venerdì 26 aprile 2024

Non c’è salvezza se Gerusalemme non abbandona la sua idolatria e ritorna ad adorare il solo vero Dio e Signore, il vero suo Liberatore e Redentore.

 


LIBRO DEL PROFETA GEREMIA 

8Lasciati correggere, o Gerusalemme, perché io non mi allontani da te e non ti riduca a un deserto, a una terra disabitata».

Ora il Signore parla a Gerusalemme. La invita a lasciarsi correggere. È la sola condizione perché Lui non si allontani dalla sua città e dal suo popolo.

Lasciati correggere, o Gerusalemme, perché io non mi allontani da te e non ti riduca a un deserto, a una terra disabitata.

Dopo questo annunzio di distruzione, questa profezia di devastazione, questo oracolo di esilio, il Signore chiede a Gerusalemme di credere nella sua Parola.

Non vi è salvezza per Gerusalemme se non nella fede nella profezia che deve condurre alla fede nell’Alleanza, nel Patto del Sinai.

Non c’è salvezza se Gerusalemme non abbandona la sua idolatria e ritorna ad adorare il solo vero Dio e Signore, il vero suo Liberatore e Redentore.

Il Signore spera che questa volta il suo grido non venga disatteso. Dalla non attenzione ad esso, vi saranno conseguenze disastrose per il popolo.

Se Gerusalemme non si lascerà correggere, il Signore dovrà essere fedele alla sua Parola, allontanarsi dalla città. In questo caso rimarrebbe senza difesa.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


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