domenica 28 aprile 2024

Il cielo, dimora di Dio

 


La Mia Eternità è il luogo della Mia Presenza, del Mio Amore, di tutte le cose che Io, Dio, amo e non posso resistere a condividere. L'eternità è il luogo della Dimora Divina, il luogo della Mia famiglia, quella che ho avuto sulla terra e quella allargata a tutti i Miei eletti. La dimora divina è riservata alla famiglia umana, ai Miei fratelli e sorelle sulla terra, ai Miei figli più piccoli. Li amo e li desidero con Me. Li riservo per Me stesso, e se vengono dal purgatorio, saranno portati nella dimora celeste dopo la loro ascensione attraverso il Paradiso.

Il Paradiso è il luogo in cui ho introdotto San Paolo prima del suo apostolato. Ne fu profondamente colpito, e giustamente. Il Paradiso è un luogo di delizie di cui la terra non è che una pallida copia. Gli alberi e la vegetazione sono come gioielli, e tutto ciò che appare come ornamento della terra c'è, ma con un'infinità di colori più belli, orizzonti più belli. Il Paradiso è la dolcezza e la bellezza dell'Eden, ma ancora più grande.

Il Paradiso è un luogo che accoglie le anime che escono dal purgatorio e quelle che, ben pulite e purificate dai loro peccati, lasciano la terra in stato di grazia e in odore di santità. Il Paradiso è l'ingresso nel Regno eterno di Dio, che si manifesta a tutti i suoi abitanti come il Re ai suoi sudditi. È come il paradiso terrestre prima della caduta e della caduta di Adamo ed Eva, ma non sulla terra: nell'eternità.

Il Paradiso è il luogo in cui le anime, in compagnia del loro Dio, mettono alla prova le loro virtù, le accrescono e si caricano di energie superiori. Questo termine è impreciso, ma il linguaggio degli uomini è povero. L'energia è la dinamica divina, è la Sua vitalità, la Sua forza, la Sua creatività. L'Energia Divina è poco compresa sulla terra perché gli uomini non cercano a sufficienza le molte virtù del loro Dio. Si fermano alle virtù classiche, ma Dio ha tanta energia, forza, vitalità e ardore ben diretto, che le anime del paradiso sono vitalizzate in questa contemplazione.

Il cielo, dimora di Dio nella sua intimità, è al culmine di questo delizioso paradiso. I santi sono lì, risorti e gioiti nella loro vicinanza al Santo dei Santi. Sì, il Cielo è la vera dimora di Dio, è lì che i santi gioiscono e conoscono il Signore come loro Superiore ma anche come loro Amico sempre presente. La ricchezza della vicinanza di Dio in Cielo può essere paragonata a quella degli apostoli a Gesù Cristo durante la sua vita terrena. Erano con Lui, con Lui, confidenti e allo stesso tempo insegnavano, anche se in Cielo l'insegnamento è ben diverso. In Cielo, la conoscenza è una virtù, e Dio la dispensa ai Suoi santi senza impedimenti o parsimonia.

Essere nel Sancta Sanctorum con Dio, nel Suo Cielo, è una gloria immensa e i veri santi, considerati e riconosciuti come tali sulla terra, fanno parte di questa piccola cerchia. Ci sono anche quelli che hanno vissuto santamente, sulla terra, senza essere tra gli esempi venerati dagli uomini sulla terra, ma le cui virtù, nonostante una reputazione meno aperta, non erano da meno. I santi in cielo sono nell'eternità al più alto grado e, come san Giuseppe o san Pietro, o altri santi di grande valore, godono di una promiscuità con la Santissima Trinità come nessun altro.

Essere con la Santissima Trinità, in Lei e con Lei in ogni tempo, è una ricchezza eccezionale. Questi santi sono così vicini a Dio che il loro aspetto li ha fatti assomigliare e quasi assomigliare al Fratello Maggiore, Gesù Cristo. Adorano il loro Signore e Maestro, Padre e Fratello allo stesso tempo; la loro adorazione e cooperazione con il Piano Divino per tutte le cose è reale e molto efficace. A volte decidono da soli cosa fare, hanno il potere divino e il fuoco dentro di loro, la loro sottomissione alla volontà divina è totale.

Ora vi do parole preziose: Io sono il loro Maestro, il loro Dio, il loro Padre e il loro Fratello, e qualunque cosa facciano, la fanno come se la facessi io stesso. Sono i Miei figli, i Miei primi collaboratori; La loro competenza è acquisita per l'eternità. Le loro preghiere sono quelle dei figli maggiori, e la loro cooperazione, quella della loro gloria ricevuta da Dio, eccelle in tutto.

Sì, il Cielo è la Mia Casa, il Paradiso è il Paradiso dei Miei eletti, e il Purgatorio è il luogo di preparazione prima di poter contemplare il Maestro di tutte le cose. Ogni luogo ha la sua ragion d'essere ed è verso il Cielo che convergono i due precedenti.

Dopo la Resurrezione generale, il purgatorio avrà fatto il suo lavoro e non ci sarà più. Anche il Paradiso avrà adempiuto il suo ufficio, e rimarrà solo il Cielo, nel quale Dio si rallegrerà di essere in mezzo ai Suoi per l'eternità senza fine.

15 maggio 2020

Suor Beghe

Nessun commento:

Posta un commento