Sangue, e con più  sacrilego cuore m’introducono e seppelliscono nella pestifera loro anima. Ego  autem non contradico! lo sono il Re della pace: Rex pacificus; e la pace portai  dal cielo agli uomini di buona volontà: pax hominibus bonae voluntatis: e per  ciò voglio che pacifici sieno i miei discepoli e seguaci. Nè tu ti altererai  neppure teco stesso in modo disordinato, nè con moti d’impazienza per  qualunque evento contrario alli tuoi desiderii, ai tuoi progetti, ed alle tue  previsioni, ancorchè dirette a sfogo di zelo per la tua ed altrui santificazione,  e per la maggior gloria di Dio. Questa pace genererà all’anima tua una gran  fame e sete della giustizia, che è la moderatrice di tutte le virtù: justitia et  pax osculatae sunt; per cui Beati qui esuriunt, et sitiunt justitiam; quoniam  ipsi saturabuntur! Ma bada bene di animare e di accompagnare con la  giustizia pura tutte le tue operazioni, perchè un giorno ad huc justitias ego  judicabo. Se allora troverò il cuor tuo mondo da ogni peccato e difetto, oh sta  certo che io stesso t’introdurrò alla visione beatifica di Dio Padre! Beati  mundo corde, quoniam ipsi Deum videbunt! 

10. Finalmente, se per vivere piamente e da giusto, incontrerai per amor mio mortificazioni, divisioni, disprezzi, ingiurie e persecuzioni, godine ed  esulta, perchè desse ti saranno di caparra e passaporto al Regno de’ cieli, e  lassù n’avrai copiosissima e gloriosissima mercede. Così sono stato trattato  io; così la Madre mia, ed il mio Padre putativo; così li miei discepoli, e tutti i  Santi e Beati che ti hanno preceduto, ed ora se ne stanno a godere eterno il  premio nel mio Regno: Beati qui persecutionem patientur; quoniam ipsorum  est regnum coelorum! Intellexisti haec omnia? 

11. Sì, o sapientissimo mio Maestro, ho compreso tutto! Adesso però Voi comunicatemi tutto lo spirito vostro, da cui riceva fortezza a praticare  fedelmente ed esattamente la vostra dottrina sino all’ultimo mio respiro.  Datemi il vostro amore, giacchè questo mi farà operare alacremente e perfettamente, essendo vero che: probatio dilectionis, exhibitio est operis. Non mi  lasciate partire di qua senza avermi infuso nell’anima questo amore, il quale mi trasformerà in voi e mi renderà uno de’ vostri più fervorosi discepoli. Sì,  Gesù mio, esauditemi! exaudi orationem meam! 

12. E voi, eterno Divin Padre; Voi Maria di Gesù Dolcissima Madre; Voi Giuseppe di Gesù e di Maria fedelissimo ed amantissimo Custode; e Voi tutti  Santi miei Avvocati e Protettori; io chiamo Voi a rattificare la donazione che  feci di tutto me stesso al mio Sacramentato Signore. Vi prego di fomentarla e  di rendere la mia unione con lui indissolubile sino al giorno che a lui piacerà  di eternarla in Paradiso! Oh quel dì sarà pur beato e benedetto! Adveniat regnum tuum! Allora sentirò che cosa è Amor di Dio. Allora gusterò quel che  non seppe spiegare neppure San Paolo rapito fino al terzo cielo. Allora vedrò  in ben altro trono, cioè nel trono della sua gloria, il mio Re e Signore Gesù  Cristo circondato dalla Madre Sua e Regina mia Maria, da San Giuseppe, e  dalle schiere di tutti gli Angeli e Beati del Paradiso, udirò le armonie e i  cantici degli Spiriti celesti, ed intuonerò anch’io inni di lode e di grazia alla  gloriosa Divinità Umanata del mio Redentore che adoro quì adesso  Sacramentato. Allora, anima mia, sarai ristorata dal tuo Gesù dalle  sofferenze e battaglie sostenute e dei pericoli per lui superati. Allora sarai  stabilita in una pace e beatitudine sempiterna con sicurtà di non perderla,  nè sminuirla mai più. Così sia, Gesù mio e presto! Cioè più presto che a Voi  piacerà. Addio! A rivederci! Beneditemi!… 

Francesco Spinelli

Il Terzo Segreto è composto da due testi distinti

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Fatto n.8: 

Documentazione a sostegno del Fatto n.8 –  

Il Testo n.1 è custodito nell’appartamento del Papa.

Frère Michel riporta la testimonianza del giornalista Robert Serrou  il quale, durante la realizzazione di un servizio fotografico in Vaticano,  il 14 maggio 1957387 - circa un mese dopo l’arrivo a Roma del Terzo  Segreto, avvenuto il 16 aprile 1957 – scoprì che il Terzo Segreto era  custodito nell’appartamento del papa, accanto al suo letto. Ecco cosa  scrisse Frère Michel a riguardo:

... sappiamo adesso che la preziosa busta inviata a Roma da  Mons. Cento non è custodita negli Archivi del Sant’Uffizio, poiché Pio XII ha voluto trattenerla nel suo appartamento.

Padre Caillon ha ricevuto questa informazione dal giornalista  Robert Serrou, il quale a sua volta l’aveva ottenuta da Madre  Pasqualina, in questo modo. Robert Serrou stava effettuando un  servizio fotografico negli appartamenti di Pio XII per conto di Paris-Match. Madre Pasqualina – questa donna di grande buon  senso che dirige il pugno di suore incaricate di mantenere in ordine  l’appartamento del Papa, e che a volte ne riceve le sue confidenze – era presente.

Scorgendo una piccola cassaforte di legno posto su un  tavolo e recante l’iscrizione Secretum Sancti Officii’ (Segreto del  Sant’Uffizio), il giornalista domandò alla Madre: ‘Madre, cosa c’è in quella cassaforte?’ Ed ella rispose: ‘Lì dentro c’è il Terzo Segreto di Fatima...’

La fotografia della cassaforte – che abbiamo qui riprodotto– fu  pubblicata da Paris-Match un anno e mezzo più tardi...388

La fotografia della cassaforte fu pubblicata il 18 ottobre 1958 su  


Paris-Match (numero 497, pag. 82) ed è riprodotta nella prossima  pagina. I dettagli della testimonianza di Serrou furono confermati più  tardi in una lettera che il giornalista scrisse a Frère Michel, il 10 gennaio  1985. In questa lettera, Serrou affermò:

È esatto: Madre Pasqualina mi disse, indicandomi una piccola  cassaforte recante un’etichetta su cui era scritto ‘Segreto del  Sant’Uffizio’: “Lì dentro c’è il Terzo Segreto di Fatima.”389

Nel Commento pubblicato dal Vaticano, si legge che il Terzo Segreto  era stato custodito in un altro edificio, che ospita il Sant’Uffizio. Sempre  secondo l’Arcivescovo Bertone: 

La busta sigillata fu custodita dapprima dal Vescovo di Leiria. 
Per meglio tutelare il ‘segreto’, la busta fu consegnata il 4 aprile  1957 all’Archivio Segreto del Sant’Uffizio.390

Come dimostrano le prove raccolte precedentemente al 2006  e contenute nei Fatti n.3 e n.5, sappiamo che Papa Giovanni Paolo  II lesse il testo del Terzo Segreto (cioè quello composto da 25 righe  e contenente le parole della Madonna) nel 1978 e poi quello di 62  righe, con la descrizione della visione, il 18 luglio 1981. Come abbiamo  riportato nel Fatto n.5, nel 1981 gli archivi del Sant’Uffizio registrarono  la richiesta di visionare il Terzo Segreto da parte di Giovanni Paolo II, ma non v’è traccia di un’altra richiesta simile nel 1978, e questo perché  il Papa non ne aveva bisogno: quel testo era infatti a sua disposizione negli appartamenti papali.

Conclusioni in merito al Fatto n. 8:

Queste testimonianze, tutte già ben conosciute prima del 2006,  hanno dimostrato che esistono due documenti, conservati in due luoghi  diversi e in due diversi archivi. Nel 1978 Giovanni Paolo II lesse il testo  di 25 righe scritto in forma epistolare e contenente le parole della  Madonna, che era custodito nel suo appartamento; il Papa non ebbe  quindi bisogno di richiederlo agli Archivi Segreti del Sant’Uffizio. Nel  1981, invece, Giovanni Paolo II lesse il testo di 62 righe contenente  la descrizione della visione trascritta da Suor Lucia sul suo quaderno,  che era custodito nell’edificio del Sant’Uffizio. Fu per poter leggere  questo testo che il Papa dovette farne richiesta agli Archivi Segreti del  Sant’Uffizio.


Fatto n.9: 

Documentazione a sostegno del Fatto n.9 – 

Il Testo n.1 ha margini di 7,5 millimetri su ciascun lato.

In questo caso abbiamo la testimonianza di Sua Eccellenza Joao  Venancio, il secondo Vescovo di Fatima, il quale esaminò in controluce  il testo ed annotò con precisione i margini della pagina su cui era stato  trascritto: 

Il Vescovo Venancio rivelò [a Frère Michel] che una volta  trovatosi da solo, aveva preso tra le mani la grande busta contenente il Segreto e aveva cercato di guardarvi attraverso per vederne i  contenuti. Nella grande busta del vescovo egli riconobbe una busta più piccola, quella di Lucia, e dentro questa busta un normale foglio di carta con margini su ciascun lato di circa ¾ di centimetro. Egli si prese briga di annotare con cura tutte le dimensioni. Pertanto,  l’ultimo Segreto di Fatima era scritto su di un piccolo foglio di  carta.391

Lo ripetiamo ancora una volta: il testo composto da 62 righe  contenente la visione, che l’MDF ha riprodotto su quattro pagine  fotocopiate e separate, non mostra nessun margine di alcun tipo – una  piccola ma assai significativa discrepanza che si aggiunge alle tante  altre già esaminate. 

Conclusioni in merito al Fatto n. 9:

Questa discrepanza dimostra anche che il testo pubblicato dal  Cardinale Ratzinger e dal Mons. Bertone, il 26 giugno 2000, non è il  testo del Terzo Segreto che Suor Lucia aveva posto nella busta sigillata  il 9 gennaio 1944, e che pertanto il Terzo Segreto non è stato rivelato  interamente, malgrado il Vaticano affermi il contrario.

Padre Paul Kramer


 

È molto importante che voi siate pronti, perché io, il Signore, sono alle porte. Quando sarà scoccata l'ora, dalle città, dai luoghi, dalle famiglie, dalle comunità dove io vi ho posti verrete presi dai miei angeli e portati in un luogo sicuro, perché scende la mia Giustizia su chi non si è ravveduto.

 


26 agosto 2021

 Miei cari fratelli, la pace sia con voi! Ecco la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta l'avvolge.
Ditemi: chi mi ha cercato, chi ha manifestato in mio favore? Vi siete allontanati, seguendo vie non mie. La mia mano non è troppo corta da non poter salvare, né tanto duro il mio orecchio da non poter udire; ma le vostre iniquità hanno scavato un abisso fra voi e me. I vostri peccati hanno nascosto il mio volto, così che io non vi ascolti.
Proferite menzogne, sussurrate perversità, non c'è più nessuno che muove causa con giustizia, nessuno la discute con lealtà, non conoscete la via della pace e in voi non c'è giustizia, per questo il diritto si è allontanato.
Cercate la luce ed ecco le tenebre, lo splendore ma camminate nel buio; così la Verità è abbandonata. Ognuno segue la sua via e bada al proprio interesse senza eccezione, l'arroganza dell'uomo si è rivelata. Cadono le maschere, non riescono più a stare nascosti. L'avidità è manifesta, vogliono il potere a tutti i costi.
Vedete come anche le persone più care che hanno camminato assieme a voi e vissuto con voi siano dei Giuda. Quanti Giuda, quanti si sono alleati con il male! Hanno fatto il vuoto attorno a voi. Io, il Signore, ho visto questo ed è male ai miei occhi. Ascoltatemi, cambiate rotta. Non sono forse io Dio?
Voi tutti che mi seguite, aprite il vostro orecchio al mio parlare. Venite a me e vivrete. Cercatemi mentre mi faccio trovare, invocatemi mentre sono vicino. L'ora è propizia per ognuno di voi. Osservate il diritto e praticate la giustizia. È prossima la mia salvezza, la mia Giustizia sta per rivelarsi. Su alzatevi, rivestitevi di luce perché io, il Signore, vengo nella Gloria che brilla sopra di voi.
Preparate la via, rimuovete gli ostacoli sulla via del mio popolo. Gridate a squarciagola, non abbiate riguardo. Come una tromba alzate la voce, dichiarate al mio popolo i suoi delitti. Avanti senza paura. Io sono il vostro punto di riferimento. Nulla vi sia di impedimento in queste ultime ore.
È molto importante che voi siate pronti, perché io, il Signore, sono alle porte. Quando sarà scoccata l'ora, dalle città, dai luoghi, dalle famiglie, dalle comunità dove io vi ho posti verrete presi dai miei angeli e portati in un luogo sicuro, perché scende la mia Giustizia su chi non si è ravveduto. Non temete miei fedeli amici, io sono con voi. Sono per voi. Non disperate.
Amate i vostri nemici, perdonate, non giudicate, non controbattete, non entrate a contesa con il nemico. Siate umili e silenziosi, ascoltate la mia voce, la voce del vostro Pastore. Vi guiderò alle acque della vita. Ricordate cosa vi ho detto: "Non chi dice Signore Signore entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio." Io, il Signore, vi ho aperto l'orecchio: non opponete resistenza, ma ascoltate la mia parola. Io vi assisto: per questo non resterete confusi.
Il messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene, grida di gioia, poiché vede con gli occhi il ritorno del Signore. La luce sorgerà, le vostre ferite si rimargineranno. Presto, davanti a voi, camminerà la mia Giustizia. La mia Gloria vi seguirà. Mi invocherete, chiederete aiuto ed io vi risponderò: "Eccomi." A domani in Cielo. Il vostro Gesù."

 


venerdì 27 agosto 2021

(Voglio che tu veda la verità che viene dal Cielo alla Terra)

 


Messaggio ricevuto l'11 agosto 2021

Mia cara figlia, scrivi a tutti i miei figli perché voglio parlare a tutti. Il mio Amore è grande e voglio che tu speri in tutto ciò che sono venuto a darti, affinché tu non cada in tentazione. Il mio nemico vuole allontanarvi da Me e far cadere tutto, vuole fare quelle cose che sono mie, come se non fossero niente, e questo accadrà. Per molti, il Messia verrà ora, ma per altri la speranza che hanno nel cuore è che non ci sarà un Messia nel mondo, un CRISTO VIVENTE. Quindi per questi Io non valgo nulla, perché il serpente vuole fare come se nulla fosse mai esistito, e per questo dovrà cambiare tutto nella Mia chiesa e farà quello che vuole.

Perciò sono venuto ancora una volta a darvi tutto ciò che dovete sapere per mantenere la Mia esistenza nei vostri cuori, ma tra poco scomparirà tutto dalla faccia della terra. Ma Io vedo tutto e ho i Miei figli eletti (come Maria) per avvertirvi di tutto, e perché la speranza della Mia esistenza non muoia nei vostri cuori dovete vedere tutto ciò che do a coloro che Mi servono solo per amore. Perciò, figli miei, voglio che vediate la verità che viene dal Cielo alla Terra, e per coloro ai quali posso anche parlare, state attenti e pregate di non cadere in tentazione perché tutto sarà contaminato dalla bestia. Sì, figli miei, è già stato detto che le cose stanno per peggiorare, ed è molto più vicino di quanto pensiate.

Dovete essere preparati perché tutto può accadere, potreste anche avere una sorpresa, e non potrete più sapere delle cose della Mia Chiesa che saranno rimosse e addirittura chiuse. Allora vedrete i Miei figli (Sacerdoti), che Io (Gesù nell'Eucaristia) sono stato lasciato nelle case dei Miei figli che Mi danno Amore e Pace, affinché possiate avere un posto dove pregare e usare tutto per fare quello che avete sempre fatto, perché molti non sapranno cosa fare, ma ho già detto a tutti che questo sarebbe successo. Figli miei, non sarà facile perché molti non credono che Io sia fuori della Mia Chiesa ad aspettarvi, perché per loro la Mia Chiesa è ciò che ha valore, ma così è stato.

Ora dovete scoprire gli uni dagli altri (dove sono), affinché possiate essere con Me nella Mia Eucaristia. Sarà così perché possiate riceverMi e amarMi come dovete, perché Io sono l'Amore e la Pace. Ti voglio vicino a Me ed è così che te lo do, affinché tu abbia sempre il Pane Vivo che viene dal Cielo sulla Terra.

Ti amo, Gesù nel Santissimo Sacramento dell'Altare. Amen.

Maria De Jesus Coelho

Chi è il Sacerdote?

 


Chi è il Sacerdote? è l'intermediario, ovvero l'anello di congiunzione fra Dio e l'uomo. La sua missione sta nel portare Dio all'uomo infondendo in lui la Vita Divina e portare l'uomo a Dio redimendolo dal peccato. 

(Fulton J. Sheen, da "L'Eterno di Galilea") 





L'ultimo Papa canonizzato

 


IL COLERA DEL 1873 

Come fiume regale che non può essere contenuto tra rive troppo anguste, la  carità di Don Giuseppe Sarto aveva bisogno di dilagare, ignorando limiti non  soltanto nella donazione di ciò che era suo, ma perfino di se stesso per il bene  dei suoi Parrocchiani. 

Neppure questo eroismo di carità, indicato dalla solenne parola del Maestro  Divino: “Nessuno ha carità più grande di colui che dà la vita per i suoi  amici” 172, poteva mancare al nostro Beato. 

Fino a non molti anni addietro i vecchi nel Veneto ricordavano il terribile  colera del 1873. 

Il flagello del contagio infierì, mietendo vittime numerose anche tra la quieta  popolazione di Salzano e tu quello per Don Sarto un tempo di inesprimibili  sacrifici e di opprimenti fatiche. 

Vi era da confessare un colpito dal morbo?. . . Era lui che correva di giorno e  di notte, in ogni momento ed in tutte le ore, non volendo, per delicatezza di  carità, che i suoi giovani Cappellani si esponessero al pericolo di contrarre il  contagio 173. 

Vi era un morto da seppellire?. . . Era lui che interveniva alla mesta  cerimonia per benedire, ancora una volta, le salme dei suoi Parrocchiani. 

In qualche casetta sperduta nella desolata pianura mancava il necessario?. . .  Era lui che provvedeva, che aiutava, che confortava. 

In qualche famiglia povera non vi erano persone che sapessero assistere i  contagiosi?. . . Era lui che suggeriva i rimedi opportuni, che consigliava, che infondeva coraggio e non esitava a tarsi  medico ed infermiere pietoso. 

Mancavano braccia per trasportare i morti al cimitero?. . . 

Era lui che premuroso si prestava all’opera misericordiosa. 

Una notte si era recato in una casa lontana per levare un morto. Non vi erano  presenti che tre uomini: mancava il quarto. 

Don Sarto vide e tacque. Asperse con l'acqua benedetta il feretro, intonò il “De profundis”, e, in cotta e stola, si mise, quarto, a portare il defunto 174.  Cessata la furia del morbo, l'eroico Parroco intonò l'inno del ringraziamento.  Ma le emozioni patite, il lavoro sfibrante, l'assoluta mancanza di riposo, i  disagi estenuanti e gli strapazzi senza numero imposti dall'urgenza dei casi, i  lutti e la desolazione del suo popolo così duramente provato, fiaccarono la  sua fibra robusta. 

Lo sorprendeva il pianto, il cibo gli dava nausea, non poteva chiudere occhio.  Si era ridotto ad uno scheletro 175. 

Gli amici, le sorelle, il Vescovo stesso, gli raccomandavano riposo e quiete,  ma il forte operaio di Dio rispondeva: “non abbiate paura! Signore aiuta”!  176 

Don Carminati un giorno rimase vivamente impressionato nel vedere Don  Sarto così cambiato e senza forze. 

— Ma tu non stai bene — gli disse. 

— Pare a te! — rispose Don Giuseppe. 

— Altro se mi pare! ... Tu stai male! — replicò Don Carminati. 

— Sì, è vero! — rispose Don Sarto — lo sento anch'io che non sto troppo  bene da qualche tempo in qua. 

— E' il servo di tutti! — interruppe con forza la sorella maggiore — lo  guardi, Don Carlo, come è ridotto .... pelle ed ossa! 

— Tua sorella ha cento ragioni da vendere — riprese Don Carminati, alzando  la voce in tono di affettuoso rimprovero — tu lavori troppo, caro mio, ma  ricordati che l'arco troppo teso si spezza e quando certi archi sono rotti non si  aggiustano più .... Hai capito? 

— Bravo! ... Sei diventato un oratore eloquente! — commentò Don Giuseppe  con un sorriso che voleva dire: Tenetevi pure i vostri consigli, perché io so  quello che devo fare. 

E, non appena gli ritornò il vigore, continuò nel suo lavoro con un ritmo  ancora più intenso ed una volontà ancora più indomita, teso alla gloria di Dio  ed alla salvezza delle anime 177. 

Il Beato Pio X, del Padre Girolamo DAL GAL Ofm c. 

IL CIELO SI APRE ALLA SFIDA FINALE CONTRO SATANA!

 


Carbonia 25bis-08-2021  –  ore 16.54

Apro la battaglia!
Ecco, il Cielo si apre alla sfida finale contro Satana. San Michele Arcangelo con il suo Esercito discende per mettere fine a questo sfacelo che vige sull’Umanità.

Basta! È l’ora della mia giustizia! …é l’ora della vostra risurrezione in Me!
Oh voi che Mi amate e Mi seguite con tutto il vostro sì sincero sarete ora presi da Me.
Il Cielo discende a prendere i suoi figli per ricoverarli dove tutto è amore e pace, un luogo sicuro, dove la nuova Umanità sarà guidata da Cristo Signore.

Non ci sarà più nessun peccato, il male sarà sconfitto.
Basta! Anticipo il mio intervento Divino.

Attenti oh voi che Mi avete voltato le spalle per i vostri interessi terreni, oh voi che avete preferito le cose del mondo a quelle del Cielo, …oh voi che Mi avete tradito, a voi sarà dato lo stesso tradimento, …i vostri stessi idoli vi tradiranno, vi metteranno al rogo!

Dio ha una sola Parola, il suo sì è sincero, non sarà più dolore per chi avrà capito e seguito il Dio vero, il solo Dio! …l’unico Dio, Cristo Signore.

Ho richiamato al rispetto della mia chiamata tutti gli uomini, ma non tutti hanno risposto all’appello, ancora vedo indifferenza e sopratutto sfida nei miei confronti.
Poveri figli, poveri perché ora non siete in grado di capire le pene che giungeranno per voi.

Rimediate ai vostri errori, non c’è più tempo. Con questo mio dire Io chiudo il tempo, …non avrete più la possibilità di ravvedervi perché il Cielo si chiuderà a voi.

La mia misericordia è ora!
Accettate questo mio dono d’amore, convertitevi in fretta,
tornate a Me, lavatevi le vesti con il Sangue dell’Agnello
 e obbedite alla sua Legge.

Maria SS. è la Madre mia Purissima! Ella già guida a Me il suo esercito terreno, quei figli che si è preparata per il combattimento finale contro Satana, essi sono di cuore buono, sono pronti alla battaglia, sono in attesa che il Cielo comandi.

Aprirò le porte della nuova vita, …la Gerusalemme Celeste discenderà su questa Terra perché Cielo e Terra siano all’unisono.

Madre mia SS., grazie del tuo sì sincero al tuo Dio, al tuo Figlio Gesù Cristo, …grazie per la tua grandezza di Donna in Dio, …ora riceverai il mandato, …l’inizio alla nuova missione. La sfida è iniziata, il maledetto Serpente attende sarcastico l’evento, ma non potrà sorridere oltre perché Dio interverrà con la sua Destra e lo metterà a tacere per sempre.

Satana sparirà dalla faccia della Terra. E Maria SS. con tutti i suoi figli, coloro che L’avranno seguita con tanto amore e pazienza, avranno il permesso di abitare mondi nuovi. Il tempo della grazia di Dio è concesso ai suoi figli.

Avanti bambini miei, sono il vostro Salvatore, sono Colui che oggi vi concede la grazia di entrare nel nuovo mondo.
Nuova alleanza, nuovo Patto, …tutto sarà in Me e tutto brillerà in Me, Io Sono il vostro unico Dio, il vostro unico Bene.

Vi prenderò tra le mie braccia, vi sazierò di Me,
vi inietterò del mio Tutto
Sarete rapiti in Me e abiterete Me il Dio Creatore,
il Dio dell’Universo, Dio di tutte le cose.

Avete capito la grazia che oggi ricevete per il vostro sì fedele? Per la vostra obbedienza a Me?
Se avete capito sorridete già da oggi perché l’evento è prossimo!

Peccato, peccato per voi, voi che non avete saputo accompagnare Maria SS. in questa missione perché avete detto il vostro no a Lei e a Me, sarete catapultati con Satana nell’Inferno dove sarà pianto e stridore di denti in eterno.

Tutto procede secondo le profezie date al mondo attraverso i miei profeti.
La vita sulla Terra è alla sua fine, tutto sarà rinnovato in Me, di tutto ciò che oggi conoscete, nulla resterà in piedi, nulla di ciò che vedete! …è la fine del Male, è l’inizio della vita nuova in Me Dio Amore. Amen

Vi benedico, vi custodisco nel mio sacro Cuore
e vi consegno …le “chiavi dell’amore divino”,
custoditele in voi. Amen.

La pace e la guerra cominciano dalla propria famiglia.

 


La pace e la guerra cominciano dalla propria famiglia. Se vogliamo la pace nel mondo, cominciamo ad amarci a vicenda entro le nostre famiglie. Spesso è difficile per il marito sorridere alla moglie o per moglie sorridere al marito.


CON L’IMMACOLATA CONTRO MASSONI E “NEMICI” DELLA CHIESA DI DIO

 


L'ESERCITO ANTIMASSONICO

Lavorare per la gloria di Dio e la salvezza delle anime; opporsi e combattere attivamente le forze del male, specialmente chi ne è il capo e il cuore come la massoneria, è il grande scopo della vita, la più grande missione e ideale di un'anima che ama Dio.

Chi porta a termine vittorioso questa grande battaglia è la grazia divina, implorata ed ottenuta dell'Immacolata. Il modo migliore di porsi su questa «via» di vittoria è la consacrazione illimitata ed incondizionata a Dio attraverso l'Immacolata. Lo abbiamo visto nelle pagine precedenti. Ma P. Kolbe ha offerto, di tutto questo, come una esemplificazione e attuazione pratica, in un Movimento di vita e di azione, che appellò «Milizia dell'Immacolata». Questa, così come lui stesso l'ha concepita e strutturata, offre a tutti la possibilità di realizzare quanto da lui intuito ed insegnato, a proposito di lotta ai nemici di Dio e della verità.


Un Movimento sollecitato dall'alto.

La sera del 16 ottobre 1917 P. Kolbe fondava a Roma, nel Collegio Serafico Internazionale dei Frati Minori Conventuali, con altri sei compagni, la Miziadell'Immacolata. Egli non esita a dire - alla luce, certamente, anche dei fatti e delle esperienze vissute - che la cosa venne ispirata dall'alto, dall'Immacolata: «L'Immacolata scende sulla terra come una buona Madre tra i suoi figliuoli, per aiutarli a salvare la loro anima. Ella, inoltre, desidera la conversione e la santificazione di tutte le anime, senza alcuna eccezione. Per compiere tale opera, però, si serve di strumenti presi tra gli uomini, come vediamo nelle apparizioni (...). Ad ogni modo, si tratta di avvenimenti straordinari. Assai più spesso Ella sollecita i figli che La amano a collaborare con Lei nelle situazioni ordinarie della vita quotidiana. (...) In ogni tempo l'Immacolata suscita migliaia di (...) anime votate a Sé. Molte di esse, inoltre, si uniscono più o meno strettamente tra di loro per servire ancor meglio, con uno sforzo comune, la loro Signora. Per questo le associazioni che lavorano esclusivamente per Lei sono numerose e diverse. (...) Una delle più giovani associazioni - P. Kolbe scriveva nel 1939 - che hanno di mira la conquista delle anime all'Immacolata e, attraverso Lei, al sacratissimo Cuore di Gesù, è la «Milizia dell'Immacolata». Cos'è questa Milizia?

a) È un Movimento, oltre che associazione quando è possibile. Il Movimento «è un'attività che si propone di attrarre quante più anime (...) è possibile ad un ideale, scuotendo dal letargo le coscienze, agitando i loro problemi e guidandole all'attuazione di speciali scopi. Alla base di ogni movimento deve esserci dunque una idea veramente feconda ed avvincente, un ideale, la cui brama, a guisa del cuore, trasmetta un impulso vitale e irresistibile a tutte le membra».

Il Movimento rifugge da rigide organizzazioni e strutture - che perciò possono essere tra le più varie, secondo luoghi, tempi e persone -, puntando soprattutto all'anima e allo spirito che vuole comunicare e trasmettere.

È questo l'essenziale; il resto, anche se importante, è però sempre secondario: «Nella Milizia dell'Immacolata è necessario distinguere chiaramente due cose: l'essenza e le cose accidentali. All'essenza non appartiene una forma o l'altra di organizzazione, ma la consacrazione». Tendendo ad attuare al massimo l'essenza, ci si appropria pure, al massimo, dello spirito, che la informa. «Lo spirito - spiega P. Kolbe - è ciò che dà vita, che dà movimento». Poiché l'essenza della M.I. è la consacrazione illimitata e incondizionata di se stesso all'Immacolata, dettata da «un amore verso l'Immacolata che giunge fino ad espandersi al di fuori di sé, affinché le anime di coloro che ci circondano siano infiammate con questo stesso fuoco, cioè siano conquistate all'Immacolata», lo spirito della M.I. sarà quello di vivificare «tutti i suoi aderenti, affinché siano sempre più perfetti militi dell'Immacolata, divengano ogni giorno più cosa e proprietà dell'Immacolata e con zelo sempre crescente, conquistino a Lei i cuori dei loro vicini. Quanto più saranno vivificati da questo spirito, tanto più saranno Militi dell'Immacolata».

In questa prospettiva si deve dire che appartengono alla M.I. tutti gli Istituti religiosi e ogni forma di consacrazione che, comunque pratichino questa donazione all'Immacolata: «Ogni consacrazione in tanto partecipa dello spirito della M.I., in quanto più s'avvicina alla consacrazione illimitata, in quanto più è estesa e approfondita. Non può dunque esistere una consacrazione che non partecipa dello spirito della M.I.».

P. ANTONIO M. DI MONDA O.F.M.Conv.


 


SIATE PRONTI ORA PER L’ATTACCO FINALE!

 


Carbonia 25-08-2021    ore 16.19 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Maria Santissima: La SS. Trinità è qui con Me, Io vi porto tutto il Cielo sulla Terra, figli miei, vi porto la grandezza di Dio, Dio ha bisogno delle vostre preghiere, ha bisogno del vostro sì sincero.

Non ponete ostacoli all’Opera di Dio, avanzate in tranquillità, non mettetevi obiettivi terreni, tutto ora sarà spazzato via di ciò che conoscete.

Il Signore metterà su questa Terra un tempo nuovo, una vita nuova.
La Terra sarà ripulita da ogni sporcizia, il peccato verrà a cessare per sempre.
Satana sarà rinchiuso all’Inferno e la Terra brillerà nell’amore di Dio.

Pregate la Trinità Sacrosanta, pregate figli miei perché tutto si compia in fretta. Pregate perché sia ora l’intervento Divino, il Basta di Dio a tutto il male che Satana sta creando su questa Terra, su questa Umanità stolta che non apre i suoi occhi, e combatte assieme a Satana, Dio.

Dio Padre: Poveri uomini, povere creature mie, create con tanto amore! Io vi ho abbracciato fin dall’inizio, ho soffiato la vita su di voi! Io vi ho creato per amore, …con tanto amore! Dovevate essere amore su questa Terra, essere amore tra di voi! Invece avete tradito il mio amore, vi siete convertiti a Satana e, oggi siete contro Dio, contro la SS. Trinità, contro Maria SS. che ripetutamente vi richiama alla conversione! Ella vi porta le parole di Dio, vi richiama a Dio! …essere seguaci di Dio per arrivare a Dio.

Figli miei! Figli carissimi, davanti a questa situazione di orrore che vige nel mondo, Io vengo in mezzo a voi per aiutarvi a pregare, insegnarvi a pregare con tutto il cuore! …Supplicate la misericordia di Dio! …Supplicate la misericordia di Dio!

Allontanatevi dalle cose del mondo, non sciupate questa chiamata di Dio in voi, non sciupate questo dono prezioso d’amore perché è la Vita che viene a darvi la vita, che vi richiama alla vita.

Siate pronti ora per l’attacco finale!
Satana sta muovendo il suo ultimo attacco infernale su questa Umanità.

Siete in guerra figli miei, una guerra battericida …una guerra spirituale che si combatte contro l’anima e contro Dio. Avviatevi figli miei alla santità, chiamatemi continuamente in vostro aiuto, i tempi che verranno saranno veramente terribili.

La SS.ma Trinità, oggi vi accompagnerà in questa missione. Maria SS.ma congiunge le sue mani alle vostre mani affinché tutto si concluda in fretta.

Figli miei, supplichiamo l’anticipato ritorno di Gesù su questa Terra. Abbiate fede in Cristo Gesù, date tutto di voi a Colui che vi ha creati e vi ha salvati, presto Lui ritornerà a liberarvi, a portarvi via con Sé, …peccato per chi avrà rifiutato il suo amore, …per chi L’avrà tradito, …per chi incancrenito nel peccato se ne sarà andato a braccetto a Satana.

Vi benedico ancora nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

 


NON RICEVERE LA SANTA COMUNIONE IN MANO

 


Vi poniamo la seguente domanda: ritenete degno prendere Dio con le mani, tenete sempre le mani pulite, pensate che sia importante rispettare l'opinione di Gesù su questo argomento o è una decisione personale di ogni fedele?

Gesù fa le seguenti promesse a quelli di noi che non ricevono la Santa Comunione nelle nostre mani:

1.- A coloro che non ricevono il Mio stesso Corpo, Sangue, Anima e Divinità nella loro mano, prometto di far piovere le mie benedizioni sulle loro mani, sul loro cuore, sulla loro anima e su tutto il loro essere.

Prometto loro molte più grazie nella loro vita terrena, e le conseguenti maggiori garanzie di salvezza e aumento della Gloria essenziale e accidentale, per tutta la loro vita eterna con Me in Cielo.

3. Mi sentiranno nella Comunione così tanto in tutto il loro essere e con così tanta pienezza, che perderanno il loro naturale desiderio di toccarmi.

4. Se lo faranno, riceveranno grandi grazie da Me e grandi benefici per tutta la loro casa.

5. Prometto a coloro che debitamente fanno ciò che più desidero, un potere speciale nelle loro mani contro i nemici dell'anima; e a molti darò doni di guarigione.

6. Prometto che se faranno così con perseveranza, arriveranno in tutte le cose con maggiore intensità, per cercare solo il Mio maggiore Onore e Gloria, ed Io li esalterò in modo particolare, per tutta l'eternità.

7. Concederò, a coloro che per amore di realizzare tutti i miei disegni, non riceveranno nella mia mano, per maggiore adorazione, umiltà e santo rispetto, il dono del discernimento degli spiriti con maggiore intensità.

8. I loro nomi saranno scritti specialmente nel mio Cuore, se, per darmi maggior piacere, riceveranno la comunione nella bocca e non nella mano.

9. Prometto che aumenterò in loro tutte le virtù, come ricompensa per quella maggiore umiltà che viene dal non credere mai che le proprie mani siano abbastanza pulite per toccarmi.

10. Prometto che diffonderanno fedelmente la Mia Dottrina e supereranno più facilmente ogni tipo di tentazione.

Coloro che Mi ricevono in bocca e non nelle mani non allontaneranno le anime da Me, se lo faranno con la dovuta riverenza, e vivranno così durante ognuno dei giorni della loro vita.  

12. Prometto che la porta del mio Amore non sarà chiusa a coloro che, per affetto del mio piacere, mi daranno conforto ricevendomi sempre in bocca e mai in mano.

13. Se perseverano in questo modo per piacermi di più, ricevendo la Comunione in bocca, prometto che arriveranno a lavorare solo per il Mio Cuore, con il Mio Cuore, nel Mio Cuore, per il Mio Cuore Divino.

14. Prometto a coloro che Mi onorano in questo modo, che saranno ascoltati molto intensamente e molto piacevolmente dal Mio Cuore.

15. Se in questo, così importante per Me, Mi daranno il più grande piacere, vorranno sempre, per Mio Amore, seguire i Miei Movimenti Divini, ed Io darò loro un piacere speciale, come prova del Mio piacere nel fatto che ricevono sempre la comunione nella bocca e mai nella mano.

16. Questi faranno sempre molto più bene alle anime; d'altra parte, coloro che insistono nel prendermi in mano saranno induriti in molte cose verso la Mia Volontà, e oscurati circa il Mio Proprio gusto, la Mia Propria Predicazione e il Mio Proprio Magistero.

Al contrario, coloro che tremano nelle loro mani e non toccano la Sacra Forma Consacrata, che si preparano specialmente in tutto il loro essere al momento di riceverMi in comunione, che Mi chiedono di essere solo Me e niente per loro: prometto la grazia di raggiungere molto presto la più alta perfezione cristiana, cercheranno il Mio Volto con più amore, dimenticheranno più facilmente se stessi, avranno sempre il Mio Cuore consolato da questo gesto, riceveranno maggiori luci celesti e avranno più gioia dal Mio Cuore per sempre e sempre.


Prometto a coloro che diffondono queste promesse

1.- Il dono della conoscenza dei cuori.

2.- Raggiungeranno la gloria esaltata in cielo.

3. Avranno una lunga vita spirituale, anche se non sempre materiale, ma in pochi anni, come se avessero vissuto molti, molti anni di santità.

4. Darò grandi benedizioni alla vostra famiglia.

5. Più li spargeranno, più Io mi riverserò in loro.

6. Mi farò sentire in modo ineffabile, in una pienezza crescente.

7. Non permetterò loro le imprese che intraprendono, se non sono di mio gradimento.

8. Metterò una luce sufficiente sul loro cammino, in modo che, con la Mia sovrabbondante assistenza, possano evitare il male e fare non solo ciò che è buono, ma anche ciò che più Mi piace.

9. Vi darò grazie ancora maggiori, innumerevoli se le diffonderete con fervore: considerate una grande omissione non far conoscere le Mie Promesse.


  "Non ci sono 10 o 20 carnefici che distruggono il Mio Corpo, ci sono moltissime mani che feriscono il Mio Corpo ricevendo la Comunione nelle loro mani; opera sacrilega di Satana.

  "Prometto a chiunque preghi per i Miei sacerdoti la remissione di tutte le pene temporali dovute, non ci sarà nessun purgatorio per coloro che si affliggono a causa di sacerdoti tiepidi, ma il paradiso subito dopo il loro ultimo respiro".

  "Finché l'uomo ha un istante di vita ha ancora tempo per ricorrere alla Misericordia e implorare il perdono.... Ascolta bene, se ti resta un secondo di vita, sfruttalo al massimo, perché in esso puoi guadagnare la vita eterna".

  (Gesù in "La Passione", dettato a Catalina Rivas, una visionaria stigmatizzata. Imprimatur: Mos. René Fernández, arcivescovo di Cochabamba. Bolivia)

Per gentile concessione di Estela Marta Castelli, Hilda Soto e Josep Puig.


Allegato

Per gentile concessione del gruppo iesus


Alcune semplici regole:

  Comunicare con la bocca anche se è permesso comunicare con la mano: è dogma di fede che Gesù è in ogni piccola briciola che sembra pane a occhio nudo e quando si comunica con la mano c'è un rischio maggiore che cada e venga calpestata. Per amore di Cristo, cercate di preferire le messe dove si usano i vassoi per la comunione e dove vengono purificati subito dopo la distribuzione della comunione. Comunicare dalle mani del Sacerdote o del Diacono (sono consacrate e sono più "adatte" a toccare il Santissimo Sacramento), a meno che non si tratti di una Messa per una moltitudine di persone (cfr. Redemptionis Sacramentum).

    Se Gesù è presente (la luce rossa accanto al tabernacolo indica la sua presenza) o passa (le suore di Madre Teresa di Calcutta suonano sempre una campanella e un'altra va davanti con una candela): inginocchiarsi su entrambe le ginocchia (per esempio quando si riceve la comunione).

   Se non si riceve la comunione in ginocchio (postura ideale), è OBBLIGATORIO un inchino del capo o una genuflessione appena prima della comunione (di fronte a Cristo).

   Se si passa davanti ad un altare (dove ad ogni consacrazione viene versato il Sangue di Cristo): inchinarsi abbassando la testa.

   Davanti alla Via Crucis o all'immagine di un Santo: genuflessione.

  Quando si entra in una chiesa dove non si vede il Santissimo Sacramento (per esempio in una cappella laterale): mettere l'acqua santa (se c'è) per purificarsi dai peccati veniali e per essere presentabili davanti al Signore e fare il segno della croce.

  All'interno della Chiesa, NESSUNA attività deve essere fatta se non la preghiera: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera" (Mt. 21,13). Non si parla, non si mangia, non si fuma, non si scrive sul cellulare o sul Blackberry, non si gioca con i bambini (si può dare loro qualcosa per intrattenersi), solo la preghiera.

  Se trovate una persona che prega lontano dalla cappella del Santissimo Sacramento, pregate per lei e ditele umilmente: "Qui è come parlare con Dio al telefono, là è faccia a faccia. Se vai a trovare un amico, rimarresti in salotto mentre lui ti aspetta in sala da pranzo? Lì vi benedirà di più con i raggi che vengono dal suo cuore. Dove c'è Gesù, c'è Maria. Maria è anche lì nell'Eucaristia, ed è meglio pregare lì che davanti a un'immagine lontana".

  Se durante la messa i giovani (o i vostri figli) rimangono fuori, pregate con dolore per loro e dite loro con umiltà: questo non è adempiere il precetto domenicale (peccato mortale). In un matrimonio, la messa, la sposa non viene lasciata fuori (almeno una che ama lo sposo) e noi chiesa siamo la sposa di Cristo.

  Già che siamo in tema di matrimoni: guardiamo come ci prepariamo a un matrimonio e come ci prepariamo alla Messa, che è molto più di un matrimonio, è il Nostro matrimonio. Puntualità (per ottenere più grazie è meglio prepararsi prima, leggendo le letture e pregando il rosario davanti al Santissimo). Modestia ed eleganza nel vestire (pantaloni e gonne lunghe, abiti non aderenti, calzature adeguate, rasatura pulita, ecc.) Rimanere per salutare lo Sposo (almeno 10 minuti dopo la comunione, che è approssimativamente quanto dura la presenza reale dentro il comunicante).

giovedì 26 agosto 2021

LA SPERANZA DI MARIA - Parte seconda

 


GESÙ - L'UNIVERSITÀ DEL MIO SACRO CUORE LEZIONI D'AMORE


LA SPERANZA DI MARIA

Parte seconda


Figli miei preziosissimi, le perle più preziose che adornano il Regno di mio Padre, oggi, di nuovo torniamo agli insegnamenti.

Continueremo con la Virtù della Speranza e le precauzioni che dovete prendere per non cadere nell'eccesso o nella mancanza di essa.

State percorrendo il cammino del pieno compimento dei Tempi Finali e nel cammino verso la resurrezione in un uomo nuovo nato dalla Volontà Divina, incontrerete grandi lotte che dovete superare. È necessario essere ben preparati per non lasciare la minima opportunità al diavolo e uscire così vittoriosi dal concorso.

Rimanete attenti in classe, siate studenti svegli con tutti i vostri sensi ben disposti ad assimilare tutto ciò che viene dal vostro Signore. Siate sempre consapevoli che molti vorrebbero avere questi scritti, non perdete questa opportunità. Senza perdere tempo, cominciamo con lo sviluppo della classe.

Perché questa virtù sia benefica per te deve essere in un punto di equilibrio, se vai fuori equilibrio cadrai nei vizi.

Ma come può essere? Si chiede, allora, è sbagliato sperare, non capisco. Domande che hanno risposte, mia cara.

L'ECCESSO DI FIDUCIA avviene quando se ne abusa non mettendosi al primo posto in Dio e vi darò l'esempio del danno che vi provoca: siccome io sono un Dio buono e misericordioso voi credete che siete già salvati, che io vi santificherò e provvederò a tutto senza che voi facciate nessuno sforzo, senza lavorare e senza fare la vostra parte per la santificazione unita alla grazia divina.

 Ah, quante anime vengono da me con tali caratteri, quante volte siete venuti alla Santa Messa per un semplice compromesso, per il solo fatto di pensare e dire che siete cattolici! Pensate che vi dia il diritto di non fare alcuno sforzo.

L'ABUSO DI FIDUCIA DIVENTA IL PECCATO DI TENTARE IL PROPRIO DIO. Corri il rischio che il diavolo ti tenti a pretendere che tu possa agire in questo modo e contare sulla tua fiducia, senza paura di cadere.

Quante volte sento nei vostri discorsi "Dio provvede a tutto, voi state calmi, non spendete troppe energie", è vero, io provvedo a tutto ma vedo con molto rammarico come rimanete fermi, come dei fannulloni, aspettando che tutto vi sia dato senza muovere un dito.

Il diavolo, quando osò tentarmi, gli dissi: NON TENTARE IL TUO DIO E IL SUO SIGNORE. Allo stesso modo vi dico, affinché non vi allontaniate dalla direzione in cui state andando (San Matteo 4, 7).

San Pietro ha giurato di seguirmi, ha confidato troppo nelle proprie forze, nella propria umanità. Il fatto di credere di bastare a se stesso e di appoggiarsi a se stesso come una colonna robusta e indistruttibile, fu la sua sconfitta, vide come quella colonna che sembrava così forte si disintegrò in un istante quando mi rinnegò tre volte (San Matteo 26. 69-75).

Che colui che si sente sicuro e in piedi si guardi dal cadere. Che tutte le vostre miserie e debolezze siano indicatori del fatto che non pensate di essere sicuri di voi stessi. Piuttosto sforzatevi e faticate nell'opera della vostra salvezza, fatelo con tenacia e fiducia che tutti i vostri sforzi sono diretti a Dio solo.

Stabilire la virtù della Speranza, e stabilirla nella santa diffidenza della volontà umana. Potete affermarlo solo conoscendo voi stessi, deboli e fragili quando confidate nella vostra umanità, ma siete forti quando ponete quella fiducia solo in Dio, riempiendo i vuoti con la Volontà di Dio, vuoti lasciati dalla fragilità dell'uomo.

Quando confidate in voi stessi, alla prima mareggiata la barca viene scossa e la paura vi invade, inizia la disperazione, la stanchezza, il tedio e lo scoraggiamento e l'opera di santità che stavate facendo si paralizza (San Matteo 8, 23-27).

Guarda le tue miserie ma guarda anche a Dio nel quale troverai una sicura fiducia e una dolce speranza come chi costruisce la sua casa sulla roccia (San Matteo 7, 24-27). Ecco San Paolo che, sapendo di non essere nulla, ma guardando me poteva fare ogni cosa, perché in me era confortato (Filippesi 4, 13).

Giorni di maggiori dolori stanno arrivando, specialmente per la mia Chiesa, ma se confidate in me, l'angoscia, la persecuzione e la carestia non potranno separarvi da me.

Chi può dunque? Satana con tutte le sue schiere?

 Se la vostra speranza è nell'adempimento delle mie promesse, allora state certi che lui (Satana) è già sconfitto. Se io sono con voi, chi può opporsi a lui?

Guardate dunque mia Madre, sempre così umile e modesta, che, essendo quella che è, cerca di nascondere tutto, non abusa di nessuna delle grazie, lavora e serve Dio come l'ultima e la più indegna delle sue serve, non rifiutando nessun ufficio, nessun lavoro, non confidando in se stessa ma contando solo su Dio.

Quanto era grande la fiducia di Maria nel suo Signore, così intima che voleva tenere nascosto il suo concepimento a sua cugina Santa Elisabetta, ma il Padre mio glielo rivela (Luca 1, 39-56).

Voleva anche tenerlo nascosto al Mio Padre adottivo San Giuseppe, ma il Mio Padre Celeste mandò un Angelo per rivelare l'origine della sua maternità (San Matteo 1, 18-24).

Era così grande la fiducia in Dio della Mia amata Madre, senza eccessi, esagerazioni o richieste di attenzione, che alle nozze di Cana, in modo semplice, naturale e allo stesso tempo gentile ma sicuro, mandò i servi ad obbedirmi. Nonostante le mie parole non si scoraggia e non si sminuisce, rimane calma e certa che non sarà delusa, che qualunque cosa chieda le sarà concessa (San Giovanni 2, 1-2).

In conclusione, chiedete a Mia Madre di insegnarvi a comprendere la virtù della Speranza affinché non ne abusiate, tentando o abusando del vostro Signore, né diffidate di Me e delle grazie che dispenso a ciascuno di voi, ma piuttosto diffidate di voi stessi affinché possiate sempre appoggiarvi a Lei, insomma, vi appoggerete a Me.

Confidate nel vostro Signore e Signora che non vi lasceremo soli nella lotta, ma che combatteremo al vostro fianco e vi aiuteremo con l'esempio e la grazia. Vi daremo sempre la vittoria sicura sulle tenebre e la corona dei vincitori (2 Timoteo 4, 8).

 Io non sono un Dio di false promesse, io sono quello delle promesse certe e infallibili, io compio tutto quello che dico, ogni mia parola. E per concludere questa lezione ricordate sempre le parole del Salmo:

"In te, o Signore, ho sperato, ma non sarò mai confuso..." (Salmo 31).

Medita ogni parola e sii certo che tutto ciò che ti dettero è per la tua santità. Assimilate ciò che avete imparato perché dovete metterlo in pratica quotidianamente, soprattutto nei giorni decisivi per il mondo. Continueremo nella prossima lezione ad approfondire questa virtù in Mia Madre, Maria, fondamento e sintesi di ogni speranza.

Ora chinate il capo e vi darò la mia benedizione: vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Dettato a Gustavo

Buenos Aires, 8 luglio 2020.