domenica 21 aprile 2024

Oggi, da ogni parte del mondo, vi racchiudo tutti nel mio Cuore Immacolato. È il rifugio che la Mamma Celeste ha preparato per voi.

 


San Miguel (Arcipelago delle Azzorre). Festa del Cuore Immacolato di Maria.


«Anche in questo lontano arcipelago vedi le mie meraviglie. Oggi, da ogni parte del mondo, vi racchiudo tutti nel mio Cuore Immacolato. È il rifugio che la Mamma Celeste ha preparato per voi.

Qui sarete al sicuro da ogni pericolo e, nel momento della tempesta, troverete la vostra pace.

Qui sarete da Me formati secondo il disegno che il Cuore di mio Figlio Gesù mi ha affidato. 

Così ciascuno di voi sarà da Me aiutato a compiere in maniera perfetta solo il divino volere.

Qui Io donerò ai vostri cuori le capacità di amore del mio Cuore Immacolato, e così sarete formati al puro amore verso Dio e verso il prossimo.

Qui ogni giorno vi genero alla vostra vera vita: quella della Grazia divina, di cui mio Figlio mi ha riempita in vista anche della mia funzione di Mamma verso di voi.

Vi nutro di questo purissimo latte, figli miei prediletti, e vi rivesto di tutte le mie virtù. 

Interiormente vi formo e vi trasformo, perché vi partecipo la mia bellezza e riproduco in voi la mia immagine.

Così la vostra vita diventa ogni giorno più conforme al mio materno disegno e in voi la Santissima Trinità può riflettere la Sua Luce e ricevere la gloria più grande.

Ora il mio tempo è giunto: da tutti deve essere riconosciuto questo mio straordinario intervento.

Perciò è mio desiderio che la festa del Cuore Immacolato torni ad essere celebrata, in tutta la Chiesa, con quella devozione e solennità liturgica, come era stata stabilita dal Vicario di mio Figlio in tempi tanto burrascosi.

Oggi tutto si è aggravato e precipita verso la sua più dolorosa conclusione.

Allora deve apparire alla Chiesa quale è il rifugio che Io, la Mamma, ho preparato per tutti: il mio Cuore Immacolato. Col Santo Padre, questo mio figlio prediletto che dona alla Chiesa la Luce che parte dal mio Cuore, tutti vi incoraggio e vi benedico».

don Stefano Gobbi - 23 giugno 1979.

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