giovedì 25 aprile 2024

LA PERFEZIONE DELLA GIUSTIZIA DELL'UOMO

 


L'uomo non può essere verace senza la grazia di Dio.


12. 30. Scrive costui: Nello stesso Giobbe si legge: "Mostrò il miracolo di un uomo verace 136 "; Ugualmente presso Salomone è detto della Sapienza: "Essa sta lontana dalla superbia, ma gli uomini sinceri stanno con essa 137". Nell'Apocalisse lo stesso: "Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia 138 ". A questi testi rispondiamo anche noi avvertendo come per la grazia e la verità di Dio deve dirsi verace l'uomo che per se stesso è senza dubbio mendace. In tal senso è scritto: Ogni uomo è inganno 139 . Concorda in questo senso anche la testimonianza che risuona della sapienza e che egli stesso cita: Gli uomini sinceri stanno con essa 140 . Senza dubbio costoro risulteranno mendaci non in quanto stanno con la sapienza, ma in se stessi. Come indica il testo: Un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore 141. Dicendo tenebra non aggiunge "nel Signore", dicendo luce aggiunge nel Signore, perché non potrebbero essere luce in se stessi, e così chi si vanta si vanti nel Signore 142 . Di quelli poi dell'Apocalisse in tanto si dice che non fu trovata menzogna sulla loro bocca 143 in quanto non hanno detto che erano senza peccato. Se lo dicessero, ingannerebbero se stessi e la verità non sarebbe in loro 144 e conseguentemente mancando in essi la verità, si troverebbe la menzogna sulle loro labbra. Che se per non sollevare invidia contro di sé, pur essendo senza peccato, dicessero di non essere senza peccato, questa stessa sarebbe una menzogna e risulterebbe falsa la dichiarazione: Non fu trovata menzogna sulla loro bocca. Per questo dunque sono senza macchia 145, perché, come essi hanno rimesso al loro debitori, così Dio ha rimesso ad essi e in tal modo li ha mondati. Ecco, noi abbiamo spiegato, come ci è stato possibile, in che senso si devono intendere le testimonianze che costui cita a proprio favore. Egli al contrario non spiega affatto il senso del testo: Ogni uomo è inganno e non lo potrà spiegare se non dopo aver corretto il proprio errore per cui crede che l'uomo può esser verace senza l'aiuto della grazia di Dio in forza della sua volontà soltanto.

Sant'Agostino

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