domenica 28 aprile 2024

L'ULTIMA BATTAGLIA - INTRONIZZARE IL SOVRANO UNIVERSALE EBRAICO

 


IL PROGETTO EBRAICO


« Lo intronizzeremo con un colpo di stato preparato meticolosamente, che dovrà scattare contemporaneamente in tutte le nazioni e deporre contemporaneamente tutti i governi; o mostrandoci i salvatori dell'umanità. 

A tal fine dobbiamo far dare da parte dei Presidenti delle repubbliche disposizioni impopolari e altre, peggiori e in contrasto, dai loro ministri, così da screditare non una persona sola, ma tutto il governo » (p. 71). 


COME INTRONIZZARLO 

a) Dispoticamente « Il nostro governo deve essere dispotico, altrimenti non può raggiungere gli scopi che si prefigge. 

Appena la folla s'impossessa della libertà, la trasforma subito in anarchia, che è il grado massimo della barbarie (p. 9). 

Noi aboliremo ogni libertà di politica (p.110 e 111), di insegnamento, di coscienza (p. 118). 

L'ordine sarà ristabilito, con un certo ricorso anche alla violenza, ma l'ordine sarà ristabilito veramente. Dimostreremo di essere i benefattori che hanno restituito la libertà e la pace al mondo torturato. Ognuno potrà godere della tranquillità, della pace, dell'ordine nei rapporti sociali, ma a condizione che tutti osservino le nostre leggi. 

Dimostreremo che né la posizione sociale, né il potere danno ad un uomo il diritto di propugnare principi contestatori e distruttivi, quali la libertà di coscienza, la uguaglianza, ed altre cose simili » (p. 151-152). 

b) A tappe A tal fine gli Ebrei si sono serviti, come avevano già programmato, della Massoneria, del socialismo, del comunismo, come sintetizza « Chiesa viva » nel n. 4 del 1990. 

Già dalle stesse costituzioni massoniche di Anderson del 1728 emerge il progetto di Governo Mondiale, fondato su una sincretistica religione universale senza dogmi, risultante dalla confusione, commistione e conseguente liquidazione di tutte quelle esistenti, e in particolare del cattolicesimo. 

E in un manoscritto sequestrato nel 1756 in casa del massone Flaminio Zanoni a Milano si legge: « L'oggetto principale della Società è diretto ad estinguere, quando sarà arrivata a forze sufficienti, tutti i principati e ridurre il mondo a una repubblica universale ». Si sa, d'altronde che fu la Gran Loggia Unita d'Inghilterra a preparare e dirigere la Rivoluzione Francese. D'altro lato,1a Fabian society fu creata in Inghilterra nel 1884 dalla Massoneria quale centro propulsore di irradiazione del socialismo mondiale; e in Italia il generale Sani nel 1895 con la « Rivista della Massoneria Italiana » lanciava un grido-programma: « Tutti socialisti ». 

Per raggiungere il Governo Mondiale la grande banca ebraica degli Schiff, dei Warburg, dei Rothschild attraverso Lord Milner e Sir George Buchanan, finanziò la rivoluzione bolscevica per riunire il mondo in due Blocchi e, infine, nel Governo Mondiale. Nel piano degli « Alti Iniziati » il comunismo non è un fine, ma un mezzo in vista del Governo Mondiale, di un Governo onnipotente, manovrato dall'alta finanza ebraica, il cui centro propulsore ha sede in U.S.A. e in Inghilterra, dove risiede la Gran Loggia-Madre della massoneria mondiale: lo ha dichiarato espressamente il massone Nicholas Murray Butler: « Il comunismo è lo strumento con cui si butteranno a terra i governi nazionali in favore di un governo mondiale, di una polizia mondiale, di una moneta mondiale ». 

L'ultimo passo la combutta ebreo-massonica lo fa ora mediante il socialismo, sobillando i lavoratori e facendo salire alle stelle il costo del lavoro, facendo abbandonare le campagne, riducendo alla miseria piccoli proprietari e artigiani, costringendo i Governi a una politica fiscale da strozzini e all'inflazione galoppante, così da farli odiare; mentre, contemporaneamente attraverso gli stessi Warburg finanzia il Movimento « Pan-Europa » che da questo 1992 si batterà per un Governo Unico Sopranazionale Europeo. Sarà l'ultimo passo per giungere al Governo Mondiale. 


QUANDO LO PREVEDONO I PROTOCOLLI 

« Prevediamo l'intronizzazione del nostro Sovrano Universale fra un secolo » (p. 99); (quindi intorno al 2.000). 

Le varie tappe preparatorie a tale avvenimento sono state raggiunte. L'esperimento comunista, che intanto è servito per screditare il capitalismo, è fallito universalmente e i popoli soggiogati dalla dittatura comunista hanno cominciato a gustare la libertà e a far valere la propria volontà, come abbiamo visto in Russia e nei Balcani. La mentalità socialista è divenuta universale. L'ONU e l'Europeismo socialista con l'istituzione di un governo federale degli Stati Europei sono l'ultimo passo per l'intronizzazione dell'« Amministrazione del Governo Supremo ». 

L'ateismo, l'agnosticismo, l'immoralità, l'indifferenza religiosa sono divenuti universali ed hanno distrutto o assopito la fede cristiana nelle masse. 

La sfiducia nei governi, nei partiti, nelle istituzioni è divenuta ugualmente universale. Se dovesse presentarsi un mediatore tra Oriente e Occidente sarebbe accolto dall'umanità a braccia tese: e tale mediatore non potrebbe essere che un ebreo: precisamente il Sovrano Universale, come profetizzava all'inizio del secolo Robert Hug Benson nel suo libro Il dominatore del mondo. 

L'oro occorrente per qualsiasi operazione è in mani ebraiche. Dicono i Protocolli: « Nelle nostre mani è concentrata la più grande potenza moderna: l'oro. In pochi giorni noi possiamo estrarre qualsiasi somma dai depositi segreti dei nostri tesori » (p. 15). 

Se non si potessero verificare le condizioni per la riuscita di un mediatore universale e ci dovesse essere una guerra nucleare, alla fine di essa, i sopravvissuti, terrificati, per evitare un qualsiasi altro pericolo di guerra invocherebbero essi stessi un Sovrano Universale, che non potrebbe essere che un ebreo, a causa della presenza dell'unica forza internazionale: l'intellighenzia ebraica e la sua serva, la massoneria, sempre viva e attiva. Tale Sovrano universale sarà l'Anticristo. 

Padre Ildebrando A. Santangelo (Servo di Dio)

AVRETE UN TEMPO DI BUIO, FIGLI MIEI.

 


Carbonia 27.04.2024

Avrete un tempo di buio, figli Miei.

Maria Santissima:

Nel mondo c’è tanta miseria, tanta cattiveria, figli Miei, tanta cattiveria. Il Cielo oggi accusa il colpo. Gesù è ancora crocifisso, il Suo pianto è infinito. L’uomo non demorde dal peccato, anzi si mischia sempre di più con Satana.

La voce di Dio Padre è nell’Universo, ma l’uomo non ascolta, fa finta di non sentire, continua imperterrito nel suo male.

La battaglia è per accendersi alla grande, figli Miei. Siete entrati nell’ora, nel clou della battaglia. Tutto si scatenerà all’improvviso e l’urlo di giustizia del Padre sarà grande. L’uomo dovrà per forza piegare le ginocchia a Lui e riconoscerlo quale unico e vero Dio.

Amati bambini Miei, grazie per la vostra fedeltà, grazie per essere arrivati fino a qui. Oggi Gesù vi sorride dall’alto del Suo Cielo e vi abbraccia tutti a Sé. Mettete in voi la veste bianca, figli Miei, perché a breve avrete l’incontro con Lui.

Il sole sta per manifestare la sua furia di fuoco sulla terra. Avrete un tempo di buio, figli Miei, un buio provocato da un blackout. Sarete messi in condizione di tornare alle candele.

Pregate, figli Miei, in quel tempo, pregate, non solo perché non avrete più la luce del sole, ma anche pregate per la salvezza di molte anime.

Tutto passerà in questo mondo, ma la vita eterna vi attende nella felicità eterna dell’Amore.

Avanti, vi abbraccio a Me, vi stringo al Mio seno e congiungo le Mie mani alle vostre mani. Vi porto con Me presso l’Altare santo del nostro Signore Gesù Cristo dove Egli vi attende per mettervi nella Sua Casa, con Lui per sempre.

Avanti, preghiamo questo Santo Rosario, preghiamolo col cuore, preghiamolo con sentimento. Il tempo è ormai concluso e lo sapete. Tutto sta per scatenarsi nella furia della natura e Dio Padre lo permette a causa del peccato degli uomini.

Qual è la Nuova Grazia che Dio ha preparato per noi per questi tempi [Come accedervi?]

 


Il Grande Piano Divino per Trasformare l'Umanità rivelato a Luisa Piccarreta.

Qual è il piano di Dio per i nostri tempi?

Perché Dio permette che il male aumenti?

Come supereremo questi tempi turbolenti in sicurezza?

Dio ha preparato una Nuova Grazia, che ha comunicato attraverso Luisa Piccarreta.

Che è il destino finale dell'umanità, che ci condurrà a un regno simile a quello che Adamo ed Eva vissero prima della caduta.

Possiamo accettare questa Nuova Grazia ora e condurre la nostra vita secondo la misericordia di Dio.

Oppure possiamo affrontare Dio e non accettare quella Nuova Grazia, così non avremo un posto nel mondo a venire, perché tutto ruoterà nei termini di quella Grazia.

Qui spiegheremo cos'è questa Nuova Grazia, come accedervi e cosa accadrà se non la accettiamo.

E parleremo anche di come Dio è in procinto di stabilire quella Grazia nel mondo.

I messaggi che Luisa Piccarreta ricevette da Gesù indicano che ci sono tre interventi divini o fiat nel Piano di Dio:

Il fiat della Creazione 4000 anni prima di Cristo.

Il fiat della Redenzione 2000 anni fa con Cristo.

Ed ora il fiat della Santificazione, che sta per avvenire in questa generazione, e noi entreremo nell'Età della Pace.

Sia che si parli delle profezie di Fatima, di Akita o di Luisa Piccarreta, il grande piano rivelato in tutte queste apparizioni è quello di prepararci per la nuova epoca dell'instaurazione universale della Divina Volontà.

Tutto ciò è contenuto nella Scrittura.

Attraverso di loro, Dio indica che la battaglia finale e la purificazione apocalittica del Libro dell'Apocalisse sono iniziate.

E devono continuare perché l'umanità non ha risposto ai Suoi avvertimenti di tornare a Lui, di rigettare il peccato e di vincere il male.

Con l'eccezione di un piccolo rimanente fedele, stiamo perdendo questa battaglia.

Gesù ci ha detto attraverso Luisa che la prossima purificazione è necessaria, e che Dio la realizzerà per il bene di coloro che Lo amano.

Perché la società ha costruito una civiltà senza Dio, come una nuova Babele e Sodoma, contraria alla Sua Legge.

Ha giustificato ogni forma di male e di peccato, fino al punto di invertire il bene con il male.

Si lasciò sedurre dal materialismo, dall'odio, dalla violenza, dal piacere e dall'impurità.

Satana ha ingannato tutte le nazioni della terra con l'odio, la divisione, l'ingiustizia e la guerra.

Ma Dio vuole salvare l'umanità, e così è in procinto di purificare drasticamente il mondo, come profetizzato nel Libro dell'Apocalisse.

E ci sta dicendo in anticipo tutto ciò che sta per accadere, e ci ha dato la via sicura verso la vittoria, attraverso la rivelazione di una Nuova Grazia.

E qual è la grazia nuova?

Gesù ci rivela nel Padre Nostro che siamo chiamati a trovare compimento nel desiderare la Santa Volontà di Dio, quando preghiamo: Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.

E ha rivelato, attraverso Luisa Piccarreta, che non si tratta semplicemente di seguire la Volontà di Dio, ma di vivere nella Volontà di Dio stesso.

Attraverso questa Nuova Grazia, Dio penetra la nostra volontà con la Sua Divina Volontà, affinché possiamo essere completamente riempiti dei Suoi beni, donandoci gioia e felicità senza limiti.

Cominciando a vivere nella Volontà Divina, sarete in grado di entrare nel nuovo Regno stesso, di vostra spontanea volontà.

E aiutate a cristallizzare il Regno della Divina Volontà sulla Terra come in Cielo, che porterà la Nuova Era di Pace nel mondo.

Questo porterà a una trasformazione che il mondo non ha mai conosciuto.

Gesù disse a Luisa Piccarreta che quest'ultima età della Terra, pronta a cominciare presto, sarà il "Fiat della Santificazione", prodotto dalla potenza dello Spirito Santo.

Lo ha confermato la Beata Concepción Cabrera de Armida quando ha detto: "Voglio dare un grande movimento alla Mia Chiesa infondendo in essa una Nuova Pentecoste".

Io la rimanderò indietro e i suoi effetti stupiranno il mondo e spingeranno la Chiesa verso la santità.

La promessa di Gesù è: "Se vi metterete alla mercé della Mia Volontà, non dovrete più preoccuparvi di nulla".

Così, il fiat della Madonna, avvenga di me secondo la Tua Parola, diventa la nostra costante parola d'ordine.

Luis Piccarreta riassume che ognuno di noi deve concentrarsi sul rassegnarsi alla Volontà Divina in tutto, sia nella prosperità che nelle avversità, vedendo la Volontà Divina in tutte le cose.

Farlo implica "rinunciare" e "conformare" la tua volontà alla Sua Volontà.

E poi fondere la Volontà Divina con la tua volontà, stabilendo un'unica, unita Volontà Divina dentro di noi.

Quando questo accade, Dio è libero di infondere nella tua anima una grazia grande, sorprendente, sorprendente e inaudita su base continuativa.

Gesù ha poi annunciato al mondo per mezzo di Luisa: Per ristabilire il Regno della Mia Volontà sulla Terra, come è stato con Adamo prima della Caduta, è necessario che ci siano sufficienti atti di creature per impedire che il Mio Regno venga sospeso, e così permettergli di discendere e prendere forma.

E quando il numero stabilito di persone che fanno la Mia Volontà sarà completato, otterrete il Nuovo Regno sulla Terra.

Questa è la più grande rivelazione dei nostri tempi: l'adempimento del Padre Nostro, in particolare delle due suppliche: Venga il tuo Regno e sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.

Gesù gli disse: Ho formato questa preghiera alla presenza del Mio Padre celeste, sono sicuro che Egli Mi concederà il Regno della Mia Divina Volontà sulla Terra.

E se Cristo ha pregato: "Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra", allora dobbiamo chiederci: come può il Figlio di Dio fare una richiesta e non vederla compiuta!

Questo porterà al rinnovamento della Chiesa e alla trasformazione della faccia della Terra, dopo che la guerra della Fine dei Tempi sarà vinta.

Dopo la sconfitta delle Bestie dell'Apocalisse, ci sarà la piena fioritura della nuova e divina santità e del Regno della Divina Volontà su tutta la terra.

Così, dopo che la Terra sarà purificata e i malvagi periranno, durante i 3 giorni di oscurità, e satana e i suoi angeli caduti saranno legati, allora inizierà l'Era della Pace.

E Gesù ha promesso altre due cose, che in quel Nuovo Regno che verrà avremo sempre il nostro libero arbitrio, ma il Dono della Volontà Divina guiderà le nostre vite.

E ha detto che quando la Mia Volontà avrà il suo Regno sulla Terra e le anime su di essa, il Regno della Mia Volontà porrà fine alle difficoltà delle creature, e il Cielo e la Terra sorrideranno insieme, perché la Volontà sarà unica.

E come si può cominciare a vivere nella Divina Volontà?

Dovete cominciare a sforzarvi di adempiere ai doveri dello stato della vostra vita, di praticare la carità, di frequentare i sacramenti, di pregare, di leggere la Bibbia e di praticare le mortificazioni.

Smettila di fare le tue cose.

Desidera vivere nella Divina Volontà e chiederla nella preghiera.

Lasciate che Dio venga in modo simile ad un "possesso" della vostra anima e della vostra volontà.

Crescete nel vivere questo Dono nella vostra vita quotidiana e apprezzatelo come il più grande dono di Dio.

Lavorate per portare il Regno di Dio e la Divina Volontà sulla Terra e condividetela con gli altri.

Pregate insistentemente per attingere a tutta l'Eterna Volontà del Cielo.

Bene, questo è tutto per quello che volevamo spiegare sul dono più grande che Dio ci fa in questo tempo e in anticipo, che è quello di conformarsi alla Sua Divina Volontà, e che senza questa conformazione non sarete in grado di entrare nella Terra che viene.

Forum della Vergine Maria

Il cielo, dimora di Dio

 


La Mia Eternità è il luogo della Mia Presenza, del Mio Amore, di tutte le cose che Io, Dio, amo e non posso resistere a condividere. L'eternità è il luogo della Dimora Divina, il luogo della Mia famiglia, quella che ho avuto sulla terra e quella allargata a tutti i Miei eletti. La dimora divina è riservata alla famiglia umana, ai Miei fratelli e sorelle sulla terra, ai Miei figli più piccoli. Li amo e li desidero con Me. Li riservo per Me stesso, e se vengono dal purgatorio, saranno portati nella dimora celeste dopo la loro ascensione attraverso il Paradiso.

Il Paradiso è il luogo in cui ho introdotto San Paolo prima del suo apostolato. Ne fu profondamente colpito, e giustamente. Il Paradiso è un luogo di delizie di cui la terra non è che una pallida copia. Gli alberi e la vegetazione sono come gioielli, e tutto ciò che appare come ornamento della terra c'è, ma con un'infinità di colori più belli, orizzonti più belli. Il Paradiso è la dolcezza e la bellezza dell'Eden, ma ancora più grande.

Il Paradiso è un luogo che accoglie le anime che escono dal purgatorio e quelle che, ben pulite e purificate dai loro peccati, lasciano la terra in stato di grazia e in odore di santità. Il Paradiso è l'ingresso nel Regno eterno di Dio, che si manifesta a tutti i suoi abitanti come il Re ai suoi sudditi. È come il paradiso terrestre prima della caduta e della caduta di Adamo ed Eva, ma non sulla terra: nell'eternità.

Il Paradiso è il luogo in cui le anime, in compagnia del loro Dio, mettono alla prova le loro virtù, le accrescono e si caricano di energie superiori. Questo termine è impreciso, ma il linguaggio degli uomini è povero. L'energia è la dinamica divina, è la Sua vitalità, la Sua forza, la Sua creatività. L'Energia Divina è poco compresa sulla terra perché gli uomini non cercano a sufficienza le molte virtù del loro Dio. Si fermano alle virtù classiche, ma Dio ha tanta energia, forza, vitalità e ardore ben diretto, che le anime del paradiso sono vitalizzate in questa contemplazione.

Il cielo, dimora di Dio nella sua intimità, è al culmine di questo delizioso paradiso. I santi sono lì, risorti e gioiti nella loro vicinanza al Santo dei Santi. Sì, il Cielo è la vera dimora di Dio, è lì che i santi gioiscono e conoscono il Signore come loro Superiore ma anche come loro Amico sempre presente. La ricchezza della vicinanza di Dio in Cielo può essere paragonata a quella degli apostoli a Gesù Cristo durante la sua vita terrena. Erano con Lui, con Lui, confidenti e allo stesso tempo insegnavano, anche se in Cielo l'insegnamento è ben diverso. In Cielo, la conoscenza è una virtù, e Dio la dispensa ai Suoi santi senza impedimenti o parsimonia.

Essere nel Sancta Sanctorum con Dio, nel Suo Cielo, è una gloria immensa e i veri santi, considerati e riconosciuti come tali sulla terra, fanno parte di questa piccola cerchia. Ci sono anche quelli che hanno vissuto santamente, sulla terra, senza essere tra gli esempi venerati dagli uomini sulla terra, ma le cui virtù, nonostante una reputazione meno aperta, non erano da meno. I santi in cielo sono nell'eternità al più alto grado e, come san Giuseppe o san Pietro, o altri santi di grande valore, godono di una promiscuità con la Santissima Trinità come nessun altro.

Essere con la Santissima Trinità, in Lei e con Lei in ogni tempo, è una ricchezza eccezionale. Questi santi sono così vicini a Dio che il loro aspetto li ha fatti assomigliare e quasi assomigliare al Fratello Maggiore, Gesù Cristo. Adorano il loro Signore e Maestro, Padre e Fratello allo stesso tempo; la loro adorazione e cooperazione con il Piano Divino per tutte le cose è reale e molto efficace. A volte decidono da soli cosa fare, hanno il potere divino e il fuoco dentro di loro, la loro sottomissione alla volontà divina è totale.

Ora vi do parole preziose: Io sono il loro Maestro, il loro Dio, il loro Padre e il loro Fratello, e qualunque cosa facciano, la fanno come se la facessi io stesso. Sono i Miei figli, i Miei primi collaboratori; La loro competenza è acquisita per l'eternità. Le loro preghiere sono quelle dei figli maggiori, e la loro cooperazione, quella della loro gloria ricevuta da Dio, eccelle in tutto.

Sì, il Cielo è la Mia Casa, il Paradiso è il Paradiso dei Miei eletti, e il Purgatorio è il luogo di preparazione prima di poter contemplare il Maestro di tutte le cose. Ogni luogo ha la sua ragion d'essere ed è verso il Cielo che convergono i due precedenti.

Dopo la Resurrezione generale, il purgatorio avrà fatto il suo lavoro e non ci sarà più. Anche il Paradiso avrà adempiuto il suo ufficio, e rimarrà solo il Cielo, nel quale Dio si rallegrerà di essere in mezzo ai Suoi per l'eternità senza fine.

15 maggio 2020

Suor Beghe

Il dolore della perdita

 


È facile capire le altre pene dell'inferno, perché ci sono pene simili sulla terra. Ma è difficile capire il dolore della perdita, perché non c'è nulla di simile sulla terra. Dovete sapere che quando un'anima è stata condannata all'inferno al tribunale del giudizio, Dio le fa vedere per un momento qualcosa di ciò che ha perso. Vede l'immensa felicità che avrebbe avuto in cielo con Dio, i suoi angeli e i suoi santi. E ora vede che tutta questa felicità benedetta è perduta: perduta per sua colpa, perduta per sempre, perduta senza speranza! Ascoltate il pianto doloroso di un bambino che ha perso la madre! Ascoltate il pianto della gente in Irlanda quando la loro sorella li lascia per andare in America e forse non la vedranno mai più. Allora pensate a quale pianto ci sarà quando un'anima sentirà queste parole di Dio: "Allontanati da me per sempre". Ascoltate l'urlo di quel pazzo rinchiuso nel manicomio: ha perso i suoi soldi, gli si è rivoltato il cervello ed è diventato pazzo. Allora pensate a come griderà l'anima quando vedrà che ha perso il paradiso. Ascoltate quel tonfo nel fiume. Un uomo si gettò dal ponte; mentre cadeva nel fiume, emise un ruggito: "Posso sopportare la morte, ma non posso sopportare questa perdita". Ascoltate il tremendo ruggito al seggio del giudizio. L'anima si lancia dal seggio del giudizio giù nelle fiamme dell'inferno, ruggendo: "Posso sopportare il fuoco dell'inferno, ma non posso sopportare la perdita del paradiso dopo aver visto cos'è il paradiso". Ascoltate di nuovo i diavoli all'inferno e li sentirete gridare: "Brucerei volentieri qui per milioni di anni, se potessi vedere Dio solo per un momento".


 Negli ultimi giorni capirete queste cose.

Ora guardate le piccole porte che circondano le pareti dell'inferno. Sono piccole stanze o prigioni dove vengono rinchiusi i peccatori. Andiamo a vederne alcune.

TOGLIETE LA BENDA DELL'AMOR PROPRIO DAI VOSTRI OCCHI.

 


Io sono Gesù il Crocifisso. Faccio sì che tutti gli uomini di buona volontà partecipino all'amarezza della croce in misura diversa. Ad alcuni do di più, ad altri meno, secondo i miei disegni e le loro disposizioni, perché così come nell'altra vita godranno della gloria che io godo, secondo la misura che ciascuno merita, in questa devono sopportare l'amarezza, affinché entrando nell'eternità il mio Padre eterno li accolga come altri Cristi e veda in loro suo Figlio, il Crocifisso. Io, Gesù, vi parlo.

Figli miei, il vostro ragionamento non ha nulla a che vedere con il mio. Voi dite che se Dio è Padre e tutta la bontà, perché deve farvi bere il fiele dell'amarezza? Avete poca comprensione delle cose di Dio che desidera solo la vostra felicità eterna, anche se questa felicità, in questa vita, vi costa difficoltà e battaglie da combattere.

Vedete che i miei grandi santi, molti dei quali sono arrivati così lontano grazie alle dure prove che hanno sopportato, e in cielo il martirio è una delle corone più grandi, anche se nessuna corona è più grande di quella di compiere la volontà di Dio in ogni momento, sia nella prova che nella gioia. Io, Gesù, vi parlo.

Ricordate come i miei apostoli hanno sofferto quando sono stato rapito, ma poi hanno gioito della mia risurrezione. Io do la gioia e il dolore a seconda di ciò di cui avete bisogno, quindi figlioli, mettete la vostra santità nelle Mie Sacre Mani e lasciate a Me il compito di farvi santificare come piace a Me e non come piace a voi. Io, Gesù, vi parlo.

Confidate in Me se mi amate, non mi dimentico delle vostre cose, dei vostri desideri, ma vi amo ogni giorno di più con fede, fede senza condizioni, perché la fede è un grande tesoro che dono all'anima che mi è fedele in ogni circostanza, e dovete credere che sono con voi sia nel bene che vi accade che nel male.

Figlioli, togliete dai vostri occhi la benda dell'amor proprio che non vi permette di vedere chiaramente l'amore che il vostro Padre celeste ha per voi. Io, Gesù, vi parlo e vi istruisco. La mia pace a tutti coloro che leggono questo messaggio e lo mettono in pratica.

26 gennaio 2012

OPERA A BEN VIVERE

 


Come non dobbiamo dare orecchi alli lodatori, perché ci guastano le nostre buone opere, da non potere pervenire a perfetta pace. 

Or molto, diletta in Cristo, è da stare vigilanti e attenti alle insidie del demonio, e per nullo modo non ci addormentiamo per pigrizia; a ciò che il nostro avversario, come disse il Signore, non mescoli nel seme delle nostre buone opere la zizzania; e con ogni nostra buona possansa c'ingegniamo di sempre offerirle a Dio, pure e nette, senza nulla mala intenzione, e senza nulla duplicità; intendendo sempre a vedere e considerare quello che ci manca, e a quello che dovemmo e potremmo essere, e non quello che siamo. E non vogliamo fare come quelle cinque vergini stolte, le quali, perché furono contente alle lode e giudicii di uomini mortali, furono poi escluse d.al convito delle nozze celestiali.

Se dunque ci sono profferte queste laude, non le riceviamo per consentimento, e non ci dilettiamo in esse; però che sono zizzania e seme di male radici, per guastarci l'orto dell'anima nostra, il quale già abbiamo disboscato. Del quale vizio è oggi dì molto corrotto il mondo, e molto pare dilettevole agli orecchi degli stolti. Onde dice Seneca: «Vuoi tu ch'io ti mostri quello che manca a quelli, che par loro di avere ogni cosa? Certo, manca loro la verità». 

 A biasimo del qual vizio, in prima fa, che Iddio, per la sua santa Scrittura, molto cel vieta, mostrando che la lode dee esser pur sua. E questo è quando dice, in figura, nel Levitico: «L'olio della santa unzione sia sempre mio, e chi per sé l'usasse, o desse ad altrui, sarà esterminato dal popolo suo». E intendesi per questa unzione, la loda, la quale a Lui solo s'appartiene. Vietacelo anca nei Proverbii, quando dice: «Non lattare mai altrui colle tue labbra». Onde la lusinga è quasi uno latte, che nutrica e pasce e diletta i fanciulli; ciò è, quelli che non hanno l'animo virile e savio. 

 Onde, come vitupero sa cosa è che un uomo da un altro succi la poppa; così è molto più laida e vituperosa cosa, che quelli che denno essere virtuosi e savii, s'inchinino e paschino e inebbrinsi di questo latte delle lusinghe. E però San Paolo, come savio, dice a quelli di Corinto, che «avea per niente i giudicii umani»; ciò è le lode. E però soggiugne, e dice: «Ma que' che mi giudica, si è il Signore». E anco dice: «Io non mi sento peccato, ma per questo non sono però giustificato». 

 Onde Gesù Cristo, maestro di somma verità, il quale venne in questo mondo perché ci dovessimo specchiare in Lui, mai lusinghe non volle per sé, né per dame ad altrui; anzi, per riprendere e volere dire la verità, fu reprobato, e tribulato, e crucifisso. 

 Onde, essendo chiamato una volta da un lusinghiero: «Maestro buono!» sì lo riprese, e disse: «Or perché mi chiami buono? Nullo è buono, se non solo Dio». Però non volle che lo chiamasse buono, perché [quegli] non lo reputava Iddio. 

 Grande dunque superbia è quella di coloro, i quali vogliono essere chiamati buoni, i quali sono con molti defetti; poiché Cristo, il quale era tutto perfetto, rifiutò le lode fatte per lusinghe. 

 Anco esempio di non udire le lode e i lusinghieri, e di cacciarli con vergogna, ci diede, quando, essendogli detto per lusinghe: «Noi sappiamo che tu se' maestro verace, e non ti curi di piacere»; sì disse villania a quei lusinghieri, dicendo loro: «Or perché mi tentate, ipocriti?». Se dunque così facessimo, saremmo in migliore stato che non siamo, ridendo ci quando siamo lusingati e lodati; e potremmo guarire delle posteme occulte, amando chi ci riprende, e cacciando con vergogna chi ci lusinga. 

E di questo si vanta il Salmista, quando dice: «Gastigherammi il giusto nella misericordia, e riprenderammi; ma l'olio del peccatore non ungerà il capo mio». E chiama qui «olio del peccatore» le lusinghe e le lode. Onde dice Santo Augustino: «Per l'olio s'intende le false lusinghe e lode del peccatore». Di questo olio ugne il diavolo i suoi fedeli nella estrema unzione; e con questo olio ugne le menti dure, e falle atte e disposte ad ogni male, ammollando il rigore della astinenza, e di ogni altro bene. Onde dice San Paolo: «Se io volessi piacere agli uomini (cioè facendo e parlando a ben piacere) o curassimi di lode, io non sarei servo di Dio». E il Salmista dice, che «Dio dissiperà le ossa di coloro, che vogliono piacere agli uomini»; ciò è, per lusinghe fare o ricevere. 

 Ma quanto è del piacere in bene, ci ammonisce San Paolo, e dice: «Ciascuno si studii di piacere al suo prossimo in bene, come faccio io». 

 Quanto anco non gli piacessero i superchi onori, quantunque a buona intenzione fatti, mostrasi negli Atti degli Apostoli: dove si narra che essendo egli in Listris, insieme con Santo Barnaba, volendo gli uomini della contra da adorarli come iddii, per li miracoli che faceano; e andando alla chiesa dove tornavano, con certi animali per fare loro sacrificii, ciò vedendo Santo Paolo e Santo Barnaba, furono turbati, e per impazienza si stracciarono le vestimenta, e gridando disseno: «Or che fate, or che fate? Noi non siamo iddii, che ci si convenghi questo onore, ma siamo uomini mortali e peccatori, che veniamo a predicarvi che vi partiate dall'idolatria, e adoriate solo Dio vivo e vero». E per questo modo ripresero e rifiutarono le lode indegne. 

 Ma, ohimè, ch'io sono uno di quelli che credo, che oggidì più siano quelli che si turbano e criepano perché non sono lodati, che quelli che fuggono le lusinghe, e le lode. Onde dice Santo Augustino: «Molti sono usurpatori degli onori divini; e fanno si agli uomini, o perché il richieggono come superbi, o perché le genti lo fanno loro per adulazione maledetta, per piacere a loro». 

 Dico dunque, nella seconda parte ci si mostra la gravezza di questo peccato, se pensiamo a che cosa li lusinghieri e le lusinghe si assomigliano. 

 E prima dico, che gli adula tori e lusinghieri sono balie e nutrici, che allattano li figliuoli del diavolo con questo latte della lode, e fortificanli, e fannoli crescere nel peccato. E però Salomone ammonisce ne' Proverbi, e dice: «Figliuol mio, se i peccatori t'allattano, non consentire loro, però ch'eglino ordiscono la rete per prendere l'anima tua». E anco dice: «L'uomo iniquo allatta l'amico suo, e fallo andare per la mala via». E Geremia profeta dice, lamentandosi di questi adulatori, sotto somiglianza della lammia: «Le lammie scoprirono le mammelle, e lattarono i loro cagnoli». Lammia è una bestia crudele, che da poi ch'ell'ha allattato i suoi figliuoli, si gli straccia e devorali. La quale significa gli adulatori, i quali, lattando colle loro lode, uccidono gli amici loro, almeno quanto all'anima: avvegnacchè, eziandio quanto che al corpo, molti ne incorreno in morte e danni e pericoli; perché sono provocati a fare molti mali, e molte pazzie, per le lode degli adula tori. 

 Sicché in questo ben si verifica il proverbio, che dice: «Loda il pazzo e fallo correre». E qui si potrebbe assai dire, e per molti esempi provare, che molti mali e d'anima e di corpo si fanno, per vigore di questi maledetti lusinghieri; ma lascioli stare, per non dire troppo. 

 Questi maladetti adulatori sono figurati per le balie d'Egitto; le poppe e 'l petto delle quali Moisè (lo quale è significato per gli eletti di Dio) rifiutò, e non lo volle succiare. Sono anche questi adula tori significati per quelli grilli, de' quali si legge nell'Esodo, che, quando Iddio mandò la piaga in Egitto, mangiarono per divino giudicio quelle poche d'erbe e frutti ch'erano rimasti della grandina; per la quale s'intende le tribulazioni, e le percosse delle ingiurie. Sicché, come dice Santo Gregorio, viene a dire che molti, i quali non sono vinti per le ingiurie e per le avversità, sono poi vinti e sconfitti per le lode e per le lusinghe degli adulatori. 

 E, quanto a questo, l'adulatore è peggio che il detrattore: però che il detrattore umilia l'uomo, ma l'adulatore lo fa invanire; sicché lo accieca e inganna. E però dice Iddio per Geremia: «Popolo mio, quelli che ti beatificano e lodano, sì ti ingannano, e fanno ti isdrucciolare». E per un altro profeta dice: «Quelli che beatificano altrui, sono precipita tori; e quelli che sono beatificati e lodati, sono precipitati e abbassati dalla altezza della virtù nell'abisso della falsità». 

 Onde, quanto la cosa è più in alto levata, più gravemente poi si percuote in terra; così, quanto l'uomo più innalza altrui, e millantato colle sue lode, tanto più il fa cadere, e malfinire. Sicché di questi si può intendere la parola del Salmista, che dice: «Tu gli abbattesti, quando si levarono». Quasi dica: tu, Signore Dio, abbatti, reprobando quelli, i quali il mondo esalta lodando

.Anco gli adulatori sono assimigliati alle sirene: le quali sono pesci marini, che, cantando in mare dolcemente, fanno addormentare i marinari, e poi sovvertono il legno: e così i lusinghieri, colle loro dolci lusinghe, fanno dimenticare altrui il pericolo del mare di questo mondo; sicché, non provvedendo, s'annegano. Del pericolo del qual mare parla Santo Bernardo, e dice: «Lo pericolo si prova ai molti che annegano, e ai pochi che campano». E dice: «Nel mare di Marsiglia, di quattro navi non annega una; ma nel mare di questo mondo, di quattro anime, a fatica ne campa una». 

 Come dunque, nel pericolo e tempeste del mare, non è da cantare, né da sollazzare; così nel pericoloso stato di questo mondo non c'è tempo d'andare cercando lode di lusinghieri, però che sono giullari del diavolo; però che vogliono impedire la santa tristizia, e inducere la vana letizia, lodando eziandio nel male i peccatori. Ne' quali il demonio abita come in sua casa; e però dice Ozia profeta: «Nella malizia sua letificarono il re». Ciò vuol dire, che gli dierono sollazzo facendo ridere. Onde, come agl'infermi del corpo si sogliono procurare giullari, i quali, cantando e sollazzando, gli abbino a remuovere dalla malinconia, e dalla memoria della infirmità; così il diavolo, agl'infermi dell'anima procura questi adulatori, i quali nel mal fare gli confortano, e toglieno loro la memoria del loro male stato, e della eterna morte, alla quale se ne vanno. 

 Onde sopra a quella parola di Cristo, che disse: «Lascia ai morti seppellire i morti suoi», dice Santo Gregorio: «Allora il morto seppellisce il morto suo, quando l'uno peccatore sotterra l'altro, e acciecalo colla lode e colle adulazioni». 

 Sicché a questo modo gli adulatori, come sacerdoti del diavolo, sotterreranno i morti nel peccato; cioè, ch'eglino ve li confermano, e non si rilievano, e rimangono pur morti ne' loro peccati. Sono anco gli adulatori come malefici e incantatori del diavolo che trasmutano gli uomini in qualunque forma vogliono; sicché tale uomo, che è quasi una scimia, lo fanno tenere e reputare quasi un lione. 

 Onde dice un savio: «Nulla cosa è, che l'adulatore non faccia credere allo stolto che gli dà fede, sicché lo fa parere dio, essendo peggio che bestia». Sono anco come quello animale che si chiama camaleon, il quale si conforma a quella cosa alla quale s'accosta, incontanente; e così il lusinghiere, per sua adulazione e piagientaria, a tutti si conforma. 

 L'adulatore, per verità, è pessimo traditore; però che lusingando e mostrando amore, uccide l'anima; e lisciando lorda; sicché s'assomiglia a Giuda, il quale col bacio tradì Cristo. E possiamo dire, che l'adulatore è uno mele amaro; ciò è, che per dolcezza arreca ad amaritudine: ed è come saetta d'oro, la quale dà mala ferita, pogniamo che paia bella e cara. E anco come vento: il quale pare lieve e leno, ma è di tanta potenza, che le navi (ciò è le menti, che paiono cariche di molti beni) fa affondare e perire, e trasportale dal regno di Dio insino a quello del diavolo. Ed è anco come rete del diavolo, a prendere l'anima nel mare di questo mondo. 

 E questo mostra Salomone ne' Proverbii, quando dice: «Quello che parla all'amico suo parole di lusinghe, sì gli tende una rete ai piedi» . 

 E generalmente possiamo dire, che, come dice Santo Augustino: «Ira di Dio è, che cessi chi corregga». E, sopra a quella parola che disse Cristo, ciò è, «Guai a voi, quando gli uomini vi benedicono», dice una chiosa: «Grande pena e giudizio di Dio è, che l'uomo, non solamente non sia ripreso, ma sia lodato del suo fallo, come di cosa ben fatta». E Santo Augustino dice: «Molto più nuoce all'anima la lingua dell'adulatore, che la mano del percussore». E però dice Salomone ne' Proverbi: «Meglio sono le ferite dell'amico, che i fraudolenti baci di chi ti odia». E nello Ecclesiastico si dice: «Meglio è essere corretto dal savio, che ingannato da' nimici per lusinghe».

Onde gli adulatori sono simili a quelli, che menarono Cristo in sulla cima del monte, per volerlo poi precipitare quivi giù; in ciò ch'eglino inalzano l'uomo, ed esaltanlo per molte lode, per farlo precipitare nel profondo del peccato. 

 Nella terza parte dice, che l'adulazione si mostra molto stolta, in ciò che loda l'uomo a lui stesso, come lui a lui si dovesse vendere. E però uno savio riprese uno che 'l lodava, e disse: «Or perché mi lodi tu a me stesso? Or credi tu, che io a me stesso mi debba comprare?». 

 Anco in ciò è stolto il lusinghiere, che lusinga l'uomo per trovare la sua grazia; il quale molto meglio gli verrebbe in grazia se gli dicesse la verità, pogniamo che in quel punto gli dispiacesse. Onde però si dice nei Proverbi: «Quei che corregge il prossimo suo, troverà più grazia che quei che lo inganna per lusinghe; anzi quelli che riprendono, siano lodati, e sopra loro verrà la benedizione»: almeno quella di Dio. E questo è vero appo li savii. Ma se l'uomo ne dispiace agli stolti, non se ne dee curare, pensando che disse Cristo: «Beati sarete, quando gli uomini diranno male di voi»; ciò è i peccatori. 

 Or perché questo vizio maledetto è tanto pericoloso, m'è paruto di scriverlo un poco lunghetto; a ciò che la carità vostra possa meglio conoscere il suo pericolo; a ciò che siate più cauta, e sollecita a guardarvi da questi pestilenti imbasciadori del diavolo; e che con ogni vostro sforzo v'ingegnate d'offerire le vostre buone opere a Dio, pure e sincere, senza nulla duplicità, e che il desiderio vostro non sia maculato in nulla: ciò è, che non sia desideroso di volerne nell'animo vostro nulla laude, né che desideriate di volerla da nullo altro; ma sia sempre diritto verso Iddio, a ciò che l'anima vostra ne possa stare ben pacifica, per la testimonianza della buona coscienza. 

 E a ciò che meglio ve ne possiate guardare, a vostro conforto porrò alcune autorità di Santi, i quali a questo vizio guardarci molto ci confortano; e le distinguerò in cinque parti.

SAN ANTONINO

LE SCIAGURE AUMENTANO IN OGNI LUOGO, MA L’UOMO NON VUOLE VEDERE.

 


Carbonia 26.04.2024

Le sciagure aumentano in ogni luogo, ma l’uomo non vuole vedere.

Gesù:
Amati figli, siete entrati nella fase finale di questa storia, a breve la vostra vita cambierà: … Io sarò con voi.

Il tempo della Mia venuta è prossimo, state vigili, mettete in voi la veste bianca, preparatevi all’incontro con il vostro Dio Amore. Gesù nella Sua grande misericordia susciterà cuori nuovi, in fedeltà e amore vero a Lui.

Figli Miei, il Mio amore è grande, tornate a Me, riconoscetemi quale vostro Dio e amatemi perché Io possa salvarvi.

Le luci del mondo stanno per spegnersi, il buio invaderà la vostra anima, non perdetevi o uomini, ravvedetevi, tornate alla Luce, cercate il Padre vostro che è nei Cieli, invocate il Suo aiuto.
La guerra incalza, la pazzia degli uomini è grande! Povera umanità!

Eccomi ancora a te, o uomo, ancora ti parlo, ti supplico di allontanarti dalle cose vane. Aprimi il tuo cuore, o uomo, torna a Colui che ti ama infinitamente e vuole il tuo bene. Tuonano i vulcani, la Terra trema ovunque.
Le sciagure aumentano in ogni luogo, ma l’uomo non vuole vedere, progetta ancora il suo futuro su questa Terra, continua nella sua rincorsa al potere, va ignaro di ciò che presto verrà, … che tutto perderà.

La SS.ma Vergine, nelle Sue tante apparizioni supplica gli uomini alla conversione.

Nella falsa chiesa si dispongono nuove regole, si opera nella menzogna: … comprendete, o uomini, comprendete! Non allontanatevi dalla Verità figli Miei, tenete in mano il santo Vangelo. Istruitevi della Parola di Dio per non cadere nell’inganno. Leggete la Bibbia, istruitevi! Gli errori commessi dall’uomo nel corso della storia, si ripetono! La causa è il peccato, la superbia! Ravvedetevi!

Dio richiama i Suoi figli alla vera conversione, al rispetto dei Suoi Comandamenti, Egli sta preparando il Suo intervento: riprenderà in Sé la Sua Chiesa e sarà santa!

Non allontanatevi dalla Verità figli Miei, tenete in mano il santo Vangelo, istruitevi della Parola di Dio per non cadere nell’inganno.
Pianto e stridore di denti verranno per chi si mescolerà con la Menzogna.
L’ora è buia, l’uomo è cieco e presuntuoso.

Attenti o uomini, attenti! Convertitevi prima che sia troppo tardi.

Amen.

LOTTA TRA SACRO E PROFANO

 


Padre Emiliano Tardif. (Sull’Eucaristia). 


La rivista “Il Segno del Soprannaturale”, nel suo numero di giugno 1994, informa che il reverendo Padre Emiliano Tardif, dopo aver partecipato a un congresso carismatico organizzato in una città del nord Italia il 26 aprile precedente, accettò di rispondere a delle domande. Una di queste domande era: 

Domanda: “Si direbbe che la sofferenza umana non abbia limiti. Che cosa si dovrebbe fare per non cader vittime dello scoraggiamento, della disperazione?” 

Risposta: “Ritornare all’adorazione del Santissimo Sacramento. Ridare valore al culto dell’Eucaristia. Adorare maggiormente il buon Dio che tramite l’Eucaristia è realmente presente in mezzo a noi. Bisogna moltiplicare i luoghi dove Gesù è esposto all’adorazione del popolo. Il popolo ha bisogno di Dio. Bisogna darglielo.” 

De Parvulis

PER CHIEDERE LO SPIRITO DELLA FORZA

 


“Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza” EF 6,10

 

O Spirito Santo, Dio di luce e di forza, che operi tutte le cose nelle anime, e senza le quali siamo incapaci di avere dei buoni pensieri... O tu, con il quale gli Apostoli e i martiri hanno lottato e si sono sacrificati per l'amore del Cristo e per la più grande gloria del Padre, degnati di operare anche in noi e con noi tutte le opere della santità, affinché, vicini a te, possiamo essere i testimoni di Gesù in questo mondo e con te glorificare il Padre nella beata eternità.